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Home » Scienze e culture » Il primo bosco biosostenibile in Italia: in 20 anni neutralizzate 600 tonnellate di CO2

Il primo bosco biosostenibile in Italia: in 20 anni neutralizzate 600 tonnellate di CO2

È stato 'piantato' a Montopoli, in Valdarno, grazie anche al contributo di Unicoop Firenze e dei soci che hanno partecipato al progetto "Abbraccia un albero". Si tratta di tremila nuove piante a coprire una superficie di 6 ettari

Domenico Guarino
11 Maggio 2022
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Pioppi neri e bianchi, aceri, frassini, tigli: tremila nuovi alberi su una superficie di 6 ettari e la neutralizzazione, nei prossimi 10 anni, di 170 tonnellate di CO2, oltre ad una mole consistente di altri inquinanti (polveri fini, ossido di azoto, ecc). In 20 anni il “risparmio” di CO2 sarà di 600 tonnellate, per arrivare addirittura a  1400 tonnellate 10 anni dopo. Sono i numeri del primo bosco biosostenibile e partecipato d’Italia, inaugurato nei giorni scorsi a Montopoli, in Valdarno, con un investimento totale di circa 2,2 milioni di euro, grazie al contributo di 250 mila euro di Unicoop Firenze e dei soci che hanno partecipato al progetto “Abbraccia un albero”.

Un bosco al posto di un ex allevamento industriale

ex allevamento diventa bosco biosostenibile
A Montopoli, Valdarno, un ex allevamento diventa il primo bosco biosostenibile d’Italia

Il bosco prende il posto di un ex allevamento industriale, in un area degradata, che è stata oggetto di un’imponente opera di bonifica con la demolizione e la rimozione delle strutture che la occupavano per oltre 17.000 tonnellate di materiali residui: 5.200 derivate da costruzione presenti nelle vasche, 8.215 tonnellate di cemento e/o calcestruzzo dalla demolizione delle strutture, 3.700 di asfalto provenienti dalla pavimentazione e 15 tonnellate di altri rifiuti eterogenei sciolti, fra cui anche frammenti in cemento-amianto (MCA). I detriti sono stati indirizzati verso percorsi di riciclo o riutilizzati in sito, quando possibile.
Le vecchie vasche di raccolta ospitano oggi piante acquatiche. Mentre l’anfiteatro naturale, delimitato dalla vegetazione arborea, sarà utilizzato come zona di incontro e per l’organizzazione di eventi.

Un modello virtuoso di oasi verde

“Il Bosco di Montopoli è la dimostrazione che lavorando insieme e dal basso è possibile contribuire in maniera fondamentale a problemi rilevanti come quello del riscaldamento globale e della crisi climatica” afferma Stefano Mancuso, direttore scientifico PNAT srl, la società che ha realizzato il progetto. Che poi aggiunge: “Attraverso l’opera comunitaria promossa da Unicoop Firenze, un luogo prima degradato, inquinato e coperto di cemento, è diventato in breve tempo un nuovo bosco che, negli anni, ci aspettiamo possa diventare una vera e propria oasi di verde, in un’area che di naturale, prima, non aveva nulla. Ci auguriamo che quanto fatto a Montopoli possa diventare un modello virtuoso da esportare e replicare in tutta Italia. Moltiplicando i benefici prodotti dagli alberi, si risolve la crisi climatica”.

Lungo il camminamento principale che attraversa l’area sono stati piantati 475 alberi, di specie facilmente inseribili all’interno del contesto climatico proprio dell’area: pioppo nero e bianco, salice, acero, frassino, farnia, albero di giuda, tiglio, liriodendro, noce, carpino. Inoltre, sono state messe a dimora circa 2500 altre piante, fra le quali orniello, ontano nero, salicone, ciliegio, corniolo, roverella, nocciolo, alloro. Sono stati installati anche nidi-casette per permettere l’alloggiamento di api selvatiche. Le osmie sono una varietà italiana di ape selvatica, che non produce miele e non è aggressiva, ma svolge l’opera fondamentale dell’impollinazione con un’efficacia di oltre il 90% di fecondazione dei fiori visitati, un indice più alto rispetto all’ape mellifera.

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Instagram

  • Un anno dopo aver appeso sul ponte della Gran Madre lo striscione con scritto “Siamo un PO nella merda” per denunciare il gravissimo stato di siccità del Po, Extinction Rebellion torna a ribadire che “siamo ancora nella merda”, con un gesto più diretto ed esplicito. 

Una vera e propria montagna di letame è stata infatti scaricata questa mattina al grattacielo della Regione Piemonte, insieme a tanti fiori lasciati sopra. 

Due persone si sono arrampicate sulla tettoia dell’ingresso e i trovano ancora li. Al posto dell’insegna portata via dal vento qualche settimana fa, hanno appeso l’enorme scritta “Dalla regione non nasce niente, dal letame nascono i fiori”, riprendendo una canzone di Fabrizio De André. 

Una chiara denuncia dell
  • Riccardo Monco parte da una location d’eccellenza, Enoteca Pinchiorri di Firenze, uno dei ristoranti italiani più conosciuti al mondo e approda come new entry tra i giudici della sfida Alessandro Borghese Celebrity Chef (su TV8, dal lunedì al venerdì alle 19.10), Monco più che chef, si sente un cuoco.

🗣 Non è una diminutio?

“Assolutamente no, chef in realtà significa capo, in cucina è colui che comanda, come il capo cuoco, appunto, o il capo partita. Ormai lo chef ha assunto i connotati di un personaggio mitologico, proprio in virtù dei tanti show cooking proposti. Un’arma a doppio taglio”.

🗣 In che senso?

“Sono tantissimi i giovani che sognano di indossare una giacca da cuoco, ma fra quello che si vede fare in Tv e la fatica vera che richiede la cucina, c’è una differenza abissale”.

🗣 Vuol dire che avere l’ambizione non sempre corrisponde all’effettiva voglia di fare?

“Un po’ è così. Le nuove generazioni hanno un’idea precisa della qualità della vita, la fatica e gli orari della cucina non vanno bene per tutti”.

🗣 Dall’alto delle sue tre stelle Michelin, cosa consiglia agli aspiranti chef?

L
  • Un assistente di volo speciale ha viaggiato da Londra Heathrow a Los Angeles sorprendendo i passeggeri a bordo.

@lewiscapaldi ha presentato il suo nuovo singolo “Wish You The Best” con uno show ad alta quota, servendo snack e bevande. 

#lucenews #lewiscapaldi #wishyouthebest
  • Utero in affitto e adozioni per gli omosessuali. Sono temi caldissimi. Intanti il Parlamento europeo censura il governo italiano per la recente circolare del ministro Piantedosi che ha bloccato le registrazioni all’anagrafe dei figli di coppie gay, effettuate da alcuni sindaci. 

All’Eurocamera è stato infatti approvato un emendamento al testo della Risoluzione sullo Stato di diritto che condanna la circolare perché porterebbe “alla discriminazione non solo delle coppie dello stesso sesso, ma anche e soprattutto dei loro figli”, e invita anche Roma "a revocare immediatamente la decisione”. Un invito che il governo non ha intenzione di seguire, e che è stato criticato dal centrodestra e salutato positivamente dalle opposizioni, unite questa volta sia in Italia che a Bruxelles. 

✍ Ma com’è la legislazione attuale in Italia su questi temi?

L

Pioppi neri e bianchi, aceri, frassini, tigli: tremila nuovi alberi su una superficie di 6 ettari e la neutralizzazione, nei prossimi 10 anni, di 170 tonnellate di CO2, oltre ad una mole consistente di altri inquinanti (polveri fini, ossido di azoto, ecc). In 20 anni il “risparmio” di CO2 sarà di 600 tonnellate, per arrivare addirittura a  1400 tonnellate 10 anni dopo. Sono i numeri del primo bosco biosostenibile e partecipato d’Italia, inaugurato nei giorni scorsi a Montopoli, in Valdarno, con un investimento totale di circa 2,2 milioni di euro, grazie al contributo di 250 mila euro di Unicoop Firenze e dei soci che hanno partecipato al progetto “Abbraccia un albero”.

Un bosco al posto di un ex allevamento industriale

ex allevamento diventa bosco biosostenibile
A Montopoli, Valdarno, un ex allevamento diventa il primo bosco biosostenibile d'Italia

Il bosco prende il posto di un ex allevamento industriale, in un area degradata, che è stata oggetto di un’imponente opera di bonifica con la demolizione e la rimozione delle strutture che la occupavano per oltre 17.000 tonnellate di materiali residui: 5.200 derivate da costruzione presenti nelle vasche, 8.215 tonnellate di cemento e/o calcestruzzo dalla demolizione delle strutture, 3.700 di asfalto provenienti dalla pavimentazione e 15 tonnellate di altri rifiuti eterogenei sciolti, fra cui anche frammenti in cemento-amianto (MCA). I detriti sono stati indirizzati verso percorsi di riciclo o riutilizzati in sito, quando possibile. Le vecchie vasche di raccolta ospitano oggi piante acquatiche. Mentre l’anfiteatro naturale, delimitato dalla vegetazione arborea, sarà utilizzato come zona di incontro e per l’organizzazione di eventi.

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Lungo il camminamento principale che attraversa l’area sono stati piantati 475 alberi, di specie facilmente inseribili all’interno del contesto climatico proprio dell’area: pioppo nero e bianco, salice, acero, frassino, farnia, albero di giuda, tiglio, liriodendro, noce, carpino. Inoltre, sono state messe a dimora circa 2500 altre piante, fra le quali orniello, ontano nero, salicone, ciliegio, corniolo, roverella, nocciolo, alloro. Sono stati installati anche nidi-casette per permettere l’alloggiamento di api selvatiche. Le osmie sono una varietà italiana di ape selvatica, che non produce miele e non è aggressiva, ma svolge l’opera fondamentale dell’impollinazione con un’efficacia di oltre il 90% di fecondazione dei fiori visitati, un indice più alto rispetto all’ape mellifera.

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