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Home » Scienze e culture » Erion Care, il primo consorzio per prevenire l’abbandono dei rifiuti dei prodotti del tabacco

Erion Care, il primo consorzio per prevenire l’abbandono dei rifiuti dei prodotti del tabacco

Ogni anno sono dispersi nell'ambiente 14,5 miliardi di mozziconi di sigaretta. Il loro abbandono provoca danni all'ambiente e alla biodiversità: per prevenirli è nata l'iniziativa di 4 aziende

Domenico Guarino
2 Ottobre 2022
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Alzi la mano chi non si è mai imbattuto –anche recentemente– in un avanzo di sigaretta disperso in spiaggia, in strada, ai bordi delle carreggiate o nei boschi. Si tratterebbe di un vero e proprio miracolo, considerato che ogni anno 4.500 miliardi di mozziconi finiscono nell’ambiente e di questi 14 miliardi se ne contano solo in Italia, mentre nel Mediterraneo rappresentano il 40% dei rifiuti complessivi (stime Marevivo).

Quali danni comporta l’abbandono dei mozziconi di sigaretta

mozziconi
Mozziconi di sigaretta

Oltre a deturpare l’ambiente, i mozziconi rappresentano una seria minaccia per gli organismi viventi e la salute dell’ecosistema. Quando dispersi, a causa dei composti chimici prodotti durante la combustione del tabacco e trattenuti dal filtro (nicotina, acido cianidrico, ammoniaca, acetaldeide, formaldeide, benzene, fenoli, piridine, piombo 210 e polonio 210) possono infatti essere tossici per i microrganismi, gli insetti, i pesci, gli uccelli e per i mammiferi, uomo compreso. Inoltre a causa della loro composizione – sono costituiti da acetato di cellulosa -, si accumulano nell’ambiente, data la loro limitata bio-degradabilità. Al punto che da uno studio del professor Giuliano Bonanomi del dipartimento di Scienze dell’agricoltura dell’università Federico II di Napoli, presentato 3 anni fa al congresso nazionale della società italiana di tabaccologia (SITAB), è emerso come, se la fase iniziale di decomposizione dura circa 30 giorni, con una perdita di massa di circa il 15% corrispondente all’involucro esterno di carta, per arrivare ad una completa distruzione servono decenni.

Il Consorzio Erion Care

Proprio per ridurre il più possibile il fenomeno dell’abbandono dei residui di sigaretta e favorire un corretto smaltimento degli stessi, le aziende Bat, Imperial Brands, JT International e Philip Morris hanno dato vita al Consorzio Erion Care. La cui nascita è frutto di oltre un anno di lavoro da parte dei soci fondatori che, sotto la guida di Unindustria (associazione territoriale del sistema Confindustria di Roma Frosinone Latina Rieti Viterbo), hanno deciso di intraprendere questa iniziativa. Le quattro aziende hanno potuto contare, oltre che sul sostegno e l’esperienza del sistema multi-consortile Erion, anche sul supporto strategico e organizzativo di EY Parthenon, che ha consentito un confronto costante con i migliori benchmark internazionali. La mossa segue l’applicazione in Italia della Direttiva Europea ‘Single Use Plastics’ (Sup) che introduce delle misure specifiche su alcune tipologie di scarti, come appunto i filtri dei prodotti del tabacco. La mission di Erion Care si focalizzerà sulla prevenzione di comportamenti scorretti dal punto di vista ambientale, come il gesto di gettare i mozziconi a terra, e nonché sulla partecipazione delle aziende del tabacco ai costi di una efficace ed efficiente gestione di questa tipologia di rifiuti, secondo il principio della Responsabilità estesa del produttore (Epr).

Le regole per i produttori

La norma prevede una serie di regole e requisiti a carico dei produttori dei prodotti del tabacco con filtri: la marcatura (art. 7), che deve informare i consumatori delle appropriate modalità di gestione e smaltimento del rifiuto; i regimi di Responsabilità estesa del produttore (art. 8), sulla copertura dei costi di raccolta, trasporto e trattamento di questi rifiuti; le misure di sensibilizzazione (art. 10), per spingere i consumatori ad adottare un comportamento responsabile in modo da ridurre la dispersione dei filtri che, in quanto costituiti da materiale plastico, figurano nell’elenco dei prodotti di cui si occupa la Direttiva Sup. “Contrastare l’abbandono e la dispersione dei rifiuti di prodotti da fumo e promuoverne il corretto smaltimento: sono questi gli obiettivi a cui lavorerò come direttore generale di Erion Care, in stretta collaborazione con le istituzioni, gli enti locali e con tutti coloro che possano concorrere a realizzarli”, ha commentato Letizia Nepi, che avrà il compito di guidare il consorzio no-profit promuovendo un confronto approfondito e costruttivo con il Mite, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) e i gestori dei servizi di igiene urbana. “Sono molto orgogliosa di ricoprire questo nuovo incarico per poter mettere a servizio di questi importanti traguardi l’esperienza che ho acquisito nell’ambito della gestione dei rifiuti e della sostenibilità”.

 

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  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

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  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

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  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia
Alzi la mano chi non si è mai imbattuto –anche recentemente– in un avanzo di sigaretta disperso in spiaggia, in strada, ai bordi delle carreggiate o nei boschi. Si tratterebbe di un vero e proprio miracolo, considerato che ogni anno 4.500 miliardi di mozziconi finiscono nell'ambiente e di questi 14 miliardi se ne contano solo in Italia, mentre nel Mediterraneo rappresentano il 40% dei rifiuti complessivi (stime Marevivo).

Quali danni comporta l'abbandono dei mozziconi di sigaretta

mozziconi
Mozziconi di sigaretta
Oltre a deturpare l’ambiente, i mozziconi rappresentano una seria minaccia per gli organismi viventi e la salute dell’ecosistema. Quando dispersi, a causa dei composti chimici prodotti durante la combustione del tabacco e trattenuti dal filtro (nicotina, acido cianidrico, ammoniaca, acetaldeide, formaldeide, benzene, fenoli, piridine, piombo 210 e polonio 210) possono infatti essere tossici per i microrganismi, gli insetti, i pesci, gli uccelli e per i mammiferi, uomo compreso. Inoltre a causa della loro composizione - sono costituiti da acetato di cellulosa -, si accumulano nell’ambiente, data la loro limitata bio-degradabilità. Al punto che da uno studio del professor Giuliano Bonanomi del dipartimento di Scienze dell’agricoltura dell’università Federico II di Napoli, presentato 3 anni fa al congresso nazionale della società italiana di tabaccologia (SITAB), è emerso come, se la fase iniziale di decomposizione dura circa 30 giorni, con una perdita di massa di circa il 15% corrispondente all’involucro esterno di carta, per arrivare ad una completa distruzione servono decenni.

Il Consorzio Erion Care

Proprio per ridurre il più possibile il fenomeno dell’abbandono dei residui di sigaretta e favorire un corretto smaltimento degli stessi, le aziende Bat, Imperial Brands, JT International e Philip Morris hanno dato vita al Consorzio Erion Care. La cui nascita è frutto di oltre un anno di lavoro da parte dei soci fondatori che, sotto la guida di Unindustria (associazione territoriale del sistema Confindustria di Roma Frosinone Latina Rieti Viterbo), hanno deciso di intraprendere questa iniziativa. Le quattro aziende hanno potuto contare, oltre che sul sostegno e l'esperienza del sistema multi-consortile Erion, anche sul supporto strategico e organizzativo di EY Parthenon, che ha consentito un confronto costante con i migliori benchmark internazionali. La mossa segue l'applicazione in Italia della Direttiva Europea 'Single Use Plastics' (Sup) che introduce delle misure specifiche su alcune tipologie di scarti, come appunto i filtri dei prodotti del tabacco. La mission di Erion Care si focalizzerà sulla prevenzione di comportamenti scorretti dal punto di vista ambientale, come il gesto di gettare i mozziconi a terra, e nonché sulla partecipazione delle aziende del tabacco ai costi di una efficace ed efficiente gestione di questa tipologia di rifiuti, secondo il principio della Responsabilità estesa del produttore (Epr).

Le regole per i produttori

La norma prevede una serie di regole e requisiti a carico dei produttori dei prodotti del tabacco con filtri: la marcatura (art. 7), che deve informare i consumatori delle appropriate modalità di gestione e smaltimento del rifiuto; i regimi di Responsabilità estesa del produttore (art. 8), sulla copertura dei costi di raccolta, trasporto e trattamento di questi rifiuti; le misure di sensibilizzazione (art. 10), per spingere i consumatori ad adottare un comportamento responsabile in modo da ridurre la dispersione dei filtri che, in quanto costituiti da materiale plastico, figurano nell’elenco dei prodotti di cui si occupa la Direttiva Sup. "Contrastare l’abbandono e la dispersione dei rifiuti di prodotti da fumo e promuoverne il corretto smaltimento: sono questi gli obiettivi a cui lavorerò come direttore generale di Erion Care, in stretta collaborazione con le istituzioni, gli enti locali e con tutti coloro che possano concorrere a realizzarli”, ha commentato Letizia Nepi, che avrà il compito di guidare il consorzio no-profit promuovendo un confronto approfondito e costruttivo con il Mite, l'Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) e i gestori dei servizi di igiene urbana. "Sono molto orgogliosa di ricoprire questo nuovo incarico per poter mettere a servizio di questi importanti traguardi l’esperienza che ho acquisito nell’ambito della gestione dei rifiuti e della sostenibilità".  
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