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Home » HP Trio » Pubertà precoce, casi raddoppiati. Stress e vita sedentaria fra le cause: “Colpa della pandemia”

Pubertà precoce, casi raddoppiati. Stress e vita sedentaria fra le cause: “Colpa della pandemia”

Uno studio rivela che, nel semestre marzo-settembre 2020, in Italia il numero è salito dalle 152 diagnosi del 2019 a quota 338, una crescita del 122%. Con importanti rischi per la salute dei bambini

Letizia Cini
29 Gennaio 2022
Pubertà precoce, casi raddoppiati. Stress e vita sedentaria fra le cause: “Colpa della pandemia” Uno studio rivela che, nel semestre marzo-settembre 2020, in Italia il

Pubertà precoce, casi raddoppiati. Stress e vita sedentaria fra le cause: “Colpa della pandemia” Uno studio rivela che, nel semestre marzo-settembre 2020, in Italia il

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La pubertà segna da un punto di vista fisico e psicologico l’inizio del passaggio dall’infanzia alla piena maturità sessuale, regolato dalle variazioni di estrogeni e testosterone, ormoni prodotti rispettivamente da ovaie e testicoli. Un cambiamento del tutto fisiologico, che può talvolta creare apprensione nelle mamme e i papà.

I casi di pubertà precoce o anticipata osservati nel semestre marzo-settembre 2020 in Italia sono più che raddoppiati rispetto allo stesso periodo del 2019
I casi di pubertà precoce o anticipata osservati nel semestre marzo-settembre 2020 in Italia sono più che raddoppiati rispetto allo stesso periodo del 2019

I casi di pubertà precoce o anticipata osservati nel semestre marzo-settembre 2020 in Italia sono più che raddoppiati rispetto allo stesso periodo del 2019. Lo dimostra uno studio osservazionale coordinato dall’Ospedale Bambino Gesù, che ha coinvolto i centri di Endocrinologia pediatrica del Gaslini di Genova, del Policlinico Federico II di Napoli, dell’Ospedale Pediatrico Microcitemico di Cagliari e della Clinica Pediatrica Ospedale di Perugia: anche se non è possibile definire un sicuro nesso causale, dice lo studio, i risultati suggeriscono che un evento stressante (come il primo lockdown del 2020) possa aver innescato una precoce attivazione puberale in soggetti predisposti a causa di uno stile di vita più sedentario già evidente prima della pandemia. In totale sono stati rilevati 338 casi contro i 152 dell`anno precedente, con un aumento pari al 122%.
Il fenomeno ha interessato soprattutto bambine di età intorno ai 7 anni. Lo studio, pubblicato da Endocrine Connections, conferma i numeri della precedente ricerca del Reparto di Endocrinologia del Bambino Gesù, guidato da Marco Cappa nell`ambito dell`Unità di Ricerca di Terapie Innovative per le Endocrinopatie (Italian Journal of Pediatrics 2021) e prova a gettare luce sulle cause. Attraverso interviste telefoniche alle famiglie dei pazienti sono stati raccolti i dati necessari per valutare anche i possibili fattori predisponenti.

La pubertà precoce

Pubertà precoce: se la diagnosi interviene prima degli 8 anni nelle femmine e prima dei 9 nei maschi è possibile usare farmaci per rallentare il processo
Pubertà precoce: se la diagnosi interviene prima degli 8 anni nelle femmine e prima dei 9 nei maschi è possibile usare farmaci per rallentare il processo

L’inizio della maturazione sessuale prima degli 8 anni nelle bambine e prima dei 9 anni nei maschi viene identificata come pubertà precoce. E’ annoverata tra le malattie rare. In Italia riguarda da 1 a 6 nati ogni 1000. Il corpo del bambino inizia a trasformarsi in adulto prima del tempo, con un’accelerazione dello sviluppo dei caratteri sessuali e una rapida chiusura delle cartilagini di accrescimento osseo: per effetto di questo processo, i bambini crescono velocemente in altezza, ma poi il picco si esaurisce e da adulti hanno una statura inferiore alla media. Se la diagnosi interviene precocemente – prima degli 8 anni – è possibile usare dei farmaci per rallentare la pubertà.

L’incremento dei casi nelle bambine

Vita troppo sedentaria, stress e obesità fra le cause dell'aumento dei casi della pubertà precoce
Vita troppo sedentaria, stress e obesità fra le cause dell’aumento dei casi della pubertà precoce

Nel nuovo studio multicentrico, il maggiore aumento dei casi è stato osservato nelle bambine (328 pazienti nel 2020 contro 140 nel 2019, con un incremento del 134%) e soprattutto nella seconda metà del periodo di osservazione (92 bambine tra marzo e maggio rispetto alle 236 bambine del periodo tra giugno e settembre 2020, con un incremento del 156%). Non è stato invece rilevato un aumento significativo dei casi nei maschi (10 pazienti nel 2010 contro i 12 del 2019).

“Al momento non abbiamo spiegazioni per questa differenza tra i sessi”, afferma Carla Bizzarri, pediatra endocrinologa del Bambino Gesù che ha coordinato lo studio: “Sappiamo però che la pubertà precoce è molto meno comune nel maschio rispetto alle femmina ed è più spesso il risultato di mutazioni genetiche predisponenti o disturbi organici dell’asse ipotalamo-ipofisario. Possiamo ipotizzare che l’impatto di fattori scatenanti ambientali, quali quelli correlati alla pandemia, sia meno significativo sui tempi della pubertà maschile”.

Nel 2020 risulta un aumento significativo dei casi di pubertà precoce a rapida evoluzione
Nel 2020 risulta un aumento significativo dei casi di pubertà precoce a rapida evoluzione

L’età media delle bambine osservate per pubertà precoce nello studio multicentrico è intorno ai 7 anni (senza differenze tra il 2019 e il 2020). Confrontando le popolazioni del 2019 e del 2020 non si evidenziano differenze significative dei parametri clinici ed auxologici (ovvero peso, altezza, BMI cioè l`indice di massa corporeo, peso alla nascita, età di inizio dei sintomi).

In particolare, a differenza di quanto ci si sarebbe atteso dopo il primo lockdown del 2020, non è stato osservato un aumento significativo del peso e quindi del BMI. Nel 2020 risulta, invece, un aumento significativo dei casi di pubertà precoce a rapida evoluzione, cioè di quelli che richiedono una specifica terapia farmacologica (135 su 328 bambine osservate nel 2020 a fronte di 37 su 140 bambine osservate nel 2019, con una forbice di incremento dal 26% al 41%).

 La pubertà precoce potrebbe avere un impatto negativo sul benessere psicologico dei bambini

La pubertà precoce potrebbe avere un impatto negativo sul benessere psicologico dei bambini

Dalle interviste alle famiglie delle bambine con pubertà precoce riguardo le abitudini alimentari e lo stile di vita, è emerso un aumento significativo dell’uso dei dispositivi elettronici (PC, tablet, smartphone) nel 2020 riconducibile all’introduzione della Dad (raramente usata nella scuola primaria prima del 2020), insieme alla persistenza del loro uso per lo svago nel tempo libero.

Un uso maggiore dei dispositivi elettronici, d’altra parte, è stato rilevato, già nel periodo precedente la pandemia, nelle bambine a cui è stata diagnosticata una pubertà precoce a rapida evoluzione nel 2020. Il primo lockdown del 2020 – evidenzia lo studio – ha provocato anche una drastica riduzione dell’attività fisica praticata da bambini e ragazzi, a causa del forzato confinamento domestico. In particolare, nel sottogruppo con pubertà precoce a rapida evoluzione del 2020, è stato rilevato uno stile di vita più sedentario, già evidente prima della pandemia.

Più della metà delle famiglie delle pazienti osservate nel 2020, infine, ha riferito di cambiamenti nel comportamento (59%) e segnalato un aumento rilevante di sintomi correlabili allo stress (63%). Anche se non è possibile definire un sicuro nesso causale – sottolineano i ricercatori – i risultati suggeriscono che un evento stressante (come il primo lockdown del 2020) possa aver innescato una precoce attivazione puberale in soggetti predisposti a causa di uno stile di vita più sedentario già evidente prima della pandemia.

Con la pandemia è stato registrato un aumento significativo dell’uso dei dispositivi elettronici
Il lockdown ha causato un aumento significativo dell’uso dei dispositivi elettronici

“Lo stress – spiega Bizzarri – potrebbe agire come un fattore scatenante più potente sui neuroni che secernono l’ormone ipotalamico che dà inizio allo sviluppo puberale GnRH nelle ragazze con ulteriori fattori di rischio, come uno stile di vita sedentario e un eccessivo uso di dispositivi elettronici già evidenti prima della pandemia. La verifica di questa ipotesi – conclude – apre interessanti prospettive di sviluppo per la ricerca clinica nel campo della pubertà precoce dei prossimi anni”.

I rischi

Il corpo del bambino inizia a trasformarsi in adulto troppo presto, con un’accelerazione dello sviluppo dei caratteri sessuali e una rapida chiusura delle cartilagini di accrescimento osseo: per effetto di questo processo, i bimbi crescono velocemente in altezza, ma poi il picco si esaurisce e da adulti hanno una statura inferiore alla media. Se la diagnosi interviene prima degli 8 anni nelle femmine e prima dei 9 nei maschi è possibile usare farmaci per rallentare il processo.

Quando la pubertà compare prima degli 8 anni nelle femmine e prima dei 9 anni nei maschi, si parla di pubertà precoce
Quando la pubertà compare prima degli 8 anni nelle femmine e prima dei 9 anni nei maschi, si parla di pubertà precoce

Il lockdown sembra aver raddoppiato l’incidenza dei casi. Già tra marzo e settembre 2019 i pazienti che presentavano un anticipo puberale o una pubertà precoce sono stati 93, mentre nello stesso periodo del 2020 sono aumentati significativamente, raggiungendo quota 224.

La pubertà precoce può essere prevenuta? “Si è visto che una delle cause è il sovrappeso; stime recenti affermano in alcune regioni del Sud Italia il 50% dei bambini pesa molto di più di quello che dovrebbe e il 25% è obeso – spiega l’endocrinologo Marco Cappa – . Quindi per prevenire bisogna educare in primis i bimbi ad alimentarsi correttamente”.

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Instagram

  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

#lucenews #lucelanazione #carlottabertotti #nevodiota
  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

#lucenews #lucelanazione #millepare #alessialanza #podcast
  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia
La pubertà segna da un punto di vista fisico e psicologico l’inizio del passaggio dall’infanzia alla piena maturità sessuale, regolato dalle variazioni di estrogeni e testosterone, ormoni prodotti rispettivamente da ovaie e testicoli. Un cambiamento del tutto fisiologico, che può talvolta creare apprensione nelle mamme e i papà.
I casi di pubertà precoce o anticipata osservati nel semestre marzo-settembre 2020 in Italia sono più che raddoppiati rispetto allo stesso periodo del 2019
I casi di pubertà precoce o anticipata osservati nel semestre marzo-settembre 2020 in Italia sono più che raddoppiati rispetto allo stesso periodo del 2019
I casi di pubertà precoce o anticipata osservati nel semestre marzo-settembre 2020 in Italia sono più che raddoppiati rispetto allo stesso periodo del 2019. Lo dimostra uno studio osservazionale coordinato dall’Ospedale Bambino Gesù, che ha coinvolto i centri di Endocrinologia pediatrica del Gaslini di Genova, del Policlinico Federico II di Napoli, dell’Ospedale Pediatrico Microcitemico di Cagliari e della Clinica Pediatrica Ospedale di Perugia: anche se non è possibile definire un sicuro nesso causale, dice lo studio, i risultati suggeriscono che un evento stressante (come il primo lockdown del 2020) possa aver innescato una precoce attivazione puberale in soggetti predisposti a causa di uno stile di vita più sedentario già evidente prima della pandemia. In totale sono stati rilevati 338 casi contro i 152 dell`anno precedente, con un aumento pari al 122%. Il fenomeno ha interessato soprattutto bambine di età intorno ai 7 anni. Lo studio, pubblicato da Endocrine Connections, conferma i numeri della precedente ricerca del Reparto di Endocrinologia del Bambino Gesù, guidato da Marco Cappa nell`ambito dell`Unità di Ricerca di Terapie Innovative per le Endocrinopatie (Italian Journal of Pediatrics 2021) e prova a gettare luce sulle cause. Attraverso interviste telefoniche alle famiglie dei pazienti sono stati raccolti i dati necessari per valutare anche i possibili fattori predisponenti. La pubertà precoce
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L’inizio della maturazione sessuale prima degli 8 anni nelle bambine e prima dei 9 anni nei maschi viene identificata come pubertà precoce. E' annoverata tra le malattie rare. In Italia riguarda da 1 a 6 nati ogni 1000. Il corpo del bambino inizia a trasformarsi in adulto prima del tempo, con un'accelerazione dello sviluppo dei caratteri sessuali e una rapida chiusura delle cartilagini di accrescimento osseo: per effetto di questo processo, i bambini crescono velocemente in altezza, ma poi il picco si esaurisce e da adulti hanno una statura inferiore alla media. Se la diagnosi interviene precocemente - prima degli 8 anni - è possibile usare dei farmaci per rallentare la pubertà.

L’incremento dei casi nelle bambine

Vita troppo sedentaria, stress e obesità fra le cause dell'aumento dei casi della pubertà precoce
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Nel nuovo studio multicentrico, il maggiore aumento dei casi è stato osservato nelle bambine (328 pazienti nel 2020 contro 140 nel 2019, con un incremento del 134%) e soprattutto nella seconda metà del periodo di osservazione (92 bambine tra marzo e maggio rispetto alle 236 bambine del periodo tra giugno e settembre 2020, con un incremento del 156%). Non è stato invece rilevato un aumento significativo dei casi nei maschi (10 pazienti nel 2010 contro i 12 del 2019). “Al momento non abbiamo spiegazioni per questa differenza tra i sessi”, afferma Carla Bizzarri, pediatra endocrinologa del Bambino Gesù che ha coordinato lo studio: “Sappiamo però che la pubertà precoce è molto meno comune nel maschio rispetto alle femmina ed è più spesso il risultato di mutazioni genetiche predisponenti o disturbi organici dell’asse ipotalamo-ipofisario. Possiamo ipotizzare che l’impatto di fattori scatenanti ambientali, quali quelli correlati alla pandemia, sia meno significativo sui tempi della pubertà maschile”.
Nel 2020 risulta un aumento significativo dei casi di pubertà precoce a rapida evoluzione
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L'età media delle bambine osservate per pubertà precoce nello studio multicentrico è intorno ai 7 anni (senza differenze tra il 2019 e il 2020). Confrontando le popolazioni del 2019 e del 2020 non si evidenziano differenze significative dei parametri clinici ed auxologici (ovvero peso, altezza, BMI cioè l`indice di massa corporeo, peso alla nascita, età di inizio dei sintomi). In particolare, a differenza di quanto ci si sarebbe atteso dopo il primo lockdown del 2020, non è stato osservato un aumento significativo del peso e quindi del BMI. Nel 2020 risulta, invece, un aumento significativo dei casi di pubertà precoce a rapida evoluzione, cioè di quelli che richiedono una specifica terapia farmacologica (135 su 328 bambine osservate nel 2020 a fronte di 37 su 140 bambine osservate nel 2019, con una forbice di incremento dal 26% al 41%).
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Con la pandemia è stato registrato un aumento significativo dell’uso dei dispositivi elettronici
Il lockdown ha causato un aumento significativo dell’uso dei dispositivi elettronici
“Lo stress - spiega Bizzarri - potrebbe agire come un fattore scatenante più potente sui neuroni che secernono l’ormone ipotalamico che dà inizio allo sviluppo puberale GnRH nelle ragazze con ulteriori fattori di rischio, come uno stile di vita sedentario e un eccessivo uso di dispositivi elettronici già evidenti prima della pandemia. La verifica di questa ipotesi - conclude - apre interessanti prospettive di sviluppo per la ricerca clinica nel campo della pubertà precoce dei prossimi anni”.

I rischi

Il corpo del bambino inizia a trasformarsi in adulto troppo presto, con un’accelerazione dello sviluppo dei caratteri sessuali e una rapida chiusura delle cartilagini di accrescimento osseo: per effetto di questo processo, i bimbi crescono velocemente in altezza, ma poi il picco si esaurisce e da adulti hanno una statura inferiore alla media. Se la diagnosi interviene prima degli 8 anni nelle femmine e prima dei 9 nei maschi è possibile usare farmaci per rallentare il processo.
Quando la pubertà compare prima degli 8 anni nelle femmine e prima dei 9 anni nei maschi, si parla di pubertà precoce
Quando la pubertà compare prima degli 8 anni nelle femmine e prima dei 9 anni nei maschi, si parla di pubertà precoce
Il lockdown sembra aver raddoppiato l’incidenza dei casi. Già tra marzo e settembre 2019 i pazienti che presentavano un anticipo puberale o una pubertà precoce sono stati 93, mentre nello stesso periodo del 2020 sono aumentati significativamente, raggiungendo quota 224. La pubertà precoce può essere prevenuta? “Si è visto che una delle cause è il sovrappeso; stime recenti affermano in alcune regioni del Sud Italia il 50% dei bambini pesa molto di più di quello che dovrebbe e il 25% è obeso - spiega l’endocrinologo Marco Cappa - . Quindi per prevenire bisogna educare in primis i bimbi ad alimentarsi correttamente".
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