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Home » HP Trio » Salute mentale, Alessia Lanza debutta con il podcast “Mille Pare”

Salute mentale, Alessia Lanza debutta con il podcast “Mille Pare”

Da sempre sensibile ai temi che riguardano i giovani d’oggi e le loro vulnerabilità, la tiktoker: "In un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione"

Barbara Berti
10 Marzo 2023
Alessia Lanza, 22 anni (Instagram)

Alessia Lanza, 22 anni (Instagram)

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La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast, disponibile dal 9 marzo su OnePodcast, su tutte le principali piattaforme di streaming audio e su Inspiring Women, la playlist con i migliori podcast condotti da donne, creata per la prima volta in Italia da Spotify.

L'influencer e tiktoker Alessia Lanza (Instagram)
L’influencer e tiktoker Alessia Lanza (Instagram)

In ognuna delle dieci puntate, la torinese classe 2000 affronta una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei. Da sempre sensibile ai temi che riguardano i giovani d’oggi e le loro vulnerabilità, affrontate anche nel libro autobiografico “Non è come sembra”, in questo podcast Lanza tratta il benessere e la salute mentale della sua generazione cercando di dare supporto ai ragazzi della sua età attraverso i consigli della psicologa e terapeuta Samantha Vitali. “Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta – afferma Lanza -. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

Il benessere mentale al centro del podcast di Alessia Lanza (Instagram)
Il benessere mentale al centro del podcast di Alessia Lanza (Instagram)

In ogni puntata del podcast, Lanza si sofferma su “la para del giorno” affrontando temi che vanno dal rapporto con i social network – come non rischiare di diventarne dipendenti e come difendersi dagli haters – allo sdoganare il bisogno dello psicologo e della terapia, dalla difficoltà nel parlare liberamente delle proprie inclinazioni sentimentali e sessuali all’ansia sociale, fino a domandarsi per quale motivo i comportamenti delle ragazze vengano spesso etichettati e siano più facilmente soggetti a un giudizio severo. La torinese tocca anche il tema dell’uso dei filtri e delle app di fotoritocco sui social e rivela quali possono essere i campanelli d’allarme per riconoscere una dipendenza affettiva, condividendo la sua personale esperienza. Consigli e supporto anche per trovare gli strumenti adatti ad affrontare un momento di sofferenza come quello della separazione dei genitori e la condivisione di stratagemmi su come arginare la paura del futuro, per empatizzare con quelle problematiche che colpiscono la maggioranza dei giovani e far sentire ognuno di loro un po’ meno solo e incompreso.

La cover del podcast di Alessia Lanza dal titolo “Mille Pare”
La cover del podcast di Alessia Lanza dal titolo “Mille Pare”

Chi è Alessia Lanza

Alessia Lanza è una ragazza di 22 anni, nata in un paesino in provincia di Cuneo e trapiantata a Milano due anni fa. Lanza si approccia per la prima volta a YouTube nel 2016, ma è su TikTok che ottiene la fama grazie a un format che mescola balletti, consigli make up, stoytelling e, ovviamente, sponsorizzazioni varie. Una popolarità esplosiva che la porta a entrare a far parte della Defhouse, la “casa dei titkoker” con sede a Milano. Lì la creator vive e lavora in compagnia di Simone Berlini, Tommaso Donadoni, Marco Bonetti, Florin Vitan, Davide Moccia, Yusuf Panseri ed Emily Pallini. Nella casa più social d’Italia gli otto tiktoker condividono la loro creatività, attraverso collaborazioni per i contenuti social.

La copertina del primo libro di Alessia Lanza
La copertina del primo libro di Alessia Lanza

Nell’estate 2022 è apparsa nel video ufficiale de “La dolce vita”, il brano di Fedez, Tananai e Mara Sattei, dove interpretava proprio il ruolo della ragazza di Tananai. Nel novembre 2022 ha debuttato in libreria con “Non è come sembra” (Mondadori), in cui appare ironicamente senza veli in copertina per giocare con il titolo del volume in cui racconta la sua esperienza di psicoterapia. Tra i vari passaggi del libro, la ragazza racconta i problemi a postare foto del suo profilo destro, le sofferenze dovute all’etichetta di “bella e stupida” affibbiatale durante il periodo delle superiori ma anche le sua confusione sull’identità sessuale. “È stato un modo per scoprirmi. Mi sono detta: ci sono delle domande che devo farmi e la risposta non è mai sbagliata perché devi seguire quello che ti fa stare bene. A 15 anni la mia risposta era: sono bisessuale perché mi piacciono le ragazze e i ragazzi. Adesso non lo so. Chi ti piace? Oggi non so cosa rispondere e non voglio rispondere. Perché se un giorno dici una cosa poi ti rinfacceranno quello che hai detto. Sono stufa delle etichette” le parole dell’influencer in una recente intervista.

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  • "Ora dobbiamo fare di meno, per il futuro".

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  • Per una detenuta come Joy – nigeriana di 34 anni, arrestata nel 2014 per possesso di droga – uscire dal carcere significherà dover imparare a badare a se stessa. Lei che è lontana da casa e dalla famiglia, lei che non ha nessuno ad aspettarla. In carcere ha fatto il suo percorso, ha imparato tanto, ha sofferto di più. Ma ha anche conosciuto persone importanti, detenute come lei che sono diventate delle amiche. 

Mon solo. Nella Cooperativa sociale Gomito a Gomito, per esempio, ha trovato una seconda famiglia, un ambiente lavorativo che le ha offerto “opportunità che, se fossi stata fuori dal carcere, non avrei mai avuto”, come quella di imparare un mestiere e partecipare ad un percorso di riabilitazione sociale e personale verso l’indipendenza, anche economica.

Enrica Morandi, vice presidente e coordinatrice dei laboratori sartoriali del carcere di Rocco D’Amato (meglio noto ai bolognesi come “La Dozza”), si riferisce a lei chiamandola “la mia Joy”, perché dopo tanti anni di lavoro fianco a fianco ha imparato ad apprezzare questa giovane donna impegnata a ricostruire la propria vita: 

“Joy è extracomunitaria, nel nostro Paese non ha famiglia. Per lei sarà impossibile beneficiare degli sconti di pena su cui normalmente possono contare le detenute italiane, per buona condotta o per anni di reclusione maturati. Non è una questione di razzismo, è che esistono problemi logistici veri e propri, come il non sapere dove sistemare e a chi affidare queste ragazze, una volta lasciate le mura del penitenziario. Se una donna italiana ha ad attenderla qualcuno che si fa carico di ospitarla, Joy e altre come lei non hanno nessun cordone affettivo cui appigliarsi”.

L
  • Presidi psicologici, psicoterapeutici e di counselling per tutti gli studenti universitari e scolastici. Lo chiedono l’Udu, Unione degli universitari, e la Rete degli studenti medi nella proposta di legge ‘Chiedimi come sto’ consegnata a una delegazione di parlamentari nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio.

La proposta è stata redatta secondo le conclusioni di una ricerca condotta da Spi-Cgil e Istituto Ires, che ha evidenziato come, su un campione di 50mila risposte, il 28 per cento abbia avuto esperienze di disturbi alimentari e oltre il 14 di autolesionismo.

“Nella nostra generazione è ancora forte lo stigma verso chi sta male ed è difficile chiedere aiuto - spiega Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’Udu - l’interesse effettivo della politica si è palesato solo dopo il 15esimo suicidio di studenti universitari in un anno e mezzo. Ci sembra assurdo che la politica si interessi solamente dopo che si supera il limite, con persone che arrivano a scegliere di togliersi la vita.

Dall’altro lato, è positivo che negli ultimi mesi si sia deciso di chiedere a noi studenti come affrontare e come risolvere, il problema. Non è scontato e non è banale, perché siamo abituati a decenni in cui si parla di nuove generazioni senza parlare alle nuove generazioni”.

#luce #lucenews #università
  • La polemica politica riaccende i riflettori sulle madri detenute con i figli dopo la proposta di legge in merito alla detenzione in carcere delle donne in gravidanza: già presentata dal Pd nella scorsa legislatura, approvata in prima lettura al Senato, ma non alla Camera, prevedeva l’affido della madre e del minore a strutture protette, come le case famiglia, e vigilate. La dichiarata intenzione del centrodestra di rivedere il testo ha messo il Pd sul piede di guerra; alla fine di uno scontro molto acceso, i dem hanno ritirato il disegno di legge ma la Lega, quasi per ripicca, ne ha presentato uno nuovo, esattamente in linea con i desideri della maggioranza.

Lunedì non ci sarà quindi alcuna discussione alla Camera sul testo presentato da Debora Serracchiani nella scorsa legislatura, Tutto ripartirà da capo, con un nuovo testo, firmato da due esponenti del centrodestra: Jacopo Morrone e Ingrid Bisa.

“Questo (il testo Serracchini) era un testo che era già stato votato da un ramo del Parlamento, noi lo avevamo ripresentato per migliorare le condizioni delle detenute madri – ha spiegato ieri il dem Alessandro Zan – ma la maggioranza lo ha trasformato inserendovi norme che di fatto peggiorano le cose, consentendo addirittura alle donne incinte o con figli di meno di un anno di età di andare in carcere. Così non ha più senso, quindi ritiriamo le firme“.

Lo scontro tra le due fazioni è finito (anche) sui social media. "Sul tema delle borseggiatrici e ladre incinte occorre cambiare la visione affinché la gravidanza non sia una scusa“ sottolineano i due presentatori della proposta.

La proposta presentata prevede modifiche all’articolo 146 del codice penale in materia di rinvio obbligatorio dell’esecuzione della pena: “Se sussiste un concreto pericolo di commissione di ulteriori delitti – si legge nel testo presentato – il magistrato di sorveglianza può disporre che l’esecuzione della pena non sia differita, ovvero, se già differita, che il differimento sia revocato. Qualora la persona detenuta sia recidiva, l’esecuzione della pena avviene presso un istituto di custodia attenuata per detenute madri“.

#lucenews #madriincarcere
La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l'ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast, disponibile dal 9 marzo su OnePodcast, su tutte le principali piattaforme di streaming audio e su Inspiring Women, la playlist con i migliori podcast condotti da donne, creata per la prima volta in Italia da Spotify.
L'influencer e tiktoker Alessia Lanza (Instagram)
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Il benessere mentale al centro del podcast di Alessia Lanza (Instagram)
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La cover del podcast di Alessia Lanza dal titolo “Mille Pare”
La cover del podcast di Alessia Lanza dal titolo “Mille Pare”

Chi è Alessia Lanza

Alessia Lanza è una ragazza di 22 anni, nata in un paesino in provincia di Cuneo e trapiantata a Milano due anni fa. Lanza si approccia per la prima volta a YouTube nel 2016, ma è su TikTok che ottiene la fama grazie a un format che mescola balletti, consigli make up, stoytelling e, ovviamente, sponsorizzazioni varie. Una popolarità esplosiva che la porta a entrare a far parte della Defhouse, la “casa dei titkoker” con sede a Milano. Lì la creator vive e lavora in compagnia di Simone Berlini, Tommaso Donadoni, Marco Bonetti, Florin Vitan, Davide Moccia, Yusuf Panseri ed Emily Pallini. Nella casa più social d'Italia gli otto tiktoker condividono la loro creatività, attraverso collaborazioni per i contenuti social.
La copertina del primo libro di Alessia Lanza
La copertina del primo libro di Alessia Lanza
Nell’estate 2022 è apparsa nel video ufficiale de “La dolce vita”, il brano di Fedez, Tananai e Mara Sattei, dove interpretava proprio il ruolo della ragazza di Tananai. Nel novembre 2022 ha debuttato in libreria con “Non è come sembra” (Mondadori), in cui appare ironicamente senza veli in copertina per giocare con il titolo del volume in cui racconta la sua esperienza di psicoterapia. Tra i vari passaggi del libro, la ragazza racconta i problemi a postare foto del suo profilo destro, le sofferenze dovute all’etichetta di “bella e stupida” affibbiatale durante il periodo delle superiori ma anche le sua confusione sull’identità sessuale. “È stato un modo per scoprirmi. Mi sono detta: ci sono delle domande che devo farmi e la risposta non è mai sbagliata perché devi seguire quello che ti fa stare bene. A 15 anni la mia risposta era: sono bisessuale perché mi piacciono le ragazze e i ragazzi. Adesso non lo so. Chi ti piace? Oggi non so cosa rispondere e non voglio rispondere. Perché se un giorno dici una cosa poi ti rinfacceranno quello che hai detto. Sono stufa delle etichette” le parole dell’influencer in una recente intervista.
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