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Nuova cura a lunga durata per Hiv: l'ospedale San Jacopo di Pistoia tra i primi in Italia

I farmaci curano l'infezione, semplificano il trattamento e migliorano la qualità di vita dei pazienti. Il direttore Di Renzo: "Sono la frontiera del futuro"

di BARBARA BERTI -
17 settembre 2022
All'ospedale San Jacopo di Pistoia una nuova terapia per l'infezione da Hiv

All'ospedale San Jacopo di Pistoia una nuova terapia per l'infezione da Hiv

Curano l’infezione, semplificano il trattamento e migliorano la qualità di vita dei pazienti: sono i nuovi farmacilong acting” (lunga durata) per l’infezione da Hiv. E la struttura complessa di Malattie Infettive, diretta dal dottor Pierluigi Blanc, del presidio Ospedaliero San Jacopo di Pistoia, è uno dei primi centri in Toscana e in Italia, a utilizzare questo innovativo trattamento terapeutico, introdotto da alcune settimane. Sono già diversi di pazienti ai quali è stato somministrato il nuovo farmaco che ha, tra le sue principali caratteristiche, quella di rendere finalmente “liberi” i pazienti dall’assunzione quotidiana della terapia. “I farmaci di lunga durata sono la frontiera del futuro” sostiene la dottoressa Lucilla Di Renzo, direttore dell’ospedale di Pistoia e della rete ospedaliera della Ausl Centro Toscana. E spiega: “Pistoia è il primo ospedale della nostra azienda e dell’area vasta Toscana Centro dove si introducono i farmaci di lunga durata. Per curare questa infezione virale sono stati compiuti dei progressi che giustamente i medici e gli infermieri delle Malattie Infettive del San Jacopo hanno voluto mettere a disposizione dei loro pazienti affetti da Hiv, che sono malati cronici”.
L'ospedale San Jacopo di Pistoia

L'ospedale San Jacopo di Pistoia

Nell’ambulatorio della struttura complessa di Malattie Infettive i primi pazienti sieropositivi in cura con il nuovo farmaco hanno un’età media tra i 30 e i 50 anni. “Relativamente giovani e con una vita sempre attiva e quindi si tratta di persone che hanno subito accolto favorevolmente l'adesione alla nuova terapia che viene somministrata ogni due mesi” spiega la dottoressa Daniela Messeri, referente per le problematiche Hiv della struttura pistoiese. Il nuovo farmaco, contenente cabotegravir e rilpirina, è somministrato per via intramuscolare e consente, mantenendo un’efficacia e una tollerabilità comparabili ai regimi orali a tre farmaci attualmente in uso, una ridotta frequenza di somministrazione (una ogni due mesi). “Semplificare il trattamento aumenta la compliance e migliora la qualità di vita dei pazienti - continua la dottoressa-. Oltre a diminuire il peso del ricordo quotidiano del proprio stato di sieropositività evita potenziali tossicità ed eventuali interazioni farmacologiche sfavorevoli con altre terapie”. La terapia con i nuovi farmaci “long acting” viene raccomandata anche nelle più recenti Linee Guida internazionali DHHS ed EACS. “Una terapia che abbiamo voluto mettere a disposizione dei nostri pazienti perché l’Aids e l’infezione da Hiv sono tutt'altro che scomparsi: attualmente seguiamo 355 pazienti solo in tutta la provincia pistoiese” dice il dottor Pierluigi Blanc, ricordando che il nuovo farmaco blocca per due mesi la replicazione del virus con una sola iniezione. “Questa opportunità è stata resa possibile a Pistoia anche grazie alla disponibilità e alla professionalità del nostro personale infermieristico dell'Ambulatorio di Malattie Infettive, Marina Giorgi e Beatrice Menichini” sottolinea Blanc. La struttura complessa di Malattie Infettive afferisce al Dipartimento delle Specialistiche Mediche di cui è direttore il dottor Giancarlo Landini. “E’ il primo centro della nostra Azienda Sanitaria a introdurre questa importante opzione terapeutica che semplifica la vita ai pazienti con la stessa efficacia del farmaco quotidiano” commenta Landini.