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Home » HP Trio » Sanremo, Giusy Ferreri con “Miele” crea un atmosfera retrò: “In attesa del ritorno di un amore”

Sanremo, Giusy Ferreri con “Miele” crea un atmosfera retrò: “In attesa del ritorno di un amore”

La cantante siciliana, alla sua quarta partecipazione al Festival, ha proposto un brano originale e dal sapore d'altri tempi. In alcuni parti dell'esibizione ha sorpreso il pubblico utilizzando anche un megafono vintage per trasformare la sua voce

Giovanni Ballerini
3 Febbraio 2022
Giusy Ferreri, all'anagrafe Giuseppa Gaetana Ferreri, (42 anni) sul palco dellAriston durante la terza serata di Sanremo 2022

Giusy Ferreri, all'anagrafe Giuseppa Gaetana Ferreri, (42 anni) sul palco delliAriston durante la terza serata di Sanremo 2022

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“Miele è una parentesi musicale romantica dal sapore retrò – dichiara Giusy Ferreri sul brano in gara al 72esimo Festival della Canzone, il suo quarto Sanremo –. Quando lo canto mi sembra di vivere uno spostamento spazio-temporale, come un magico e dolce viaggio nell’attesa del ritorno di un amore“.
Giusy Ferreri ha proposto, durante la prima e la terza serata di festival, martedi intorno alla mezzanotte e oggi per prima, l’esecuzione di Miele sul palco dell’Ariston, utilizzando in due momenti del brano un megafono vintage per trasformare la sua voce e allo stesso tempo per trasportare da subito gli ascoltatori nel mood retrò del brano. Accanto al direttore d’orchestra, inoltre, è stato posizionato un grammofono d’epoca, altro elemento che ha contribuito a far immergere lo spettatore nell’atmosfera d’altri tempi del brano, scritto da Takagi & Ketra, Federica Abbate e Davide Petrella.

La classifica provvisoria della prima serata, frutto del voto della sala stampa, le assegna il decimo posto

Giusy Ferreri a Sanremo con il brano “Miele”

“Devo ammettere che, quando arriva il momento della classifica talvolta risulta demolitorio. Non mi immaginavo solo decima, ma ci sta. Per quanto avessi pensato questo come un brano orecchiabile e originale, forse non è arrivato. Magari ci si aspettava qualcosa di diverso da me. Ma ho sempre amato spiazzare, arrivare sempre con qualcosa che non ci si aspettava. Così ho fatto anche nel 2011 con Il mare immenso, una ballata rock che era un controcanto alla mia fase pop retrò. Non so se è questione di fare meglio o peggio, sono scelte. Alcune portano bene. Altre penalizzano un po’. A me sembrava la scelta migliore arrivando da brani molto orecchiabili e solari come le hit estive. Miele poteva essere un aggancio giusto perché arriva, è orecchiabile, ma non è prettamente ruffiano, è un brano ricco di immediatezza e originalità”.

Rispetto alla canzone, quanto c’è di autobiografico nella frase la vita è una lama che sa di miele?

“Mi piace immaginare qualcosa che arrivi di molto forte: l’amore è un sentimento così forte che deve puntare al positivo, ma quando inizia a farci male è come una lama tagliente, che sa di miele. In realtà poi ho pensato che fosse un’immagine che rappresentava le persone che hanno sofferto il distacco in una relazione molto importante, soprattutto in un periodo così lungo di pandemia, in cui il lockdown ha separato anche tante coppie giovani che hanno subito una forte interruzione, poi magari si sono ritrovati”.

Come mai sul palco ha usato il megafono?

Il 18 febbraio uscirà l’album Cortometraggi, che contiene il brano presentato al Festival

“È stata una scelta artistica molto mirata. Il brano è stato concepito con sonorità che rimandano a un mondo retrò dove la voce sembra arrivare da un grammofono. Il megafono nautico è lo strumento migliore per riprodurre questo tipo di effetto vintage. Mi piaceva come cornice per riferirlo a ‘Cortometraggi’ il mio nuovo album che esce il 18 febbraio e ha un sapore cinematografico in cui il megafono sta alla perfezione. Nell’album c’è anche un brano in omaggio a Federico Fellini che ha scritto per me Diego Mancino e tanti altri brani ricchi di versatilità, come se fossero tantissimi piccoli film, come il bellissimo brano che mi ha donato Marco Masini, che si intitola Il diritto di essere felice oppure Cuore sparso, che ha la firma di Giovanni Caccamo. Hanno sempre da raccontare qualcosa di molto intenso e mai banale”.

Nella serata delle cover proporrà Io vivrò di Battisti?

“Avevo intenzione di omaggiare un brano italiano, ho scelto questo perché è molto intenso ed è un capolavoro della musica italiana, con una vena malinconica da quella di Miele. Sono due approcci vocali e due sonorità totalmente differenti. Io vivrò avrà un arrangiamento soft rock e accanto a me ci sarà Andy dei Bluvertigo alla sua piattaforma, che comprende mellotron, synth, sax, e creerà atmosfere molto ricercate. Con Andy siamo molto amici e abbiamo un buon feeling sul palco”.

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  • Un anno dopo aver appeso sul ponte della Gran Madre lo striscione con scritto “Siamo un PO nella merda” per denunciare il gravissimo stato di siccità del Po, Extinction Rebellion torna a ribadire che “siamo ancora nella merda”, con un gesto più diretto ed esplicito. 

Una vera e propria montagna di letame è stata infatti scaricata questa mattina al grattacielo della Regione Piemonte, insieme a tanti fiori lasciati sopra. 

Due persone si sono arrampicate sulla tettoia dell’ingresso e i trovano ancora li. Al posto dell’insegna portata via dal vento qualche settimana fa, hanno appeso l’enorme scritta “Dalla regione non nasce niente, dal letame nascono i fiori”, riprendendo una canzone di Fabrizio De André. 

Una chiara denuncia dell
  • Riccardo Monco parte da una location d’eccellenza, Enoteca Pinchiorri di Firenze, uno dei ristoranti italiani più conosciuti al mondo e approda come new entry tra i giudici della sfida Alessandro Borghese Celebrity Chef (su TV8, dal lunedì al venerdì alle 19.10), Monco più che chef, si sente un cuoco.

🗣 Non è una diminutio?

“Assolutamente no, chef in realtà significa capo, in cucina è colui che comanda, come il capo cuoco, appunto, o il capo partita. Ormai lo chef ha assunto i connotati di un personaggio mitologico, proprio in virtù dei tanti show cooking proposti. Un’arma a doppio taglio”.

🗣 In che senso?

“Sono tantissimi i giovani che sognano di indossare una giacca da cuoco, ma fra quello che si vede fare in Tv e la fatica vera che richiede la cucina, c’è una differenza abissale”.

🗣 Vuol dire che avere l’ambizione non sempre corrisponde all’effettiva voglia di fare?

“Un po’ è così. Le nuove generazioni hanno un’idea precisa della qualità della vita, la fatica e gli orari della cucina non vanno bene per tutti”.

🗣 Dall’alto delle sue tre stelle Michelin, cosa consiglia agli aspiranti chef?

L
  • Un assistente di volo speciale ha viaggiato da Londra Heathrow a Los Angeles sorprendendo i passeggeri a bordo.

@lewiscapaldi ha presentato il suo nuovo singolo “Wish You The Best” con uno show ad alta quota, servendo snack e bevande. 

#lucenews #lewiscapaldi #wishyouthebest
  • Utero in affitto e adozioni per gli omosessuali. Sono temi caldissimi. Intanti il Parlamento europeo censura il governo italiano per la recente circolare del ministro Piantedosi che ha bloccato le registrazioni all’anagrafe dei figli di coppie gay, effettuate da alcuni sindaci. 

All’Eurocamera è stato infatti approvato un emendamento al testo della Risoluzione sullo Stato di diritto che condanna la circolare perché porterebbe “alla discriminazione non solo delle coppie dello stesso sesso, ma anche e soprattutto dei loro figli”, e invita anche Roma "a revocare immediatamente la decisione”. Un invito che il governo non ha intenzione di seguire, e che è stato criticato dal centrodestra e salutato positivamente dalle opposizioni, unite questa volta sia in Italia che a Bruxelles. 

✍ Ma com’è la legislazione attuale in Italia su questi temi?

L
"Miele è una parentesi musicale romantica dal sapore retrò – dichiara Giusy Ferreri sul brano in gara al 72esimo Festival della Canzone, il suo quarto Sanremo –. Quando lo canto mi sembra di vivere uno spostamento spazio-temporale, come un magico e dolce viaggio nell’attesa del ritorno di un amore". Giusy Ferreri ha proposto, durante la prima e la terza serata di festival, martedi intorno alla mezzanotte e oggi per prima, l'esecuzione di Miele sul palco dell’Ariston, utilizzando in due momenti del brano un megafono vintage per trasformare la sua voce e allo stesso tempo per trasportare da subito gli ascoltatori nel mood retrò del brano. Accanto al direttore d’orchestra, inoltre, è stato posizionato un grammofono d’epoca, altro elemento che ha contribuito a far immergere lo spettatore nell’atmosfera d’altri tempi del brano, scritto da Takagi & Ketra, Federica Abbate e Davide Petrella.

La classifica provvisoria della prima serata, frutto del voto della sala stampa, le assegna il decimo posto
Giusy Ferreri a Sanremo con il brano "Miele"
"Devo ammettere che, quando arriva il momento della classifica talvolta risulta demolitorio. Non mi immaginavo solo decima, ma ci sta. Per quanto avessi pensato questo come un brano orecchiabile e originale, forse non è arrivato. Magari ci si aspettava qualcosa di diverso da me. Ma ho sempre amato spiazzare, arrivare sempre con qualcosa che non ci si aspettava. Così ho fatto anche nel 2011 con Il mare immenso, una ballata rock che era un controcanto alla mia fase pop retrò. Non so se è questione di fare meglio o peggio, sono scelte. Alcune portano bene. Altre penalizzano un po’. A me sembrava la scelta migliore arrivando da brani molto orecchiabili e solari come le hit estive. Miele poteva essere un aggancio giusto perché arriva, è orecchiabile, ma non è prettamente ruffiano, è un brano ricco di immediatezza e originalità". Rispetto alla canzone, quanto c’è di autobiografico nella frase la vita è una lama che sa di miele? "Mi piace immaginare qualcosa che arrivi di molto forte: l’amore è un sentimento così forte che deve puntare al positivo, ma quando inizia a farci male è come una lama tagliente, che sa di miele. In realtà poi ho pensato che fosse un’immagine che rappresentava le persone che hanno sofferto il distacco in una relazione molto importante, soprattutto in un periodo così lungo di pandemia, in cui il lockdown ha separato anche tante coppie giovani che hanno subito una forte interruzione, poi magari si sono ritrovati". Come mai sul palco ha usato il megafono?
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