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Giulia Salemi, il discorso alla Camera dei Deputati: "La violenza sulle donne va combattuta ogni giorno"

Influencer, modella e presentatrice televisiva italiana, di origine iraniana da parte di madre, a Montecitorio in vista della giornata del 25 novembre. "La più vergognosa violazione dei diritti umani"

di MARIANNA GRAZI -
23 novembre 2022
giulia salemi (1)

giulia salemi (1)

"Nel mio piccolo cerco di mettere la mia 'influenza' in qualcosa di socialmente utile". La tematica urgente, in questo caso, ha un nome ben preciso: violenza contro le donne. E quando lo si fa da un 'palcoscenico' istituzionale come Montecitorio la valenza dell'appello è ancora più forte. Giulia Salemi, 29enne conduttrice televisiva e modella italiana di origini iraniane, martedì 22 novembre è stata invitata al Palazzo romano per affrontare appunto la questione, che le sta particolarmente a cuore, della violenza di genere, in vista della Giornata mondiale del prossimo 25 novembre. L'influencer ha condiviso su Instagram il video del suo intervento, in cui invita la platea presente ma soprattutto quella mediatica a "non voltarsi dall'altra parte" di fronte a quello che le donne sono costrette a subire in tutto il mondo, ma riferendosi anche in particolare a quello che accade nel 'suo' Iran.
 
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Il discorso di Giulia Salemi

"Chiunque fa comunicazione, informazione, politica o intrattenimento ha il compito, e in alcuni casi il dovere, di sensibilizzare l'opinione pubblica sui temi che ci stanno a cuore. Io nel mio piccolo cerco di mettere la mia 'influenza' al servizio di qualcosa di socialmente utile.
Salemi, che per l'occasione ha scelto un look particolarmente elegante, in tailleur beige con una camicia bianca sotto, ha spiegato di essere da molti anni impegnata nell'ambito sociale, spaziando con le sue iniziative dalla questione dei bambini a quella femminile.
Ho lanciato per i miei compleanni delle raccolte fondi e la settimana scorsa ho consegnato personalmente tre macchinari al reparto di terapia intensiva dell'ospedale pediatrico 'Bambin Gesù'. Inoltre, con la Fondazione Francesca Rava, abbiamo donato un ecografo al dottor Oleg Bodnar, chirurgo ucraino impegnato nell'ospedale pediatrico di Chernivtsi. Infine abbiamo aiutato la famiglia di Luana D'Orazio, una delle tante donne che purtroppo ancora oggi sono vittime di un incidente sul lavoro.

Giulia Salemi ha recentemente lanciato un messaggio di sostegno e solidarietà alle donne iraniane, in farsi, lingua di sua madre

In questi mesi, in particolare, la modella e conduttrice televisiva, che su Instagram ha 1,8 milioni di followers, si è spesa in prima persona per tenere alta l'attenzione sulla violenza e sulla durissima repressione che le donne iraniane stanno subendo. La madre di Giulia è iraniana e quello che sta accadendo nella Repubblica Islamica da metà settembre, dalla morte violenta di Mahsa Amini per mano della polizia morale, la tocca profondamente da vicino.
Quello che noi facciamo oggi, qui, è tenere accesa la luce sulla data del 25 novembre, per ricordare che esiste la violenza sulle donne e che questa violenza va combattuta, non solo in questa giornata ma nella vita di tutti i giorni. A voi, ora, mi rivolgo con un appello a cui tengo davvero tanto: qualche mese fa sono stata invitata a una trasmissione televisiva, 'Le Iene', per rivolgere nella lingua di mia madre, il farsi, un messaggio alle donne iraniane. Ho detto loro che in tantissime donne sono vicine qua in Italia alla loro battaglia culturale; quindi vi prego, ora, con tutto il cuore, di non dimenticare quello che sta succedendo in Iran, perché lì le donne subiscono da tantissimi anni, ogni giorno, una violenza inaudita ed oggi più che mai hanno bisogno d'aiuto.
 
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In conclusione del suo discorso alla sede della Camera dei Deputati, la 29enne lancia una sorta di provocazione, forte ma inequivocabile, che non lascia spazio ad interpretazione e andrebbe utilizzata quasi come un mantra, un messaggio scritto col fuoco, o col sangue. Quello di tante, troppe donne uccise, violentate, stuprate, molestate per il solo fatto di essere donne.
La violenza contro le donne è probabilmente la più vergognosa violazione dei diritti umani e probabilmente la più pervasiva; non conosce confini geografici, culturali o economici. Finché continuerà non potremo affermare di portare avanti un vero progresso di uguaglianza, sviluppo e pace".