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San Faustino, meglio soli che mal accompagnati: tra gli animali c'è chi preferisce la vita da single

Orango e panda gigante, bradipo e tartaruga marina: sono alcune delle specie che al branco preferiscono la solitudine. Ma le femmine sono invece più predisposte al gruppo

di DOMENICO GUARINO -
15 febbraio 2023
panda gigante

panda gigante

Rituali di corteggiamento, danze orgiastiche, combattimenti per la supremazia, mutazioni somatiche alla ricerca del partner più giusto. Dimenticatevi tutto questo. Ci sono anche animali che alla coppia preferiscono la vita solitaria. E che quindi, più di San Valentino, sono interessati a San Faustino, il patrono dei single, che si celebra per l’appunto il 15 febbraio, il giorno dopo l’iconico protettore degli innamorati. Parliamo dell’orango, dell’ornitorinco, del panda gigante, del bradipo tridattilo, della tartaruga marina e del leopardo delle nevi, tutte specie che ricercano la compagnia dei propri simili solo per le attività strettamente necessarie alla sopravvivenza, come nutrirsi e accoppiarsi. E per il resto vivono da soli. A quanto pare benissimo!

Il bradipo tridattilo

Per il bradipo tridattilo, ad esempio, le occasioni di socialità si limitano quasi esclusivamente agli spazi comuni dedicati alle deiezioni, visitati appena una volta alla settimana, e all’accoppiamento. Escluse queste rare occasioni, gli esemplari di questa specie, chiamati così per la presenza di tre grandi unghie ricurve all’estremità delle zampe, amano trascorrere il tempo aggrappati ai rami degli alberi, dondolandosi o riposando in completa solitudine. Stesso discorso per i leopardo delle nevi, uno degli animali più elusivi del nostro Pianeta, che, tranne nei periodi di accoppiamento, trascorre quasi tutta la vita in solitaria, muovendosi su territori impervi estesi per centinaia di chilometri quadrati. Dopo la stagione degli amori, i maschi continuano la loro vita da soli, mentre le femmine si occupano della prole e rimangono con i piccoli per circa un anno e mezzo. Tanto i maschi quanto le femmine della specie sembrano infatti più interessati alla caccia: predatori solitari, sono generalmente attivi all’alba e al tramonto, capaci di uccidere prede grandi fino a tre volte il loro peso.

La tartaruga marina (WWF)

E che dire dell’ornitorinco, tra le specie più iconiche dell’Australia? Gli individui di questa specie, che pur appartenendo alla classe dei mammiferi si riproduce deponendo uova, spendono gran parte del loro tempo a riposare nelle proprie tane e a nutrirsi di insetti, crostacei e piccole piante che trovano lungo le rive o nei fondali dei corsi d’acqua dove abitano. Nonostante sia frequente che diversi individui condividano lo stesso corso d’acqua, gli incontri si limitano unicamente alla stagione degli amori. Le altre attività vengono svolte completamente in solitudine, cercando di evitare il contatto con individui della stessa o di altre specie. Estremamente gelose dei propri spazi privati anche le tartarughe marine, che riuniscono con altri individui solo per brevi periodi, alcune specie prevalentemente durante l’accoppiamento mentre altre anche durante la nidificazione. Anzi, le tartarughe sono così naturalmente predisposte alla vita in autonomia che, una volta depositate le uova sulla spiaggia, la madre torna in acqua e, immediatamente dopo la schiusa, le nuove nate iniziano il loro lungo viaggio oceanico da sole, senza alcun supporto.

L'orango (WWF)

E ancora, gli oranghi. Trascorrono la maggior parte del loro tempo tra gli alberi, muovendosi rapidamente tra i rami e riposando in giacigli a notevole altezza. Solo raramente si riuniscono in prossimità di grandi alberi da frutto per alimentarsi in gruppo. I contatti sociali sono invece importanti per le femmine e i loro cuccioli: il piccolo infatti, a seconda delle specie, può essere dipendente dalle cure della madre fino agli 8 anni di età. Infine il panda gigante che può trascorrere più di 10 ore al giorno raccogliendo e mangiando bambù in perfetta solitudine: l’attività che di gran lunga preferisce. Come accade per altre specie dalle abitudini solitarie, sono le femmine gli individui che trascorrono più tempo "in compagnia", rimanendo con i loro piccoli per più di un anno. Gli individui di questa specie hanno evoluto un olfatto molto sviluppato, che da una parte li aiuta a trovare un potenziale partner durante il periodo degli accoppiamenti, dall’altra permette loro di evitare il contatto indesiderato con i propri simili. Insomma, va bene l’amore… ma con parsimonia. La solitudine è meglio. Almeno per loro.