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Home » Scienze e culture » Gli italiani e il sesso: “Rapporto a tre? In coppia è bene essere aperti e sperimentare“

Gli italiani e il sesso: “Rapporto a tre? In coppia è bene essere aperti e sperimentare“

In occasione della giornata mondiale del benessere sessuale promossa dall'Oms, i consigli della psicologa e sessuologa clinica Erika Desambrois

Letizia Cini
4 Settembre 2022
Simone Romano, Elena Bertoni e Davide Zonin hanno raccontato il poliamore su Luce!

Simone Romano, Elena Bertoni e Davide Zonin hanno raccontato il poliamore su Luce!

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Qual è il rapporto che gli italiani hanno con il sesso? Come è possibile mantenere alto il desiderio sessuale anche nelle coppie di lungo corso? Perché molte persone hanno difficoltà a masturbarsi o non lo hanno mai fatto? Per rispondere a tutti questi quesiti, l’agenzia di stampa Dire ha raggiunto la dottoressa Erika Desambrois, psicologa, sessuologa clinica e fondatrice del progetto SEXED nato su Instagram.
Ogni 4 settembre ricorre la giornata mondiale del benessere sessuale, promossa dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che è volta ad incentivare le persone ad approcciare in modo più naturale a questo tema. Di questo parliamo con Erika Desambrois.

Dottoressa, raggiungere il piacere sessuale si può accendere utilizzando l’immaginazione?

 

L’orgasmo (falso) più famoso della storia del cinema: quello di Meg Ryan in “Harry ti presento Sally“
L’orgasmo (falso) più famoso della storia del cinema: quello di Meg Ryan in “Harry ti presento Sally“

“Il tema del piacere sessuale è un argomento su cui in realtà c’è poca consapevolezza e conoscenza. Esistono ancora troppi falsi miti legati al piacere e si collega questo concetto piuttosto all’idea trasmessa soprattutto dalla pornografia standard. Niente di più fuorviante. Questo porta ad adottare delle pratiche ‘sbagliate’ e non centrate sui bisogni della coppia o del singolo individuo. Come invertire la rotta? Bisogna, essere aperti e pronti a sperimentare. Allo stesso modo comunicare apertamente le proprie necessità è importante. Immaginiamo che uno dei partner voglia sperimentare un rapporto a tre. Questo non significa che il nostro lui o lei non ci piaccia o sia poco attraente. Si potrebbe trattare solo di una fantasia e non c’è nulla di male o di sbagliato nella condivisione. Certo, se il nostro desiderio è sperimentare, è bene spiegare al partner che se se la sente ‘si può fare’ ma non si deve sentire obbligato. Comunicare quello che ci piace o le nostre fantasie- aggiunge Desambrois- è fondamentale nelle coppie, soprattutto quelle che sono insieme da molti anni, ma non solo”.

Gli italiani che rapporto hanno con la sessualità e il sesso?

“Posso dire, anche in base alla mia esperienza, che gli italiani stanno diventando più attenti alle loro necessità e al loro benessere sessuale. Poi dipende molto anche dagli aspetti della sessualità che tiriamo in campo. Se prendiamo ad esempio il caso dell’identità di genere e al tema del consenso, allora i giovani – penso in particolare alla generazione Z e a quella dei Millennial – sono più consapevoli e informati perché accedono maggiormente al mondo del web e dei social. Di pari passo le altre generazioni ne sanno molto di meno su questi temi e sono ‘più forti’ in altri campi”.

Quando le coppie in difficoltà devono chiedere l’aiuto di un professionista?

Erika Desambrois, psicologa e sessuologa clinica, in un foto tratta dal profilo Instagram sexed.ita
Erika Desambrois, psicologa e sessuologa clinica, in un foto tratta dal profilo Instagram sexed.ita

“Se si palesano delle difficoltà sessuali è bene affidarsi a un esperto del settore. Su questo fronte esiste ancora lo stigma, ma è solo condividendo i problemi che è possibile risolverli vivendo al massimo la sessualità. Questo vale anche se una donna o un uomo vogliono amplificare il loro piacere sessuale. Ma per andare da un terapeuta sessuale non ci deve essere necessariamente un problema in senso stretto”.

Quali sono le domande e i problemi più ricorrenti che le coppie condividono all’interno di una seduta terapeutica?

“Come raggiungere l’orgasmo, il piacere o capire quando lo si raggiunge è la richiesta che i miei pazienti mi rivolgono più spesso durante una seduta terapeutica. L’altra grande tematica al centro dell’attenzione è il desiderio sessuale che può oscillare nelle coppie. A volte capita di confrontarsi con delle situazioni tipo: uno dei due partner vuole avere rapporti sessuali tutti i giorni mentre all’altro non va. In questi casi- suggerisce la psicologa- è bene comprendere che i bisogni possono essere diversi. Lo scopo della terapia allora può essere trovare un punto di accordo nella coppia”.

L’importanza della masturbazione, quindi ma sopravvive ancora tanta vergogna…

rika Lust è nata a Stoccolma nel 1977 e oggi vive a Barcellona; capo della società di intrattenimento per adulti Erika Lust Films, offre ai suoi dipendenti parentesi giornaliere di mezz’ora “nel tentativo di normalizzare la masturbazione”, spiega
Erika Lust  vive a Barcellona; capo della società di intrattenimento per adulti Erika Lust Films, offre ai suoi dipendenti parentesi giornaliere di mezz’ora “nel tentativo di normalizzare la masturbazione”

“Un altro grande tema è la masturbazione. Ancora oggi in Italia c’è un vero e proprio tabù sul quale vale la pena lavorare. Molte persone, in particolare donne secondo la mia esperienza clinica, confessano di non essersi mai masturbate e perciò non hanno consapevolezza fino in fondo di quali sono le ‘mosse giuste da compiere’ per accendere il piacere. Questo può essere spiegato con il divieto che spesso i genitori impartiscono ai bambini di non toccarsi, una pulsione innata e propedeutica a scoprire il proprio corpo. Questo fa scaturire nel bambino un senso di vergogna e di colpa che lo accompagna anche nell’età adulta”.

Si può dire che la visione dell’uomo virile a tutti i costi è ormai superata, dottoressa?

“In Italia resiste ancor il concetto che l’uomo deve essere virile a tutti i costi. Per questo andare da uno specialista per molti potrebbe significare mancare di virilità. È bene invece provare, darsi una possibilità di fare una seduta. Come importante è andare da qualsiasi altro professionista sanitario. L’appello potrebbe essere quello di abbandonare questa visione virile che appartiene ad una età storica che abbiamo superato. Concedetevi questa possibilità, anche solo per vivere meglio la sessualità e sperimentare qualcosa di nuovo”.

Mettere l’educazione sessuale nelle scuole al centro dell’agenda politica: cosa ne pensa?

L’educazione sessuale dovrebbe essere messa al centro dell’agenda politica ed entrare a pieno titolo nelle scuole
L’educazione sessuale dovrebbe essere messa al centro dell’agenda politica ed entrare a pieno titolo nelle scuole

“L’educazione sessuale dovrebbe essere messa al centro dell’agenda politica ed entrare a pieno titolo nelle scuole. Non a caso la giornata mondiale del benessere sessuale è stata voluta dall’Oms anche per sancire il diritto ad essere educati e informati sul tema. Questo non implica solo capire come fare sesso ma come sentirsi appagati e in confidenza con la propria sessualità. Inoltre affrontare in età scolare tematiche come: l’identità di genere, la gestione delle emozioni e degli affetti vuol dire formare ragazzi consapevoli e più rispettosi delle proprie e altrui necessità. I ragazzi chiedono di poter parlare di sesso, vorrebbero documentarsi, ma gli insegnanti non hanno il tempo e la formazione adeguata per fornire delle risposte esaustive”.

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  • Stando alle ultime stime, in Italia vivono almeno 88mila donne vittima di mutilazioni genitali femminili, con tutti i gravi problemi fisici, funzionali, psicologici che ne derivano. In base ai dati diffusi dal Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (Unfpa) e dall’Unicef, nel mondo ammonterebbero ad almeno 200 milioni donne e ragazze che hanno subito mutilazioni genitali. Nel 2023, circa 4,2 milioni di bambine e ragazze nel mondo sono a rischio di subire queste pratiche.

Attraverso la testimonianza di Ayaan Hirsi Ali, autrice de “L’infedele", proviamo a spiegare con le giuste parole in tutta la sua cruda realtà cosa racchiuda veramente:

“Mi afferrò e mi bloccò la parte superiore del corpo… Altre due donne mi tennero le gambe divaricate. L’uomo che era un cinconcisore tradizionale appartenente al clan dei fabbri, prese un paio di forbici. Con l’altra mano afferrò quel punto misterioso e cominciò a tirare… Sentii il rumore, come un macellaio che rifila il grasso da un pezzo di carne.”

Nella Giornata Internazionale contro le mutilazioni genitali femminili il presidente della Società italiana di chirurgia plastica ricostruttiva-rigenerativa ed estetica Sicpre, il professor Francesco Stagno d’Alcontres, dichiara: 

“Spesso l’evento della mutilazione viene rimosso dai ricordi, mentre restano i dolori nei rapporti sessuali, le difficoltà nella minzione e durante il parto. La mutilazione genitale è un evento che modifica il corso della vita e noi lo dobbiamo contrastare sul piano della cultura e affrontare sul piano medico e scientifico”.

L’edizione 2023 del Summit Itinerante contro la mutilazioni genitali femminili, l’evento che si svolge in data odierna a Roma, presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustininani, sede della Presidenza del Senato della Repubblica, vede il saluto di esponenti del Governo, la testimonianza di una vittima e la partecipazione di importanti personalità, tra cui gli esperti della chirurgia plastica italiana chiamati a raccolta dalla Sicpre.

Letizia Cini ✨

#lucenews #lucelanazione #giornatamutilazionigenitalifemminili #linfedele
  • "Vorrei ringraziare la comunità queer per il vostro amore e per aver inventato un genere". 👑

Con queste parole di ringraziamento, Queen Bay riscrive la storia dei Grammy Awards. Beyoncé ier sera ha battuto tutti i record: con la 32esima vittoria incassata, è la star più premiata della storia degli Oscar della musica.

Con altri quattro grammofoni d’oro, la star americana, icona mondiale e paladina dei diritti civili e della body positivity, ha così superato il primato del direttore d’orchestra Georg Solti scomparso nel ‘97 e che, fino a stanotte, era rimasto imbattuto per due decenni con 31 vittorie. Queen Bay ha voluto dedicare la vittoria alla comunità Lgbtq+.

#lucenews #lucelanazione #qn #beyoncé #grammyawards2023
  • Stava regalando libri alle ragazze quando è stato arrestato a Kabul, giovedì 3 febbraio. Ismail Mashal, un professore universitario afghano, 37 anni, in aperta critica con il bando posto dai Talebani all’istruzione femminile, andava in giro con un carretto pieno di volumi gratuiti che distribuiva a donne e bambine, quando le forze di sicurezza lo hanno accusato di “azioni provocatorie” dalle autorità che lo hanno portato in carcere. Lo riferisce la Bbc.

Alcuni testimoni hanno riferito che il professore è stato schiaffeggiato, preso a pugni e a calci dalle forze di sicurezza locali durante l’arresto. Tuttavia Abdul Haq Hammad, un funzionario del ministero dell’Informazione e della Cultura talebani, ha dichiarato che il docente è stato trattato bene mentre era in custodia. 

Mashal è salito alla ribalta dopo aver strappato i documenti accademici in diretta tv per protestare contro il divieto dei talebani all’istruzione universitaria e secondaria per le donne. Il video in diretta televisiva è diventato virale. 

Ex giornalista, il 37enne dirigeva un’università privata a Kabul, frequentata da 450 studentesse che seguivano i corsi di giornalismo, ingegneria e informatica, tutte discipline che il ministro dell’Istruzione afghano sosteneva non dovessero essere insegnate alle ragazze in quanto contrarie all’islam e la cultura afghana. Quando a dicembre i Talebani hanno annunciato che alle studentesse universitarie non sarebbe più stato permesso di tornare a studiare fino a nuovo ordine, il professor Mashal ha chiuso definitivamente la sua scuola, affermando che “l’istruzione o si offre a tutti o a nessuno“.

“L’unico potere che ho è la mia penna, anche se mi uccidono, anche se mi fanno a pezzi, non resterò in silenzio“, ha dichiarato il mese scorso il professore. Ha anche affermato che un maggior numero di uomini deve insorgere per protestare contro le restrizioni imposte alle donne. Durante il loro incontro a Kabul, Mahsal, padre di due figli, ha precisato che non temeva di essere arrestato o ucciso. Si è detto invece certo che alla fine i Talebani avrebbero cercato di metterlo a tacere, ma è rimasto convinto che fosse un prezzo onesto da pagare.

#lucenews #kabul
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Erika Desambrois, psicologa e sessuologa clinica, in un foto tratta dal profilo Instagram sexed.ita
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“Se si palesano delle difficoltà sessuali è bene affidarsi a un esperto del settore. Su questo fronte esiste ancora lo stigma, ma è solo condividendo i problemi che è possibile risolverli vivendo al massimo la sessualità. Questo vale anche se una donna o un uomo vogliono amplificare il loro piacere sessuale. Ma per andare da un terapeuta sessuale non ci deve essere necessariamente un problema in senso stretto”. Quali sono le domande e i problemi più ricorrenti che le coppie condividono all’interno di una seduta terapeutica? “Come raggiungere l’orgasmo, il piacere o capire quando lo si raggiunge è la richiesta che i miei pazienti mi rivolgono più spesso durante una seduta terapeutica. L’altra grande tematica al centro dell’attenzione è il desiderio sessuale che può oscillare nelle coppie. A volte capita di confrontarsi con delle situazioni tipo: uno dei due partner vuole avere rapporti sessuali tutti i giorni mentre all’altro non va. In questi casi- suggerisce la psicologa- è bene comprendere che i bisogni possono essere diversi. Lo scopo della terapia allora può essere trovare un punto di accordo nella coppia”. L’importanza della masturbazione, quindi ma sopravvive ancora tanta vergogna...
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“Un altro grande tema è la masturbazione. Ancora oggi in Italia c’è un vero e proprio tabù sul quale vale la pena lavorare. Molte persone, in particolare donne secondo la mia esperienza clinica, confessano di non essersi mai masturbate e perciò non hanno consapevolezza fino in fondo di quali sono le ‘mosse giuste da compiere’ per accendere il piacere. Questo può essere spiegato con il divieto che spesso i genitori impartiscono ai bambini di non toccarsi, una pulsione innata e propedeutica a scoprire il proprio corpo. Questo fa scaturire nel bambino un senso di vergogna e di colpa che lo accompagna anche nell’età adulta”. Si può dire che la visione dell’uomo virile a tutti i costi è ormai superata, dottoressa? “In Italia resiste ancor il concetto che l’uomo deve essere virile a tutti i costi. Per questo andare da uno specialista per molti potrebbe significare mancare di virilità. È bene invece provare, darsi una possibilità di fare una seduta. Come importante è andare da qualsiasi altro professionista sanitario. L’appello potrebbe essere quello di abbandonare questa visione virile che appartiene ad una età storica che abbiamo superato. Concedetevi questa possibilità, anche solo per vivere meglio la sessualità e sperimentare qualcosa di nuovo”. Mettere l’educazione sessuale nelle scuole al centro dell’agenda politica: cosa ne pensa?
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