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“Non puoi stare seduta qui, le donne non giocano”. Frasi shock contro Aurora dei The Jackal

di CAMILLA PRATO -
25 maggio 2021
Schermata 2021-05-25 alle 17.54.24

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Il calcio, si sa, fa battere il cuore degli italiani. Anche quando la partita non è di Campionato o di Champions, ma a scopo benefico. Purtroppo però, non è questo il caso. A scaldare gli animi, in questo caso, non è il tifo, ma lo shock provocato da alcune dichiarazioni contro una donna, l'attrice e star femminile dei The Jackal Aurora Leone, casertana di 21 anni. Martedì 25 maggio, in prima serata su Canale 5, andrà in onda la trentesima edizione de "La partita del cuore". Un appuntamento imperdibile per la ricerca contro il cancro: il ricavato delle donazioni andrà infatti a sostegno dell’Istituto di Candiolo, Fondazione Piemontese per la ricerca sul cancro onlus, presieduta da Donna Allegra Agnelli. Come di consueto a sfidarsi  saranno la Nazionale Italiana Cantanti, capitanata da Enrico Ruggeri, e i Campioni per la Ricerca, capitanati da Andrea Agnelli. Tutto come di consueto, le squadre ricevono le convocazioni e si ritrovano a cena insieme. Ma è a quel punto che succede qualcosa che non dovrebbe mai accadere. La sera della vigilia il direttore generale della Nazionale Italiana Cantanti, Gianluca Pecchini, finisce nell'occhio del ciclone per aver attirato l'attenzione di tutti i media italiani. E non era di certo questo il tipo di eco mediatico che si auspicava per questa iniziativa benefica. La scena, virale sui social da diverse ore, ha avuto luogo al J Hotel, l’albergo al centro del J Village, nei pressi dell'Allianz Stadium di Torino. Qui, Aurora Leone, ufficialmente convocata insieme a Ciro Priello per essere parte integrante della squadra dei Campioni per la Ricerca e scendere in campo, si siede al tavolo con il resto del gruppo. A quel punto che Pecchini le si avvicina e  le chiede di allontanarsi: "Ti devi alzare perché le donne non possono stare al tavolo delle squadre".

Aurora Leone è una grande appassionata di calcio e tifosa del Napoli

È la stessa Aurora, nelle sue storie Instagram, a raccontare la vicenda: "Gli abbiamo fatto presente (lei e Ciro, ndr) che non ero un'accompagnatrice, ma giocatrice. Lui mi ha risposto 'non farmi spiegare perché non puoi stare seduta qui, non puoi e basta'". I ragazzi hanno creduto di dover lasciare il tavolo della Nazionale Cantanti perché facevano parte dell'altra squadra, ma non era così. Il dg ha infatti chiarito: "Tu Ciro puoi restare. Aurora si deve alzare perché è donna e non può stare seduta qui secondo le nostre regole". Lei ha quindi prontamente risposto di aver ricevuto la convocazione e avere persino fornito le misure del completino. Ma questa motivazione non ha soddisfatto Pecchini, che ribatte: "Ma tu il completino te le puoi mettere pure in tribuna, che c'entra. Le donne non giocano. Queste sono le nostre regole e se non le volete rispettare dovete uscire da qua". Così, i due The Jackal si sono ritrovati a vivere una situazione surreale. Arrivati nel pomeriggio di quella stessa giornata, dopo un viaggio di 800 chilometri da Napoli, i ragazzi non sono riusciti a subire passivamente quelle parole umilianti e denigratorie, ed hanno alzato i toni della discussione. Per questo sono stati persino cacciati dall'albergo. "Quest'accaduto ha dell'assurdo, del paradossale. Abbiamo discusso su una questione medievale. Io avevo una convocazione, la mia presenza lì era al pari di quella di Ciro. Quindi purtroppo non saremo alla partita. Era una partita di beneficenza non la Champions League", ha dichiarato la Leone ai suoi follower. E Ciro: "Invece mi è stato detto che qui è proprio come fosse la Champions League...". Pochi minuti dopo la pubblicazione delle storie i due hanno iniziato a ricevere messaggi di solidarietà e di scuse dei componenti delle due squadre: Andro dei Negramaro, Eros Ramazzotti, Stefano Fisico e Andrea Bettarelli, a nome della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro. In tanti hanno preso le parti di Aurora, compreso il sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali, che ha twittato: "Quanto denunciato da Aurora Leone è l'ennesima triste attestazione di quanta strada ci sia ancora da fare. 'Da quando in qua le donne giocano a calcio' evidenzia la necessità di tanta cultura sportiva. Si punta al cuore, ma qui bisogna ricominciare dal cervello! #partitadelcuore".

Enrico Ruggeri, capitano della Nazionale Cantanti insieme a Gianluca Pecchini, direttore generale

Anche Enrico Ruggeri, storico capitano della Nazionale cantanti, è intervenuto sul profilo ufficiale della squadra pubblicando una videointervista al Tg4: "Abbiamo avviato una inchiesta interna e allontanato già due persone che sono due volontari, ma devono attenersi al protocollo deontologico della Nazionale cantanti. Noi da 40 anni siamo in prima linea per cercare di renderci utili". Quindi mostra la maglia di Aurora: "Ditele che la stiamo aspettando, in campo". Poco dopo il commento di Ruggeri, arriva la notizia della dimissioni del d.g. Gianluca Pecchini: "Mi assumo la responsabilità di quello che è accaduto dimettendomi dal mio incarico in attesa di parlare personalmente con Aurora Leone. Ci tengo però a sottolineare, a scanso di equivoci, che nessun artista si è reso conto dell'episodio in questione; i presenti si sono accorti di quello che stava accadendo nel momento in cui Aurora e Ciro si sono alzati per andarsene via". A questa brutta faccenda la Nazionale cantanti ha invece replicato con un comunicato ufficiale: "Non accettiamo arroganza, minacce e violenza verbale. Alessandra Amoroso, Madame, Jessica Notaro, Gianna Nannini, Loredana Bertè, Rita Levi Montalcini, sono solo alcuni dei nomi delle tantissime donne che, dal 1985 (anno in cui abbiamo giocato a San Siro, per la prima volta, contro una compagine femminile), hanno partecipato e sostenuto i nostri progetti. Il nostro staff è quasi interamente composto da donne, come quest'anno sono donne le conduttrici e la terna arbitrale della Partita del cuore. La Nazionale Italiana Cantanti, non ha mai fatto discriminazioni, di sesso, fama, genere musicale, colore della pelle , tipo di successo e followers . C'è solo una cosa nella quale non è mai scesa a compromessi: non possiamo accettare arroganza e minacce dai nostri ospiti. Non è la prima volta che qualcuno cerca pubblicità (e followers) distorcendo, sfruttando e manipolando 40 anni di storia". Aurora Leone e Ciro Priello avevano partecipato, sin dal loro arrivo a Torino, alle attività social per sensibilizzare alla raccolta fondi per la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro. La giovane è una grande appassionata e conoscitrice di calcio, tanto è vero che è spesso protagonista di gag e commenti sul canale Instagram dei The Jackal (ultimo, quello sulla Superlega). Proprio per questo si dice ancor più amareggiata: "Vorrei solo che quanto successo non metta in cattiva luce l'importanza della ricerca sul Cancro e di quanto fa la Fondazione. Donate, non lasciate che questa storia incida sull'importantissima causa di quest'iniziativa".