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Home » HP Trio » Margot Robbie e Dua Lipa, insulti per i corpi imperfetti: il body shaming colpisce ancora

Margot Robbie e Dua Lipa, insulti per i corpi imperfetti: il body shaming colpisce ancora

In queste ore su Twitter Italia è in atto una discussione sulle forme delle star definite “deludenti“, e il web si scatena. Aurora, Ashley, Matilda, Billie: le paladine della normalità

Letizia Cini
4 Gennaio 2022
Margot Robbie e Dua Lip che in queste ore si sono trovate in trend su Twitter

Margot Robbie e Dua Lipa in queste ore si sono trovate in trend su Twitter

Share on FacebookShare on Twitter

Secondo l’algoritmo di Google, mai come nel 2021 c’è stato tanto interesse verso l’accettazione del proprio corpo. Siamo nell’epoca della body positivity, dunque. Eppure sui social continuano a imperversare le offese fisiche, il cosiddetto body shaming, ovvero la tendenza a giudicare le forme del corpo delle persone, in particolare attraverso il web e i social network. Abitudine a dir poco imbarazzante.

Margot Robbie e Dua Lipa, che in queste ore si sono trovate in trend su Twitter, criticate per i loro corpi "imperfetti"
Margot Robbie e Dua Lipa, che in queste ore si sono trovate in trend su Twitter, criticate per i loro corpi “imperfetti”

Le ultime due vittime sono Margot Robbie e Dua Lipa, che in queste ore si sono trovate in trend su Twitter e non in modo positivo: i loro nomi sono rilanciati da qualche ora per qualcosa che va oltre le loro peculiarità professionali.

Il motivo? Alcune loro foto. Dagli ultimi scatti postati sui profili delle due artiste, emergerebbe che entrambe non avrebbero un fisico così perfetto come vuole l’immaginario collettivo (o gli effetti dei filtri?); così via a commenti pesanti, soprattutto da parte di utenti di sesso maschile. Ed è anche cominiciata la ‘guerra’ con alcune donne che difendono le due, accusando i responsabili dei post di non conoscere per nulla il corpo femminile se non appezzano quello che vedono.

Margot Robbie ha lavorato con registi del calibro di Quentin Tarantino e Martin Scorsese oltre ad aver ottenuto una nomination all’Oscar per la sua interpretazione nel film “Io,Tonya“
Margot Robbie ha lavorato con registi del calibro di Quentin Tarantino e Martin Scorsese oltre ad aver ottenuto una nomination all’Oscar per la sua interpretazione nel film “Io,Tonya“

Margot Robbie ha soli 30 anni ed è già una delle attrici più acclamate di Hollywood. Australiana, dopo aver lavorato in patria ha avuto successo dopo il suo trasferimento negli Usa. Alcuni ruoli l’hanno consacrata come quello accanto a Leonardo di Caprio in “The Wolf of Wall Street “o quando ha interpretato Elisabetta I in “Maria Regina di Scozia“.

Dua Lipa, classe 1995, è nata in Kosovo da genitori albanesi e grazie alla sua straordinaria voce è diventata una delle popstar più apprezzate negli ultimi anni. Non solo, da molti è considerata unica per la sua bellezza e gli occhi, tipici ma allo stesso momento così particolari delle donne dei balcani.

Body shaming

Fa comunque riflettere che una diva hollywoodiana e una pop star che escono dall’acqua possano calamitare gli insulti di alcuni utenti su Twitter: può sembrare un caso di piccola portata, una banalità da gossip, ma è lo specchio del sessismo che ancora fa da padrone. E di una guerra in cui il corpo femminile è lo strumento degli uomini per tenere di basso profilo le donne, criticandole aspramente.
Robbie, oltre a essere una stella di Hollywood – testimonial del marchio Chanel – ha lavorato con registi del calibro di Quentin Tarantino e Martin Scorsese oltre ad aver ottenuto una nomination all’Oscar per la sua interpretazione nel film “Io,Tonya”.

La seconda artista presa di mira, Dua Lipa, è anch’essa una donna di grande successo, testimonial di Versace, ‘colpevole’ di essersi immortalata da sola sul suo account di Instagram, ma anche di essere stata paparazzata dai fotografi in vacanza, mentre saliva sulle scale di uno yacht.

Dua Lipa, classe 1995, è nata in Kosovo da genitori albanesi e grazie alla sua straordinaria voce è diventata una delle popstar più apprezzate
Dua Lipa, classe 1995, è nata in Kosovo da genitori albanesi e grazie alla sua straordinaria voce è diventata una delle popstar più apprezzate

Chissà se a queste due dive è giunta voce che proprio in queste ore su Twitter Italia è in atto una discussione sui loro corpi a detta di  molti utenti, “deludenti”, per usare termini raffinati. In seguito alla pubblicazione degli scatti rubati di Margot Robbie e Dua Lipa, i leoni da tastiera non si sono lasciati scappare l’occasione per dire la loro sull’aspetto fisico di queste due donne.

La discussione è partita da un account seguito da quasi 40mila follower che comparava le foto che Dua Lipa si era fatta da sola e quella che le avevano scattato i paparazzi, dicendo che l’immagine offerta dai social è molto diversa da quella che racconta la realtà. Al tweet su Dua Lipa ha risposto un altro utente dicendosi deluso dal fisico di Margot Robbie a cui a sua volta ha risposto un altro utente lamentandosi del “flaccidume” dell’attrice e invitandola ad andare dal chirurgo. In poche ore queste esternazioni hanno fatto il giro del web e molte persone hanno sottolineato l’assurdità di queste frasi e come i corpi delle donne siano costantemente sotto osservazione.

Ma non tutto è perduto: se c’è uno spirito del tempo che per fortuna vibra rivoluzionario e imperioso tra le ragazzine oggi, è il rifiuto del body shaming, del criticare o giudicare i difetti fisici gli uni degli altri.

A marzo del 2021 Matilda De Angelis ha postato una sua foto che mostrava i segni dell’acne
A marzo del 2021 Matilda De Angelis ha postato una sua foto che mostrava i segni dell’acne

Aurora, Matilda e le altre

Aurora Ramazzotti parla di acne sui suoi profili social
Aurora Ramazzotti parla di acne sui suoi profili social

Fra i tanti esempi, Aurora Ramazzotti, figlia di due celebrità, aveva mostrato sui social i suoi brufoli: prima pasionaria vip dell’acne senza filtri su Instagram.

Billie Eilish, a inizio del 2021, ha parlato del suo rapporto con il proprio corpo in una lunga intervista a Vanity Fair America. La cantante ha ammesso: “Io odiavo il mio corpo, ma internet odia le donne” e ha parlato del suo difficile rapporto con la fisicità, con l’autolesionismo, con lo sguardo degli altri.

A marzo del 2021 è stata la giovane attrice Matilda De Angelis a postare una sua foto che mostrava i segni dell’acne. “Le mie cicatrici mi ricordano di tutte le volte che ho pianto perché non mi sentivo bella e di quanto in realtà non mi interessi essere bella, non so nemmeno cosa significhi”, scriveva l’attrice delle serie tv “The undoing” e “Leonardo”.

Ashley Graham, modella plus size e paladina del body positive, ha aggiunto un altro tassello alla sua battaglia.

Ashley Graham, modella plus size e paladina del body positive uno scatto su Instagram in cui mette in primo piano le smagliature della pancia
Ashley Graham, modella plus size e paladina del body positive ha postato le smagliature della pancia

La modella, incinta di due gemelli e ormai prossima al parto, ha posato per uno scatto su Instagram in cui mette in primo piano le smagliature della pancia: “Sembrano l’albero della vita”.

Tornando in Italia, è stata Ambra Angiolini a proporre un make up body positive, che ricalcasse con striature dorate le rughe del viso, facendole sembrare gioielli.

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Instagram

  • Nino Gennaro cresce in un paese complesso, difficile, famigerato per essere stato il regno del boss Liggio, impegnandosi attivamente in politica; nel 1975 è infatti responsabile dell’organizzazione della prima Festa della Donna, figura tra gli animatori del circolo Placido Rizzotto, presto chiuso e, sempre più emarginato dalla collettività, si trova poi coinvolto direttamente nel caso di una sua amica, percossa dal padre perché lo frequentava e che sporse denuncia contro il genitore, fatto che ebbe grande risonanza sui media. Con lei si trasferì poi a Palermo e qui comincia la sua attività pubblica come scrittore; si tratta di una creatività onnivora, che si confronta in diretta con la cronaca, lasciando però spazio alla definizione di mitologie del corpo e del desiderio, in una dimensione che vuole comunque sempre essere civile, di testimonianza.

Nel 1980 a Palermo si avviano le attività del suo gruppo teatrale “Teatro Madre”, che sceglie una dimensione urbana, andando in scena nei luoghi più diversi e spesso con attori non professionisti (i testi si intitolano “Bocca viziosa”, “La faccia è erotica”, “Il tardo mafioso Impero”), all’inseguimento di un cortocircuito scena/vita. Già il logo della compagnia colpisce l’attenzione: un cuore trafitto da una svastica, che vuole alludere alla pesantezza dei legami familiari, delle tradizioni vissute come gabbia. Le sue attività si inscrivono, quindi, in uno dei periodi più complessi della storia della città siciliana, quando una sequenza di delitti efferati ne sconvolge la quotidianità e Gennaro non è mai venuto meno al suo impegno, fondando nel 1986 il Comitato Cittadino di Informazione e Partecipazione e legandosi al gruppo che gestiva il centro sociale San Saverio, dedicandosi quindi a numerosi progetti sociali fino alla morte per Aids nel 1995.

La sua drammaturgia si alimenta di una poetica del frammento, del remix, con brani che spesso vengono montati in modo diverso rispetto alla loro prima stesura.

Luca Scarlini ✍

#lucenews #lucelanazione #ninogennaro #queer
  • -6 a Sanremo 2023!

Questo Festival ha però un sapore dolceamaro per l
  • Era il 1° febbraio 1945, quando la lotta per la conquista di questo diritto, partita tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, sulla scorta dei movimenti degli altri Paesi europei, raggiunse il suo obiettivo. Con un decreto legislativo, il Consiglio dei Ministri presieduto da Ivanoe Bonomi riconobbe il voto alle donne, su proposta di Palmiro Togliatti e Alcide De Gasperi. 

Durante la prima guerra mondiale le donne avevano sostituito al lavoro gli uomini che erano al fronte. La consapevolezza di aver assunto un ruolo ancora più centrale all’interno società oltre che della famiglia, crebbe e con essa la volontà di rivendicare i propri diritti. Già nel 1922 un deputato socialista, Emanuele Modigliani aveva presentato una proposta di legge per il diritto di voto femminile, che però non arrivò a essere discussa, per la Marcia su Roma. Mussolini ammise le donne al voto amministrativo nel 1924, ma per pura propaganda, poiché in seguito all’emanazione delle cosiddette “leggi fascistissime” tra il 1925 ed il 1926, le elezioni comunali vennero, di fatto, soppresse. Bisognerà aspettare la fine della guerra perché l’Italia affronti concretamente la questione.

Costituito il governo di liberazione nazionale, le donne si attivarono per entrare a far parte del corpo elettorale: la prima richiesta dell’ottobre 1944, venne avanzata dalla Commissione per il voto alle donne dell’Unione Donne Italiane (Udi), che si mobilitò per ottenere anche il diritto di eleggibilità (sancito da un successivo decreto datato 10 marzo 1946). Si arrivò così, dopo anni di battaglie per il suffragio universale, al primo febbraio 1945, data storica per l’Italia. Il decreto prevedeva la compilazione di liste elettorali femminili distinte da quelle maschili, ed escludeva però dal diritto le prostitute schedate che esercitavano “il meretricio fuori dei locali autorizzati”.

Le elezioni dell’esordio furono le amministrative tra marzo e aprile del 1946 e l’affluenza femminile superò l’89%. 

#lucenews #lucelanazione #dirittodivoto #womenrights #1febbraio1945
  • La regina del pulito Marie Kondo ha dichiarato di aver “un po’ rinunciato” a riordinare casa dopo la nascita del suo terzo figlio. La 38enne giapponese, considerata una "Dea dell’ordine", con i suoi best seller sull’economia domestica negli ultimi anni ha incitato e sostenuto gli sforzi dei comuni mortali di rimettere in sesto case e armadi all’insegna del cosa “provoca dentro una scintilla di gioia”. Ma l’esperta di decluttering, famosa in tutto il mondo, ha ammesso che con tre figli da accudire, la sua casa è oggi “disordinata”, ma ora il riordino non è più una priorità. 

Da quando è diventata madre di tre bambini, ha dichiarato che il suo stile di vita è cambiato e che la sua attenzione si è spostata dall’organizzazione alla ricerca di modi semplici per rendere felici le abitudini di tutti i giorni: "Fino a oggi sono stata una organizzatrice di professione e ho dunque fatto il mio meglio per tenere in ordine la mia casa tutto il tempo”, e anche se adesso “ci ho rinunciato, il modo in cui trascorro il mio tempo è quello giusto per me in questo momento, in questa fase della mia vita”.

✍ Marianna Grazi 

#lucenews #lucelanazione #mariekondo
Secondo l’algoritmo di Google, mai come nel 2021 c’è stato tanto interesse verso l’accettazione del proprio corpo. Siamo nell’epoca della body positivity, dunque. Eppure sui social continuano a imperversare le offese fisiche, il cosiddetto body shaming, ovvero la tendenza a giudicare le forme del corpo delle persone, in particolare attraverso il web e i social network. Abitudine a dir poco imbarazzante.
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Margot Robbie ha lavorato con registi del calibro di Quentin Tarantino e Martin Scorsese oltre ad aver ottenuto una nomination all’Oscar per la sua interpretazione nel film “Io,Tonya“
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Margot Robbie ha soli 30 anni ed è già una delle attrici più acclamate di Hollywood. Australiana, dopo aver lavorato in patria ha avuto successo dopo il suo trasferimento negli Usa. Alcuni ruoli l’hanno consacrata come quello accanto a Leonardo di Caprio in "The Wolf of Wall Street "o quando ha interpretato Elisabetta I in "Maria Regina di Scozia". Dua Lipa, classe 1995, è nata in Kosovo da genitori albanesi e grazie alla sua straordinaria voce è diventata una delle popstar più apprezzate negli ultimi anni. Non solo, da molti è considerata unica per la sua bellezza e gli occhi, tipici ma allo stesso momento così particolari delle donne dei balcani.

Body shaming

Fa comunque riflettere che una diva hollywoodiana e una pop star che escono dall’acqua possano calamitare gli insulti di alcuni utenti su Twitter: può sembrare un caso di piccola portata, una banalità da gossip, ma è lo specchio del sessismo che ancora fa da padrone. E di una guerra in cui il corpo femminile è lo strumento degli uomini per tenere di basso profilo le donne, criticandole aspramente. Robbie, oltre a essere una stella di Hollywood – testimonial del marchio Chanel – ha lavorato con registi del calibro di Quentin Tarantino e Martin Scorsese oltre ad aver ottenuto una nomination all’Oscar per la sua interpretazione nel film "Io,Tonya". La seconda artista presa di mira, Dua Lipa, è anch'essa una donna di grande successo, testimonial di Versace, 'colpevole' di essersi immortalata da sola sul suo account di Instagram, ma anche di essere stata paparazzata dai fotografi in vacanza, mentre saliva sulle scale di uno yacht.
Dua Lipa, classe 1995, è nata in Kosovo da genitori albanesi e grazie alla sua straordinaria voce è diventata una delle popstar più apprezzate
Dua Lipa, classe 1995, è nata in Kosovo da genitori albanesi e grazie alla sua straordinaria voce è diventata una delle popstar più apprezzate
Chissà se a queste due dive è giunta voce che proprio in queste ore su Twitter Italia è in atto una discussione sui loro corpi a detta di  molti utenti, “deludenti", per usare termini raffinati. In seguito alla pubblicazione degli scatti rubati di Margot Robbie e Dua Lipa, i leoni da tastiera non si sono lasciati scappare l’occasione per dire la loro sull'aspetto fisico di queste due donne. La discussione è partita da un account seguito da quasi 40mila follower che comparava le foto che Dua Lipa si era fatta da sola e quella che le avevano scattato i paparazzi, dicendo che l’immagine offerta dai social è molto diversa da quella che racconta la realtà. Al tweet su Dua Lipa ha risposto un altro utente dicendosi deluso dal fisico di Margot Robbie a cui a sua volta ha risposto un altro utente lamentandosi del "flaccidume" dell’attrice e invitandola ad andare dal chirurgo. In poche ore queste esternazioni hanno fatto il giro del web e molte persone hanno sottolineato l’assurdità di queste frasi e come i corpi delle donne siano costantemente sotto osservazione. Ma non tutto è perduto: se c’è uno spirito del tempo che per fortuna vibra rivoluzionario e imperioso tra le ragazzine oggi, è il rifiuto del body shaming, del criticare o giudicare i difetti fisici gli uni degli altri.
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Ashley Graham, modella plus size e paladina del body positive uno scatto su Instagram in cui mette in primo piano le smagliature della pancia
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