I commenti sui social
Ai complimenti ("È bellissima, è un'attrazione per i turisti") infatti, fa da controparte una vera
bufera di commenti negativi, non solo femminili. Secondo i detrattori la statua rappresenta una versione estremamente sessualizzata della lavoratrice dei campi, con forme poco rispondenti alla figura storica delle spigolatrici dell'Ottocento. C'è allora chi parla di
"leggerezza storica e civile", chi la definisce
"imbarazzante" e "sessista", chi addirittura ironizza, "in effetti, appena una la vede pensa immediatamente alla spigolatrice di Sapri mentre vedeva trucidare 300 giovani". Una delle accuse più forti arriva dall'
ex senatrice Manuela Repetti che
chiede di abbattere la statua che "si mostra con un abito succinto, trasparente e con
un atteggiamento provocante e lascivo suggerendo di guardarle il bel sedere in mostra, tondo e perfetto, nel caso qualcuno non lo avesse notato".
Le Dem di Palermo: "Figura storica ridotta a stereotipo, abbattetela"
A farle da eco le
donne democratiche della "sezione femminile" del Pd Palermo: "Sentiamo il dovere di schierarci in modo netto e categorico per l'abbattimento di questa
statua diseducativa e fuorviante, che banalizza le donne e vanifica ogni comizio in favore della parità di genere urlato dalle poltrone politiche di ogni istituzione". Le politiche siciliane, infatti, non ci stanno a vedere banalizzata e sessualizzata una figura simbolica della storia risorgimentale: "Ancora una volta ci viene chiesto di subire l'umiliazione di vederci rappresentate in forma di corpo sessualizzato, privo d'anima e di legame con le questioni sociali e politiche, a fronte di una storia che è tutt'altra: la figura della Spigolatrice di Sapri, ideata e poetizzata da Mercantini viene proprio a Sapri
ridotta a uno stereotipo che nulla ci racconta della rivoluzione antiborbonica e che nulla ci racconta dell'autodeterminazione di una donna che sceglie di non andare a lavoro per schierarsi contro l'oppressore".
La replica del sindaco di Sapri e dell'artista
"La nuova statua della Spigolatrice di Sapri è stata realizzata
con maestria e impeccabile interpretazione dall’artista cilentano Emanuele Stifano - scrive su Facebook il
sindaco della cittadina cilentana
Antonio Gentile, che poi si scaglia contro le accuse dell'ex senatrice Repetti -. Trovo, invece,
oltremodo violento, a tratti sessista e offensivo per la nostra comunità da sempre impegnata contro tutte le violenze di genere l’articolo dell’ex senatrice Manuela Repetti sull’huffingtsonpost.it. Nell’articolo, oltre a mostrare scarsa conoscenza della storia locale e della storia dell’arte, incita all’abbattimento della nuova statua come è avvenuto, purtroppo, recentemente in altri Paesi privi di Democrazia o in passato con la censura". "Al momento a Sapri nessuna parte sociale o politica ha criticato l'opera o distorto il concetto di opera realizzata dall'artista", ha concluso il primo cittadino. Anche l'artista affida ai social la propria difesa: "
Se fosse stato per me - scrive su Facebook -
avrei fatto una figura completamente nuda, lo stesso vale per il Palinuro di qualche anno fa e per le statue che farò in futuro, semplicemente perché sono amante del corpo umano in generale e mi piace lavorarci. Penso comunque che sia inutile dare spiegazioni a chi vuole assolutamente vederci depravazioni o cose varie".