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L'Ecuador è il primo Paese al mondo a riconoscere i diritti naturali fondamentali degli animali selvatici

di DOMENICO GUARINO -
19 aprile 2022
luce3 (20)

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Diritto di esistere. Diritto al libero sviluppo del proprio comportamento. Diritto alla libertà e al buon vivere. Diritto all’alimentazione secondo le proprie esigenze nutrizionali, avendo accesso ad adeguate quantità di cibo e acqua per mantenerli in salute. Diritto a vivere in armonia. Diritto alla salute. Diritto all’habitat. Diritto di pretendere i propri diritti dalle autorità competenti. Diritto all’integrità fisica, mentale e sessuale. Diritto a vivere in un ambiente adatto, con adeguate condizioni di riparo e riposo. Diritto alla vita in un ambiente privo di violenza, nonché in un ambiente libero da crudeltà, paura e angoscia.
Ecuador-Animali selvatici-diritti

L'Ecuador è il primo Paese al mondo a riconoscere i diritti fondamentali della fauna selvatica

I diritti naturali degli animali selvatici

Non sono gli articoli della Dichiarazione universale dei diritti umani, ma i principi cui si è ispirata Corte di Giustizia dell’Ecuador, primo Paese al mondo a riconoscere i diritti fondamentali degli animali selvatici. Ovvero degli animali in quanto tali e non in relazione al fatto di essere compagnia o ‘domesticheria’ umana. Ed infatti tra i diritti troviamo anche quello a non essere cacciato, pescato, catturato, raccolto, estratto, detenuto, trafficato, commerciato o scambiato. Per la prima volta dunque vengono riconosciuti alla fauna selvatica i cosiddetti “Rights of Nature – diritti naturali”, estendendo a tutte le sue specie una protezione senza precedenti.
Scimmia lanosa

La sentenza dell'Ecuador parte dal caso di una scimmia detenuta illegalmente da una bibliotecaria per 18 anni nella sua casa

Il caso della scimmia Estrellita

La sentenza che ha portato a questa decisione riguarda il caso di una scimmia lanosa chiamata Estrellita, morta per un improvviso arresto cardiorespiratorio dopo che le autorità locali ecuadoriane l’hanno sequestrata dalla casa della bibliotecaria Ana Beatriz Burbano Proaño, dove ha vissuto per ben 18 anni, sin da quando aveva un mese. La bibliotecaria ha dunque intentato una causa per far tornare Estrellita nella sua abitazione facendo leva sullo stress causato alla scimmia ancora prima di sapere del suo decesso. Il tribunale, tuttavia, ha stabilito che ambedue le parti interessate hanno violato i diritti dell'esemplare: le autorità non hanno tenuto conto delle esigenze dell’animale, la bibliotecaria l’ha invece privata della vita nella natura. Ed ha stabilito con una sentenza storica che i diritti della natura, riconosciuti a livello costituzionale ancora dal 2008, conferiscono agli animali selvatici diritti legali distinti.

I diritti della natura si estendono agli animali

I diritti degli animali selvatici

I diritti degli animali selvatici rientrano in quelli naturali sanciti dalla Costituzione dell'Ecuador

Dal caso specifico, si è chiarito che “l'autorità ambientale avrebbe dovuto proteggere i diritti di Estrellita esaminando le sue circostanze specifiche prima di mettendola allo zoo”, mentre la signora Burbano avrebbe dovuto concederle il diritto alla libertà fisica in primis. “Sebbene i diritti della natura fossero sanciti dalla Costituzione, prima di questa decisione non era chiaro se i singoli animali potessero beneficiare dei diritti della natura ed essere considerati titolari dei diritti come parte della natura” ha dichiarato l’avvocato per l’ambiente Hugo Echeverría in una conferenza stampa. “Questa decisione eleva ora la salvaguardia della fauna selvatica ad un livello altissimo - ha sottolineato il legale - anche a seguito delle proteste degli ecuadoriani e di tutto il mondo dopo che a MasterChef Ecuador i concorrenti hanno cucinato animali selvatici”.