Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » HP Trio » Nature: “Finora una storia di disuguaglianza”. Così l’Uruguay decide di vaccinare migranti e rifugiati

Nature: “Finora una storia di disuguaglianza”. Così l’Uruguay decide di vaccinare migranti e rifugiati

La denuncia di disparità nella vaccinazione mondiale arriva dalla rivista Nature ma anche dal rapporto firmato da Oxfam e Emergency: "Nei paesi poveri per completare la vaccinazione altri 57 anni"

Marianna Grazi
25 Giugno 2021
Share on FacebookShare on Twitter

Vaccini efficaci e vaccini per tutti. È la politica adottata dall’Uruguay, che con un tasso di mortalità sceso di oltre il 95% grazie al siero CoronaVac, prodotto dall’azienda Sinovac, ha disposto che siano vaccinati anche migranti senza documenti e richiedenti asilo.

Nel Paese sono state registrate 4.749 morti dovute al coronavirus e 322.978 casi confermati. Ma grazie alla campagna vaccinale questi numeri sono drasticamente scesi, arrivando quasi ad azzerarsi nella fascia tra i 18 e i 69 anni. Lo ha reso noto l’ultimo rapporto sull’efficacia della formulazione, pubblicato dal ministero della Salute Pubblica uruguaiano.

Secondo il documento ufficiale, la somministrazione del CoronaVac ha ridotto anche le ospedalizzazioni e i ricoveri in terapia intensiva del 94,4% per chi ha meno di 49 anni e del 92,2% tra le persone dai 50 ai 69 anni. Lo studio ministeriale è stato svolto da un team interdisciplinare per controlla “l’efficacia e la sicurezza del vaccino per la SARS-CoV-2”.
Oltre il 30% della popolazione uruguaiana ha ricevuto entrambe le somministrazioni, mentre quasi il 60% la prima dose delle formulazioni Sinovac, Pfizer o AstraZeneca.

Anche per questo, come rivela la rivista Nature, la campagna di vaccinazione del Paese vuole distinguersi da quella mondiale, che è stata definita “una storia di disuguaglianza”. Secondo il rapporto Oxfam-Emergency la mancata revoca dei brevetti sui vaccini porterà i popoli degli Stati più ricchi a completare le somministrazioni entro il 2022, mentre per tutto il resto del mondo occorreranno altri 57 anni. Allora aprire a chi arriva dal mare, da situazioni di guerra, i rifugiati ma anche i migranti in cerca di fortuna o di una vita migliore, potranno ricevere il vaccino. Perché non siano ulteriormente discriminati né debbano subire ingiustizie in uno stato di pandemia mondiale di cui sono vittime ulteriori e collaterali, esclusi dal siero che, ancora oggi, è nelle mani di pochi potenti. Così è stata attivata una piattaforma online in cui queste persone, anche sprovviste di documenti, possono registrarsi per il vaccino.

E in Italia? Stando all’Istituto nazionale salute, migrazione e povertà (INMP), ci sarebbero circa 700mila migranti con un tesserino temporaneo che però non permette loro di registrarsi sulle piattaforme della campagna nazionale. Un’ingiustizia sottolineata anche dall’attivista sindacale Aboubakar Soumahoro, poco dopo la sua vaccinazione: “Vivo questa gioia con indignazione per l’ingiustizia e la disuguaglianza vaccinale […]. Le forze politiche al Governo sono complici di questa disumanità” ha detto.

Potrebbe interessarti anche

Laura Pausini si è sposata (Instagram)
Spettacolo

Matrimonio Laura Pausini, luna di miele speciale. Ecco dove va

22 Marzo 2023
Gianina Marin mette a paragone con un post su Instagram com'è oggi e com'era ai tempi della malattia
Sport

Gianina Marin: “Ero anoressica, ora vado a Miss Universo”

23 Marzo 2023
39.454 gli spettatori presenti all'Olimpico di Roma (Instagram)
Sport

Roma-Barcellona, la vittoria del calcio femminile italiano

22 Marzo 2023

Instagram

  • Sono tre, per il momento, gli istituti superiori che si sono candidati ad accogliere Nina Rosa Sorrentino, la studentessa disabile di 19 anni che non può sostenere la maturità al liceo Sabin di Bologna (indirizzo Scienze umane) e che i genitori hanno per questo motivo ritirato da scuola.

La storia è nota: la studentessa ha cominciato il suo percorso di studi nel liceo di via Matteotti seguendo il programma differenziato. Già al terzo anno i genitori avevano chiesto di passare al programma degli obiettivi minimi che si può concludere con l’Esame di Stato, mentre quello differenziato ha solo la "certificazione delle competenze".

Il Consiglio di classe aveva respinto la richiesta della famiglia, anche perché passare agli obiettivi minimi avrebbe implicato esami integrativi. Da qui la decisione della famiglia, avvenuta giusto una settimana fa, di ritirare Nina da scuola – esattamente un giorno prima che i giorni di frequenza potessero essere tali da farle comunque ottenere la "certificazione delle competenze" – in modo tale che possa provare a sostenere la Maturità in un altro istituto del capoluogo emiliano.

Sulla storia di Nina, ieri, è tornata anche la ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli, che alla Camera ha risposto, durante il question time, a una domanda sulle iniziative volte a garantire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con sindrome di Down presentata dal capogruppo di FdI, Tommaso Foti.

"C’è ancora un po’ di strada da fare se una ragazza con la sindrome di Down non viene ammessa all’esame di maturità – ha detto la ministra –. Se non si è stati in grado di usare tutte le strategie possibili e l’accomodamento ragionevole, come previsto dalla Convenzione Onu per i diritti delle persone disabili che in Italia è legge; se non si è stati in grado di valorizzare i punti di forza dei ragazzi che non chiedono di essere promossi automaticamente ma di avere un’occasione e un’opportunità."

#lucenews #lucelanazione #ninasorentino #disabilityinclusion #bologna
  • “Ho fatto la storia”. Con queste parole Alex Roca Campillo ha postato sul suo account Twitter il video degli ultimi, emozionanti, metri della maratona di Barcellona.

Ed effettivamente un record Alex l’ha scritto: è la prima persona al mondo con una disabilità al 76 per cento a riuscire a percorrere la distanza di 42 km e 195 metri.
Alex ha concluso la sua gara in 5 ore 50 minuti e 51 secondi, ma il cronometro in questa situazione è passato decisamente in secondo piano. “tutto questo è stato possibile grazie alle mia squadra. Grazie a tutti quelli che dal bordo della strada mi hanno spinto fino al traguardo. Non ho parole”.

#lucenews #alexrocacampillo #maratonadibarcellona #barcellona
  • In Uganda dirsi gay potrà costare l’ergastolo. Il Parlamento dell’Uganda ha appena approvato una legge che propone nuove e severe sanzioni per le relazioni tra persone dello stesso sesso. Al termine di una sessione molto movimentata e caotica, la speaker del Parlamento Annet Anita Among, dopo il voto finale ha detto: “È stata approvata a tempo record”. La legge, che passa ora nelle mani del presidente Yoweri Museveni, che potrà scegliere se porre il veto o firmarla, propone nuove e molto dure sanzioni per le relazioni omosessuali in un Paese in cui l’omosessualità è già illegale.

La versione finale non è ancora stata pubblicata ufficialmente, ma gli elementi discussi in Parlamento includono che una persona condannata per adescamento o traffico di bambini allo scopo di coinvolgerli in attività omosessuali, rischia l’ergastolo; individui o istituzioni che sostengono o finanziano attività o organizzazioni per i diritti Lgbt, oppure pubblicano, trasmettono e distribuiscono materiale mediatico e testuale a favore degli omosessuali, rischiano di essere perseguiti e incarcerati. 

“Questa proposta di legge – ha detto Asuman Basalirwa, membro del Parlamento che l’ha presentata – è stata concepita per proteggere la nostra cultura, i valori legali, religiosi e familiari tradizionali degli ugandesi e gli atti che possono promuovere la promiscuità sessuale in questo Paese”. Il parlamentare ha poi aggiunto: “Mira anche a proteggere i nostri bambini e giovani che sono resi vulnerabili agli abusi sessuali attraverso l’omosessualità e gli atti correlati”.

Secondo la legge amici, familiari e membri della comunità avrebbero il dovere di denunciare alle autorità le persone omosessuali. Nello stesso disegno di legge, tra l’altro, si introduce la pena di morte per chi abusa dei bambini o delle persone vulnerabili. 

#lucenews #lucelanazione #uganda #lgbtrights
  • Un’altra pagina di storia del calcio femminile è stata scritta. Non tanto per il risultato della partita ma per il record di spettatori presenti. All’Olimpico di Roma andava in scena il match di andata dei quarti di finale di Champions League tra Roma e Barcellona quando si è stabilito un nuovo record: sono state 39.454 infatti le persone che hanno incoraggiato le ragazze fin dal primo minuto superando il precedente di 39.027 stabilito in Juventus-Fiorentina del 24 marzo 2019.

Era l’andata dei quarti di finale che la Roma ha raggiunto alla sua prima partecipazione alla Champions League, ottenuta grazie al secondo posto nell’ultimo campionato. Il Barcellona, campione di Spagna e d’Europa due anni fa, era favorito e in campo lo ha dimostrato, soprattutto nel primo tempo, riuscendo a vincere 1-0. La squadra di casa è stata tenuta a galla dalle parate di Ceasar, migliore in campo, ma ha provato a impensierire la corazzata spagnola nella ripresa dove più a volte ha sfiorato la rete con le conclusioni di Haavi, Giacinti e Giugliano, il primo “numero 10” a giocare all’Olimpico per la Roma dopo il ritiro di Francesco Totti.

✍ Edoardo Martini

#lucenews #lucelanazione #calciofemminile #championsleague
Vaccini efficaci e vaccini per tutti. È la politica adottata dall'Uruguay, che con un tasso di mortalità sceso di oltre il 95% grazie al siero CoronaVac, prodotto dall'azienda Sinovac, ha disposto che siano vaccinati anche migranti senza documenti e richiedenti asilo. Nel Paese sono state registrate 4.749 morti dovute al coronavirus e 322.978 casi confermati. Ma grazie alla campagna vaccinale questi numeri sono drasticamente scesi, arrivando quasi ad azzerarsi nella fascia tra i 18 e i 69 anni. Lo ha reso noto l'ultimo rapporto sull'efficacia della formulazione, pubblicato dal ministero della Salute Pubblica uruguaiano. Secondo il documento ufficiale, la somministrazione del CoronaVac ha ridotto anche le ospedalizzazioni e i ricoveri in terapia intensiva del 94,4% per chi ha meno di 49 anni e del 92,2% tra le persone dai 50 ai 69 anni. Lo studio ministeriale è stato svolto da un team interdisciplinare per controlla "l'efficacia e la sicurezza del vaccino per la SARS-CoV-2". Oltre il 30% della popolazione uruguaiana ha ricevuto entrambe le somministrazioni, mentre quasi il 60% la prima dose delle formulazioni Sinovac, Pfizer o AstraZeneca. Anche per questo, come rivela la rivista Nature, la campagna di vaccinazione del Paese vuole distinguersi da quella mondiale, che è stata definita "una storia di disuguaglianza". Secondo il rapporto Oxfam-Emergency la mancata revoca dei brevetti sui vaccini porterà i popoli degli Stati più ricchi a completare le somministrazioni entro il 2022, mentre per tutto il resto del mondo occorreranno altri 57 anni. Allora aprire a chi arriva dal mare, da situazioni di guerra, i rifugiati ma anche i migranti in cerca di fortuna o di una vita migliore, potranno ricevere il vaccino. Perché non siano ulteriormente discriminati né debbano subire ingiustizie in uno stato di pandemia mondiale di cui sono vittime ulteriori e collaterali, esclusi dal siero che, ancora oggi, è nelle mani di pochi potenti. Così è stata attivata una piattaforma online in cui queste persone, anche sprovviste di documenti, possono registrarsi per il vaccino. E in Italia? Stando all'Istituto nazionale salute, migrazione e povertà (INMP), ci sarebbero circa 700mila migranti con un tesserino temporaneo che però non permette loro di registrarsi sulle piattaforme della campagna nazionale. Un'ingiustizia sottolineata anche dall'attivista sindacale Aboubakar Soumahoro, poco dopo la sua vaccinazione: "Vivo questa gioia con indignazione per l'ingiustizia e la disuguaglianza vaccinale [...]. Le forze politiche al Governo sono complici di questa disumanità" ha detto.
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • 8 marzo

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto