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Dal Punto G al Fattore S, i nuovi traguardi dell'orgasmo: quando il piacere è tutto al femminile

Secondo gli esperti uno dei trend di ricerca legati alla sessualità che ha solleticato gli interessi degli italiani è la pratica dello squirting: "Ma solo il 17 % delle donne dice di averlo sperimentato"

di LETIZIA CINI -
28 novembre 2022
Kim Cattrall e Sonia Braga in Sex in the City (1998)

Kim Cattrall e Sonia Braga in Sex in the City (1998)

A sdoganarlo sul piccolo schermo è stato ancora una volta Sex in the City“, serie decisamente pop trasmessa dal 1998 al 2004 dal canale HBO, che detiene però il merito di aver affrontato tematiche capaci, all'epoca, di condurre dritti dritti alla scomunica televisiva. Un esempio? Correva l’anno 1998 quando Samantha (Kim Cattrall) racconta alle tre amiche di essersi innamorata di una donna: Maria, interpretata da Sonia Braga. Ed è proprio durante un rapporto sessuale con lei che Samantha, la mangiauomini per eccellenza, scoprirà il Fattore S.

Il Fattore S

Del sesso si parla sempre più e in modo molto più aperto

i uno dei trend di ricerca legati alla sessualità che più di tutti quest’anno ha solleticato gli interessi degli italiani: la pratica dello squirting

Di cosa parliamo? Di uno dei trend di ricerca legati alla sessualità che più di tutti quest’anno ha solleticato gli interessi degli italiani: la pratica dello squirting. Provare piacere fa bene e moltissimi studi scientifici hanno dimostrato i benefici psicofisici legati al raggiungimento dell’orgasmo in più occasioni. Quello che però emerge nei trend degli ultimi mesi è che in cima alla classifica delle curiosità in fatto di sesso c’è proprio una pratica specifica: lo squirt.

Il termine. 'to squirt'

Il termine, dall’inglese to squirt che appunto significa ’spruzzare’, indica la fuoriuscita di liquido durante le fasi di eccitazione delle donne. Il noto brand Pepemio, sexy shop online leader italiano della vendita di sex toys, conferma a tal proposito un aumento di interesse negli ultimi mesi all’interno della sua community proprio rispetto a questo specifico aspetto della sessualità. Nel dettaglio "parliamo del liquido, trasparente e acquoso, proveniente dall’uretra, che può fuoriuscire durante il rapporto sessuale. La ’potenza’ del getto deriva dalla contrazione muscolare, ma sulla sua natura effettiva ci sono ancora molti gli studi in corso e forse è proprio questo alone di mistero che rende la pratica interessante agli occhi di molti". Solo alcune donne però confidano di averlo già sperimentato.

Curiosità e confusione: cos'è lo squirting

L’argomento genera curiosità ma anche confusione ed è dunque opportuno definire alcuni punti per non alimentare false credenze. Molto spesso lo squirting viene confuso con l’eiaculazione femminile ma in realtà non sono proprio la stessa cosa. Entrambi fuoriescono dall’uretra, ma quando si parla di eiaculazione si fa riferimento ad un liquido che ha una composizione simile a quella dello sperma, contiene infatti PSA, l’antigene prostatico specifico, nella sua produzione entrano in gioco le ghiandole di Skene e risulta essere più denso e lattiginoso. Pepemio ha condotto una ricerca all’interno della sua community proprio sugli interessi legati a specifiche pratiche e quello che ne è emerso è che lo squirting è proprio quella che desta maggiore interesse. Nel dettaglio il 40 % degli appartenenti alla community che hanno risposto al sondaggio (circa 4000 partecipanti) hanno espresso la voglia di volerlo provare mentre il 17 % delle donne rispondono di averlo già sperimentato. Altro dato interessante è che invece moltissimi uomini circa il 71% afferma di provare piacere nel vedere che durante il rapporto entri in gioco il Fattore S.

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Ma perché lo squirting piace così tanto anche al partner? “Sicuramente perché è associato ad un’idea di godimento totale, liberatorio e quindi al fatto di aver provocato un orgasmo particolarmente intenso - assicurano gli esperti del brand Pepemio - . Ovviamente molte delle ricerche degli utenti sono legate al mondo del porno, ma le curiosità non sono finalizzate esclusivamente all’autoerotismo. Molte infatti si chiedono sia come squirtare e quindi come praticamente si può provocare questo tipo di piacere a se stesse, ma anche come far squirtare la propria partner.

Dal Punto G al Fattore S

Pepemio inoltre specifica che un’altra domanda che spesso gli utenti pongono è come nella pratica lo squirting si possa provocare e quindi quali accortezze adottare durante il rapporto sessuale per far sì che il Fattore S entri in gioco. Una risposta che valga per tutti ovviamente non c’è. È importante sicuramente lasciarsi andare, non trattenersi a quello stimolo che può assomigliare molto a quello di urinare, ma anche stimolare i punti giusti. Si può procedere manualmente andando a massaggiare il Punto G, quello che comunemente viene definito come prostata femminile e che si trova all’interno della vagina mediamente intorno ai 5 centimetri profondità, ma anche il piacere provocato dalla stimolazione della clitoride non va sottovalutato“.
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Il Punto G, quello che comunemente viene definito come prostata femminile e che si trova all’interno della vagina mediamente intorno ai 5 centimetri profondità

C’è da aggiungere che come erroneamente molti pensano la fuoriuscita del liquido non corrisponde esattamente al momento dell’orgasmo o perlomeno non necessariamente.

Quando ricorrere ai Sex Toys

“Esistono ovviamente moltissimi Sex Toys che sono utili per provare a stimolare i punti giusti e quindi necessari a trovare il Fattore S e come Pepemio conferma, tra i Sex Toys bestsellers dell’ultimo trimestre ce ne sono almeno 2 in classifica studiati per il raggiungimento dell’ orgasmo femminile - concludela ricerca - . Primo tra tutti è il Pink Obsession che può stimolare sia la clitoride che l’interno della vagina in base all’utilizzo ma ha riscontrato un aumento di vendite del 67 % nell’ultimo trimestre anche uno dei cosiddetti vibratori coniglio, il Rabbit twin touch black, che è in grado di stimolare contemporaneamente le due zone. Come già dichiarato in merito alla pratica c’è ancora un alone di mistero ma è importante aggiungere che sul sesso in generale e su specifici aspetti ad esso correlati, tra cui lo squiring stesso, c’è anche da considerare l’imbarazzo che moltissimi hanno nel dichiarare i propri desideri o le proprie esperienze e ciò potrebbe condizionare sia la percezione del proprio piacere sia la condivisione dello stesso. Altra considerazione, non secondaria è che spesso l’immaginario collettivo associa il piacere a determinate visioni derivanti dalla pornografia, dimenticando che l’intimità reale vissuta sia in solitaria che in coppia si discosta spesso dai prototipi a cui spesso si fa riferimento. Concludendo, non è detto che il fatto di provare lo squirting aumenti il piacere, anche perchè, come già detto non coincide necessariamente con il momento dell’orgasmo e come per molte altre pratiche legate alla sessualità, molto dipende dalla soggettività di ognuno“.