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Un aiuto dallo spazio contro i terremoti: a fare 'luce' la costellazione radar Cosmo-SkyMed

Satelliti dell'Agenzia spaziale italiana saranno impiegati in Turchia e Siria per la "conta dei danni" del catastrofico sisma di inizio febbraio

di ELSA TOPPI -
12 febbraio 2023
immagini satellite terremoto

immagini satellite terremoto

Arriva un aiuto dallo spazio contro i terremoti. Saranno, infatti, le immagini acquisite dai satelliti della costellazione radar Cosmo-SkyMed, messe a disposizione dell’Agenzia Spaziale Italiana, a contribuire a far luce sul catastrofico sisma che ha colpito Turchia e Siria. E in che modo questi occhi tecnologici puntati sulla terra possano essere preziosi ce lo spiega il dottor Alessandro Coletta, fisico Asi e direttore della Missione Cosmo-SkyMed.

Il fisico Alessandro Coletta, direttore della Missione Cosmo-SkyMed

Dottor Coletta che tipo di satelliti avete messo a disposizione? "Abbiamo messo a disposizione la Cosmo-skymed che è una costellazione particolare. Sono dei satelliti radar equipaggiati con sensori attivi che, diversamente dai satelliti ottici che hanno bisogno della luce del sole per vedere, irradiano loro stessi ‘luce’". In che modo? "Questi satelliti hanno un’antenna che emette delle onde elettromagnetiche. Queste interagiscono con il terreno e portano una eco riflessa che ci fa capire quello che sta succedendo. Possono attraversare le nubi e il buio. In eventi del genere sono fondamentali, perché riescono a farci capire i movimenti del terreno e valutare i danni che ci sono stati". Che immagini sarete in grado di fornire? E soprattutto sono affidabili? "I risultati sono affidabili perché le analisi vengono eseguite da tutti gli Enti preposti, di assoluta eccellenza.  Ciò che siamo in grado di fornire, però, non sono immagini immediate come si potrebbe pensare".

Un uomo cammina tra le rovine del terremoto (ANSA)

Per cosa saranno utili queste immagini? "Come prima cosa valutare la dislocazione che ha subito il terreno, utilizzando tecniche interferometriche. Inoltre, comparando immagini pre e post evento, si può cercare di capire quello che è successo e valutare in maniera opportuna i danni. In Cina, nel maggio 2008, per esempio, ci fu un terremoto fortissimo. Il tempo era orribile e non si poteva andare né con mezzi di terra né con aerei e nemmeno si poteva capire la situazione  attraverso satelliti ottici, perché la copertura nebulosa era estesa. Ebbene, solo grazie ai radar è stato possibile capire dove erano localizzate le zone interessate dal terremoto e quindi poter portare in modo oculato i soccorsi”. In che modo i satelliti potranno essere sempre più utili? "Le capacità tecnologiche aumentano progressivamente e più satelliti ci saranno, più sarà possibile monitorare in maniera continua la terra. Per esempio se viene monitorata costantemente una zona soggetta a frane si può ad un certo punto emettere un alert specifico che permetta di intervenire in modo efficace. Avere monitoraggi costanti è importante perché più ce ne sono e più informazioni abbiamo. In aggiunta, nel caso del terremoto della Turchia, la costellazione italiana  Cosmo-SkyMed è intervenuta non solo a livello nazionale ma anche europeo attraverso il programma Copernicus".

I danni del terremoto in Siria (ANSA)

In questo caso voi sarete a stretto contatto con l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia… "È stato il primo ad attivarci su questo evento, ma ogni ente nazionale in grado di poter svolgere analisi specifiche può ricevere tutti i dati acquisiti". Cosa sta facendo l’Italia in campo aerospaziale? "Attualmente esiste una road map Asi che prevede nei prossimi anni lo sviluppo di più satelliti multisensore (radar, ottici e iperspettrali). Questa road map si integrerà con quanto il Paese sta facendo in ambito Pnrr Spazio che prevede lo sviluppo di una costellazione di costellazioni per il 2026. Ovvero più costellazioni di satelliti di varia natura, che consentiranno di minimizzare il tempo tra le acquisizioni delle immagini". Tutto questo anche grazie ad occhi intelligenti come quelli di Cosmo SkyMed in grado di scrutare la terra di giorno e di notte.