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Saluto romano al Parlamento europeo, il video e le scuse dell'eurodeputato Angel Dzhambazki: "Un equivoco"

di REMY MORANDI -
17 febbraio 2022
saluto romano parlamento europeo

saluto romano parlamento europeo

Conclude il suo discorso con un "Lunga vita all’Europa delle Nazioni", si alza e prima di uscire dal Parlamento europeo fa il saluto romano rivolto alla vicepresidente Pina Picierno. Questo è ciò che l'eurodeputato bulgaro Angel Dzhambazki, iscritto al Gruppo Ecr (il gruppo di cui fa parte anche Fratelli d'Italia), ha fatto durante la plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo. Nei confronti dell'eurodeputato bulgaro sono già state chieste sanzioni, e lui si è già scusato dicendo che si è trattato di un "semplice saluto che è stato equivocato". Ma il video del saluto nazista è difficilmente equivocabile e in tanti hanno già espresso sui social la loro indignazione, a partire dalla stessa presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola che su Twitter ha commentato: "Un saluto fascista nel Parlamento europeo è inaccettabile per me, sempre e ovunque".

Angel Dzhambazki, 42 anni, è membro del partito ultranazionalista bulgaro Movimento Nazionale Bulgaro

Saluto romano al Parlamento europeo, che cosa è successo in Aula?

Ma riavvolgiamo il nastro. Mercoledì 16 febbraio nella plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo si stava dibattendo sulla recente sentenza della Corte di giustizia europea con la quale era stata bocciata la richiesta di annullare il meccanismo di condizionalità, quello che lega l'erogazione dei fondi europei al rispetto dello stato di diritto. Il ricorso, presentato da Polonia e Ungheria, viene respinto durante la plenaria e così si accende il dibattito. L'eurodeputato del Gruppo Ecr (Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei) e membro del partito ultranazionalista bulgaro Movimento Nazionale Bulgaro, Angel Dzhambazki, 42 anni, prende la parola e sottolinea che il dibattito portato avanti nella plenaria non riguardava "lo stato di diritto", ma "l'odio per l'idea del concetto di nazione". Poi spiega che la decisione presa dalla Corte di giustizia europea è "un abominio" e ancora, rivolgendosi ai colleghi in aula e puntando il dito in particolare contro l'italiano Sandro Gozi, afferma: "Non saremo mai d'accordo con la vostra agenda, l'agenda delle Ong che cercano di distruggere l'Europa, trasformandola in qualcos'altro". Finito il suo intervento, Angel Dzhambazki si alza dalla poltrona, si dirige verso l'uscita dall'Aula, ma prima si volta verso la vicepresidente del Parlamento Pina Picierno e le rivolge il saluto romano.

Roberta Metsola, 43 anni, è presidente del Parlamento europeo

La presidente del Parlamento europeo Metsola: "Quel gesto offende me e l'Europa"

Numerose le reazioni su Twitter al gesto dell'eurodeputato bulgaro. Prima tra tutte, quella della presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola che su Twitter scrive: "Un saluto fascista in Parlamento europeo è inaccettabile per me, sempre e ovunque. Offende me e chiunque altro in Europa. Noi siamo per il contrario. Siamo la Casa della democrazia. Quel gesto viene dal capitolo più oscuro della nostra storia e deve rimanere là". Anche la stessa Pina Picierno ha commentato l'accaduto su Twitter, spiegando che: "Nella seduta che ho presieduto stasera l'eurodeputato bulgaro Dzhambazki ha esibito il saluto romano. Ho subito condannato l’accaduto e chiesto di sanzionare questo gesto ignobile e inaccettabile. Il Parlamento europeo è monumento vivo della democrazia contro la barbarie del nazifascismo". Anche in Italia molti hanno reagito condannando il gesto dell'eurodeputato bulgaro. Elena Bonetti, ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, ha sottolineato che "il saluto nazista nel Parlamento europeo è un'immagine che profana la storia dell'Europa e la nostra stessa vita, nata sulle macerie del nazifascismo. Mai avremmo voluto vederla. Questo è il tempo di vivere da europei, uniti e con coraggio: ce lo avrebbe ripetuto il presidente Sassoli". La viceministra delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Teresa Bellanova, ha scritto che "Il saluto fascista nel cuore della democrazia Ue è un atto vergognoso" e si è augurata che "mai più questi gesti si ripetano nelle nostre Istituzioni".

L'eurodeputato bulgaro si difende: "Mi scuso per il mio innocente saluto"

Dopo la bufera per quel gesto, l'eurodeputato bulgaro Angel Dzhambazki si è difeso scusandosi per quel "semplice saluto che è stato equivocato. Mi scuso - prosegue - se il mio innocente saluto, che era da intendere come gesto di scuse, ha offeso qualcuno", ha scritto in una mail ai colleghi. "Un umile saluto alla presidente dopo aver detto delle cose per cui molti erano in disaccordo, anche per provocare. Immaginate la mia sorpresa quando la conseguenza del mio gesto è stata interpretata come un saluto nazista. Credo che opinioni dissonanti portino beneficio al dibattito. Non sono estraneo alle controversie ma questa è una calunnia", ha concluso l'eurodeputato bulgaro Angel Dzhambazki.