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Cosa possiamo fare per salvare il Pianeta? Prendere esempio da La Digue, l'isola dove ci sono più biciclette che auto

di REMY MORANDI -
22 aprile 2022
Isola La Digue

Isola La Digue

Cosa possiamo fare per salvare il Pianeta? Sicuramente prendere esempio da La Digue, un piccolo angolo di paradiso nell'Oceano Indiano. La Digue è un'isola, la quarta isola più grande delle Seychelles, e forse la più famosa delle 115 isole che costellano l'arcipelago situato a nord del Madagascar. Grande solamente 10 chilometri quadrati (per fare un confronto, si tratta di un decimo della grandezza della città di Firenze, 102,4 km²), e con una popolazione di appena 3.000 abitanti, l'isola ospita la Anse Source d'Argent, definita una delle spiagge più belle e più fotografate al mondo per il suo paesaggio mozzafiato, fatto di spettacolari rocce di granito che si innalzano sulle bianche spiagge e le limpidissime acque dell'Oceano Indiano. Ma oltre alle meraviglie della natura, c'è una ragione in più per cui La Digue è considerata un angolo di paradiso dalle migliaia di turisti che ogni anno visitano l'isola. A La Digue ci sono più biciclette che automobili. Ciò dipende dalle piccole dimensioni dell'isola? Certamente, ma non solo. Perché sono stati proprio i 3.000 abitanti di La Digue a decidere di fare il possibile per proteggere la bellezza incontaminata della loro isola.

La Digue, l'isola delle Seychelles dove ci sono più biciclette che automobili

I 3mila abitanti di La Digue sono orgogliosi di usare la bicicletta come loro principale mezzo di trasporto. A differenza delle isole vicine più grandi, Mahé e Praslin, che hanno visto una più significativa crescita urbanistica, per i cittadini di La Digue l'auto non è necessaria e spostarsi in bicicletta è sempre stato uno stile di vita. Nell'isola, come riporta il sito SeychellesNewsAgency, attualmente ci sono circa 100 automobili, in forte aumento rispetto alle 10 macchine che erano presenti a La Digue negli anni Ottanta, quando erano solo le famiglie benestanti a potersi permettere di comprare un veicolo a motore. Il numero di auto è dunque esiguo se si considera che su 3mila abitanti ci sono solo 100 auto. E questa situazione deriva anche dal fatto che l'amministrazione di La Digue ha imposto che sull'isola non si possano utilizzare auto a meno che non forniscano un servizio pubblico, come i taxi, i camion per la spazzatura e i veicoli usati per le emergenze, come le ambulanze. Tuttavia, il turismo sull'isola di La Digue è in forte crescita. E anche il numero di taxi sta significativamente aumentando. Così, per paura che il flusso di turisti possa rovinare l'isola e la sua natura, l'amministrazione di La Digue ha deciso di dare un'ulteriore stretta all'utilizzo di automobili. "Abbiamo notato che c'è un gran numero di turisti sull'isola e gli 8 operatori di taxi attualmente autorizzati non sono in grado di provvedere a tutti. Per questo motivo consentiremo a 12 golf cart di svolgere il servizio insieme a loro". Così, secondo quanto riportato da SeychellesNewsAgency, ha affermato Patrick Andre, il segretario del dipartimento dei trasporti dell'isola di La Digue.

Anse Source d'Argent, sull'isola di La Digue (Seychelles) è definita una delle spiagge più belle e più fotografate al mondo

In base al nuovo regolamento dei trasporti sull'isola di La Digue, dunque, fino a 12 automobiline recuperate dai club di golf potranno operare come taxi. Inoltre, sempre in base alla nuova politica approvata dall'amministrazione di La Digue, gli attuali e i nuovi tassisti dell'isola non potranno guidare un veicolo più vecchio di 7 anni. "Quando l'attuale veicolo dei tassisti avrà più di due anni, loro dovranno acquistare un'auto nuova e quella nuova auto, secondo la nuova politica, dovrà essere ibrida completamente elettrica", ha dichiarato ancora il segretario del dipartimento dei trasporti Patrick Andre. Ma queste misure non intimoriscono molto gli abitanti di La Digue. Il principale mezzo di trasporto, infatti, rimane la bicicletta, che nell'isola deve essere debitamente autorizzata e assicurata per essere usata. In merito alle biciclette elettriche, il nuovo regolamento dei trasporti sull'isola ha stabilito che saranno consentiti solo i veicoli elettrici a due ruote fino a 300 watt. E inoltre, solo le persone con più di 16 anni potranno utilizzare le biciclette elettriche e il casco dovrà sempre essere indossato da tutti. "Mentre le biclette elettriche saranno consentite - ha sottolineato Andre - le moto e gli scooter a benzina non sono ammessi sull'isola".
 
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Ma non solo veicoli. Per proteggere la natura dell'isola La Digue, il dipartimento del turismo delle Seychelles ha introdotto una moratoria sulla costruzione di nuove strutture dedicate ai turisti. Fino al 2023, in particolare, non potranno essere costruiti nuovi stabilimenti turistici. "Se vogliamo davvero che La Digue rimanga una delle gemme delle Seychelles, dobbiamo essere in grado di iniziare a controllare e monitorare lo sviluppo dell'isola", ha dichiarato, secondo quanto riporta la BBCSherin Francis, amministratore delegato del Seychelles Tourism Board. Dal taglio delle automobili alla moratoria sulla costruzione di nuovi stabilimenti turistici, La Digue - che vuole diventare l'eco-capitale delle Seychelles - sta facendo di tutto per preservare la bellezza della sua natura. Nel frattempo, gli abitanti continuano a muoversi in giro per l'isoletta in bici. Alla BBC un abitante dell'isola ha spiegato come a La Digue si insegna ai bambini ad andare in bicicletta: "Sali sulla bici, ti tengono il sellino. E quando inizi ad andare, lasciano il sellino, e cadi a terra. È così che si impara ad andare in bici. Mia sorella vive a Mahé e ancora non sa andare in bicicletta", dice Florie Marie, uno dei 3.000 abitanti di La Digue che ogni giorno si sposta sull'isola pedalando.