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Fenicotteri rosa morti: la foto della strage conquista il premio e risveglia le coscienze

Mehdi Mohebi Pour è il vincitore del concorso 'The Environmental Photographer of the Year': "Voglio diffondere le immagini della catastrofe climatica di Miankaleh, in Iran"

di LETIZIA CINI -
26 dicembre 2022
La foto vincitrice del concorso The Environmental Photographer of the Year

La foto vincitrice del concorso The Environmental Photographer of the Year

A dominare la scena della XV edizione del concorso The Environmental Photographer of the Year è - purtroppo - il cambiamento climatico e l’impatto degli esseri umani sul Pianeta. Nel 2019-2020 e 2020-2021, migliaia di uccelli sono morti nella laguna di Miankala per la siccità. Lo scatto di Mehdi Mohebi Pour immortala l’impegno dei volontari per recuperare i corpi e arrestare la diffusione della malattia.

Il vincitore del concorso fotografico

“Sono orgoglioso di essere il vincitore del premio come miglior fotografo del 2022 e di aver vinto il prestigioso riconoscimento - le parole di Mehdi Mohebi Pour - . La fotografia naturalistica aiuta e mostrare i danni arrecati all’ambiente e al mondo circostante, ed è questa la mia priorità fotografica. Voglio diffondere le immagini di questo evento catastrofico in tutto il mondo“, sottolinea riferendosi allo scatto che documenta la triste morte degli uccelli. “L’allarme è stato lanciato e tutti sono a conoscenza che lo stato delle zone umide del mondo non è buono - il vincitore del concorso di fotografia ambientale 2022 - : la morte delle zone umide è uguale alla morte di noi umani, i cambiamenti climatici e lo stile di vita di noi umani stanno portando il pianeta alla distruzione“.

La motivazione

Giunto alla sua quindicesima edizione, l’Environmental Photographer Of The Year mette in mostra la fotografia ambientale ispiratrice, ma fornisce anche una piattaforma internazionale per sensibilizzare sui problemi che mettono a rischio il nostro pianeta. Il concorso del 2022 ha visto la partecipazione di oltre 115 territori in tutto il mondo e di fotografi dilettanti e professionisti di tutte le età, dai sette ai 90 anni. Il vincitore del primo premio di quest’anno è Mehdi Mohebi Pour, per la sua tristissima immagine intitolata The Bitter Death of Birds. Lo scatto ritrae solo tre delle migliaia di uccelli morti nella laguna di Miankaleh in Iran a causa della contaminazione e della mancanza d’acqua. Ma mostra anche gli sforzi degli operatori ambientali per raccogliere i corpi per prevenire la diffusione della malattia. Questa immagine è stata scelta come vincitrice per la sua “rappresentazione surreale della natura circolare della vita tra uomo e fauna selvatica; così come la sua potente combinazione di trasmettere i reali problemi ambientali che interessano il nostro pianeta, utilizzando colori audaci e contrastanti per creare una foto visivamente accattivante”, spiega la giuria.
“Voglio che le persone di tutto il mondo sappiano di questo triste evento della morte degli uccelli perché, se non riconsideriamo il nostro stile di vita e non ci prendiamo cura del pianeta, è ciò che accadrà presto in altri Paesi”, leparole di Mohebi Pour (foto Instagram)

“Voglio che le persone di tutto il mondo sappiano di questo triste evento della morte degli uccelli perché, se non riconsideriamo il nostro stile di vita e non ci prendiamo cura del pianeta, è ciò che accadrà presto in altri Paesi”, le parole di Mohebi Pour (foto Instagram)

“Voglio che le persone di tutto il mondo sappiano di questo triste evento della morte degli uccelli perché, se non riconsideriamo il nostro stile di vita e non ci prendiamo cura del pianeta, è ciò che accadrà presto in altri Paesi”, sottolinea Mohebi Pour. I funzionari della Repubblica islamica avevano precedentemente affermato che il botulismo era la causa della morte degli uccelli, ma gli ambientalisti e gli esperti di animali hanno rifiutato la spiegazione e criticato i funzionari del governo per la loro mancanza di trasparenza e per aver fatto tali affermazioni.

Le proteste in Iran

Impossibile avere ulteriori notizie in merito: dal settembre scorso la Repubblica islamica dell’Iran è scossa da proteste e scioperi scatenati dalla morte di Mahsa (Jina) Amini, studentessa curda 22enne, avvenuta mentre era in custodia della polizia morale di Teheran. Le manifestazioni si sono diffuse a macchia d’olio in tutto il paese e stanno coinvolgendo ampie fette della popolazione a prescindere dall’età, dal genere e dall’appartenenza sociale, continuando nonostante la sanguinosa repressione e il controllo di internet da parte delle autorità iraniane. I disordini e i raduni, inizialmente motivati dalla morte di Amini, hanno dato voce a un più ampio dissenso rivolto contro la Repubblica islamica e la Guida Suprema Ali Khamenei.

Iran: strage di volatili sul mar Caspio

Iran: strage di volatili sul mar Caspio

Iran: strage di fenicotteri rosa sul mar Caspio

Già a partire del 2020 scattò l’allarme in Iran per la moria di volatili, avvenuta senza alcuna spiegazione: vennero recuperate migliaia di carcasse di uccelli migratori nella penisola di Miankaleh, provincia di Māzandarān, nel nord del Paese. A riferirlo l’agenzia ufficiale Irna, secondo la quale i corpi senza vita degli uccelli erano stati rivenuti lungo le rive dei villaggi di Galoogah e Qalehpayan, nella cittadina di Behshahr, nell’estrema periferia sud-orientale del mar Caspio“. Testimoni locali riferirono che, tra le specie più colpite, ci fossero proprio il fenicottero, il mestolone comune e la folaga. In un periodo di allerta internazionale per l’epidemia in atto di Coronavirus, partita da un mercato di animali a Wuhan, in Cina, anche la notizia di una moria (misteriosa) di uccelli scatenò polemiche e timori. In via precauzionale le autorità del luogo ordinarono di raccogliere e bruciare le carcasse, invitando tutta la popolazione di Mazandaran a non comprare o consumare uccelli selvatici, al fine di garantire la loro salute. Ali Aboutalebi, ambientalista della zona, sottolinea che negli ultimi anni si sono verificati casi analoghi di morti misteriose nelle foreste della zona; dalle analisi è emerso che alcuni uccelli risultavano allergici a un particolare tipo di alga e, più in generale, “le morie di volatili mostrano un alto rischio di avvelenamento o contaminazione”.

Le cause

Nel 2020 scattò l’allarme in Iran per la moria di fenicotteri rosa

Nel 2020 scattò l’allarme in Iran per la moria di fenicotteri rosa

L’inquinamento delle acque è uno dei motivi delle stragi di animali. Safar Ali Makenali, vice-direttore dell’Organizzazione di salute e prevenzione veterinaria, parla di possibile avvelenamento da botulino e l’origine della tossina da ricercare nelle “radici di piante in decomposizione”.

Dove si trova la penisola di Miankaleh

La penisola di Miankaleh è una striscia lunga 48 km e larga fra gli 1,3 e i 3,2 km, che separa la baia di Gorgan dal Mar Caspio. Essa ospita diversi volatili unici della regione del Caspio, oltre a rettili presenti solo nell’area. Il luogo è anche un importante rifugio riconosciuto a livello internazionale per gli uccelli migratori. Il pascolo eccessivo, la caccia illegale, la pesca, la deforestazione e la diffusione non pianificata di villaggi sono alcune delle sfide che rappresentano una minaccia per l’ambiente della regione.