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Borracce, amiche dell'ambiente e di chi le preferisce alla plastica usa e getta. Otto regole per un uso corretto

La bottiglia riciclabile si presta notevolmente alla crescita di ospiti indesiderati come batteri patogeni pericolosi per la salute

di DOMENICO GUARINO -
3 gennaio 2023
L'attivista Greta Thunberg e la sua famosa borraccia rossa

L'attivista Greta Thunberg e la sua famosa borraccia rossa

Qualche anno fa, per quasi tutti, era una perfetta sconosciuta, al limite un accessorio per gite fuori porta o scampagnate. Oggi le borracce sono un recipiente irrinunciabile della nostra quotidianità. Griffate, anonime, di fogge strane oppure classiche, di sicuro quasi nessuno rinuncia a portarsele dietro, perché "non si sa mai". Sarà la moda, sarà una coscienza ambientale sempre più diffusa, quello che è certo è che sempre meno persone preferiscono, per bere fuori casa, la bottiglia di plastica usa e getta e dunque si affidano alle borracce. Al punto che nel 2018 il mercato globale mondiale di questo accessorio corrispondeva oramai a circa otto miliardi di dollari l’anno e le previsioni sono di una crescita del 3,9% tra il 2019 e il 2025.
Le borracce sono diventate un contenitore indispensabile

Le borracce sono diventate un contenitore indispensabile

Secondo un’indagine di Euromedia Resarch, per Unione Nazionale Consumatori, condotta tra aprile e dicembre 2020, più del 60% degli intervistati utilizzava fuori casa le bottigliette in PET, a fronte di un 35% che prediligeva le borracce, di cui più della metà dichiarava di usarle “perché non inquinano l’ambiente”. Una scelta saggia? Certamente. A patto che si rispettino delle regole, in quanto, se utilizzate in maniera non corretta anche le bottiglie riciclabili possono presentare dei pericoli. E non di poco conto, visto che le borracce si prestano notevolmente alla crescita di ospiti indesiderati come batteri patogeni pericolosi per la salute. Diversi studi, infatti, indicano che tutti i contenitori che entrano in contatto con l’ambiente e con la nostra bocca, in oltre un caso su due (58%), se non ben manutenuti, vengono contaminati da germi, che possono essere pericolosi soprattutto per persone fragili, debilitate e immunodepresse. Per questo l’Università Cattolica, campus di Roma, insieme all’Istituto Superiore di Sanità, ha redatto un vademecum dedicato agli amanti della borraccia per bere in sicurezza. La lista delle regole è stata ideata e redatta dal dottor Luca Lucentini, Dipartimento Ambiente e Salute Istituto Superiore di Sanità, dal professor Umberto Moscato e dalla dottoressa Alessandra Daniele, ed è il cuore dell’iniziativa “Beviamo in sicurezza l’acqua del rubinetto. Vademecum su uso, manutenzione e igiene delle nostre borracce”.

Le otto regole per un corretto utilizzo

Le regole da seguire sono semplici ma importanti. In totale sono otto. Eccole: non riempire troppo la borraccia ma prevedere una quantità che sarà consumata entro le 24 ore; sciacquare sempre il recipiente prima di riempirlo; evitare l’uso promiscuo; lavare regolarmente la borraccia, lavare periodicamente le guarnizioni del tappo; utilizzare acqua calda e bicarbonato come soluzione agli odori; sostituire la borraccia quando è deteriorata; adottare buone pratiche per il rispetto dell’ambiente e cercare di 'allungare la vita' della propria borraccia
Otto regole per l'utilizzo corretto delle borracce

Otto regole per l'utilizzo corretto delle borracce

La pubblicazione è stata curata dal Comitato Italiano per il Contratto mondiale sull’acqua (CICMA) nell’ambito del progetto "BeviMI: acqua del sindaco e consumi responsabili", realizzato in partenariato con le Università di Milano-Bicocca, Politecnico di Milano, Università degli Studi di Milano con il contributo della Fondazione Cariplo nell’ambito del Bando Plastic Challenge 2020. “Con la corretta gestione della nostra borraccia possiamo metterci al riparo da brutte soprese”, dichiara Umberto Moscato, professore associato di Igiene generale e applicata alla Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica e Dirigente Medico della UOC di Medicina ospedaliera della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS. E aggiunge: “Se non si esegue una corretta gestione, manutenzione e pulizia/disinfezione periodica della borraccia sono preminenti le contaminazioni da miceti opportunisti o alghe (per esempio Sarocladium kiliense, Acremonium sclerotigenum/egyptiacum, Aspergillus jensenii, Bisifusarium biseptatum, solo per citarne alcuni) che sebbene infettino prevalentemente soggetti anziani e/o immunodepressi, co-circolando con altri microrganismi e virus possono contagiare anche soggetti apparentemente giovani e sani. Non sono rare, poi, le contaminazioni per esempio da Escherichia coli, Pseudomonas aeruginosa o Klebsiella pneumoniae o di Norovirus”.

Borraccia sì, ma come sceglierla?

Se si sceglie una borraccia in plastica occorre sapere che non tutte le plastiche sono uguali e che va letta l’etichetta prima dell’acquisto, onde evitare la presenza di bisfenolo A, prodotto ormai bandito per la sicurezza del consumatore. Inoltre, la plastica può disperdere nel liquido, specie se usurata o magari danneggiata da bevande troppo calde o acide, microparticelle che costituiscono un potenziale pericolo per la salute umana. Meglio propendere per un lavaggio a mano con scovolino non abrasivo. Un’altra possibilità è riempirla con acqua e bicarbonato da lasciare agire tutta la notte.
La borraccia si presta notevolmente alla crescita di ospiti indesiderati come batteri patogeni pericolosi per la salute

La borraccia si presta notevolmente alla crescita di ospiti indesiderati come batteri patogeni pericolosi per la salute

Per quelle in alluminio, che può essere tossico, bisogna assicurarsi che l’interno della borraccia sia rivestito da materiale idoneo (ceramica). Inoltre, se il rivestimento non è ben liscio, le sue increspature si prestano a fare da nido a muffe e batteri. Anche in questo caso meglio evitare il lavaggio la lavastoviglie. Inoltre, le borracce in alluminio mal si prestano a liquidi grassi (come il latte ed oli), bevande acide e calde. Meglio scegliere comunque bottiglie in acciaio che è un materiale particolarmente resistente e non trattiene odori e sapori, inoltre è più sicuro contro la proliferazione di muffe e batteri. Per l’igiene va bene la lavastoviglie (a meno che l’etichetta del prodotto non lo sconsigli), ma anche il lavaggio a mano con acqua e una goccia di detersivo o acqua e bicarbonato. Infine, le borracce in vetro: sicuramente inerte è ‘pulito’ e di facile lavaggio, ma fragile, quindi se ne sconsiglia l’uso, soprattutto per i più piccoli.