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Home » HP Trio » Maye Musk posa in costume sulla copertina di Sports Illustrated Swimsuit a 74 anni

Maye Musk posa in costume sulla copertina di Sports Illustrated Swimsuit a 74 anni

La nutrizionista, madre del multimiliardario imprenditore, è la modella più anziana nella storia della rivista a posare per la cover: "Se lo avessi sognato la gente mi avrebbe rinchiusa come una pazza. Invece eccomi qui"

Marianna Grazi
18 Maggio 2022
maye-musk

La modella e nutrizionista sudafricana Maye Musk, 74 anni

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Mentre il figlio tiene banco nel dibattito internazionale dopo l’annuncio dell’acquisto di Twitter, anche la madre di Elon Musk ha fatto parlare di sé. Maye Musk, 74 anni, è infatti sotto i riflettori pubblici dopo essere diventata la modella più anziana a comparire sulla copertina di Sports Illustrated Swimsuit. Affascinante e perfettamente a suo agio nel ruolo (posa e sfila da 50 anni), in costumi da bagno e copricostumi coloratissimi, la nutrizionista sudafricana è una delle quattro donne scelte dalla rivista per la cover story 2022. Accanto alla 74enne ci sono infatti la star dei reality Kim Kardashian, la cantante Ciara e la musicista e imprenditrice della moda Yumi Nu.

Cover SI Swimsuit
Maye Musk a 74 anni bellissima in costume per la copertina di Sports Illustrated Swimsuit

Sentirsi belle dopo i 70 anni

Maye Musk SI Swimsuit
Maye Musk sulla cover SI Swimsuit: “Felice di dimostrare che le donne sopra i 70 anni sono bellissime in costume”

“Se avessi mai sognato di poter diventare una modella di costumi da bagno per Sports Illustrated, la gente mi avrebbe rinchiusa come una pazza“, ha dichiarato Musk ridendo in un video pubblicato dalla rivista. “E ora, eccomi qui. Sono davvero entusiasta di mostrare che anche le donne di 70 anni possono essere bellissime“, aggiunge. Anche MJ Day, caporedattore di SI Swimsuit, è dello stesso parere, visto che ha subito sostenuto le protagoniste scelte per la copertina. “A 74 anni, Maye continua a lavorare ogni giorno per ispirare coloro che la circondano”, ha detto in un comunicato stampa. La Musk, che ha un consolidato passato da modella alle spalle ed è stata scelta per copertine importantissime come quelle di Time e Vogue, in Belize per SI Swimsuit ha però posato per un’inedita prima volta: “Faccio la modella da 50 anni e non sono mai stata considerata una ‘modella da costume da bagno’ – aveva detto al New York Post –. Ma ora Sports Illustrated mi ha fatto sapere che hanno una grande varietà di modelli di costumi per me. Penso che sia meraviglioso”.

Un lavoro che, oltre ad aprire nuove prospettive personali per la 74enne dietista, ha un valore sociale molto importante: “Penso che le donne di tutte le età abbiano paura di invecchiare e hanno paura di non avere un bell’aspetto in costume da bagno. Io sto dando un esempio che le donne possano camminare liberamente in costume da bagno senza preoccuparsene” ha aggiunto. Un messaggio di inclusione per tutte le donne, di qualsiasi età, taglia, estrazione sociale lanciato anche dalle altre protagoniste scelte per le cover e, in generale, negli scatti che presentano i costumi. Come la stessa Kelly Hughes, di cui vi avevamo raccontato qualche giorno fa la scelta – apprezzata – di posare mostrando la cicatrice del taglio cesareo.

Chi è Maye Musk

Maye_Musk_figli
Maye Musk con i figli Elon, Kimbal e Tosca.

Al secolo Maye Haldeman, nata in Canada nel 1948 e trasferitasi a Pretoria, Sudafrica, con i genitori quando aveva appena 2 anni, l’odierna 74enne ha una sorella gemella di nome Kaye ed è una dei cinque figli di Joshua e Wyn Haldeman, due chiropratici con la passione per i viaggi. A 15 anni inizia a sfilare come modella e nel 1969 è finalista al concorso di bellezza Miss Sud Africa. Un anno dopo convola a nozze con Errol Musk, un ingegnere sudafricano conosciuto durante gli anni di liceo: il matrimonio dura 10 anni durante i quali i coniugi hanno 3 figli: Elon, Kimbal e Tosca. Nel frattempo la modella si è anche laureata in dietetica e, dopo il divorzio e il trasferimento in Canada, Maye ottiene un secondo master in scienze nutrizionali, continuando nel frattempo il lavoro di modella, oltre a quello di mamma. Una carriera infinita la sua, che la vede ancora oggi sfilare e posare per importantissime testate e brand, come Vogue e Dolce & Gabbana, affascinante nella sua bellezza matura.

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Instagram

  • Sono tre, per il momento, gli istituti superiori che si sono candidati ad accogliere Nina Rosa Sorrentino, la studentessa disabile di 19 anni che non può sostenere la maturità al liceo Sabin di Bologna (indirizzo Scienze umane) e che i genitori hanno per questo motivo ritirato da scuola.

La storia è nota: la studentessa ha cominciato il suo percorso di studi nel liceo di via Matteotti seguendo il programma differenziato. Già al terzo anno i genitori avevano chiesto di passare al programma degli obiettivi minimi che si può concludere con l’Esame di Stato, mentre quello differenziato ha solo la "certificazione delle competenze".

Il Consiglio di classe aveva respinto la richiesta della famiglia, anche perché passare agli obiettivi minimi avrebbe implicato esami integrativi. Da qui la decisione della famiglia, avvenuta giusto una settimana fa, di ritirare Nina da scuola – esattamente un giorno prima che i giorni di frequenza potessero essere tali da farle comunque ottenere la "certificazione delle competenze" – in modo tale che possa provare a sostenere la Maturità in un altro istituto del capoluogo emiliano.

Sulla storia di Nina, ieri, è tornata anche la ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli, che alla Camera ha risposto, durante il question time, a una domanda sulle iniziative volte a garantire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con sindrome di Down presentata dal capogruppo di FdI, Tommaso Foti.

"C’è ancora un po’ di strada da fare se una ragazza con la sindrome di Down non viene ammessa all’esame di maturità – ha detto la ministra –. Se non si è stati in grado di usare tutte le strategie possibili e l’accomodamento ragionevole, come previsto dalla Convenzione Onu per i diritti delle persone disabili che in Italia è legge; se non si è stati in grado di valorizzare i punti di forza dei ragazzi che non chiedono di essere promossi automaticamente ma di avere un’occasione e un’opportunità."

#lucenews #lucelanazione #ninasorentino #disabilityinclusion #bologna
  • “Ho fatto la storia”. Con queste parole Alex Roca Campillo ha postato sul suo account Twitter il video degli ultimi, emozionanti, metri della maratona di Barcellona.

Ed effettivamente un record Alex l’ha scritto: è la prima persona al mondo con una disabilità al 76 per cento a riuscire a percorrere la distanza di 42 km e 195 metri.
Alex ha concluso la sua gara in 5 ore 50 minuti e 51 secondi, ma il cronometro in questa situazione è passato decisamente in secondo piano. “tutto questo è stato possibile grazie alle mia squadra. Grazie a tutti quelli che dal bordo della strada mi hanno spinto fino al traguardo. Non ho parole”.

#lucenews #alexrocacampillo #maratonadibarcellona #barcellona
  • In Uganda dirsi gay potrà costare l’ergastolo. Il Parlamento dell’Uganda ha appena approvato una legge che propone nuove e severe sanzioni per le relazioni tra persone dello stesso sesso. Al termine di una sessione molto movimentata e caotica, la speaker del Parlamento Annet Anita Among, dopo il voto finale ha detto: “È stata approvata a tempo record”. La legge, che passa ora nelle mani del presidente Yoweri Museveni, che potrà scegliere se porre il veto o firmarla, propone nuove e molto dure sanzioni per le relazioni omosessuali in un Paese in cui l’omosessualità è già illegale.

La versione finale non è ancora stata pubblicata ufficialmente, ma gli elementi discussi in Parlamento includono che una persona condannata per adescamento o traffico di bambini allo scopo di coinvolgerli in attività omosessuali, rischia l’ergastolo; individui o istituzioni che sostengono o finanziano attività o organizzazioni per i diritti Lgbt, oppure pubblicano, trasmettono e distribuiscono materiale mediatico e testuale a favore degli omosessuali, rischiano di essere perseguiti e incarcerati. 

“Questa proposta di legge – ha detto Asuman Basalirwa, membro del Parlamento che l’ha presentata – è stata concepita per proteggere la nostra cultura, i valori legali, religiosi e familiari tradizionali degli ugandesi e gli atti che possono promuovere la promiscuità sessuale in questo Paese”. Il parlamentare ha poi aggiunto: “Mira anche a proteggere i nostri bambini e giovani che sono resi vulnerabili agli abusi sessuali attraverso l’omosessualità e gli atti correlati”.

Secondo la legge amici, familiari e membri della comunità avrebbero il dovere di denunciare alle autorità le persone omosessuali. Nello stesso disegno di legge, tra l’altro, si introduce la pena di morte per chi abusa dei bambini o delle persone vulnerabili. 

#lucenews #lucelanazione #uganda #lgbtrights
  • Un’altra pagina di storia del calcio femminile è stata scritta. Non tanto per il risultato della partita ma per il record di spettatori presenti. All’Olimpico di Roma andava in scena il match di andata dei quarti di finale di Champions League tra Roma e Barcellona quando si è stabilito un nuovo record: sono state 39.454 infatti le persone che hanno incoraggiato le ragazze fin dal primo minuto superando il precedente di 39.027 stabilito in Juventus-Fiorentina del 24 marzo 2019.

Era l’andata dei quarti di finale che la Roma ha raggiunto alla sua prima partecipazione alla Champions League, ottenuta grazie al secondo posto nell’ultimo campionato. Il Barcellona, campione di Spagna e d’Europa due anni fa, era favorito e in campo lo ha dimostrato, soprattutto nel primo tempo, riuscendo a vincere 1-0. La squadra di casa è stata tenuta a galla dalle parate di Ceasar, migliore in campo, ma ha provato a impensierire la corazzata spagnola nella ripresa dove più a volte ha sfiorato la rete con le conclusioni di Haavi, Giacinti e Giugliano, il primo “numero 10” a giocare all’Olimpico per la Roma dopo il ritiro di Francesco Totti.

✍ Edoardo Martini

#lucenews #lucelanazione #calciofemminile #championsleague
Mentre il figlio tiene banco nel dibattito internazionale dopo l'annuncio dell'acquisto di Twitter, anche la madre di Elon Musk ha fatto parlare di sé. Maye Musk, 74 anni, è infatti sotto i riflettori pubblici dopo essere diventata la modella più anziana a comparire sulla copertina di Sports Illustrated Swimsuit. Affascinante e perfettamente a suo agio nel ruolo (posa e sfila da 50 anni), in costumi da bagno e copricostumi coloratissimi, la nutrizionista sudafricana è una delle quattro donne scelte dalla rivista per la cover story 2022. Accanto alla 74enne ci sono infatti la star dei reality Kim Kardashian, la cantante Ciara e la musicista e imprenditrice della moda Yumi Nu.
Cover SI Swimsuit
Maye Musk a 74 anni bellissima in costume per la copertina di Sports Illustrated Swimsuit

Sentirsi belle dopo i 70 anni

Maye Musk SI Swimsuit
Maye Musk sulla cover SI Swimsuit: "Felice di dimostrare che le donne sopra i 70 anni sono bellissime in costume"
"Se avessi mai sognato di poter diventare una modella di costumi da bagno per Sports Illustrated, la gente mi avrebbe rinchiusa come una pazza", ha dichiarato Musk ridendo in un video pubblicato dalla rivista. "E ora, eccomi qui. Sono davvero entusiasta di mostrare che anche le donne di 70 anni possono essere bellissime", aggiunge. Anche MJ Day, caporedattore di SI Swimsuit, è dello stesso parere, visto che ha subito sostenuto le protagoniste scelte per la copertina. "A 74 anni, Maye continua a lavorare ogni giorno per ispirare coloro che la circondano", ha detto in un comunicato stampa. La Musk, che ha un consolidato passato da modella alle spalle ed è stata scelta per copertine importantissime come quelle di Time e Vogue, in Belize per SI Swimsuit ha però posato per un'inedita prima volta: "Faccio la modella da 50 anni e non sono mai stata considerata una 'modella da costume da bagno' – aveva detto al New York Post –. Ma ora Sports Illustrated mi ha fatto sapere che hanno una grande varietà di modelli di costumi per me. Penso che sia meraviglioso". Un lavoro che, oltre ad aprire nuove prospettive personali per la 74enne dietista, ha un valore sociale molto importante: "Penso che le donne di tutte le età abbiano paura di invecchiare e hanno paura di non avere un bell’aspetto in costume da bagno. Io sto dando un esempio che le donne possano camminare liberamente in costume da bagno senza preoccuparsene" ha aggiunto. Un messaggio di inclusione per tutte le donne, di qualsiasi età, taglia, estrazione sociale lanciato anche dalle altre protagoniste scelte per le cover e, in generale, negli scatti che presentano i costumi. Come la stessa Kelly Hughes, di cui vi avevamo raccontato qualche giorno fa la scelta – apprezzata – di posare mostrando la cicatrice del taglio cesareo.

Chi è Maye Musk

Maye_Musk_figli
Maye Musk con i figli Elon, Kimbal e Tosca.
Al secolo Maye Haldeman, nata in Canada nel 1948 e trasferitasi a Pretoria, Sudafrica, con i genitori quando aveva appena 2 anni, l'odierna 74enne ha una sorella gemella di nome Kaye ed è una dei cinque figli di Joshua e Wyn Haldeman, due chiropratici con la passione per i viaggi. A 15 anni inizia a sfilare come modella e nel 1969 è finalista al concorso di bellezza Miss Sud Africa. Un anno dopo convola a nozze con Errol Musk, un ingegnere sudafricano conosciuto durante gli anni di liceo: il matrimonio dura 10 anni durante i quali i coniugi hanno 3 figli: Elon, Kimbal e Tosca. Nel frattempo la modella si è anche laureata in dietetica e, dopo il divorzio e il trasferimento in Canada, Maye ottiene un secondo master in scienze nutrizionali, continuando nel frattempo il lavoro di modella, oltre a quello di mamma. Una carriera infinita la sua, che la vede ancora oggi sfilare e posare per importantissime testate e brand, come Vogue e Dolce & Gabbana, affascinante nella sua bellezza matura.
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