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Home » Scienze e culture » ​Xenos: le persone migranti e con disabilità si raccontano oltre le barriere del pregiudizio

​Xenos: le persone migranti e con disabilità si raccontano oltre le barriere del pregiudizio

Inaugurato il podcast scritto e realizzato da Sandra Salvato e Antonella Palermo per RaiPlaySound: storie di lotta quotidiana verso l’integrazione

Caterina Ceccuti
29 Settembre 2022
Alcuni dei protagonisti del nuovo podcast originale Xenos, persone in lotta ogni giorno per far valere identità e differenze

Alcuni dei protagonisti del nuovo podcast originale Xenos, persone in lotta ogni giorno per far valere identità e differenze

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L’identità che passa anche attraverso la diversità, senza paura, senza pregiudizio. Indira, Bakari, Claudia, Rodrigo, Samira e molti altri sono nomi, volti e voci che raccontano la propria storia di lotta quotidiana verso l’integrazione, in una società che ha ancora molto da capire e da accettare. Soprattutto è la loro voce a renderli protagonisti del nuovo podcast Xenos, che grazie al lavoro delle giornaliste Sandra Salvato e Antonella Palermo, esperte di temi sociali, raccoglie testimonianze di vite altre, distanti dalla quotidianità della maggior parte della gente, ma che rappresentano invece parte integrante del nostro tessuto sociale. Ascoltando le loro parole si può entrare a contatto con i sogni, le speranze, il dramma di uomini e donne che portano nel cuore radici lontane, stranieri per lingua ma desiderosi di condividere il nostro stesso vocabolario di valori e di rompere quel muro di solitudine di cui soffre anche chi vive particolari condizioni fisiche o psicologiche permanenti.

La giornalista fiorentina Sandra Salvato
La giornalista fiorentina Sandra Salvato

“Attraverso il loro mondo – commenta Sandra Salvato – riaffiora il significato originario del termine straniero – estraneo, quello caro agli antichi Greci, che ci ricorda un atteggiamento mentale in grado di allargare la visione del mondo e di offrire ospitalità al viandante, aiutandolo poi nella prosecuzione del suo viaggio. Con Antonella abbiamo condiviso il desiderio di recuperare l’accezione positiva di questo termine, Xenos, che oggi purtroppo viene accostato alla fobia, come “xenofobia”, sicuramente un sentimento negativo, di paura. Con questo progetto non riusciremo a cancellare il pregiudizio, ma contribuiremo almeno ad abbattere certe barriere e a favorire la visione positiva di chi, per buona parte della vita, ha subito lo sguardo dell’altro, lontano dalla società. Persone relegate dove c’è la fame, la guerra, la malattia, dove insomma è difficile vivere. Persone che affrontano viaggi in cui rischiano la vita, pur di mettersi alla ricerca di un abbraccio, una mano tesa che li aiuti a vivere. Vorremmo ritornare ad accogliere lo straniero come facevano i greci, che aprivano le proprie porte per offrirgli quanto serviva per continuare il viaggio. Vorremmo riappropriarci di quel senso di ospitalità per aiutare il pellegrino a ritrovare un posto in quella che amiamo tutti definire una società senza confini né barriere, ossia democratica”.

“Xenos”: le persone migranti e con disabilità si raccontano oltre le barriere del pregiudizio
“Xenos”: le persone migranti e con disabilità si raccontano oltre le barriere del pregiudizio

Dal Venezuela alla Siria, dal Myanmar all’Afghanistan all’Ecuador, passando per altre terre martoriate da guerre e povertà come il Salvador, il Togo, l’Ucraina, si vengono a delineare i profili di una geografia umana, fragile ma determinata, fatta di sofferenza ma anche di creatività e sogni che alla fine riescono a vincere stigmi e pregiudizi.

La giornalista Antonella Palermo
La giornalista Antonella Palermo

“C’è tanto bisogno di far sapere alla gente cosa si nasconde dietro a queste persone – continua Sandra Salvato -. Il progetto è nato da un’idea inizialmente di tipo radiofonico che poi è diventato podcast perché l’audio on demand è molto richiesto. Io ed Antonella lo abbiamo proposto alla Rai, che ha accolto l’idea. Il nostro messaggio è che non esiste la società dei normodotati, solo una società fatta di scambi, differenze, occasioni di crescita reciproca. Ascoltare chi sono gli altri ci permette di vivere in un mondo migliore e di non soffrire più nessun genere di pregiudizio”.

“Xenos” prevede 12 puntate pubblicate settimanalmente, ogni giovedì, fino all’ultima in programma l’8 dicembre. “Sono previste due puntate speciali -conclude Salvato-: la prima dedicata all’Ucraina -con voci di persone che parlano direttamente dalla loro terra e che vivono ogni giorno con la morte che gli cammina accanto- e una dedicata ai progetti seguiti da Federcasse (che ha sostenuto il progetto come Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali), con voci provenienti dall’Africa e dall’America latina. Le Banche di Credito Cooperativo e le Casse Rurali – ossia banche cooperative, mutualistiche e locali – perseguono come obiettivo statutario il vantaggio collettivo e lo sviluppo economico, sociale e culturale dei territori e delle comunità -puntualizza la giornalista-. Nel tempo, queste prerogative hanno dato vita ad iniziative e progetti di particolare valore. Dal 2002 il Credito Cooperativo sostiene per esempio il progetto di “Microfinanza campesina” in Ecuador per la promozione dell’accesso al credito ed il miglioramento delle condizioni di vita dei contadini attraverso lo sviluppo della finanza popolare nel Paese andino. Dal 2012, in Togo, contribuisce allo sviluppo rurale e all’autosufficienza alimentare delle piccole comunità attraverso il miglioramento delle condizioni di offerta e domanda di credito in zone rurali e uno scambio di esperienze e competenze nel campo della creazione di sistemi e di strategie finalizzati all’aumento della produttività e alla modernizzazione dell’agricoltura”.

Per accedere ai podcast del progetto Xenos basta cliccare sul link:
https://www.raiplaysound.it/articoli/2022/09/Dal-29-settembre-Xenos–le-persone-migranti-e-con-disabilita-si-raccontano-oltre-le-barriere-del-pregiudizio-97e5022d-d557-4750-ae49-5de08f23fdd2.html

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🗣 Non è una diminutio?

“Assolutamente no, chef in realtà significa capo, in cucina è colui che comanda, come il capo cuoco, appunto, o il capo partita. Ormai lo chef ha assunto i connotati di un personaggio mitologico, proprio in virtù dei tanti show cooking proposti. Un’arma a doppio taglio”.

🗣 In che senso?

“Sono tantissimi i giovani che sognano di indossare una giacca da cuoco, ma fra quello che si vede fare in Tv e la fatica vera che richiede la cucina, c’è una differenza abissale”.

🗣 Vuol dire che avere l’ambizione non sempre corrisponde all’effettiva voglia di fare?

“Un po’ è così. Le nuove generazioni hanno un’idea precisa della qualità della vita, la fatica e gli orari della cucina non vanno bene per tutti”.

🗣 Dall’alto delle sue tre stelle Michelin, cosa consiglia agli aspiranti chef?

L
  • Un assistente di volo speciale ha viaggiato da Londra Heathrow a Los Angeles sorprendendo i passeggeri a bordo.

@lewiscapaldi ha presentato il suo nuovo singolo “Wish You The Best” con uno show ad alta quota, servendo snack e bevande. 

#lucenews #lewiscapaldi #wishyouthebest
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All’Eurocamera è stato infatti approvato un emendamento al testo della Risoluzione sullo Stato di diritto che condanna la circolare perché porterebbe “alla discriminazione non solo delle coppie dello stesso sesso, ma anche e soprattutto dei loro figli”, e invita anche Roma "a revocare immediatamente la decisione”. Un invito che il governo non ha intenzione di seguire, e che è stato criticato dal centrodestra e salutato positivamente dalle opposizioni, unite questa volta sia in Italia che a Bruxelles. 

✍ Ma com’è la legislazione attuale in Italia su questi temi?

L
L’identità che passa anche attraverso la diversità, senza paura, senza pregiudizio. Indira, Bakari, Claudia, Rodrigo, Samira e molti altri sono nomi, volti e voci che raccontano la propria storia di lotta quotidiana verso l’integrazione, in una società che ha ancora molto da capire e da accettare. Soprattutto è la loro voce a renderli protagonisti del nuovo podcast Xenos, che grazie al lavoro delle giornaliste Sandra Salvato e Antonella Palermo, esperte di temi sociali, raccoglie testimonianze di vite altre, distanti dalla quotidianità della maggior parte della gente, ma che rappresentano invece parte integrante del nostro tessuto sociale. Ascoltando le loro parole si può entrare a contatto con i sogni, le speranze, il dramma di uomini e donne che portano nel cuore radici lontane, stranieri per lingua ma desiderosi di condividere il nostro stesso vocabolario di valori e di rompere quel muro di solitudine di cui soffre anche chi vive particolari condizioni fisiche o psicologiche permanenti.
La giornalista fiorentina Sandra Salvato
La giornalista fiorentina Sandra Salvato
“Attraverso il loro mondo - commenta Sandra Salvato - riaffiora il significato originario del termine straniero - estraneo, quello caro agli antichi Greci, che ci ricorda un atteggiamento mentale in grado di allargare la visione del mondo e di offrire ospitalità al viandante, aiutandolo poi nella prosecuzione del suo viaggio. Con Antonella abbiamo condiviso il desiderio di recuperare l’accezione positiva di questo termine, Xenos, che oggi purtroppo viene accostato alla fobia, come “xenofobia”, sicuramente un sentimento negativo, di paura. Con questo progetto non riusciremo a cancellare il pregiudizio, ma contribuiremo almeno ad abbattere certe barriere e a favorire la visione positiva di chi, per buona parte della vita, ha subito lo sguardo dell’altro, lontano dalla società. Persone relegate dove c’è la fame, la guerra, la malattia, dove insomma è difficile vivere. Persone che affrontano viaggi in cui rischiano la vita, pur di mettersi alla ricerca di un abbraccio, una mano tesa che li aiuti a vivere. Vorremmo ritornare ad accogliere lo straniero come facevano i greci, che aprivano le proprie porte per offrirgli quanto serviva per continuare il viaggio. Vorremmo riappropriarci di quel senso di ospitalità per aiutare il pellegrino a ritrovare un posto in quella che amiamo tutti definire una società senza confini né barriere, ossia democratica”.
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