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Home » Spettacolo » Arden Cho ha scelto di dire no: “Merito di raccontare una storia che ispiri le ragazze asiatiche”

Arden Cho ha scelto di dire no: “Merito di raccontare una storia che ispiri le ragazze asiatiche”

L'attrice di origini coreano, dopo essere stata esclusa dall'ultima stagione di Teen Wolf, ha iniziato a rifiutare copioni in cui non ci fosse un ruolo giusto per lei

Giovanni Bogani
24 Agosto 2022
Arden Cho

L'attrice di origini coreane Arden Cho

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L’importanza di dire “no”. Cinque anni fa Arden Cho, attrice e modella di origini coreane, iniziò a dire no ai copioni. Tutto è cominciato quando il suo ruolo come Kira Yukimura, l’unica donna non bianca nella serie di Mtv “Teen Wolf“, è stato tagliato all’improvviso dalla stagione finale, nel 2016. Arden decise che, da quel momento in poi, avrebbe aspettato il ruolo giusto: il che significava, per una ragazza coreana/americana cresciuta in Texas, anche il rischio di non trovarlo mai. “Merito, almeno una volta nella vita, di raccontare una storia che possa ispirare altre ragazze”, dice in un’intervista all’Hollywood Reporter.

Un “no” per le future generazioni

Arden Cho
Arden Cho ha rifiutato molti copioni aspettando di trovare il ruolo migliore per lei, una donna di origini asiatiche

I suoi “no” sono diventati celebri lo scorso maggio, quando ha rifiutato di partecipare a “Teen Wolf – The Movie“, il film sequel della serie “Teen Wolf”. Venne fuori che il salario che le era stato proposto era meno della metà di quello che era stato offerto alle sue coprotagoniste bianche; e la storia diventò virale. Arden dice che ha maturato la sua decisione pensando non tanto alla sua carriera, “ma alla prossima generazione, alla prossima ragazza di origini asiatiche: perché non le venga in mente di accontentarsi”.

La serie Netflix

Arden era pronta al peggio, ad aspettare per anni l’occasione giusta. Il destino invece le è venuto incontro correndo: nella forma di Ingrid Yun, una giovane donna in carriera, una donna “tosta” in uno studio di avvocati, in “Partner Track – La scalata al successo“, che debutta il 26 agosto su Netflix, in contemporanea negli Stati Uniti e in Italia. Una serie di punta della piattaforma, che vede protagonista una donna di origini asiatiche. “Abbiamo parlato a lungo con la showrunner, Georgia Lee, su Ingrid in quanto donna di colore. E su tutti i dettagli, anche quelli relativi a chi avrebbe baciato per prima. E la cosa davvero speciale è che, in tutta la serie, è lei che sceglie. Sbaglia, anche. Ma sono tutte scelte sue”, dice Cho. “Non è la tipica donna orientale sottomessa che ti aspetti. E tuttavia, non rinuncia alla sua femminilità. Perché c’è un altro luogo comune da sfatare: credo che molte donne in questo mondo di professionisti e di competizione cerchino di nascondere la propria femminilità per ottenere più rispetto. Beh, no. Non è giusto. Se Ingrid vuole vestirsi di rosa, si veste di rosa”.

Arden Cho
Arden Cho è Ingrid Yun, protagonista della serie “Partner Track – La scalata al successo”, in uscita su Netflix

Stereotipi e orgoglio

Nel primo episodio, qualcuno la scambia per una assistente, e lei non esita a correggerlo. “Come donna orientale, sono stata educata a non rompere le scatole, a non disturbare troppo. E invece, a trent’anni mi sono accorta che in certi casi è necessario difendersi, mettere i puntini sulle i. Anche con una piccola frase”. Poi ricorda un’adolescenza non proprio rose e fiori. “Sono cresciuta in Texas, poi ho fatto le scuole superiori in Minnesota. E molto spesso ero l’unica asiatica. Mi hanno detto di tutto, mi hanno dato tutti i soprannomi, e io mi vergognavo di avere un’origine orientale. Poi all’università ho incontrato studenti di ogni nazionalità, ho mangiato per la prima volta cibi orientali, e adesso non mi vergogno più delle mie origini. Ne sono orgogliosa, più di chiunque altro”.

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  • Un anno dopo aver appeso sul ponte della Gran Madre lo striscione con scritto “Siamo un PO nella merda” per denunciare il gravissimo stato di siccità del Po, Extinction Rebellion torna a ribadire che “siamo ancora nella merda”, con un gesto più diretto ed esplicito. 

Una vera e propria montagna di letame è stata infatti scaricata questa mattina al grattacielo della Regione Piemonte, insieme a tanti fiori lasciati sopra. 

Due persone si sono arrampicate sulla tettoia dell’ingresso e i trovano ancora li. Al posto dell’insegna portata via dal vento qualche settimana fa, hanno appeso l’enorme scritta “Dalla regione non nasce niente, dal letame nascono i fiori”, riprendendo una canzone di Fabrizio De André. 

Una chiara denuncia dell
  • Riccardo Monco parte da una location d’eccellenza, Enoteca Pinchiorri di Firenze, uno dei ristoranti italiani più conosciuti al mondo e approda come new entry tra i giudici della sfida Alessandro Borghese Celebrity Chef (su TV8, dal lunedì al venerdì alle 19.10), Monco più che chef, si sente un cuoco.

🗣 Non è una diminutio?

“Assolutamente no, chef in realtà significa capo, in cucina è colui che comanda, come il capo cuoco, appunto, o il capo partita. Ormai lo chef ha assunto i connotati di un personaggio mitologico, proprio in virtù dei tanti show cooking proposti. Un’arma a doppio taglio”.

🗣 In che senso?

“Sono tantissimi i giovani che sognano di indossare una giacca da cuoco, ma fra quello che si vede fare in Tv e la fatica vera che richiede la cucina, c’è una differenza abissale”.

🗣 Vuol dire che avere l’ambizione non sempre corrisponde all’effettiva voglia di fare?

“Un po’ è così. Le nuove generazioni hanno un’idea precisa della qualità della vita, la fatica e gli orari della cucina non vanno bene per tutti”.

🗣 Dall’alto delle sue tre stelle Michelin, cosa consiglia agli aspiranti chef?

L
  • Un assistente di volo speciale ha viaggiato da Londra Heathrow a Los Angeles sorprendendo i passeggeri a bordo.

@lewiscapaldi ha presentato il suo nuovo singolo “Wish You The Best” con uno show ad alta quota, servendo snack e bevande. 

#lucenews #lewiscapaldi #wishyouthebest
  • Utero in affitto e adozioni per gli omosessuali. Sono temi caldissimi. Intanti il Parlamento europeo censura il governo italiano per la recente circolare del ministro Piantedosi che ha bloccato le registrazioni all’anagrafe dei figli di coppie gay, effettuate da alcuni sindaci. 

All’Eurocamera è stato infatti approvato un emendamento al testo della Risoluzione sullo Stato di diritto che condanna la circolare perché porterebbe “alla discriminazione non solo delle coppie dello stesso sesso, ma anche e soprattutto dei loro figli”, e invita anche Roma "a revocare immediatamente la decisione”. Un invito che il governo non ha intenzione di seguire, e che è stato criticato dal centrodestra e salutato positivamente dalle opposizioni, unite questa volta sia in Italia che a Bruxelles. 

✍ Ma com’è la legislazione attuale in Italia su questi temi?

L
L’importanza di dire "no". Cinque anni fa Arden Cho, attrice e modella di origini coreane, iniziò a dire no ai copioni. Tutto è cominciato quando il suo ruolo come Kira Yukimura, l’unica donna non bianca nella serie di Mtv "Teen Wolf", è stato tagliato all’improvviso dalla stagione finale, nel 2016. Arden decise che, da quel momento in poi, avrebbe aspettato il ruolo giusto: il che significava, per una ragazza coreana/americana cresciuta in Texas, anche il rischio di non trovarlo mai. "Merito, almeno una volta nella vita, di raccontare una storia che possa ispirare altre ragazze", dice in un’intervista all’Hollywood Reporter.

Un "no" per le future generazioni

Arden Cho
Arden Cho ha rifiutato molti copioni aspettando di trovare il ruolo migliore per lei, una donna di origini asiatiche
I suoi "no" sono diventati celebri lo scorso maggio, quando ha rifiutato di partecipare a "Teen Wolf – The Movie", il film sequel della serie "Teen Wolf". Venne fuori che il salario che le era stato proposto era meno della metà di quello che era stato offerto alle sue coprotagoniste bianche; e la storia diventò virale. Arden dice che ha maturato la sua decisione pensando non tanto alla sua carriera, "ma alla prossima generazione, alla prossima ragazza di origini asiatiche: perché non le venga in mente di accontentarsi".

La serie Netflix

Arden era pronta al peggio, ad aspettare per anni l’occasione giusta. Il destino invece le è venuto incontro correndo: nella forma di Ingrid Yun, una giovane donna in carriera, una donna “tosta” in uno studio di avvocati, in "Partner Track – La scalata al successo", che debutta il 26 agosto su Netflix, in contemporanea negli Stati Uniti e in Italia. Una serie di punta della piattaforma, che vede protagonista una donna di origini asiatiche. “Abbiamo parlato a lungo con la showrunner, Georgia Lee, su Ingrid in quanto donna di colore. E su tutti i dettagli, anche quelli relativi a chi avrebbe baciato per prima. E la cosa davvero speciale è che, in tutta la serie, è lei che sceglie. Sbaglia, anche. Ma sono tutte scelte sue", dice Cho. "Non è la tipica donna orientale sottomessa che ti aspetti. E tuttavia, non rinuncia alla sua femminilità. Perché c’è un altro luogo comune da sfatare: credo che molte donne in questo mondo di professionisti e di competizione cerchino di nascondere la propria femminilità per ottenere più rispetto. Beh, no. Non è giusto. Se Ingrid vuole vestirsi di rosa, si veste di rosa".
Arden Cho
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