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Home » HP Trio » Roland Garros, una ragazza si incatena alla rete e mostra la scritta: “Ci rimangono 1028 giorni”

Roland Garros, una ragazza si incatena alla rete e mostra la scritta: “Ci rimangono 1028 giorni”

L'insolita protesta di una manifestante 22enne ha interrotto per qualche minuto il terzo set della seconda semifinale maschile. Il messaggio sulla sua maglietta ha un importante significato legato all'emergenza climatica

Marianna Grazi
4 Giugno 2022
protesta Roland Garros

Una donna protesta durante la seconda semifinale maschile al Roland Garros

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Quelle di venerdì 3 giugno al Roland Garros sono state di sicuro due semifinali maschili un po’ inconsuete: se da una parte tutti erano presi dalla partita tra Rafa Nadal e Alexander Zverev, terminata con il ritiro di quest’ultimo a causa di un brutto infortunio alla caviglia destra, dall’altra, nel secondo incontro di giornata che avrebbe deciso l’ultimo finalista del torneo, c’è stato un episodio che ha ben poco a che vedere con il tennis.

L’invasione di campo

Siamo abituati a vedere le proteste di alcuni intrepidi agitatori interrompere le partite di calcio, ma raramente assistiamo all’invasione di campo durante gli incontri tennistici. È però accaduto durante il terzo set della semifinale che vedeva sfidarsi il norvegese Casper Ruud contro il croato Marin Cilic per l’ultimo posto nella finalissima. Una ragazza è entrata sul terreno di gioco e si è incatenata alla rete, mostrando sulla maglietta bianca che aveva indosso la scritta misteriosa: “We have 1028 days left (Ci restano 1028 giorni)”. In quel momento i giocatori si trovavano negli spogliatoi e la giovane, di nome Alizée, 22 anni, è stata liberata e poi portata via dagli agenti della security pochi minuti dopo, permettendo la ripresa della partita.

Cilic and Ruud off the court during their semifinal after someone entered the court and tied themselves to the net.#RolandGarros https://t.co/v0vTai9k5t

— Vinayakk (@vinayakkm) June 3, 2022

Cosa significa la scritta

Ma cosa significa quel messaggio che ha mostrato al pubblico presente al Torneo Atp francese e a tutti i media internazionali presenti?

manifestante roland garros
Una manifestante si incatena alla rete nella seconda semifinale maschile del Roland Garros e mostra la maglia con scritto: “We have 1028 days left (Ci restano 1028 giorni)”

È la stessa attivista a spiegarlo: “Sono entrata in campo perché non posso più correre il rischio di non fare nulla di fronte all’emergenza climatica“. La scritta, in particolare, fa riferimento alla teoria dello scienziato David King sulla lotta al cambiamento climatico. Sotto la scritta c’è anche un link al sito web già aggiornato con il tema della protesta: derniererenovation.fr. Nel portale appare immediatamente la foto della giovane manifestante ecologista, con una sua dichiarazione che spiega: “Siamo nel 2022 ed è ora di guardare in faccia la realtà. Il mondo in cui i politici ci stanno mandando è un mondo in cui il Roland Garros non può più esistere”.

L’umanità ha i giorni contati

Scorrendo si legge poi che, secondo questa teoria l’umanità avrebbe i giorni contati: “1028 giorni, ecco quanto ci resta per definire il futuro dell’umanità. Meno di tre anni. Il conto alla rovescia è iniziato il 28 marzo 2022, data di scadenza dell’ultimatum inviato da Dernière Rénovation al governo e data in cui i cittadini hanno iniziato la resistenza civile. La Francia è stata condannata dai suoi stessi tribunali per l’inazione climatica. Il futuro di questo Paese viene letteralmente distrutto. Perdere tempo significa morire“. E dunque: “Dobbiamo muoverci molto rapidamente“, insistono gli attivisti. “Quello che faremo nei prossimi 3 o 4 anni, sono convinto, determinerà il futuro della razza umana”, sostiene infatti Sir David King, il teorico ed ex consulente scientifico del governo britannico. Insomma quella di Alizée non è stata una protesta qualunque, ma l’ennesima manifestazione, sotto gli occhi del mondo intero attento alle vicende sportive più che a quelle ambientali, per lanciare un grido d’allarme sul futuro non solo del Pianeta, ma dell’intera razza umano.

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MUA è il dispositivo creato dalla startup cinese di proprietà di Zhao Jianbo che simula i baci. La macchina - il cui nome si ispira al tipico suono che si fa quando si manda un bacio - si compone di labbra finte in silicone che si collegano al cellulare e, attraverso uno scambio di dati, simulano il gesto d’amore. 

💖E tu? saresti disposto a usare Mua per dare un bacio?

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  • "È passato un mese dall’incidente, e ogni giorno, penso costantemente a come le cose possano cambiare rapidamente e drasticamente, in un batter d’occhio, e in modi che non avrei mai potuto immaginare.”

Il protagonista di questa vicenda è Leonardo Lotto, studente aostano, che la mattina del 23 febbraio è rimasto vittima di un incidente in mare. Il ragazzo era a Melbourne con un gruppo di amici quando dopo un tuffo tra le onde sul bagnasciuga ha picchiato violentemente la testa contro il fondale di sabbia. In quel momento è iniziato l’incubo: prima gli amici lo hanno aiutato a uscire dall’acqua, poi la corsa disperata in ospedale. Dopo l’intervento d’urgenza, è arrivato il duro responso: “Frattura delle vertebre C3 e C5, spina dorsale danneggiata". Leonardo Lotto è paralizzato dalla testa in giù e non potrà più camminare.

"Continuerò a lottare e farò tutto il necessario. A volte cadrò, ma alla fine mi rialzerò, vivendo sempre giorno per giorno, superando i momenti più bui”.

Dopo il ricovero all’Alfred Hospital di Melbourne, in Australia, “le sue condizioni sono stabili, e ora è pronto per iniziare il suo lungo percorso riabilitativo a Milano con tutte le energie e la positività che hanno sempre caratterizzato la sua personalità”. E gli amici, proprio per sostenere le cure, hanno organizzato una raccolta fondi online.

✍ Barbara Berti 

#lucenews #lucelanazione #australia #leonardolotto
  • È quanto emerge da uno studio su 1.700 ragazzi toscani realizzato dal Meyer center for health and happiness, di cui è responsabile Manila Bonciani, insieme all’Università di Firenze, e presentato in occasione della Giornata internazionale della felicità nel corso di un evento organizzato al Meyer health campus di Firenze.

Cosa gli adolescenti pensano della felicità? Come la definiscono? Cosa li rende felici? Queste alcune domande dello studio. Dai risultati emerge che i ragazzi spesso non riescono a dare neanche una definizione della felicità. Tuttavia ne sottolineano la rilevanza e la transitorietà. 

Dalla ricerca emerge così che la manifestazione della felicità si declina in sei dimensioni:
➡ La più rilevante che emerge è quella dell’interesse sociale, data dall’importanza che viene attribuita dai ragazzi alle relazioni interpersonali.
➡ La seconda è l’espressione della soddisfazione verso la propria vita, del fare le cose che piacciono loro.
➡ La terza è vivere emozioni positive, rilevanza che si riscontra anche nelle parole dei ragazzi che esprimono in maniera importante l’idea di essere felici quando sono senza preoccupazioni o pressioni che avvertono frequentemente, come anche quella scolastica.
➡ La quarta è il senso di autorealizzazione insieme a quello di padronanza delle varie situazioni che si trovano ad affrontare.
➡ Infine in misura minore la loro felicità è legata all’ottimismo, cui gli stessi adolescenti non attribuiscono grande rilevanza, sebbene rappresenti la sesta dimensione della felicità identificata.

Gli adolescenti che risultano più felici si caratterizzano per essere più empatici, esprimere un atteggiamento cooperativo, avere maggiore autoconsapevolezza, saper gestire meglio le emozioni e risolvere le situazioni problematiche, avere una buona immagine di sé. 

Ancora i maschi risultano essere più felici delle femmine a eccezione della dimensione relazionale e sociale della felicità che non si differenzia in maniera significativa tra i due gruppi, e le fasce di età più piccole, fino ai 15 anni, esprimono maggiormente di essere felici rispetto ai ragazzi di 16-17 o maggiorenni.

#felicità #ospedalemeyer #adolescenza
Quelle di venerdì 3 giugno al Roland Garros sono state di sicuro due semifinali maschili un po' inconsuete: se da una parte tutti erano presi dalla partita tra Rafa Nadal e Alexander Zverev, terminata con il ritiro di quest'ultimo a causa di un brutto infortunio alla caviglia destra, dall'altra, nel secondo incontro di giornata che avrebbe deciso l'ultimo finalista del torneo, c'è stato un episodio che ha ben poco a che vedere con il tennis.

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— Vinayakk (@vinayakkm) June 3, 2022

Cosa significa la scritta

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manifestante roland garros
Una manifestante si incatena alla rete nella seconda semifinale maschile del Roland Garros e mostra la maglia con scritto: "We have 1028 days left (Ci restano 1028 giorni)"
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