La richiesta di illuminare il palazzo, promossa dal professor Giuseppe Carrieri, presidente della Società Italiana Urologi – SIU – e dal responsabile scientifico Vincenzo Ficarra, è stata approvata nella seduta del Collegio dei Questori della Camera giovedì 11 novembre. Un’iniziativa sposata dal pentastellato D’Uva, che rinnova l’attenzione su questi temi: “Sono sempre stato convinto che la prevenzione non abbia età e ti salvi la vita. È fondamentale non abbassare la guardia sulle patologie maschili che colpiscono la ghiandola prostatica e i testicoli e che, se non diagnosticate al loro esordio, possono portare a drammatiche conseguenze”. “Parliamo di patologie maligne, subdole e aggressive, che colpiscono gli uomini in fasce diverse d’età”, aggiunge il Questore. Ad esempio l’incidenza del carcinoma alla prostata è molto alta tra gli over 50: circa un maschio su 8, si stima, potrebbe ammalarsi nel corso della propria vita. Le fasce più giovani, invece, tra i 15 e i 40 anni, sono maggiormente soggette al rischio di tumore ai testicoli. “Eppure, nonostante le due malattie siano così profondamente diffuse, manca ancora un’informazione efficace e funzionale alla prevenzione”, sottolinea D’Uva. Serve, insomma, abbattere il muro del silenzio e invitare ad avere maggiore cura di sé.
“Abbiamo approvato la richiesta inoltrata dalla SIU affinché, illuminando il Palazzo della Camera, si accendano i riflettori sulle due malattie – precisa il deputato –. Purtroppo a causa dell’emergenza sanitaria anche i controlli per la prevenzione oncologica hanno subito dei rallentamenti. Parlarne è necessario affinché ci sia una maggiore sensibilità sul tema da parte di tutti. L’obiettivo è favorire una comunicazione chiara, invitando ogni persona a prendersi maggiormente cura di sé e a sottoporsi a controlli di prevenzione, costanti nel tempo”.