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Home » Scienze e culture » Giornata internazionale della Terra: “Nel 2022 gli italiani promettono più attenzione verso il pianeta”

Giornata internazionale della Terra: “Nel 2022 gli italiani promettono più attenzione verso il pianeta”

Lo rivela un sondaggio di HelloFresh, realizzata da Censuswide per l’occasione: “Scelte mirate di consumo e il 32% degli intervistati si impegna a ridurre gli sprechi alimentari nella routine quotidiana“

Domenico Guarino
22 Aprile 2022
La giornata internazionale della terra, il World Earth Day che cade ogni anno il 22 aprile

La giornata internazionale della terra, il World Earth Day che cade ogni anno il 22 aprile

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Piano piano, ma con costanza e sempre maggiore. Il rapporto tra gli italiani e la sostenibilità ecologica sta diventando più stretto. E, considerando quando sta accadendo nel mondo, a partire dalla crisi climatica per arrivare ad una guerra che, volenti o nolenti, ci mette di fronte all’urgenza di modificare le nostre abitudini di consumo, questa, nel mare di quelle pessime, è davvero una bella notizia!
Certo si potrebbe correre più veloci, con più costanza, in più direzioni, seguendo una strategia coordinata; ma considerando da dove eravamo partiti solo pochi anni fa, vale la pena di tirare un sospiro di sollievo. E che questo accada in occasione della Giornata Mondiale della Terra, che cade ogni anno il 22 aprile, è ancora più significativo.
Secondo infatti quanto reso noto dal sondaggio di HelloFresh, realizzata da Censuswide per l’occasione, nel 2022 il 33% degli italiani sarà più attento verso il pianeta con scelte mirate di consumo e il 32% si impegna a ridurre gli sprechi alimentari nella routine quotidiana.

Secondo l’Ocse per invertire la tendenza dell’inquinamento ambientale è necessario creare un mercato separato e ben funzionante per la plastica riciclata

HelloFresh è un il rivoluzionario servizio lanciato da metà ottobre 2021 in Italia, che si occupa di fornire kit per la preparazione dei pasti ed è da sempre impegnato a garantire un consumo responsabile, che rappresenta la prima manifestazione di attenzione verso il nostro pianeta, a partire dalla riorganizzazione della spesa per programmare i propri menù settimanali.

La ricerca

Dalla ricerca emerge infatti come i maggiori comportamenti che portano gli italiani a sprecare il cibo siano la quantità eccessiva di alimenti cucinati (34%), gli acquisti non calibrati da un piano alimentare preciso (28%) e la scelta di ingredienti sbagliati (16%).
Ecco dunque che organizzare meglio i propri consumi diventa basilare.
Da questo punto di vista risulta indubbiamente incoraggiante che il 33% di coloro che hanno risposto alla survey si ripromette di fare scelte di consumo più mirate e addirittura il 52% ha cambiato il proprio approccio in cucina per ridurre gli avanzi.
Rispetto a 10 anni fa, inoltre, oltre 1 italiano su 10 si impegna maggiormente a compiere acquisti razionali per la propria tavola, e quasi il 40% ha implementato pratiche sostenibili nella ricerca degli ingredienti. Un trend in aumento nel 2022: il 47% degli italiani vorrebbe, già da quest’anno, comprare sempre più alimenti di provenienza locale, dimostrandosi propenso a spendere una somma maggiore per assicurarsi ingredienti a filiera corta (34%) e di stagione (28%).

Il World Earth Day, che si celebra dal 1970, può costituire uno spunto per un cambiamento radicale e permanente in vista di un futuro ambientale e sociale migliore
Il World Earth Day, che si celebra dal 1970, può costituire uno spunto per un cambiamento radicale e permanente in vista di un futuro ambientale e sociale migliore

Dalla ricerca emerge anche quanto i nostri connazionali siano sempre più coscienti rispetto alle esigenze della Terra e prediligano scelte consapevoli verso la salvaguardia dell’ambiente. A confermarlo è l’89% degli intervistati, per cui è importante che vengano adottate pratiche di sostenibilità in ciascuna delle fasi della filiera alimentare – dalla produzione e raccolta delle materie prime, all’arrivo del prodotto nelle cucine, fino allo smaltimento dei rifiuti generati.
Il World Earth Day, che si celebra dal 1970, può costituire uno spunto per un cambiamento radicale e permanente in vista di un futuro ambientale e sociale migliore. Come? Legambiente ha stilato un decalogo che può aiutare governi e cittadini a prendere le loro decisioni

Cosa può fare il Governo?

responsabilità imprese diritti ambiente
Più rinnovabili: obiettivo, arrivare ad autorizzare entro un anno 90 GW di nuovi impianti a fonti rinnovabili

Più rinnovabili: arrivare ad autorizzare entro un anno 90 GW di nuovi impianti a fonti rinnovabili da realizzare entro il 2026 ed approvare un decreto sblocca rinnovabili per sostituire le centrali a gas costruite dopo il blackout nazionale del 2003 e per ridurre i consumi di gas di 36 miliardi di m3 all’anno entro il 2026.
Più mobilità sostenibile: servono più colonnine di ricarica e più treni e autobus elettrici nelle città inquinate; più risorse ai Comuni per i Piani Mobilità sostenibile e gli spostamenti ciclopedonali; ridisegnare lo spazio pubblico e le zone 30 come principale misura di sicurezza stradale. Stop invece ai bonus per l’acquisto di qualsiasi veicolo a motore a combustione.

Politiche climatiche più ambiziose: mettere in campo politiche più ambiziose in linea con l’obiettivo di 1.5 °C e misure non più rimandabili, come lo stop ai sussidi ambientalmente dannosi, per far uscire il nostro Paese dalla dipendenza delle fonti fossili, a partire dal gas russo, accelerando lo sviluppo delle politiche di efficienza e delle fonti rinnovabili.

Più economia circolare: serve una strategia e un piano nazionale che abbia al centro. Mille nuovi impianti di riuso e riciclo; più controlli ambientali e dibattito pubblico nei territori; più semplificazioni e decreti End of waste; lo sviluppo del mercato dei prodotti riciclati.
Più coinvolgimento dei territori: ovvero un maggiore coinvolgimento delle comunità locali attraverso il dibattito pubblico. Ad esempio, nel percorso legato alla realizzazione delle opere del PNRR si prevedere l’obbligo di un confronto coi cittadini, che permetterebbe anche di contenere la sindrome nimby di questi ultimi  (not in my backyard, non nel mio giardino) e il nimto degli eletti (not in my terms of office, non nel mio mandato).

Platica ambiente
Fare una corretta raccolta differenziata: è fondamentale fare una corretta separazione domestica dei rifiuti finalizzata alla raccolta differenziata

Cosa possono fare i cittadini?

Cittadini promuser: i produttori-consumatori della propria energia rinnovabile diventano protagonisti di un nuovo modello energetico sempre più distribuito, incentrato sulle fonti rinnovabili, in grado di contrastare in maniera determinante i cambiamenti climatici ma che permette anche alle famiglie di risparmiare sulla bolletta.

Fare una corretta raccolta differenziata: è fondamentale fare una corretta separazione domestica dei rifiuti finalizzata alla raccolta differenziata e seguire la regola delle tre R: riduci (è fondamentale ridurre la produzione di rifiuti all’origine), riusa (ogni prodotto va utilizzato più volte possibile), ricicla (partendo dal fatto anche un rifiuto può essere una risorsa).
Uno stile di vita più sostenibile. Sono molti i settori in cui ognuno di noi può incidere con le proprie scelte: ad esempio con la mobilità sostenibile, oppure optando per l’utilizzo delle rinnovabili, a partire dal proprio fornitore di energia.

Orti urbani

Farfalle e falene sono a rischio estinzione

Orti urbani: dal verde urbano incolto alle aree degradate e ai rooftop garden (l’agricoltura su tetti e terrazzi che mitiga in modo naturale temperatura esterna e interna degli edifici), tutto può essere coltivato e trasformato in terreno per piante officinali e fiori, ortaggi e frutta da destinare al consumo familiare. Gli orti urbani, in crescita costante, forniscono una soluzione efficace per favorire relazioni tra il centro e la zona agricola periurbana, assorbono i gas a effetto serra e sono anche spazi ideali per la salvaguardia della biodiversità e della vita di numerose specie, tra cui le api, una delle più attive famiglie di insetti impollinatori.
Una spesa intelligente e sostenibile: fa bene all’ambiente, al Pianeta e al portafoglio e permette di evitare anche lo spreco di cibo. Tra i consigli alla base di una spesa intelligente e sostenibile optare ad esempio per prodotti freschi, a chilometro zero e con pochi imballaggi.

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  • Premiata per i suoi importanti lavori relativi al cosiddetto "problema dell
  • “Lo considero un dono, anzi. Proprio per questo la natura mi ha dato tante altre cose, come la capacità di ascoltare in modo diverso rispetto agli altri: ho l’orecchio assoluto.”

Nemmeno 18 anni e già si sta imponendo come una delle artiste più mature e sorprendenti del panorama internazionale: è Frida Bollani, cantante, pianista e compositrice toscana. 🎶

“Sono cresciuta circondata da arte, da musica. Ho un nonno che dipinge, mia mamma fa la cantante, papà il pianista. Ho iniziato così a due anni, quasi per gioco. Lo studio del pianoforte e la professionalità sono arrivati dopo” racconta la giovane artista che ha iniziato a studiare regolarmente pianoforte classico all’età di 7 anni sotto la guida del maestro Paolo Razzuoli, che le ha insegnato la notazione musicale in braille. 

Ipovedente dalla nascita, non ha mai ritenuto la sua condizione un ostacolo.

Leggi l’intervista completa a cura di Barbara Berti ✨

#lucenews #lucelanazione #fridabollanimagoni #primotour
  • Ha dato scandalo con il primo ombelico mostrato sulla tv di Stato e con il “Tuca Tuca“. È stata la prima ad indossare un abbigliamento che oggi è classificato come “proto-glam”. Il suo caschetto biondo ha cambiato il look di milioni di donne. Con il brano “Luca” per la prima volta ha parlato di omosessualità in modo diretto e leggero, e non sorprende, quindi, se sia diventata un’icona gay internazionale. 

È Raffaella Carrà, la donna che ha lanciato inni alla sessualità, ha insegnato alle donne che avere il libero arbitrio in camera da letto non era scandaloso, con canzoni come “A far l’amore comincia tu”. 

Mentre la capitale Madrid il 6 luglio, durante la sfilata del Gay Pride, inaugurerà una piazza in sua memoria, anche l’Italia sta pensando a una piazza, a Roma, da dedicare all’artista ma nel frattempo arriva un Lungomare, quello ciclopedonale del Comune di Bellaria; oltre all’intitolazione degli studi romani di via Teulada 66, quelli in cui debuttò nel 1961 con “Tempo di danza” e dove tornò per condurre “Pronto, Raffaella?“.

Nel primo anniversario della morte di Raffaella Carrà, tante – anzi tantissime – le iniziative per ricordare l’amata conduttrice e icona dello spettacolo.

Di Barbara Berti ✍

#lucenews #lucelanazione #raffaellacarra #rumore #tucatuca #afarlamorecominciatu #unannosenzaraffaella
  • “Un mare tumultuoso sta investendo l’adolescenza”, denuncia la Società italiana di pediatria. E in assenza di aiuti, di ascolto, di luoghi in cui sfogare rabbia e paura, dove approda quest’onda scura di malessere? Sul corpo. 

“Non mi piaccio, sono troppo grassa, troppo basso, ho i denti brutti, la pelle brutta, non mangio più, mi abbuffo. E più scorro i profili dei miei influencer, e meno mi piaccio”. È questo il dato più angosciante che emerge dall’edizione 2022 dell’indagine nazionale sugli stili di vita dei ragazzi italiani fra 13 e 19 anni realizzata dal Laboratorio Adolescenza e dall’Istituto di ricerca IARD.

Fra tutti gli indicatori che mostrano il disagio post pandemia dei ragazzi, quello sulla insoddisfazione per la propria immagine fisica ha subito il rialzo più clamoroso: un adolescente su due non ama il proprio corpo. Il 59,1% dei maschi e addirittura il 77,6% delle ragazze ammette che i modelli seguiti sui social influenzano il rapporto con il proprio fisico. 

Fine del quadro a tinte fosche? No, è solo l’inizio. Ripete spesso Massimo Recalcati, star della psichiatria: attenti a non vittimizzare i bambini e i ragazzi definendoli “generazione Covid”. Farne delle vittime, spiega, non favorisce la reazione e la resilienza che i giovani invece devono avere per andare oltre le difficoltà che la vita presenta. 

Ma la ricerca presentata e illustrata dagli esperti dimostra che un’emergenza c’è. E che, affrontarla, dovrebbe essere una priorità di tutte le istituzioni. Perché il problema non è solo il Covid e i due anni passati fermi in casa, senza amici e con la didattica a distanza, ma il clima di guerra che si è instaurato subito dopo i lockdown spengendo sul nascere una nuova fiducia nel futuro che stavano (e stavamo tutti) finalmente cullando. 

Paura del futuro, disturbi alimentari, lista desideri, l’Università, la voglia di evadere e le differenze tra sessi. Tutta l
Piano piano, ma con costanza e sempre maggiore. Il rapporto tra gli italiani e la sostenibilità ecologica sta diventando più stretto. E, considerando quando sta accadendo nel mondo, a partire dalla crisi climatica per arrivare ad una guerra che, volenti o nolenti, ci mette di fronte all’urgenza di modificare le nostre abitudini di consumo, questa, nel mare di quelle pessime, è davvero una bella notizia! Certo si potrebbe correre più veloci, con più costanza, in più direzioni, seguendo una strategia coordinata; ma considerando da dove eravamo partiti solo pochi anni fa, vale la pena di tirare un sospiro di sollievo. E che questo accada in occasione della Giornata Mondiale della Terra, che cade ogni anno il 22 aprile, è ancora più significativo. Secondo infatti quanto reso noto dal sondaggio di HelloFresh, realizzata da Censuswide per l’occasione, nel 2022 il 33% degli italiani sarà più attento verso il pianeta con scelte mirate di consumo e il 32% si impegna a ridurre gli sprechi alimentari nella routine quotidiana.
Secondo l'Ocse per invertire la tendenza dell'inquinamento ambientale è necessario creare un mercato separato e ben funzionante per la plastica riciclata
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La ricerca

Dalla ricerca emerge infatti come i maggiori comportamenti che portano gli italiani a sprecare il cibo siano la quantità eccessiva di alimenti cucinati (34%), gli acquisti non calibrati da un piano alimentare preciso (28%) e la scelta di ingredienti sbagliati (16%). Ecco dunque che organizzare meglio i propri consumi diventa basilare. Da questo punto di vista risulta indubbiamente incoraggiante che il 33% di coloro che hanno risposto alla survey si ripromette di fare scelte di consumo più mirate e addirittura il 52% ha cambiato il proprio approccio in cucina per ridurre gli avanzi. Rispetto a 10 anni fa, inoltre, oltre 1 italiano su 10 si impegna maggiormente a compiere acquisti razionali per la propria tavola, e quasi il 40% ha implementato pratiche sostenibili nella ricerca degli ingredienti. Un trend in aumento nel 2022: il 47% degli italiani vorrebbe, già da quest’anno, comprare sempre più alimenti di provenienza locale, dimostrandosi propenso a spendere una somma maggiore per assicurarsi ingredienti a filiera corta (34%) e di stagione (28%).
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Cosa può fare il Governo?

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Più rinnovabili: obiettivo, arrivare ad autorizzare entro un anno 90 GW di nuovi impianti a fonti rinnovabili
Più rinnovabili: arrivare ad autorizzare entro un anno 90 GW di nuovi impianti a fonti rinnovabili da realizzare entro il 2026 ed approvare un decreto sblocca rinnovabili per sostituire le centrali a gas costruite dopo il blackout nazionale del 2003 e per ridurre i consumi di gas di 36 miliardi di m3 all’anno entro il 2026. Più mobilità sostenibile: servono più colonnine di ricarica e più treni e autobus elettrici nelle città inquinate; più risorse ai Comuni per i Piani Mobilità sostenibile e gli spostamenti ciclopedonali; ridisegnare lo spazio pubblico e le zone 30 come principale misura di sicurezza stradale. Stop invece ai bonus per l’acquisto di qualsiasi veicolo a motore a combustione. Politiche climatiche più ambiziose: mettere in campo politiche più ambiziose in linea con l’obiettivo di 1.5 °C e misure non più rimandabili, come lo stop ai sussidi ambientalmente dannosi, per far uscire il nostro Paese dalla dipendenza delle fonti fossili, a partire dal gas russo, accelerando lo sviluppo delle politiche di efficienza e delle fonti rinnovabili. Più economia circolare: serve una strategia e un piano nazionale che abbia al centro. Mille nuovi impianti di riuso e riciclo; più controlli ambientali e dibattito pubblico nei territori; più semplificazioni e decreti End of waste; lo sviluppo del mercato dei prodotti riciclati. Più coinvolgimento dei territori: ovvero un maggiore coinvolgimento delle comunità locali attraverso il dibattito pubblico. Ad esempio, nel percorso legato alla realizzazione delle opere del PNRR si prevedere l’obbligo di un confronto coi cittadini, che permetterebbe anche di contenere la sindrome nimby di questi ultimi  (not in my backyard, non nel mio giardino) e il nimto degli eletti (not in my terms of office, non nel mio mandato).
Platica ambiente
Fare una corretta raccolta differenziata: è fondamentale fare una corretta separazione domestica dei rifiuti finalizzata alla raccolta differenziata

Cosa possono fare i cittadini?

Cittadini promuser: i produttori-consumatori della propria energia rinnovabile diventano protagonisti di un nuovo modello energetico sempre più distribuito, incentrato sulle fonti rinnovabili, in grado di contrastare in maniera determinante i cambiamenti climatici ma che permette anche alle famiglie di risparmiare sulla bolletta. Fare una corretta raccolta differenziata: è fondamentale fare una corretta separazione domestica dei rifiuti finalizzata alla raccolta differenziata e seguire la regola delle tre R: riduci (è fondamentale ridurre la produzione di rifiuti all’origine), riusa (ogni prodotto va utilizzato più volte possibile), ricicla (partendo dal fatto anche un rifiuto può essere una risorsa). Uno stile di vita più sostenibile. Sono molti i settori in cui ognuno di noi può incidere con le proprie scelte: ad esempio con la mobilità sostenibile, oppure optando per l’utilizzo delle rinnovabili, a partire dal proprio fornitore di energia.

Orti urbani

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