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Longevità? Esistono 5 sane abitudini per favorirla

Quali sono le tecniche che combattono l'invecchiamento? Giacomo Spazzini, fondatore della Holding 'Longevity Life', spiega quali sono e come funzionano

di CATERINA CECCUTI -
28 maggio 2023
Longevità: secondo le più recenti ricerche esistono azioni che è possibile inserire nella propria quotidianità per migliorare la qualità della vita e raggiungere l’età avanzata in salute

Longevità: secondo le più recenti ricerche esistono azioni che è possibile inserire nella propria quotidianità per migliorare la qualità della vita e raggiungere l’età avanzata in salute

Longevità? Esistono 5 sane abitudini per favorirla. Giacomo Spazzini, fondatore della Holding Longevity Life, ci spiega quali sono. “Siamo ancora sicuri che l’invecchiamento sia un processo naturale? Esistono tecniche che favoriscono la longevità e combattono l’infiammazione di basso grado e cronica, tipica degli stili di vita stressanti di oggigiorno”, spiega

Longevità, il parere dell'esperto

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L’Italia è un Paese di anziani: secondo gli ultimi dati Istat, gli over 65 nel nostro Paese rappresentano il 23,8% del totale della popolazione, a fronte del 12,7% dei giovani sotto i 15 anni

Chi non avrebbe voglia di restare giovane per sempre? Si sa che questo, sfortunatamente e biologicamente parlando, non è possibile. Ma, a detta di Giacomo Spazzini - imprenditore e fondatore del club di consulenza per il benessere del corpo e della mente  - invecchiare non è necessariamente qualcosa di cui avere paura. “Quando si parla di longevità - dice a Luce!- esistono tecniche, abitudini e test di medicina di precisione che sono in grado di predire e migliorare la qualità della vita, come ad esempio il digiuno intermittente, allenamenti ad alta intensità, l’utilizzo di integratori nutraceutici e la pratica della meditazione, che consentono di ottenere un’adeguata prevenzione e di migliorare il benessere generale della persona”. Come a dire che lo stile di vita stressante e le cattive abitudini alimentari tipici del nostro tempo provocherebbero un abbassamento notevole della nostra qualità di vita così come della nostra longevità. “L’Italia è sempre più un Paese anziano -puntualizza Spazzini-. Secondo gli ultimi dati ISTAT, gli over 65 nel nostro Paese rappresentano il 23,8% del totale della popolazione, a fronte del 12,7% dei giovani sotto i 15 anni. Ma non solo, strettamente correlato all’anzianità vi è il tasso di mortalità. Il Giappone infatti, secondo paese con la più alta percentuale di persone sopra i 65 anni, contempla nelle proprie statistiche l’età come causa di morte. Qui la morte per vecchiaia si trova al terzo posto, preceduta da quella per problemi cardiovascolari e per cancro. Dunque, ogni dieci decessi, uno è identificato come morte di vecchiaia". Perché quindi non dare importanza alla longevità? "Quando ho deciso di fondare la holding ho inteso creare qualcosa che avesse a cuore longevità, salute e benessere a 360 gradi. A farmi riflettere sulla cosa sono state delle ricerche sull’invecchiamento e l’epigenetica di David Sinclair, biologo e accademico australiano-americano, nelle quali viene valutata l’ipotesi che l’invecchiamento debba essere considerato come una condizione medica e affrontato negli stessi termini di una malattia, poiché si tratta di una perdita di informazioni fisiologiche tra le cellule, causata dall’infiammazione di basso grado e cronica, tipica degli stili di vita stressanti di oggi. Da qui la domanda nasce spontanea: siamo ancora sicuri che l’invecchiamento sia un processo naturale? La maggior parte delle persone pensa che sia una fase dalla quale non ci sia scampo, ma non esiste nessuna legge in biologia che attesti che la nostra vita debba interrompersi mediamente verso gli 80 anni”.
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Per Giacomo Spazzini, “non esiste nessuna legge in biologia che attesti che la nostra vita debba interrompersi mediamente verso gli 80 anni”

Dunque potremmo aspirare a vivere più a lungo e con una migliore qualità di vita? Quali sono i passi da compiere in tal senso? Secondo le più recenti ricerche che ogni giorno i professionisti mettono in pratica in GS Loft, esistono delle azioni che è possibile inserire nella propria quotidianità per migliorare la qualità della vita e raggiungere l’età avanzata in salute. Partiamo dal digiuno intermittente: per quanto il termine digiuno sia spesso associato al concetto di malnutrizione e ad un approccio rigido, in realtà è molto duttile perché è il soggetto a scegliere quando applicarlo. Si tratta di un protocollo nutrizionale programmato che prevede l’alternanza di fasi di digiuno, di diversa durata, compensate da fasi di alimentazione, in una finestra di tempo ristretta. La tecnica più semplice è quella che alterna 16 ore di digiuno a 8 ore di introduzione calorica. Ciò permette di ridurre l’infiammazione del corpo, migliorare la sensibilità all’insulina, ridurre il senso di fame, migliorare la concentrazione mentale e lo stato di salute generale”. La seconda buona norma comportamentale? “Sicuramente l’allenamento ad alta intensità, ossia l’esecuzione di allenamenti brevi, ma intensi per intervenire sul metabolismo a 360 gradi. Questa tipologia di allenamento ibrido permette di combinare l’allenamento di forza per l’equilibrio degli ormoni e della densità ossea, esercizi di tonificazione per la postura e per il metabolismo, l’aerobica per migliorare il sistema cardio vascolare e cardio respiratorio, e tecniche di coordinazione e mobilità per migliorare i movimenti e la concentrazione mentale. Un’altra buona norma è quella di assumere integratori antiossidanti ed antinfiammatori: il mondo dell’integrazione offre principi attivi con azione mite rispetto ai farmaci, che permettono di ottenere un’adeguata prevenzione e gestione delle carenze alimentari. Il resveratrolo, per esempio, attiva i geni della longevità essendo in grado di mimare l’azione della restrizione calorica; oppure la quercetina, capace di ridurre l’infiammazione cellulare e il rischio cardiovascolare. Ma sono molti i principi attivi che sotto la prescrizione di specialisti si possono utilizzare. Comunque attenzione: tutto deve essere personalizzato”.
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L'attrice Jane Fonda, 84 anni (Instagram)

Parlava anche dell’importanza della meditazione... “Esatto. Oggi la maggior parte delle persone vive con un leggero stato di ansia, di frustrazione e di stress che crea una condizione di infiammazione cronica dannosa per l’organismo, responsabile di numerose patologie come quelle cardiovascolari e tumorali. Per prevenire queste patologie è quindi fondamentale migliorare il benessere e la stabilità mentale, grazie a tecniche di rilassamento come la meditazione e il controllo della respirazione, che permettono una corretta gestione dello stress ed un riequilibrio degli ormoni infiammatori come il cortisolo. In ultimo ma non ultimo consiglio l’esposizione (in modo controllato) a temperature fredde: il corpo ha bisogno di stimoli, anche per quanto riguarda le temperature. Se da un lato la doccia calda può essere rilassante, anche una doccia fredda ha numerose proprietà benefiche, per esempio quella di stimolare il sistema immunitario, tonificare la pelle, energizzare e potenziare di molto la mente e le sue funzioni. Bagno nel ghiaccio e criosauna sono alcuni esempi di metodi utili a potenziare il benessere psico-fisico”. Tutte queste tecniche, se messe in pratica sotto il controllo di specialisti, possono allungare la nostra esistenza, o comunque farci vivere meglio? “Sì, se applicate con costanza queste tecniche possono favorire la longevità e la qualità della propria vita, ma attenzione: quando si parla di salute, il fai da te non è mai ideale. Per questo motivo è sempre meglio affidarsi a una squadra di professionisti tra cui medici, nutrizionisti, chinesiologi, personal trainer e coach, in modo da essere sicuri di raggiungere un risultato totalmente soddisfacente. Ma soprattutto per lavorare in sicurezza sul proprio corpo”.