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Home » Scienze e culture » Franco Battiato, l’uomo dell’Isola dei Giardini’: l’atto d’amore di Guerrera

Franco Battiato, l’uomo dell’Isola dei Giardini’: l’atto d’amore di Guerrera

Scrittore e giornalista, il biografo legato al grande musicista siciliano da un'amicizia trentennale, ha dato alle stampe un volume intimo: "Con noi amici era una persona semplice, amava la sincerità che a sua volta donava a piene mani"

Lucia Lapi
11 Maggio 2022
A rendere omaggio al genio di Franco Battiato, è appena stato pubblicato ‘Battiato - L’uomo dell’Isola dei Giardini’ ( Edizioni Minerva) di Guido G. Guerrera, scrittore e giornalista

A rendere omaggio al genio di Franco Battiato, è appena stato pubblicato ‘Battiato - L’uomo dell’Isola dei Giardini’ ( Edizioni Minerva) di Guido G. Guerrera, scrittore e giornalista

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Il diciotto maggio dello scorso anno il mondo della musica nella sua espressione più alta perdeva uno dei suoi più grandi interpreti in assoluto. Dopo una lunga ed estenuante malattia se ne andava Franco Battiato, lasciando un vuoto difficile da colmare in chi lo ha amato, seguito per la sua creatività di compositore eclettico e apprezzato per la sua natura di uomo generoso e sensibile.

A rendere omaggio a quel suo genio, è appena stato pubblicato ‘Battiato – L’uomo dell’Isola dei Giardini’ ( Edizioni Minerva) di Guido G. Guerrera, scrittore e giornalista, nota firma di Luce! e dei quotidiani del gruppo Monrif.

A rendere omaggio al genio di Franco Battiato, è appena stato pubblicato ‘Battiato - L’uomo dell’Isola dei Giardini’ ( Edizioni Minerva) di Guido G. Guerrera, scrittore e giornalista
A rendere omaggio al genio di Franco Battiato, è appena stato pubblicato ‘Battiato – L’uomo dell’Isola dei Giardini’ ( Edizioni Minerva) di Guido G. Guerrera, scrittore e giornalista

E’ specialmente un Battiato ‘intimo’ quello che emerge dalle pagine del volume in cui spiccano i contributi dei tanti personaggi che sono stati al suo fianco e hanno strettamente collaborato con lui. Da Filippo Destrieri a Juri Camisasca, passando per Antonio Ballista e Carlo Guaitoli, fino ad arrivare a Syusy Blady e Giovanni Caccamo. Testimonianze ricche di aneddoti e piene di partecipe commozione, nel ricordo dell’amico che solo in apparenza con c’è più perché invece la sua presenza pulsa di vita nel cuore di ognuno , come ‘con parole sue’ e in modo efficace sottolinea Umberto Broccoli nella prefazione.

Guerrera racconta in prima persona il lungo viaggio compiuto insieme a Franco, un’amicizia durata trent’anni e costellata di conversazioni, confronti su temi filosofici e simbolici cari a entrambi e contrassegnata da una articolata serie di interviste rilasciate al giornalista per QN nell’arco dei tre decenni. Si parla dunque del personaggio Battiato, con la sua produzione artistica assolutamente unica e dell’uomo, soprattutto di Franco, che nel privato era una persona semplice, dotata di straordinario senso dell’humour e sempre disponibile.

Guido Guidi Guerrera e Franco Battiato
Guido Guidi Guerrera e Franco Battiato

Franco Battiato ha toccato con profondità, competenza e notevole delicatezza tante tematiche, come nel caso dell’amore che a suo giudizio ha valore solo quando lo si pensa assoluto e universale. Oppure quando affronta temi sociali componendo canzoni di denuncia come ‘Povera Patria’, e sfiora i drammi della guerra allorché quarant’anni fa descriveva ‘l’ira funesta dei profughi afghani che dal confine si spostarono nell’Iran.’ Un Battiato che vive in ogni pagina del libro per quello che è stato e continua ad essere, per quella promessa di ‘tornare ancora’, e soprattutto grazie a quel suo rivelarsi ‘cura’ incomparabile nei confronti dei tanti ‘esseri speciali’ , divenuti scrigno della sua intramontabile arte. Al quarto libro sulla figura di Franco Battiato, Guerrera, che ha goduto del privilegio di avere il pieno appoggio del compositore siciliano con una costante partecipazione e il personale consenso dell’uso dei suoi dipinti come cover, arriva a quest’ultimo ‘L’uomo dell’Isola dei Giardini’ regalando al pubblico dei lettori un Battiato decisamente inedito e per molti versi sorprendente.

Cosa ha significato per lei scrivere questo libro?

E’ un’amicizia antica quella che lega Guido Guidi Guerrera a Franco Battiato

“All’inizio mi è costato parecchio. Mi fermavo spesso in lacrime e la commozione aveva il sopravvento, e non riuscivo a rassegnarmi di aver perso un amico così importante per me. Poi all’improvviso tutto si è fatto lieve e così ho scoperto di essere come incitato e protetto da un ‘invisibile carezza’: Franco da una dimensione diversa dalla nostra ma assolutamente presente mi incitava a proseguire, a fare bene quel mio lavoro”.

In che modo racconta stavolta ‘il suo’ Battiato?

“Cercando di usare il massimo rispetto nei suoi confronti e facendomi sorprendere dalla sua natura in modo da trasferire al meglio queste mie sensazioni. Franco non era mai uguale a se stesso nella vita così come nel suo ruolo di uomo di spettacolo. Un modo di vedere le cose fortemente coraggioso e contagioso, perché Battiato era senza dubbio una persona molto curiosa e proprio questa sua prerogativa lo spingeva verso l’esplorazione di ambiti artistici in apparenza differenti”.

Che cosa ha rappresentato per voi essere entrambi siciliani?

E' un'amicizia antica quella che lega Guido Guidi Guerrera a Franco Battiato
E’ un’amicizia antica quella che lega Guido Guidi Guerrera a Franco Battiato

“Ogni siciliano sa di essere una miscellanea di contrastanti emozioni, di dovere fare i conti con una natura magmatica quanto quell’isola e per questa ragione celebrerà in ogni occasione possibile riti di appartenenza uterina tra sé e quelle potenti origini. Le proprie radici non possono essere rinnegate neppure volendolo. Radici che nel caso di Franco erano potenti quanto il suo rapporto con la madre che era in un certo senso metafora di quella terra contraddittoria in tutte le sue espressioni”.

Cosa le manca di lui in modo particolare?

“Tutto e niente. Mi spiego: Franco vive ‘come un incantesimo’ in me da sempre. Da quando sono stato come folgorato all’inizio degli anni Ottanta ascoltando per caso ‘Centro di Gravità Permanente’. All’inizio ne rimasi quasi sconcertato, poi si insinuò in me un interesse sempre più emotivamente partecipe. In quel momento scoprii che quella magia di suoni e testi si fondeva perfettamente con il mio percorso spirituale. Iniziai a suonare al piano le sue canzoni e scoprii che niente mi avrebbe coinvolto per sempre di più. Quindi mi manca adesso la sua voce al telefono, la sua presenza, i caffè d’orzo presi assieme, le anteprime dei suoi dischi alle quali spesso reagivo con una mia frase che a lui doveva piacere molto: ‘di nuovo hai scritto cose che sembrano benedette da Dio…’. Ed era vero. Perché Franco amava la sincerità che a sua volta donava a piene mani. Una cosa ci tengo a precisare: non sono un tecnico e, con tutto il rispetto per chi lo è, evito di esserlo perché la mia inclinazione è quella che privilegia le vie del cuore e molto meno quelle della fredda ragione “.

Quindi?

A rendere omaggio al genio di Franco Battiato è uscito ‘Battiato – L’uomo dell’Isola dei Giardini’ (Edizioni Minerva) di Guido G. Guerrera (nella foto d’archivio, a destra e, accanto a lui, il maestro siciliano)

“Quindi il mio libro è essenzialmente un atto d’amore, con tutte le possibili e fatali imprecisioni tipiche del prevalere della passione. Ma di questo sono contento, anzi felice. Perché così Franco me lo sento ancora vicino, perché ho la certezza piena e calda di avere una volta di più la sua approvazione come quando dopo aver scritto la mia prima biografia su di lui mi telefonò, esclamando con la sua tipica intonazione che ho ancora nelle orecchie: ‘Guido, ma che vuoi vincere un premio?’…”

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  • “Senza le pinnette e le palette sarò costretta a modificare in modo sostanziale i miei allenamenti. Anche se riuscissi a reperire qualcosa, non farei di certo in tempo ad adattarli”. 

Episodio di cattivo gusto quello accaduto ai danni della paratleta e campionessa Veronica Yoko Plebani. L’atleta è stata vittima di un furto mentre era a Torino per salutare degli amici: le sono sparite lo zaino con pinnette e palette. Venerdì sarà in Canada per partecipare alla prova di triathlon di Coppa del Mondo.

Di Edoardo Martini ✍

#lucenews #lucelanazione #veronicayokoplebani #torino #triathloncanada #coppadelmondocanada
  • L’attore Denzel Washington, la ginnasta campionessa olimpica Simone Biles, la calciatrice Megan Rapinoe, oltre che la deputata che ha promosso la riforma delle armi Gabrielle Giffords, saranno insigniti della Freedom Medal, la più alta onoreficenza civile degli Stati Uniti. La cerimonia si terrà alla Casa Bianca alla presenza del presidente Joe Biden e della first lady. 🏅

La Casa Bianca ha dichiarato che Rapinoe, Biles e altre 15 persone saranno onorate giovedì prossimo perché, spiega: “Hanno superato ostacoli significativi per ottenere risultati impressionanti nelle arti e nelle scienze, hanno dedicato la loro vita a questo e hanno agito con coraggio per controllare il cambiamento nelle loro comunità e in tutto il mondo, aprendo strade per le generazioni a venire”. 

Per Megan Rapinoe aver ricevuto la chiamata del presidente degli Stati Uniti è stato un momento unico ed indimenticabile: “In quel momento ho parlato con il Presidente, ero, e sono tuttora, totalmente sopraffatta. Sono veramente onorata di essere stata scelta per questo premio dal presidente Biden e mi sento ispirata e motivata come sempre a continuare questa lunga storia di lotta per la libertà di tutte le persone. Per citare Emma Lazarus,
  • Sos animali, adesso basta abbandonarli. ❌

Ha preso il via martedì 4 luglio la campagna contro l’abbandono promossa dal Dipartimento Tutela Ambiente di Roma Capitale, adottando un messaggio forte che definisce disumana questa pratica. Migliaia di cani e gatti, ogni anno, finiscono in strada, fuori dalle case che li avevano precedentemente accolti, lontani da quell’amore passeggero sfumato come un battito di ciglia. Lo ha dimostrato, drammaticamente, la pandemia: con la fine dell’emergenza sanitaria sono oltre 100mila gli amici a quattro zampe che sono stati rimandati indietro da padroni che si erano già stufati di loro. 

La campagna, che durerà tutta l’estate, ricorda che l’abbandono è un reato punibile con l’arresto fino a un anno o un’ammenda fino a 10mila euro.

“Questa è la stagione in cui le gatte partoriscono ed è la stessa in cui si registra il più alto numero di casi di abbandono. In molti partono per le vacanze e non sono disposti ad adottare un animale adesso. Nei mesi scorsi siamo riusciti a darne via tanti, quelli delle prime cucciolate, ma adesso niente. È necessaria una presa di coscienza da parte di queste persone che hanno tanti gatti: bisogna far capire loro la necessità di sterilizzare. Ma ancor più c’è bisogno di un aiuto concreto da parte del comune e della Asl."

Il dottore amico di Jovanotti, vincitore nel 2020 del titolo ‘Aretino dell’anno’, è noto per essere molto presente sui social, la sua pagina Facebook è costantemente aggiornata e questo gli permette di arrivare a molte persone, regalando un’importante possibilità agli animali di trovare un padrone disposto ad adottarli. 

“Se ogni anno riesco a far adottare dai duecento ai trecento gatti, lo devo soprattutto ai social, dove basta mettere un annuncio per trovare un interessato”. 

Articolo a cura di Sofia Zuppa ✍

#ucenews #lucelanazione #sosanimali #amiciaquattrozampe #miglioreamicodelluomo #adottaunanimale #stopabbandonoanimali
  • Papa Francesco ha deciso di scrivere un
Il diciotto maggio dello scorso anno il mondo della musica nella sua espressione più alta perdeva uno dei suoi più grandi interpreti in assoluto. Dopo una lunga ed estenuante malattia se ne andava Franco Battiato, lasciando un vuoto difficile da colmare in chi lo ha amato, seguito per la sua creatività di compositore eclettico e apprezzato per la sua natura di uomo generoso e sensibile. A rendere omaggio a quel suo genio, è appena stato pubblicato ‘Battiato - L’uomo dell’Isola dei Giardini’ ( Edizioni Minerva) di Guido G. Guerrera, scrittore e giornalista, nota firma di Luce! e dei quotidiani del gruppo Monrif.
A rendere omaggio al genio di Franco Battiato, è appena stato pubblicato ‘Battiato - L’uomo dell’Isola dei Giardini’ ( Edizioni Minerva) di Guido G. Guerrera, scrittore e giornalista
A rendere omaggio al genio di Franco Battiato, è appena stato pubblicato ‘Battiato - L’uomo dell’Isola dei Giardini’ ( Edizioni Minerva) di Guido G. Guerrera, scrittore e giornalista
E’ specialmente un Battiato ‘intimo’ quello che emerge dalle pagine del volume in cui spiccano i contributi dei tanti personaggi che sono stati al suo fianco e hanno strettamente collaborato con lui. Da Filippo Destrieri a Juri Camisasca, passando per Antonio Ballista e Carlo Guaitoli, fino ad arrivare a Syusy Blady e Giovanni Caccamo. Testimonianze ricche di aneddoti e piene di partecipe commozione, nel ricordo dell’amico che solo in apparenza con c’è più perché invece la sua presenza pulsa di vita nel cuore di ognuno , come ‘con parole sue’ e in modo efficace sottolinea Umberto Broccoli nella prefazione. Guerrera racconta in prima persona il lungo viaggio compiuto insieme a Franco, un’amicizia durata trent’anni e costellata di conversazioni, confronti su temi filosofici e simbolici cari a entrambi e contrassegnata da una articolata serie di interviste rilasciate al giornalista per QN nell’arco dei tre decenni. Si parla dunque del personaggio Battiato, con la sua produzione artistica assolutamente unica e dell’uomo, soprattutto di Franco, che nel privato era una persona semplice, dotata di straordinario senso dell’humour e sempre disponibile.
Guido Guidi Guerrera e Franco Battiato
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E' un'amicizia antica quella che lega Guido Guidi Guerrera a Franco Battiato
“All’inizio mi è costato parecchio. Mi fermavo spesso in lacrime e la commozione aveva il sopravvento, e non riuscivo a rassegnarmi di aver perso un amico così importante per me. Poi all’improvviso tutto si è fatto lieve e così ho scoperto di essere come incitato e protetto da un ‘invisibile carezza’: Franco da una dimensione diversa dalla nostra ma assolutamente presente mi incitava a proseguire, a fare bene quel mio lavoro". In che modo racconta stavolta ‘il suo’ Battiato? “Cercando di usare il massimo rispetto nei suoi confronti e facendomi sorprendere dalla sua natura in modo da trasferire al meglio queste mie sensazioni. Franco non era mai uguale a se stesso nella vita così come nel suo ruolo di uomo di spettacolo. Un modo di vedere le cose fortemente coraggioso e contagioso, perché Battiato era senza dubbio una persona molto curiosa e proprio questa sua prerogativa lo spingeva verso l’esplorazione di ambiti artistici in apparenza differenti”. Che cosa ha rappresentato per voi essere entrambi siciliani?
E' un'amicizia antica quella che lega Guido Guidi Guerrera a Franco Battiato
E' un'amicizia antica quella che lega Guido Guidi Guerrera a Franco Battiato
“Ogni siciliano sa di essere una miscellanea di contrastanti emozioni, di dovere fare i conti con una natura magmatica quanto quell’isola e per questa ragione celebrerà in ogni occasione possibile riti di appartenenza uterina tra sé e quelle potenti origini. Le proprie radici non possono essere rinnegate neppure volendolo. Radici che nel caso di Franco erano potenti quanto il suo rapporto con la madre che era in un certo senso metafora di quella terra contraddittoria in tutte le sue espressioni". Cosa le manca di lui in modo particolare? “Tutto e niente. Mi spiego: Franco vive ‘come un incantesimo’ in me da sempre. Da quando sono stato come folgorato all’inizio degli anni Ottanta ascoltando per caso ‘Centro di Gravità Permanente’. All’inizio ne rimasi quasi sconcertato, poi si insinuò in me un interesse sempre più emotivamente partecipe. In quel momento scoprii che quella magia di suoni e testi si fondeva perfettamente con il mio percorso spirituale. Iniziai a suonare al piano le sue canzoni e scoprii che niente mi avrebbe coinvolto per sempre di più. Quindi mi manca adesso la sua voce al telefono, la sua presenza, i caffè d’orzo presi assieme, le anteprime dei suoi dischi alle quali spesso reagivo con una mia frase che a lui doveva piacere molto: ‘di nuovo hai scritto cose che sembrano benedette da Dio...’. Ed era vero. Perché Franco amava la sincerità che a sua volta donava a piene mani. Una cosa ci tengo a precisare: non sono un tecnico e, con tutto il rispetto per chi lo è, evito di esserlo perché la mia inclinazione è quella che privilegia le vie del cuore e molto meno quelle della fredda ragione ". Quindi?
A rendere omaggio al genio di Franco Battiato è uscito ‘Battiato - L’uomo dell’Isola dei Giardini’ (Edizioni Minerva) di Guido G. Guerrera (nella foto d'archivio, a destra e, accanto a lui, il maestro siciliano)
"Quindi il mio libro è essenzialmente un atto d’amore, con tutte le possibili e fatali imprecisioni tipiche del prevalere della passione. Ma di questo sono contento, anzi felice. Perché così Franco me lo sento ancora vicino, perché ho la certezza piena e calda di avere una volta di più la sua approvazione come quando dopo aver scritto la mia prima biografia su di lui mi telefonò, esclamando con la sua tipica intonazione che ho ancora nelle orecchie: 'Guido, ma che vuoi vincere un premio?'...”
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