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Home » Scienze e culture » Diritti civili, cittadini italiani ben più aperti di chi governa. I dati Eurispes

Diritti civili, cittadini italiani ben più aperti di chi governa. I dati Eurispes

Dal sondaggio dell'istituto statistico emergono dati che dimostrano uno scollamento tra le decisioni delle istituzioni e la volontà del popolo

Domenico Guarino
27 Giugno 2022
bacio coppia gay

Una coppia di ragazzi si bacia avvolta nella bandiera arcobaleno

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“I politici sono quelli che ci meritiamo”. Quante volte abbiamo detto o sentito dire una frase del genere? I nostri governati rispecchiano i nostri difetti e dunque se la politica fa acqua non possiamo lamentarci perché la colpa è innanzitutto di noi cittadini. Ma sarà proprio così? A guardare i dati Eurispes sembrerebbe proprio di no. Anzi: sulla questione dei diritti civili, ad esempio, gli italiani sarebbero molto più avanti di chi li amministra.

Matrimonio egualitario, adozioni e riconoscimento dell’identità di genere…

Una coppia lesbica con il figlio

Prendiamo il caso dei diritti Lgbt: il report del 2022 rileva che la percentuale degli italiani favorevoli al matrimonio egualitario supera il 60% (61,3%), +2,9% rispetto al 2021. Nella prima rilevazione di Eurispes del 2009 la percentuale di italiani favorevoli ai matrimoni gay rappresentava una minoranza ed era del 40,4%; oggi a distanza di 13 anni la percentuale di favorevoli è salita del 20,9%. È vero che, a tutt’oggi, in Italia c’è un 38,7% di popolazione non favorevole alle nozze gay, mentre in Spagna ad esempio già nel lontano 2006 la percentuale di favorevoli era del 66%, più alta di quasi il 5% rispetto alla percentuale che troviamo in Italia nel 2022, ma il progresso è innegabile. Soprattutto se lo si paragona alla lentezza con cui certi principi si affermano in campo legislativo.

Stesso discorso per le adozioni da parte di coppie dello stesso sesso: nel report di Eurispes del 2022 a dirsi favorevole alla possibilità è il 48,3% degli italiani (+4% rispetto al 2021), arrivando quasi a pareggiare i contrari (51,7% contrari) un dato addirittura strabiliante se si considera che, nella rilevazione del 2009, gli italiani favorevoli alle adozioni gay erano appena il 19%.

Stesso discorso in materia di riconoscimento delle identità di genere che non si rispecchiano nel femminile o nel maschile (50,8% contrari- 49,2% favorevoli).La possibilità di autorizzare il cambiamento di sesso anche senza certificazioni mediche, semplicemente attraverso una autodichiarazione dell’interessato, trova d’accordo circa quattro italiani su dieci (37,6%).

…ma anche prostituzione, eutanasia e legalizzazione delle droghe leggere

Tra i temi che trovano a favore gli italiani c’è anche quello dell’eutanasia

E ancora, il 55,8% dei nostri connazionali si dice favorevole all’adozione da parte di single, mentre il 49,1% degli italiani è per legalizzazione della prostituzione, a fronte del 50,9% di contrari. Passando ad altre tematiche, il sondaggio fa rilevare un netta maggioranza di favorevoli sul tema eutanasia: il 74,9% degli italiani si dice favorevole, con un incremento del 4,5% rispetto al 2021. Per quanto riguarda, invece, la legalizzazione delle droghe leggere (hashish e marijuana) nel 2022 i favorevoli diventano maggioranza per la prima volta nella storia: sono il 52,3%, il 47,7% invece i contrari. Pensare che, nel 2021, appena un anno fa, solo il 44,7% si era espresso in maniera favorevole. Infine i diritti degli animali: netta oramai la maggioranza degli italiani contrari sui temi caccia (76,1%), uso di pellicce (l’82,1% ) e utilizzo di animali nei circhi (80,1%).

Se questi sono gli umori degli italiani, va capito come mai i nostri governanti la pensano spesso in maniera diversa.

 

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  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

#lucenews #lucelanazione #carlottabertotti #nevodiota
  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

#lucenews #lucelanazione #millepare #alessialanza #podcast
  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia
“I politici sono quelli che ci meritiamo”. Quante volte abbiamo detto o sentito dire una frase del genere? I nostri governati rispecchiano i nostri difetti e dunque se la politica fa acqua non possiamo lamentarci perché la colpa è innanzitutto di noi cittadini. Ma sarà proprio così? A guardare i dati Eurispes sembrerebbe proprio di no. Anzi: sulla questione dei diritti civili, ad esempio, gli italiani sarebbero molto più avanti di chi li amministra.

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Prendiamo il caso dei diritti Lgbt: il report del 2022 rileva che la percentuale degli italiani favorevoli al matrimonio egualitario supera il 60% (61,3%), +2,9% rispetto al 2021. Nella prima rilevazione di Eurispes del 2009 la percentuale di italiani favorevoli ai matrimoni gay rappresentava una minoranza ed era del 40,4%; oggi a distanza di 13 anni la percentuale di favorevoli è salita del 20,9%. È vero che, a tutt’oggi, in Italia c’è un 38,7% di popolazione non favorevole alle nozze gay, mentre in Spagna ad esempio già nel lontano 2006 la percentuale di favorevoli era del 66%, più alta di quasi il 5% rispetto alla percentuale che troviamo in Italia nel 2022, ma il progresso è innegabile. Soprattutto se lo si paragona alla lentezza con cui certi principi si affermano in campo legislativo. Stesso discorso per le adozioni da parte di coppie dello stesso sesso: nel report di Eurispes del 2022 a dirsi favorevole alla possibilità è il 48,3% degli italiani (+4% rispetto al 2021), arrivando quasi a pareggiare i contrari (51,7% contrari) un dato addirittura strabiliante se si considera che, nella rilevazione del 2009, gli italiani favorevoli alle adozioni gay erano appena il 19%. Stesso discorso in materia di riconoscimento delle identità di genere che non si rispecchiano nel femminile o nel maschile (50,8% contrari- 49,2% favorevoli).La possibilità di autorizzare il cambiamento di sesso anche senza certificazioni mediche, semplicemente attraverso una autodichiarazione dell’interessato, trova d’accordo circa quattro italiani su dieci (37,6%).

...ma anche prostituzione, eutanasia e legalizzazione delle droghe leggere

Tra i temi che trovano a favore gli italiani c'è anche quello dell'eutanasia
E ancora, il 55,8% dei nostri connazionali si dice favorevole all’adozione da parte di single, mentre il 49,1% degli italiani è per legalizzazione della prostituzione, a fronte del 50,9% di contrari. Passando ad altre tematiche, il sondaggio fa rilevare un netta maggioranza di favorevoli sul tema eutanasia: il 74,9% degli italiani si dice favorevole, con un incremento del 4,5% rispetto al 2021. Per quanto riguarda, invece, la legalizzazione delle droghe leggere (hashish e marijuana) nel 2022 i favorevoli diventano maggioranza per la prima volta nella storia: sono il 52,3%, il 47,7% invece i contrari. Pensare che, nel 2021, appena un anno fa, solo il 44,7% si era espresso in maniera favorevole. Infine i diritti degli animali: netta oramai la maggioranza degli italiani contrari sui temi caccia (76,1%), uso di pellicce (l’82,1% ) e utilizzo di animali nei circhi (80,1%). Se questi sono gli umori degli italiani, va capito come mai i nostri governanti la pensano spesso in maniera diversa.  
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