Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » HP Trio » Grindr scompare in Cina, ma continua a proteggere gli atleti gay delle Olimpiadi invernali

Grindr scompare in Cina, ma continua a proteggere gli atleti gay delle Olimpiadi invernali

L'app per incontri è stata rimossa dagli store cinesi. Ma l'azienda ha comunque deciso di voler tutelare gli utenti all'interno del Villaggio Olimpico di Pechino

Remy Morandi
10 Febbraio 2022
Share on FacebookShare on Twitter

Grindr, l’app per incontri gay più famosa al mondo, è scomparsa dagli app store in Cina. Eppure coloro che l’avevano già installata stanno riuscendo ancora a usarla. Ma non solo. Perché proprio Grindr ha deciso di passare al contrattacco nei confronti delle autorità di Pechino, modificando le impostazioni sulla privacy per tutte le atlete e gli atleti delle Olimpiadi invernali che usano l’app all’interno del Villaggio dei Giochi. Una mossa – spiega Bloomberg – che servirebbe “a proteggere i migliori atleti del mondo da persecuzioni o molestie”.

Grindr, la modifica delle impostazioni per proteggere la privacy degli atleti queer

Grindr ha dunque modificato le impostazioni sulla privacy dell’app. In particolare, le atlete e gli atleti che in questi giorni si trovano nel Villaggio Olimpico di Pechino, potranno usare l’app di incontri, ma quest’anno i loro profili non saranno visibili in tutto il mondo. “Vogliamo che Grindr sia uno spazio in cui tutti gli atleti queer, indipendentemente da dove provengono, si sentano sicuri di connettersi tra loro mentre sono nel Villaggio Olimpico”, ha spiegato Jack Harrison-Quintana, un manager di Grindr. La modifica alle impostazioni sulla privacy ha comportato la rimozione della funziona “Esplora” e dunque gli atleti queer non risultano più visibili al di fuori del Villaggio Olimpico. In sostanza, nessuno (vedi le autorità di Pechino) potrà sapere chi sta usando l’app di incontri gay all’interno del Villaggio dei Giochi. E agli atleti che useranno l’app apparirà il seguente messaggio: “La tua privacy è importante per noi. La nostra funzione Esplora è stata disabilitata nel Villaggio Olimpico in modo che le persone al di fuori delle tue immediate vicinanze non possano navigare qui. È ancora possibile trovare utenti ‘nelle vicinanze’ o cercare profili aggiunti di recente”.

Il messaggio che appare su Grindr all’interno del Villaggio Olimpico di Pechino

Nel 2016 a Rio era infatti successo che un giornalista americano si era creato un profilo falso su Grindr per scoprire chi erano e quanti erano gli atleti queer. Dopo la pubblicazione dell’articolo esplose una durissima polemica sulla privacy degli atleti e sulla mancanza di rispetto da parte del giornalista nei confronti dei dati sensibili degli atleti. L’articolo sugli atleti queer, dato il polverone smosso, fu poi rimosso dal web.

Perché Grindr è stato rimosso dagli app store in Cina?

Sempre secondo Bloomberg, dal 27 gennaio scorso l’app Grindr non è più presente nei più popolari app store della Cina, dall’App Store di Google ai giganti nazionali come Tencent Holdings Ltd. e Huawei Technologies Co. La notizia era arrivata solo una settimana dopo la stretta delle autorità di Pechino nei confronti di ciò che viene da loro definito “contenuto illegale”, come la pornografia e altre attività online “di cattiva natura”. Inizialmente era dunque sembrato che Pechino volesse censurare anche l’app di Grindr. La Cina, infatti, non considera l’omosessualità illegale, però sono state numerose le politiche di Pechino contro la comunità Lgbtq+. E dunque molti osservatori occidentali avevano sottolineato che la rimozione di Grindr dagli store dipendesse proprio dalla guerra del Paese asiatico contro la comunità Lgbtq+. Ma alla fine, come rivelò un portavoce dell’azienda, la ragione era legata all’entrata in vigore, lo scorso novembre, di una legge riguardante l’utilizzo dei dati. In sostanza, questa legge obbligava le aziende a sottoporsi all’approvazione del governo cinese per i trasferimenti di dati dalla Cina all’estero. “Come molte altre società americane – spiegò il portavoce di Grindr Patrick Lenihan – abbiamo scelto di rimuovere la nostra app a causa del potenziale aumento del carico derivante dalla legge cinese sulla protezione dei dati personali”. In sintesi, Grindr ha deciso di abbandonare gli app store per non lasciare le autorità cinesi libere di accedere ai dati dei propri utenti.

Potrebbe interessarti anche

L'attore Pedro Pascal (Instagram)
Spettacolo

Pedro Pascal, chi è il “daddy” della Generazione Z

19 Marzo 2023
Chiara Sommi al concerto dei Maneskin di Torino (Facebook)
Lifestyle

Maneskin, disabile al concerto: “Pensati in transenna”

20 Marzo 2023
Chiara Migliorini in “Edda. Ascesa e caduta di una figlia ribelle”
Spettacolo

Donne e potere, va in scena “Edda. Ascesa e caduta di una figlia ribelle”

18 Marzo 2023

Instagram

  • Passa anche da un semplice tasto la possibilità per una donna, vittima di stalking, di salvarsi da chi vuole farle del male. Il tasto di uno smartwatch che, una volta premuto, lancia un’immediata richiesta di aiuto alle forze di polizia. E grazie a questo orologio, Marta (il nome è di fantasia) potrà ora vedere la sua vita cambiata in meglio. La donna aveva smesso di vivere, a causa della relazione asfissiante e malata con il suo ex marito violento che aveva promesso di sfregiarla con l’acido e poi ucciderla e seppelire il suo corpo in un terreno. Ma venerdì scorso a Marta è stato consegnato il primo di 45 smartwatch che saranno distribuiti ad altrettante vittime. L’orologio è collegato con la centrale operativa del comando provinciale dei carabinieri di Napoli: appena arriva l’Sos, la vittima viene geolocalizzata e arrivano i soccorsi.

E così Marta ha ripreso la sua vita interrotta per paura dell’ex e delle sue minacce. «Posso uscire più serena e tranquilla dopo mesi e mesi trascorsi rintanata in casa. Grazie a questo orologio mi sento protetta. È vero, devo rinunciare alla mia privacy, ma è un prezzo che sono disposta a pagare.»

Lo scorso 30 novembre i carabinieri del Comando provinciale di Napoli, la sezione fasce deboli della Procura partenopea coordinata dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone, la Fondazione Vodafone Italia e la Soroptimist international club Napoli hanno annunciato l’avvio del progetto pilota "Mobile Angel", che prevede, appunto, la consegna di questo orologio salvavita alle vittime di maltrattamenti. Il progetto è stato esteso anche alle città di Milano e Torino. Lo smartwatch affidato a Marta è il primo nel Sud Italia. Il mobile angel, spiegano i Carabinieri, rientra in un progetto ad ampio respiro che ha come punto focale le vittime di violenza. Un contesto di tutela all’interno del quale è stata istituita anche la "stanza tutta per sé", un ambiente dove chi ha subìto vessazioni può sentirsi a suo agio nel raccontare il proprio vissuto. 

#lucenews #lucelanazione #mobileangel #napoli
  • Se nei giorni scorsi l’assessore al Welfare del Comune di Napoli, papà single di Alba, bambina affetta da Sindrome di Down, aveva ri-scritto pubblicamente alla premier Giorgia Meloni per avere un confronto sull’idea di famiglia e sul tema delle adozioni, stavolta commenta quanto sta accadendo in Italia in relazione ai diritti dei figli delle famiglie arcobaleno. 

Ricordiamo, infatti, che lo scorso 12 marzo il Governo ha ordinato, in merito ad una richiesta pervenuta al Comune di Milano di una coppia dello stesso sesso, lo stop a procedere alla registrazione del loro figlio appena nato e impedendo, di fatto, la creazione di una famiglia omogenitoriale. Il veto della destra compatta boccia il certificato europeo di filiazione che propone agli Stati membri di garantire ai genitori residenti in Unione Europea il diritto ad essere riconosciuti come madri e padri dei propri figli nello stesso modo in tutti i Paesi Ue.

“In tutta Europa i figli di coppie gay avranno il riconoscimento degli stessi diritti degli altri bambini. In Italia il Senato, trascinato da Fratelli d’Italia, fortemente contrario, ha appena bocciato la proposta – dice Trapanese in un lungo post sulla sua pagina Instagram -. Quindi, i figli delle coppie omosessuali non sono, per il nostro Paese, figli come gli altri. Questo hanno deciso e detto chiaramente”. Così facendo, “resteranno bambini privi di tutele complete, i cui genitori dovranno affrontare battaglie giudiziarie, sfiniti da tempi lunghissimi, solo perché il loro bimbo venga considerato semplicemente un figlio”. 

Trapanese attacca chiaramente questa decisione: “L’Italia è l’unico paese europeo con un governo che lavora per togliere diritti invece che per aggiungerli. Se la prende con bambini che esistono e vivono la loro quotidianità serenamente in famiglie piene d’amore, desiderati sopra ogni cosa, ma considerati in Italia figli di un dio minore”. Per Trapanese “stiamo continuando a parlare di ciò che dovrebbe essere semplicemente attuato. I diritti non si discutono, si riconoscono e basta. Ma come fate a non rendervene conto?”.

#lucenews #diritti #coppieomogenitoriali
  • Il nuovo progetto presentato dal governatore Viktor Laiskodat a Kupang, in Indonesia, prevede l’entrata degli alunni a scuola alle 5.30 del mattino. Secondo l’alto funzionario il provvedimento servirebbe per rafforzare la disciplina dei bambini.

Solitamente nelle scuole del Paese le lezioni iniziavano tra le 7 e le 8 del mattino: anticipando l’orario d’ingresso i bambini sono apparsi esausti quando tornano a casa. La madre di una 16enne, infatti, è molto preoccupata da questa nuova iniziativa: “È estremamente difficile, ora devono uscire di casa mentre è ancora buio pesto. Non posso accettarlo. La loro sicurezza non è garantita quando è ancora notte. Inoltre mia figlia, ogni volta che arriva a casa, è esausta e si addormenta immediatamente.”

Sulla vicenda è intervenuto anche Marsel Robot, esperto di istruzione dell’Università di Nusa Cendana, che ha spiegato come a lungo termine la privazione del sonno potrebbe mettere in pericolo la salute degli studenti e causare un cambiamento nei loro comportamenti: “Non c’è alcuna correlazione con lo sforzo per migliorare la qualità dell’istruzione. Gli studenti dormiranno solo per poche ore e questo è un grave rischio per la loro salute. Inoltre, questo causerà loro stress e sfogheranno la loro tensione in attività magari incontrollabili”. Anche il Ministero per l’emancipazione delle donne e la Commissione indonesiana per la protezione dei minori hanno espresso richieste di revisione della politica. Il cambiamento delle regole di Kupang è stato anche contestato dai legislatori locali, che hanno chiesto al governo di annullare quella che hanno definito una politica infondata.

Tuttavia il governo centrale ha mantenuto il suo esperimento rincarando la dose ed estendendolo anche all’agenzia di istruzione locale, dove anche i dipendenti pubblici ora inizieranno la loro giornata alle 5.30 del mattino.

#lucenews #lucelanazione #indonesia #scuola
  • Quante ore dormi? È difficile addormentarsi? Ti svegli al minimo rumore o al mattino rimandi tutte le sveglie per dormire un po’ di più? Soffri d’insonnia?

Sono circa 13,4 milioni gli italiani che soffrono di insonnia, secondo le ultime rilevazioni di Aims - l
Grindr, l'app per incontri gay più famosa al mondo, è scomparsa dagli app store in Cina. Eppure coloro che l'avevano già installata stanno riuscendo ancora a usarla. Ma non solo. Perché proprio Grindr ha deciso di passare al contrattacco nei confronti delle autorità di Pechino, modificando le impostazioni sulla privacy per tutte le atlete e gli atleti delle Olimpiadi invernali che usano l'app all'interno del Villaggio dei Giochi. Una mossa - spiega Bloomberg - che servirebbe "a proteggere i migliori atleti del mondo da persecuzioni o molestie".

Grindr, la modifica delle impostazioni per proteggere la privacy degli atleti queer

Grindr ha dunque modificato le impostazioni sulla privacy dell'app. In particolare, le atlete e gli atleti che in questi giorni si trovano nel Villaggio Olimpico di Pechino, potranno usare l'app di incontri, ma quest'anno i loro profili non saranno visibili in tutto il mondo. "Vogliamo che Grindr sia uno spazio in cui tutti gli atleti queer, indipendentemente da dove provengono, si sentano sicuri di connettersi tra loro mentre sono nel Villaggio Olimpico", ha spiegato Jack Harrison-Quintana, un manager di Grindr. La modifica alle impostazioni sulla privacy ha comportato la rimozione della funziona "Esplora" e dunque gli atleti queer non risultano più visibili al di fuori del Villaggio Olimpico. In sostanza, nessuno (vedi le autorità di Pechino) potrà sapere chi sta usando l'app di incontri gay all'interno del Villaggio dei Giochi. E agli atleti che useranno l'app apparirà il seguente messaggio: "La tua privacy è importante per noi. La nostra funzione Esplora è stata disabilitata nel Villaggio Olimpico in modo che le persone al di fuori delle tue immediate vicinanze non possano navigare qui. È ancora possibile trovare utenti 'nelle vicinanze' o cercare profili aggiunti di recente".
Il messaggio che appare su Grindr all'interno del Villaggio Olimpico di Pechino
Nel 2016 a Rio era infatti successo che un giornalista americano si era creato un profilo falso su Grindr per scoprire chi erano e quanti erano gli atleti queer. Dopo la pubblicazione dell'articolo esplose una durissima polemica sulla privacy degli atleti e sulla mancanza di rispetto da parte del giornalista nei confronti dei dati sensibili degli atleti. L'articolo sugli atleti queer, dato il polverone smosso, fu poi rimosso dal web.

Perché Grindr è stato rimosso dagli app store in Cina?

Sempre secondo Bloomberg, dal 27 gennaio scorso l'app Grindr non è più presente nei più popolari app store della Cina, dall'App Store di Google ai giganti nazionali come Tencent Holdings Ltd. e Huawei Technologies Co. La notizia era arrivata solo una settimana dopo la stretta delle autorità di Pechino nei confronti di ciò che viene da loro definito "contenuto illegale", come la pornografia e altre attività online "di cattiva natura". Inizialmente era dunque sembrato che Pechino volesse censurare anche l'app di Grindr. La Cina, infatti, non considera l'omosessualità illegale, però sono state numerose le politiche di Pechino contro la comunità Lgbtq+. E dunque molti osservatori occidentali avevano sottolineato che la rimozione di Grindr dagli store dipendesse proprio dalla guerra del Paese asiatico contro la comunità Lgbtq+. Ma alla fine, come rivelò un portavoce dell'azienda, la ragione era legata all'entrata in vigore, lo scorso novembre, di una legge riguardante l'utilizzo dei dati. In sostanza, questa legge obbligava le aziende a sottoporsi all'approvazione del governo cinese per i trasferimenti di dati dalla Cina all'estero. "Come molte altre società americane - spiegò il portavoce di Grindr Patrick Lenihan - abbiamo scelto di rimuovere la nostra app a causa del potenziale aumento del carico derivante dalla legge cinese sulla protezione dei dati personali". In sintesi, Grindr ha deciso di abbandonare gli app store per non lasciare le autorità cinesi libere di accedere ai dati dei propri utenti.
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • 8 marzo

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto