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Home » Scienze e culture » Giornata mondiale biodiversità: l’Italia è il Paese che in Europa investe di più per la salvaguardia

Giornata mondiale biodiversità: l’Italia è il Paese che in Europa investe di più per la salvaguardia

Il nostro Paese ha investito in questi anni 1,7 miliardi per finanziare oltre più di 970 progetti per la protezione della natura. Ma la strada è ancora lunga, secondo Legambiente, e intanto dall'Unione Europea arriva l'invito urgente a "destinare almeno il 10% delle superfici agricole ad elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità"

Marianna Grazi
22 Maggio 2022
giornata biodiversità

Giornata mondiale della biodiversità

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L’Italia è il primo Paese in Europa negli investimenti per la salvaguardia della biodiversità. Con oltre 1,7 miliardi di euro il nostro Paese ha già hanno finanziato più di 970 progetti per la protezione della natura. In occasione della Giornata mondiale della biodiversità, che si celebra ogni anno il 22 maggio, dal report annuale di Legambiente emergono dati incoraggianti, secondo cui, dal 1992 ad oggi, grazie al programma Life sono stati cofinanziati in Europa oltre 5.000 progetti che hanno mobilitato 12 miliardi di euro di investimenti di cui 5,6 miliardi stanziati dalla Commissione europea a titolo di cofinanziamento. Un punto su 30 anni di protezione della natura e un momento per riflettere insieme su tutta una serie di azioni da mettere in campo per accelerare la tutela della biodiversità, oggi più che mai a rischio a causa della crisi climatica.

tartaruga caretta caretta
La tartaruga caretta caretta è tra le specie a rischio di cui si sono occupati i progetti Life

Le specie protette con Life

Tra le specie al centro dei progetti Life che hanno avuto successo in Italia troviamo il grillaio, il tritone crestato, la falena dell’edera, le orchidee spontanee, i fiori appenninici e la tartaruga Caretta caretta. Alcune di esse, come appunto il grillaio, le orchidee e il camoscio appenninico sono state letteralmente salvate dall’estinzione, mentre altre hanno visto un miglioramento del loro stato di conservazione. Tra queste in particolare il lupo, di cui è stato anche recentemente diffuso il primo monitoraggio a livello nazionale, anche se l’animale rimane ancora a rischio a causa dei conflitti con gli allevatori e il bracconaggio.
L’invito di Legambiente è comunque quello di “colmare i ritardi costati all’Italia anche una procedura di infrazione, aperta lo scorso giugno dalla Commissione europea”. Tra le azioni più urgenti da intraprendere ci sono la maggiore tutela della biodiversità marina, l’incremento delle aree protette e le zone di tutela integrale entro il 2030, la promozione della gestione integrata della costa e il rafforzamento della tutela degli ecosistemi marini.

Tra gli interventi più urgenti chiesti da Legambiente all’Italia c’è una maggior tutela degli ecosistemi marini

Biodiversità anche nei campi

biodiversità-campi-coltivati
La biodiversità va tutelata anche attraverso la coltivazione dei campi da parte dell’uomo

Per salvare la biodiversità, necessaria anche al benessere delle società umane, occorre agire partendo dalle coltivazioni. È la stessa Unione Europea a ricordarcelo, indicando l’urgenza di “destinare almeno il 10% delle superfici agricole ad elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità”, constatando inoltre che “i terreni più ricchi di biodiversità sono spesso quelli più produttivi”. Nella Giornata mondiale della biodiversità, insomma, il tema della natura nei campi coltivati è centrale almeno quanto quello della salvaguardia delle foreste e delle aree naturali. Per questo NaturaSì, la più grande rete di negozi biologici in Italia, ha destinato finora circa il 19% della superficie delle 300 aziende agricole del suo ‘ecosistema’ ad aree per la tutela di natura e specie animali. Attraverso la differenziazione degli ambienti naturali, con delle apposite siepi, oltre un quarto delle sue attività produttive (26%) ospita specie animali rare o in forte declino, protette a livello comunitario. Ma l’idea alla base non è solo quella di salvare la natura, spiega la società una nota: nell’agricoltura biologica, infatti, è fondamentale anche conservare gli ambienti destinati alle specie autoctone, perché si tratta di validi supporti nel contrasto a parassiti e insetti che minacciano i raccolti. “L’agricoltura e l’allevamento industriali, per la loro iperspecializzazione, sono tra le cause della scomparsa della biodiversità – spiega Fausto Jori, amministratore delegato di NaturaSì – Per il biologico, invece, è importante l’equilibrio tra la moltitudine di specie animali e vegetali, sia coltivate che naturali. Perché è proprio la diversità ad assicurare l’equilibrio“. Se l’uomo aiuta la natura, in fin dei conti, proteggendone l’ecosistema e i suoi ‘protagonisti’, questa poi darà i suoi frutti migliori per la specie umana stessa.

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Instagram

  • Sono tre, per il momento, gli istituti superiori che si sono candidati ad accogliere Nina Rosa Sorrentino, la studentessa disabile di 19 anni che non può sostenere la maturità al liceo Sabin di Bologna (indirizzo Scienze umane) e che i genitori hanno per questo motivo ritirato da scuola.

La storia è nota: la studentessa ha cominciato il suo percorso di studi nel liceo di via Matteotti seguendo il programma differenziato. Già al terzo anno i genitori avevano chiesto di passare al programma degli obiettivi minimi che si può concludere con l’Esame di Stato, mentre quello differenziato ha solo la "certificazione delle competenze".

Il Consiglio di classe aveva respinto la richiesta della famiglia, anche perché passare agli obiettivi minimi avrebbe implicato esami integrativi. Da qui la decisione della famiglia, avvenuta giusto una settimana fa, di ritirare Nina da scuola – esattamente un giorno prima che i giorni di frequenza potessero essere tali da farle comunque ottenere la "certificazione delle competenze" – in modo tale che possa provare a sostenere la Maturità in un altro istituto del capoluogo emiliano.

Sulla storia di Nina, ieri, è tornata anche la ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli, che alla Camera ha risposto, durante il question time, a una domanda sulle iniziative volte a garantire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con sindrome di Down presentata dal capogruppo di FdI, Tommaso Foti.

"C’è ancora un po’ di strada da fare se una ragazza con la sindrome di Down non viene ammessa all’esame di maturità – ha detto la ministra –. Se non si è stati in grado di usare tutte le strategie possibili e l’accomodamento ragionevole, come previsto dalla Convenzione Onu per i diritti delle persone disabili che in Italia è legge; se non si è stati in grado di valorizzare i punti di forza dei ragazzi che non chiedono di essere promossi automaticamente ma di avere un’occasione e un’opportunità."

#lucenews #lucelanazione #ninasorentino #disabilityinclusion #bologna
  • “Ho fatto la storia”. Con queste parole Alex Roca Campillo ha postato sul suo account Twitter il video degli ultimi, emozionanti, metri della maratona di Barcellona.

Ed effettivamente un record Alex l’ha scritto: è la prima persona al mondo con una disabilità al 76 per cento a riuscire a percorrere la distanza di 42 km e 195 metri.
Alex ha concluso la sua gara in 5 ore 50 minuti e 51 secondi, ma il cronometro in questa situazione è passato decisamente in secondo piano. “tutto questo è stato possibile grazie alle mia squadra. Grazie a tutti quelli che dal bordo della strada mi hanno spinto fino al traguardo. Non ho parole”.

#lucenews #alexrocacampillo #maratonadibarcellona #barcellona
  • In Uganda dirsi gay potrà costare l’ergastolo. Il Parlamento dell’Uganda ha appena approvato una legge che propone nuove e severe sanzioni per le relazioni tra persone dello stesso sesso. Al termine di una sessione molto movimentata e caotica, la speaker del Parlamento Annet Anita Among, dopo il voto finale ha detto: “È stata approvata a tempo record”. La legge, che passa ora nelle mani del presidente Yoweri Museveni, che potrà scegliere se porre il veto o firmarla, propone nuove e molto dure sanzioni per le relazioni omosessuali in un Paese in cui l’omosessualità è già illegale.

La versione finale non è ancora stata pubblicata ufficialmente, ma gli elementi discussi in Parlamento includono che una persona condannata per adescamento o traffico di bambini allo scopo di coinvolgerli in attività omosessuali, rischia l’ergastolo; individui o istituzioni che sostengono o finanziano attività o organizzazioni per i diritti Lgbt, oppure pubblicano, trasmettono e distribuiscono materiale mediatico e testuale a favore degli omosessuali, rischiano di essere perseguiti e incarcerati. 

“Questa proposta di legge – ha detto Asuman Basalirwa, membro del Parlamento che l’ha presentata – è stata concepita per proteggere la nostra cultura, i valori legali, religiosi e familiari tradizionali degli ugandesi e gli atti che possono promuovere la promiscuità sessuale in questo Paese”. Il parlamentare ha poi aggiunto: “Mira anche a proteggere i nostri bambini e giovani che sono resi vulnerabili agli abusi sessuali attraverso l’omosessualità e gli atti correlati”.

Secondo la legge amici, familiari e membri della comunità avrebbero il dovere di denunciare alle autorità le persone omosessuali. Nello stesso disegno di legge, tra l’altro, si introduce la pena di morte per chi abusa dei bambini o delle persone vulnerabili. 

#lucenews #lucelanazione #uganda #lgbtrights
  • Un’altra pagina di storia del calcio femminile è stata scritta. Non tanto per il risultato della partita ma per il record di spettatori presenti. All’Olimpico di Roma andava in scena il match di andata dei quarti di finale di Champions League tra Roma e Barcellona quando si è stabilito un nuovo record: sono state 39.454 infatti le persone che hanno incoraggiato le ragazze fin dal primo minuto superando il precedente di 39.027 stabilito in Juventus-Fiorentina del 24 marzo 2019.

Era l’andata dei quarti di finale che la Roma ha raggiunto alla sua prima partecipazione alla Champions League, ottenuta grazie al secondo posto nell’ultimo campionato. Il Barcellona, campione di Spagna e d’Europa due anni fa, era favorito e in campo lo ha dimostrato, soprattutto nel primo tempo, riuscendo a vincere 1-0. La squadra di casa è stata tenuta a galla dalle parate di Ceasar, migliore in campo, ma ha provato a impensierire la corazzata spagnola nella ripresa dove più a volte ha sfiorato la rete con le conclusioni di Haavi, Giacinti e Giugliano, il primo “numero 10” a giocare all’Olimpico per la Roma dopo il ritiro di Francesco Totti.

✍ Edoardo Martini

#lucenews #lucelanazione #calciofemminile #championsleague
L'Italia è il primo Paese in Europa negli investimenti per la salvaguardia della biodiversità. Con oltre 1,7 miliardi di euro il nostro Paese ha già hanno finanziato più di 970 progetti per la protezione della natura. In occasione della Giornata mondiale della biodiversità, che si celebra ogni anno il 22 maggio, dal report annuale di Legambiente emergono dati incoraggianti, secondo cui, dal 1992 ad oggi, grazie al programma Life sono stati cofinanziati in Europa oltre 5.000 progetti che hanno mobilitato 12 miliardi di euro di investimenti di cui 5,6 miliardi stanziati dalla Commissione europea a titolo di cofinanziamento. Un punto su 30 anni di protezione della natura e un momento per riflettere insieme su tutta una serie di azioni da mettere in campo per accelerare la tutela della biodiversità, oggi più che mai a rischio a causa della crisi climatica.
tartaruga caretta caretta
La tartaruga caretta caretta è tra le specie a rischio di cui si sono occupati i progetti Life

Le specie protette con Life

Tra le specie al centro dei progetti Life che hanno avuto successo in Italia troviamo il grillaio, il tritone crestato, la falena dell'edera, le orchidee spontanee, i fiori appenninici e la tartaruga Caretta caretta. Alcune di esse, come appunto il grillaio, le orchidee e il camoscio appenninico sono state letteralmente salvate dall'estinzione, mentre altre hanno visto un miglioramento del loro stato di conservazione. Tra queste in particolare il lupo, di cui è stato anche recentemente diffuso il primo monitoraggio a livello nazionale, anche se l'animale rimane ancora a rischio a causa dei conflitti con gli allevatori e il bracconaggio. L'invito di Legambiente è comunque quello di "colmare i ritardi costati all'Italia anche una procedura di infrazione, aperta lo scorso giugno dalla Commissione europea". Tra le azioni più urgenti da intraprendere ci sono la maggiore tutela della biodiversità marina, l'incremento delle aree protette e le zone di tutela integrale entro il 2030, la promozione della gestione integrata della costa e il rafforzamento della tutela degli ecosistemi marini.
Tra gli interventi più urgenti chiesti da Legambiente all'Italia c'è una maggior tutela degli ecosistemi marini

Biodiversità anche nei campi

biodiversità-campi-coltivati
La biodiversità va tutelata anche attraverso la coltivazione dei campi da parte dell'uomo
Per salvare la biodiversità, necessaria anche al benessere delle società umane, occorre agire partendo dalle coltivazioni. È la stessa Unione Europea a ricordarcelo, indicando l'urgenza di "destinare almeno il 10% delle superfici agricole ad elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità", constatando inoltre che "i terreni più ricchi di biodiversità sono spesso quelli più produttivi". Nella Giornata mondiale della biodiversità, insomma, il tema della natura nei campi coltivati è centrale almeno quanto quello della salvaguardia delle foreste e delle aree naturali. Per questo NaturaSì, la più grande rete di negozi biologici in Italia, ha destinato finora circa il 19% della superficie delle 300 aziende agricole del suo ‘ecosistema’ ad aree per la tutela di natura e specie animali. Attraverso la differenziazione degli ambienti naturali, con delle apposite siepi, oltre un quarto delle sue attività produttive (26%) ospita specie animali rare o in forte declino, protette a livello comunitario. Ma l'idea alla base non è solo quella di salvare la natura, spiega la società una nota: nell’agricoltura biologica, infatti, è fondamentale anche conservare gli ambienti destinati alle specie autoctone, perché si tratta di validi supporti nel contrasto a parassiti e insetti che minacciano i raccolti. "L’agricoltura e l’allevamento industriali, per la loro iperspecializzazione, sono tra le cause della scomparsa della biodiversità – spiega Fausto Jori, amministratore delegato di NaturaSì – Per il biologico, invece, è importante l’equilibrio tra la moltitudine di specie animali e vegetali, sia coltivate che naturali. Perché è proprio la diversità ad assicurare l’equilibrio". Se l'uomo aiuta la natura, in fin dei conti, proteggendone l'ecosistema e i suoi 'protagonisti', questa poi darà i suoi frutti migliori per la specie umana stessa.
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