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Home » HP Trio » Manager Mps, parole sessiste durante un corso: “Io ci provo con tutte, poi qualcuna ci starà”

Manager Mps, parole sessiste durante un corso: “Io ci provo con tutte, poi qualcuna ci starà”

La frase è stata pronunciata durante una call online e ha scatenato i rappresentanti dei lavoratori: “Più rispetto per il genere femminile”. I sindacato insorgono: "Episodio deprecabile"

Letizia Cini
3 Maggio 2022
Monte dei paschi, manager parole sessiste

Monte dei paschi, manager parole sessiste

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“Se gli esempi sono solo sessisti, un suggerimento: evitateli“, Questo l’invito di Barbara Orlandi (Coordinamento Donne Cgil Toscana) dopo gli ’insegnamenti’ di un manager Mps di Siena durante un corso di formazione ai dipendenti sulla vendita dei prodotti assicurativi: “È come quando uno deve conquistare una donna, io ci provo con tutte, poi qualcuna ci starà”, le parole del chief commercial officer di Mps, Pasquale Marchese, riportando quanto – a suo dire – gli era stato detto da un “top performer di un’altra azienda” rispondendo alla domanda su come facesse a vendere così tanti prodotti.

 Parole sessiste di un manager Mps durante corso, polemiche

Parole sessiste di un manager Mps durante corso, polemiche

Marchese, cercando di smussare, sempre durante il corso di formazione, svoltosi in una call riservata, ha aggiunto poi che “vale per le signore come per i signori“. La vicenda, risalente ai giorni scorsi, riportata da La Repubblica, ha scatenato le critiche dei sindacati: in un comunicato interno parlano di “deprecabile episodio di mancanza di rispetto e sensibilità nei confronti della professionalità di tutti i nostri colleghi senza distinzione di genere“. “In un solo breve aneddoto sul ‘provarci‘, recitato a scopo formativo a una platea di esterrefatte ascoltatrici e ascoltatori da remoto – è scritto ancora nella nota interna -, il nostro educatore di top performer in serie, è riuscito ad affondare codice etico e deontologia professionale, educazione sentimentale e rispetto per il genere femminile“. “Manifestiamo perciò – concludono – la nostra totale disapprovazione in merito a queste modalità di comunicazione e richiamiamo il Cco ad attenersi a comportamenti corretti”.

Lo sdegno del Coordinamento Donne Cgil Toscana

“Che siano interventi, relazioni, corsi, comizi, è sempre preferibile evitare esempi del tipo: sarebbe come se…, è come quando… perché puntualmente assistiamo ad esempi solo stereotipati e sessisti. Quando va bene sono esempi calcistici dedicati a chi se ne intende. Allora, un suggerimento, se non sapete spiegare con parole vostre cosa intendete dire, lasciate perdere o cambiate argomento. Forse non avete le idee sufficientemente chiare – prosegue Barbara Orlandi – Sono davvero troppi i casi imbarazzanti, spesso lasciati cadere senza che nessuno si indigni a dovere, e forse è proprio giunto il momento di farli notare sempre e comunque. Si tratta di quel sessismo ‘benevolo’ che assolve ogni offesa, ogni gesto irrispettoso e che contribuisce ad incrementare una cultura piena di stereotipi che inibisce la crescita della cultura del rispetto delle differenze di genere.“
“E nessuno si senta assolto, questa modalità è assai diffusa in tutti gli ambienti, dalla TV ai luoghi di lavoro, alla politica, nelle istituzioni.
Il manager del Mps ha sbagliato ed è stato assolutamente utile denunciare le sue parole, purtroppo non saranno ancora le ultime e auspichiamo che altri casi vengano ricevano lo stesso trattamento” conclude Orlandi.

La lezione del manager

Un racconto fatto davanti a titolari di filiale, manager della direzione commerciale, gestori, in totale una platea potenziale di alcune migliaia di persone collegate da remoto alla call riservata. “Ricordo, in un’altra azienda, un top performer del commerciale proprio dei prodotti di protezione – spiega il manager -. Gli chiesi: come fai a vendere così tanti prodotti, dipende dalla formazione che hai fatto, dipende dalla conoscenza dei clienti, da che dipende? Lui mi rispose in dialetto. Mi disse: ‘Ingegne’, che le devo dire, è come quando uno deve conquistare una donna, io ci provo con tutte, poi qualcuna ci starà”, racconta Marchese, che cerca di smussare dicendo che “vale per le signore come per i signori”. Poi la lezione è  continua. Ma re reazioni non si sono fatte attendere e la reazione dei sindacati, neanche.

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 Parole sessiste di un manager Mps durante corso, polemiche

Parole sessiste di un manager Mps durante corso, polemiche
Marchese, cercando di smussare, sempre durante il corso di formazione, svoltosi in una call riservata, ha aggiunto poi che “vale per le signore come per i signori“. La vicenda, risalente ai giorni scorsi, riportata da La Repubblica, ha scatenato le critiche dei sindacati: in un comunicato interno parlano di “deprecabile episodio di mancanza di rispetto e sensibilità nei confronti della professionalità di tutti i nostri colleghi senza distinzione di genere“. “In un solo breve aneddoto sul ‘provarci', recitato a scopo formativo a una platea di esterrefatte ascoltatrici e ascoltatori da remoto - è scritto ancora nella nota interna -, il nostro educatore di top performer in serie, è riuscito ad affondare codice etico e deontologia professionale, educazione sentimentale e rispetto per il genere femminile“. “Manifestiamo perciò - concludono - la nostra totale disapprovazione in merito a queste modalità di comunicazione e richiamiamo il Cco ad attenersi a comportamenti corretti".

Lo sdegno del Coordinamento Donne Cgil Toscana

“Che siano interventi, relazioni, corsi, comizi, è sempre preferibile evitare esempi del tipo: sarebbe come se…, è come quando… perché puntualmente assistiamo ad esempi solo stereotipati e sessisti. Quando va bene sono esempi calcistici dedicati a chi se ne intende. Allora, un suggerimento, se non sapete spiegare con parole vostre cosa intendete dire, lasciate perdere o cambiate argomento. Forse non avete le idee sufficientemente chiare - prosegue Barbara Orlandi - Sono davvero troppi i casi imbarazzanti, spesso lasciati cadere senza che nessuno si indigni a dovere, e forse è proprio giunto il momento di farli notare sempre e comunque. Si tratta di quel sessismo ‘benevolo’ che assolve ogni offesa, ogni gesto irrispettoso e che contribuisce ad incrementare una cultura piena di stereotipi che inibisce la crescita della cultura del rispetto delle differenze di genere.“ “E nessuno si senta assolto, questa modalità è assai diffusa in tutti gli ambienti, dalla TV ai luoghi di lavoro, alla politica, nelle istituzioni. Il manager del Mps ha sbagliato ed è stato assolutamente utile denunciare le sue parole, purtroppo non saranno ancora le ultime e auspichiamo che altri casi vengano ricevano lo stesso trattamento” conclude Orlandi.

La lezione del manager

Un racconto fatto davanti a titolari di filiale, manager della direzione commerciale, gestori, in totale una platea potenziale di alcune migliaia di persone collegate da remoto alla call riservata. “Ricordo, in un’altra azienda, un top performer del commerciale proprio dei prodotti di protezione - spiega il manager -. Gli chiesi: come fai a vendere così tanti prodotti, dipende dalla formazione che hai fatto, dipende dalla conoscenza dei clienti, da che dipende? Lui mi rispose in dialetto. Mi disse: ‘Ingegne’, che le devo dire, è come quando uno deve conquistare una donna, io ci provo con tutte, poi qualcuna ci starà”, racconta Marchese, che cerca di smussare dicendo che “vale per le signore come per i signori”. Poi la lezione è  continua. Ma re reazioni non si sono fatte attendere e la reazione dei sindacati, neanche.
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