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Home » HP Trio » La BBC ha scelto un 20enne con la sindrome di Down per presentare il programma “CBeebies House”

La BBC ha scelto un 20enne con la sindrome di Down per presentare il programma “CBeebies House”

George Webster, 20 anni, è un attore, ballerino e ambasciatore di un ente benefico per la disabilità. Ora presenterà la trasmissione per bambini sotto i 7 anni. "Mi sento così orgoglioso e così eccitato di iniziare", ha commentato

Marianna Grazi
23 Settembre 2021
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Il canale televisivo per bambini “CBeebies House” della BBC ha scelto George Webster come presentatore, il primo nella storia della rete con la sindrome di Down. Il ventenne di Leeds è un attore, ballerino e ambasciatore dell’associazione benefica per i disabili Mencap.

George era già apparso in precedenza in un video educativo della BBC Bitesize, volto a sfatare i miti sulla sindrome di Down. Proprio grazie al filmato e al suo successo l’emittente ha deciso offrirgli un posto per CBeebies. In un filmato postato sui social media, Webster ha commentato entusiasta il suo nuovo lavoro: “Mi sento così orgoglioso e così eccitato di iniziare“, aggiungendo che non vedeva l’ora di cucinare e ballare nel suo nuovo ruolo. La trasmissione, rivolta ai bambini sotto i sette anni, è stata spesso lodata per il suo contenuto diversificato e inclusivo presentato negli anni.

Le reazioni alla nomina di Webster non potrebbero essere più diverse da quelle che accolsero, circa 12 anni fa, l’allora presentatrice di Cbeebies Cerrie Burnell, nata con la parte inferiore del braccio destro mancante, la cui apparizione sul canale nel 2009 aveva portato a una raffica di lamentele. Ma i tempi cambiano e la mentalità, per fortuna, si evolve e diventa più inclusiva.

Così la stessa Burnell ha commentato la notizia della nomina di Webster, con “gioia assoluta”, oltre a ritwittare un altro messaggio, nel quale è scritto che forse “il mondo è cambiato” negli anni trascorsi. Mencap, l’ente di beneficenza per le persone con una disabilità di apprendimento, ha detto che era entusiasta di vedere il suo “fantastico ambasciatore” diventare un presentatore, in quanto è un “assoluto modello di ruolo” e tantissimi utenti di Twitter hanno sottolineato quanto sia importante vedere la diversità nei canali televisivi che si rivolgono alla prossima generazione.

Tra questi c’era Danni che ha twittato: “Come genitore autistico, non posso lodare abbastanza CBeebies per il vostro lavoro per la diversità e la rappresentazione“, mentre Susan Corcoran ha scritto: “La nipote di un mio amico ha tre anni e ha la sindrome di Down. Si preoccupano del suo futuro, di come gli altri la tratteranno al di fuori della loro famiglia e del loro gruppo di amici. Questo mi dà fiducia che la sua vita non sarà così dura come quella delle generazioni precedenti“.
Infine Amanda ha ben riassunto i sentimenti delle persone alla notizia quando ha ‘cinguettato’: “Questo è meraviglioso. Che presentatore, pieno di energia! Mia sorella – attualmente di 40 anni e con la sindrome di Down – avrebbe amato questo da bambino. I miei ragazzi – nella loro adolescenza – lo avrebbero amato. L’intero pubblico di CBeebies sarà più felice grazie a George“.

Parole di gioia, di entusiasmo, di incoraggiamento che hanno commosso Webster. “La reazione di oggi è stata incredibile e sono così felice di avere così tanto sostegno. Sono al settimo cielo e felicissimo. È fantastico. Tutti i feedback positivi sono stati travolgenti”.

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  • Per una detenuta come Joy – nigeriana di 34 anni, arrestata nel 2014 per possesso di droga – uscire dal carcere significherà dover imparare a badare a se stessa. Lei che è lontana da casa e dalla famiglia, lei che non ha nessuno ad aspettarla. In carcere ha fatto il suo percorso, ha imparato tanto, ha sofferto di più. Ma ha anche conosciuto persone importanti, detenute come lei che sono diventate delle amiche. 

Mon solo. Nella Cooperativa sociale Gomito a Gomito, per esempio, ha trovato una seconda famiglia, un ambiente lavorativo che le ha offerto “opportunità che, se fossi stata fuori dal carcere, non avrei mai avuto”, come quella di imparare un mestiere e partecipare ad un percorso di riabilitazione sociale e personale verso l’indipendenza, anche economica.

Enrica Morandi, vice presidente e coordinatrice dei laboratori sartoriali del carcere di Rocco D’Amato (meglio noto ai bolognesi come “La Dozza”), si riferisce a lei chiamandola “la mia Joy”, perché dopo tanti anni di lavoro fianco a fianco ha imparato ad apprezzare questa giovane donna impegnata a ricostruire la propria vita: 

“Joy è extracomunitaria, nel nostro Paese non ha famiglia. Per lei sarà impossibile beneficiare degli sconti di pena su cui normalmente possono contare le detenute italiane, per buona condotta o per anni di reclusione maturati. Non è una questione di razzismo, è che esistono problemi logistici veri e propri, come il non sapere dove sistemare e a chi affidare queste ragazze, una volta lasciate le mura del penitenziario. Se una donna italiana ha ad attenderla qualcuno che si fa carico di ospitarla, Joy e altre come lei non hanno nessun cordone affettivo cui appigliarsi”.

L
  • Presidi psicologici, psicoterapeutici e di counselling per tutti gli studenti universitari e scolastici. Lo chiedono l’Udu, Unione degli universitari, e la Rete degli studenti medi nella proposta di legge ‘Chiedimi come sto’ consegnata a una delegazione di parlamentari nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio.

La proposta è stata redatta secondo le conclusioni di una ricerca condotta da Spi-Cgil e Istituto Ires, che ha evidenziato come, su un campione di 50mila risposte, il 28 per cento abbia avuto esperienze di disturbi alimentari e oltre il 14 di autolesionismo.

“Nella nostra generazione è ancora forte lo stigma verso chi sta male ed è difficile chiedere aiuto - spiega Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’Udu - l’interesse effettivo della politica si è palesato solo dopo il 15esimo suicidio di studenti universitari in un anno e mezzo. Ci sembra assurdo che la politica si interessi solamente dopo che si supera il limite, con persone che arrivano a scegliere di togliersi la vita.

Dall’altro lato, è positivo che negli ultimi mesi si sia deciso di chiedere a noi studenti come affrontare e come risolvere, il problema. Non è scontato e non è banale, perché siamo abituati a decenni in cui si parla di nuove generazioni senza parlare alle nuove generazioni”.

#luce #lucenews #università
  • La polemica politica riaccende i riflettori sulle madri detenute con i figli dopo la proposta di legge in merito alla detenzione in carcere delle donne in gravidanza: già presentata dal Pd nella scorsa legislatura, approvata in prima lettura al Senato, ma non alla Camera, prevedeva l’affido della madre e del minore a strutture protette, come le case famiglia, e vigilate. La dichiarata intenzione del centrodestra di rivedere il testo ha messo il Pd sul piede di guerra; alla fine di uno scontro molto acceso, i dem hanno ritirato il disegno di legge ma la Lega, quasi per ripicca, ne ha presentato uno nuovo, esattamente in linea con i desideri della maggioranza.

Lunedì non ci sarà quindi alcuna discussione alla Camera sul testo presentato da Debora Serracchiani nella scorsa legislatura, Tutto ripartirà da capo, con un nuovo testo, firmato da due esponenti del centrodestra: Jacopo Morrone e Ingrid Bisa.

“Questo (il testo Serracchini) era un testo che era già stato votato da un ramo del Parlamento, noi lo avevamo ripresentato per migliorare le condizioni delle detenute madri – ha spiegato ieri il dem Alessandro Zan – ma la maggioranza lo ha trasformato inserendovi norme che di fatto peggiorano le cose, consentendo addirittura alle donne incinte o con figli di meno di un anno di età di andare in carcere. Così non ha più senso, quindi ritiriamo le firme“.

Lo scontro tra le due fazioni è finito (anche) sui social media. "Sul tema delle borseggiatrici e ladre incinte occorre cambiare la visione affinché la gravidanza non sia una scusa“ sottolineano i due presentatori della proposta.

La proposta presentata prevede modifiche all’articolo 146 del codice penale in materia di rinvio obbligatorio dell’esecuzione della pena: “Se sussiste un concreto pericolo di commissione di ulteriori delitti – si legge nel testo presentato – il magistrato di sorveglianza può disporre che l’esecuzione della pena non sia differita, ovvero, se già differita, che il differimento sia revocato. Qualora la persona detenuta sia recidiva, l’esecuzione della pena avviene presso un istituto di custodia attenuata per detenute madri“.

#lucenews #madriincarcere
Il canale televisivo per bambini "CBeebies House" della BBC ha scelto George Webster come presentatore, il primo nella storia della rete con la sindrome di Down. Il ventenne di Leeds è un attore, ballerino e ambasciatore dell'associazione benefica per i disabili Mencap. George era già apparso in precedenza in un video educativo della BBC Bitesize, volto a sfatare i miti sulla sindrome di Down. Proprio grazie al filmato e al suo successo l'emittente ha deciso offrirgli un posto per CBeebies. In un filmato postato sui social media, Webster ha commentato entusiasta il suo nuovo lavoro: "Mi sento così orgoglioso e così eccitato di iniziare", aggiungendo che non vedeva l'ora di cucinare e ballare nel suo nuovo ruolo. La trasmissione, rivolta ai bambini sotto i sette anni, è stata spesso lodata per il suo contenuto diversificato e inclusivo presentato negli anni. Le reazioni alla nomina di Webster non potrebbero essere più diverse da quelle che accolsero, circa 12 anni fa, l'allora presentatrice di Cbeebies Cerrie Burnell, nata con la parte inferiore del braccio destro mancante, la cui apparizione sul canale nel 2009 aveva portato a una raffica di lamentele. Ma i tempi cambiano e la mentalità, per fortuna, si evolve e diventa più inclusiva. Così la stessa Burnell ha commentato la notizia della nomina di Webster, con "gioia assoluta", oltre a ritwittare un altro messaggio, nel quale è scritto che forse "il mondo è cambiato" negli anni trascorsi. Mencap, l'ente di beneficenza per le persone con una disabilità di apprendimento, ha detto che era entusiasta di vedere il suo "fantastico ambasciatore" diventare un presentatore, in quanto è un "assoluto modello di ruolo" e tantissimi utenti di Twitter hanno sottolineato quanto sia importante vedere la diversità nei canali televisivi che si rivolgono alla prossima generazione. Tra questi c'era Danni che ha twittato: "Come genitore autistico, non posso lodare abbastanza CBeebies per il vostro lavoro per la diversità e la rappresentazione", mentre Susan Corcoran ha scritto: "La nipote di un mio amico ha tre anni e ha la sindrome di Down. Si preoccupano del suo futuro, di come gli altri la tratteranno al di fuori della loro famiglia e del loro gruppo di amici. Questo mi dà fiducia che la sua vita non sarà così dura come quella delle generazioni precedenti". Infine Amanda ha ben riassunto i sentimenti delle persone alla notizia quando ha 'cinguettato': "Questo è meraviglioso. Che presentatore, pieno di energia! Mia sorella - attualmente di 40 anni e con la sindrome di Down - avrebbe amato questo da bambino. I miei ragazzi - nella loro adolescenza - lo avrebbero amato. L'intero pubblico di CBeebies sarà più felice grazie a George". Parole di gioia, di entusiasmo, di incoraggiamento che hanno commosso Webster. "La reazione di oggi è stata incredibile e sono così felice di avere così tanto sostegno. Sono al settimo cielo e felicissimo. È fantastico. Tutti i feedback positivi sono stati travolgenti".
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