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Home » Spettacolo » Alberto Matano ha sposato Riccardo Mannino a Lobiaco: a officiare le nozze, l’amica Mara Venier

Alberto Matano ha sposato Riccardo Mannino a Lobiaco: a officiare le nozze, l’amica Mara Venier

Cerimonia blindatissima nella Capitale per il 'sì' fra il giornalista 49enne e il suo compagno, un avvocato cassazionista di 55 anni: l'unione civile proprio nel giorno del Pride di Roma

Lucia Lapi
12 Giugno 2022
Alberto Matano ha sposato Riccardo Mannino a Labico: a officiare le nozze, l’amica Mara Venier

Alberto Matano ha sposato Riccardo Mannino a Labico: a officiare le nozze, l’amica Mara Venier

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Alberto Matano ha sposato il suo compagno Riccardo Mannino a Labico, poco fuori Roma, nel resort di Antonello Colonna. Una cerimonia intima, all’aperto, officiata da Mara Venier, amica di vecchia data del giornalista e conduttore televisivo, nello stesso giorno in cui il Pride ha invaso le strade di Roma. Una data, quindi, non casuale ma un inno all’amore. Il loro, il conduttore de La Vita in Diretta, ha voluto proteggerlo a lungo dall’esposizione mediatica. Su Riccardo Mannino fino a pochi giorni fa aleggiava il mistero. Ora invece sappiamo che lo sposo ha 55 anni, sei in più del compagno, ed è un avvocato cassazionista.

Alberto Matano ha sposato Riccardo Mannino a Labico: a officiare le nozze, l’amica Mara Venier
Alberto Matano ha sposato Riccardo Mannino a Labico: a officiare le nozze, l’amica Mara Venier

Vestita con un tailleur azzurro e fascia tricolore, la conduttrice e attrice Mara Venier ha raccontato di quando è stata lei a chiedergli, appena due mesi fa, “Perché non vi sposate?“. E ancora, ha continuato Mara Venier in un video condiviso via social dagli invitati, “Mi sono seduta con loro, li ho osservati per un attimo, ho visto i loro sguardi, i loro occhi, il loro sfiorarsi con tanto amore e mi sono commossa. Da lì è partito tutto, tutta la macchina. Abbiamo deciso insieme la data“. A portare gli anelli, sabato 11 giugno, sono state le nipotine di Matano e Mannino, poi un lungo abbraccio. Sulle note di Abbracciame, cantata da Andrea Sannino.

La rivelazione

La conferma era arrivata nei giorni scorsi: Alberto Matano convola a nozze con lo storico compagno. “Il giornalista del Tg1 e conduttore de La vita in diretta si sposerà con il compagno di sempre, Riccardo, e a officiare le nozze sarà Mara Venier, storica amica del giornalista” ’, secondo quanto aveva svelato il magazine Chi. “È vero, dopo tanti anni insieme sposo Riccardo” aveva confermato subito dopo il 49ennne precisando “le nozze avverranno nel mese giugno, conclusa la stagione televisiva”. E così è stato

Matano ha sempre scelto di tenere riservata la sua vita personale, ma nello scorso autunno, trattando il tema dell’omofobia, il conduttore aveva detto: “L’ho provato sulla mia pelle, quindi so cosa significa. E allora mi auguro che con il contributo di tutti, su un tema così importante, ci possa essere un supplemento di riflessione”. Frase che è arrivata dopo la bocciatura del Ddl Zan al Senato. Sull’orientamento sessuale del giornalista in questi anni sono tantissime le voci che si sono rincorse, ma lui non ci è andato dietro e ha mantenuto un grande riserbo sulla questione. La sua vita privata, ha sempre detto, che non doveva essere oggetto di attenzioni morbose.

Alberto Matano ha sposato Riccardo Mannino a Labico: a officiare le nozze, l’amica Mara Venier
Alberto Matano ha sposato Riccardo Mannino a Labico: a officiare le nozze, l’amica Mara Venier

“Ritengo sia giusto e sano proteggere i propri sentimenti. E poi le etichette mi sono sempre andate strette. Nel corso della mia vita non ho avuto confini nella mia affettività. E l’ultimo Sanremo ci ha dato una lezione: non ci sono categorie dove non esiste amore. Se con il mio compagno decideremo di sposarci, allora lo annunceremo e condivideremo la nostra gioia con tutti” ha detto il conduttore in una recente intervista, precisando a proposito del suo passato: “Non sempre certe ferite hanno a che vedere con la sfera sessuale. Io ero un ragazzino molto minuto, questo mi esponeva e da piccolo certi attacchi diventano un magma indistinto”.

“Ancora oggi, nonostante tutto, l’orientamento sessuale può condizionare una carriera. Le categorie sono molto pericolose e certi pregiudizi ci sono sempre, come un rumore di fondo” sostiene Matano. Ma la missione di un giornalista, dice il 49enne, è proprio quella di “scendere in campo per difendere dei diritti. Quando si parla di cose che la gente vive sulla propria pelle, è il momento di intervenire. Troppe persone si ergono a giudici delle vite altrui”.

La giornata

Pomeriggio e serata molto movimentata nella tranquilla campagna della cittadina in provincia di Roma, per l’unione civile tra il giornalista conduttore Rai Alberto Matano e il suo compagno, l’avvocato Riccardo Mannino, presso la tenuta resort di Antonello Colonna il famoso cuoco della zona. Cerimonia civile officiata dall’amica Mara Venier, alla presenza degli ufficiali di anagrafe e del sindaco di Labico Danilo Giovannoli, in mezzo a vigneti, uliveti e campi di grano, dove c’è stato anche l’aperitivo e la cena all’aperto. Sono arrivati a Labico molti politici, dirigenti Rai, colleghi giornalisti, Eleonora Daniele col marito Giulio Tassoni, Raoul Bova con la compagna Rocio Munoz Morales, Claudio Santamaria con la sua Francesca Barra e la loro bambina, gli onorevoli Nunzia De Girolamo col marito Francesco Boccia e molti altri vip. Ingente e molto agguerrito il cordone di sicurezza davanti e nei pressi del resort, con decine di bodyguard che hanno tenuto a distanza i paparazzi presenti, con momenti di forte tensione, per non far riprendere nulla della cerimonia e della cena.

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Instagram

  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

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  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

#lucenews #lucelanazione #millepare #alessialanza #podcast
  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia
Alberto Matano ha sposato il suo compagno Riccardo Mannino a Labico, poco fuori Roma, nel resort di Antonello Colonna. Una cerimonia intima, all’aperto, officiata da Mara Venier, amica di vecchia data del giornalista e conduttore televisivo, nello stesso giorno in cui il Pride ha invaso le strade di Roma. Una data, quindi, non casuale ma un inno all’amore. Il loro, il conduttore de La Vita in Diretta, ha voluto proteggerlo a lungo dall’esposizione mediatica. Su Riccardo Mannino fino a pochi giorni fa aleggiava il mistero. Ora invece sappiamo che lo sposo ha 55 anni, sei in più del compagno, ed è un avvocato cassazionista.
Alberto Matano ha sposato Riccardo Mannino a Labico: a officiare le nozze, l’amica Mara Venier
Alberto Matano ha sposato Riccardo Mannino a Labico: a officiare le nozze, l’amica Mara Venier
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Alberto Matano ha sposato Riccardo Mannino a Labico: a officiare le nozze, l’amica Mara Venier
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“Ritengo sia giusto e sano proteggere i propri sentimenti. E poi le etichette mi sono sempre andate strette. Nel corso della mia vita non ho avuto confini nella mia affettività. E l’ultimo Sanremo ci ha dato una lezione: non ci sono categorie dove non esiste amore. Se con il mio compagno decideremo di sposarci, allora lo annunceremo e condivideremo la nostra gioia con tutti” ha detto il conduttore in una recente intervista, precisando a proposito del suo passato: “Non sempre certe ferite hanno a che vedere con la sfera sessuale. Io ero un ragazzino molto minuto, questo mi esponeva e da piccolo certi attacchi diventano un magma indistinto”. “Ancora oggi, nonostante tutto, l’orientamento sessuale può condizionare una carriera. Le categorie sono molto pericolose e certi pregiudizi ci sono sempre, come un rumore di fondo” sostiene Matano. Ma la missione di un giornalista, dice il 49enne, è proprio quella di “scendere in campo per difendere dei diritti. Quando si parla di cose che la gente vive sulla propria pelle, è il momento di intervenire. Troppe persone si ergono a giudici delle vite altrui”. La giornata Pomeriggio e serata molto movimentata nella tranquilla campagna della cittadina in provincia di Roma, per l’unione civile tra il giornalista conduttore Rai Alberto Matano e il suo compagno, l’avvocato Riccardo Mannino, presso la tenuta resort di Antonello Colonna il famoso cuoco della zona. Cerimonia civile officiata dall’amica Mara Venier, alla presenza degli ufficiali di anagrafe e del sindaco di Labico Danilo Giovannoli, in mezzo a vigneti, uliveti e campi di grano, dove c’è stato anche l’aperitivo e la cena all’aperto. Sono arrivati a Labico molti politici, dirigenti Rai, colleghi giornalisti, Eleonora Daniele col marito Giulio Tassoni, Raoul Bova con la compagna Rocio Munoz Morales, Claudio Santamaria con la sua Francesca Barra e la loro bambina, gli onorevoli Nunzia De Girolamo col marito Francesco Boccia e molti altri vip. Ingente e molto agguerrito il cordone di sicurezza davanti e nei pressi del resort, con decine di bodyguard che hanno tenuto a distanza i paparazzi presenti, con momenti di forte tensione, per non far riprendere nulla della cerimonia e della cena.
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