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Home » HP Trio » Il Texas si schiera contro i giovani trans e le famiglie: aleggia la minaccia di “abuso su minori”

Il Texas si schiera contro i giovani trans e le famiglie: aleggia la minaccia di “abuso su minori”

Il procuratore generale Ken Paxton e il governatore Greg Abbott stanno cercando di criminalizzare l'assistenza ai bambini trans. "Insieme, possiamo combattere" rispondono medici, insegnanti e genitori

Marianna Grazi
25 Febbraio 2022
riconoscimento diritti trans

Riconoscimento diritti trans

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L’affermazione dell’identità di genere di un giovane transgender potrebbe essere considerata “abuso su minori” secondo una legge in Texas. È quanto hanno affermato in una dichiarazione congiunta il procuratore generale Ken Paxton e il governatore Greg Abbott lo scorso 22 febbraio, negli ultimi giorni prima primarie repubblicane. In sostanza le due autorità stanno cercando di criminalizzare l’amore dei genitori verso i figli trans e allo stesso tempo sradicare le opportunità stesse di sopravvivenza dei giovani texani.

L’affermazione della propria identità di genere per i giovani transgender in Texas potrebbe diventare un reato: quello di “abuso su minore”

In risposta a un’inchiesta del rappresentante della Camera Matt Krause, il procuratore Paxton ha emesso un parere non vincolante secondo il quale il trattamento medico per l’affermazione del genere, “se eseguito su bambini, può legalmente costituire un abuso sui minori”. A fargli eco è stato il governatore Abbott, che ha inviato una direttiva al commissario del Texas Department of Family and Protective Services (DFPS) per avviare indagini su tutti i casi di quelle che lui chiama “procedure abusive“. Sotto la minaccia di un’azione penale, ha invitato infatti tutti i professionisti abilitati – compresi medici, infermieri e insegnanti – a segnalare le famiglie che riconoscono i loro figli come transgender.

La minaccia dell’indagine

Il simbolo transgender e quello della parità tra tutti i generi
I trattamenti per la riassegnazione, che sui minori comportano solo interventi non chirurgici, sono visti come procedure abusive

Le dichiarazioni hanno scatenato un’ondata di panico tra i giovani transgender, le loro famiglie, i medici e le comunità alleate in tutto il Paese. Anche se nessuno dei due documenti trasmesse è vincolante per il DFPS o per i tribunali, la leadership politica del Texas ha messo in allarme i genitori che ora hanno paura a mandare i loro figli a scuola, a portarli dal medico e persino a rimanere nello Stato. E anche se nessuna indagine legittima può nascere da questi atti politici di Abbott e Paxton, essi hanno già reso la vita dei transgender texani e delle loro famiglie molto più difficile. “C’è un senso di precarietà nel sapere che sei sorvegliato e che la cura e l’amore per tuo figlio possono essere la causa stessa che porta il governo a portarlo via da casa tua” denunciano genitori e famigliari.

Incolumità e disforia

In una videoconferenza organizzata su Zoom dall’ACLU del Texas e da altri gruppi locali, centinaia di famiglie, insegnanti e medici hanno riempito la chat di domande sulla loro incolumità e su quella dei bambini sotto la loro custodia. Per la maggior parte dei genitori di adolescenti transgender, la strada del trattamento medico è lunga e dolorosa. Nessun familiare vuole vedere i propri figli soffrire, e ognuno teme per la loro salute e il benessere futuro. La disforia di genere, la più comune diagnosi nelle persone transgender, può essere grave se non trattata: si può tradurre infatti in una depressione patologica e in altri effetti negativi derivanti dall’esperienza di scoprirsi di un genere che non corrisponde al sesso assegnato alla nascita. Ma questa condizione e i suoi trattamenti non sono nuovi.

Kai Shappley è l'undicenne trans difende i diritti per le persone Lgbtq+ in Texas
Kai Shappley, l’undicenne trans difende i diritti per le persone Lgbtq+ in Texas, con sua madre

La cura della disforia negli adolescenti comporta quasi esclusivamente interventi non chirurgici che non iniziano fino alla pubertà e solo quando è necessario dal punto di vista medico, con il consenso informato di entrambi i genitori e del paziente minorenne. Inoltre è sostenuta da tutte le principali associazioni mediche degli Stati Uniti, tra cui l’American Academy of Pediatrics, l’American Medical Association, l’American Psychological Association e l’Endocrine Society. L’accesso a questo tipo di trattamento può essere determinante per la vita futura dei giovani con disforia di genere: molte famiglie, a tal proposito, descrivono l’esperienza come vedere il loro bambino prendere vita e rifiorire. Molti giovani spiegano come la cura abbia salvato loro la vita, un’esperienza a cui fa eco la maggior parte dei trans adulti. E allora anche se quelli come Greg Abbott e Ken Paxton distorcono la scienza alla base dei trattamenti e giocano sulle paure delle persone riguardo alle loro esistenze e ai corpi transgender, l’importante è che i dati siano chiari: quando i giovani si affermano nella loro identità, sono felici.

 

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Instagram

  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

#lucenews #lucelanazione #carlottabertotti #nevodiota
  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

#lucenews #lucelanazione #millepare #alessialanza #podcast
  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia
L'affermazione dell'identità di genere di un giovane transgender potrebbe essere considerata "abuso su minori" secondo una legge in Texas. È quanto hanno affermato in una dichiarazione congiunta il procuratore generale Ken Paxton e il governatore Greg Abbott lo scorso 22 febbraio, negli ultimi giorni prima primarie repubblicane. In sostanza le due autorità stanno cercando di criminalizzare l'amore dei genitori verso i figli trans e allo stesso tempo sradicare le opportunità stesse di sopravvivenza dei giovani texani.
L'affermazione della propria identità di genere per i giovani transgender in Texas potrebbe diventare un reato: quello di "abuso su minore"
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La minaccia dell'indagine

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Incolumità e disforia

In una videoconferenza organizzata su Zoom dall'ACLU del Texas e da altri gruppi locali, centinaia di famiglie, insegnanti e medici hanno riempito la chat di domande sulla loro incolumità e su quella dei bambini sotto la loro custodia. Per la maggior parte dei genitori di adolescenti transgender, la strada del trattamento medico è lunga e dolorosa. Nessun familiare vuole vedere i propri figli soffrire, e ognuno teme per la loro salute e il benessere futuro. La disforia di genere, la più comune diagnosi nelle persone transgender, può essere grave se non trattata: si può tradurre infatti in una depressione patologica e in altri effetti negativi derivanti dall'esperienza di scoprirsi di un genere che non corrisponde al sesso assegnato alla nascita. Ma questa condizione e i suoi trattamenti non sono nuovi.
Kai Shappley è l'undicenne trans difende i diritti per le persone Lgbtq+ in Texas
Kai Shappley, l'undicenne trans difende i diritti per le persone Lgbtq+ in Texas, con sua madre
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