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Home » Spettacolo » Aurora Ramazzotti all’ottavo mese di gravidanza: “Vi farò vedere come recupererò dopo il parto”

Aurora Ramazzotti all’ottavo mese di gravidanza: “Vi farò vedere come recupererò dopo il parto”

La 26enne protagonista di un progetto per le donne in dolce attesa “Il programma inizia adesso e si concluderà dopo la nascita di mio figlio”

Barbara Berti
29 Gennaio 2023
Aurora Ramazzotti (Instagram)

Aurora Ramazzotti (Instagram)

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Aspettando il momento del parto, Aurora Ramazzotti ha deciso di essere protagonista di un progetto per le donne in dolce attesa.

 

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Un post condiviso da Aurora Ramazzotti (@therealauroragram)

La figlia 26enne di Michelle Hunziker ed Eros Ramazzotti è all’ottavo mese di gravidanza, per cui manca poco alla nascita del suo primo figlio, avuto dal compagno Goffredo Cerza: il pancione cresce sempre di più (e lei non lo nasconde) e con esso sale la gioia ma anche l’ansia per questo importante momento. Tramite le storie di Instagram, la 26enne annuncia il suo nuovo progetto di lavoro con la Nike e fa alcune importanti riflessioni su cosa le riserva il futuro.

Aurora Ramazzotti è in dolce attesa: il tempo scade a fine marzo (Instagram)
Aurora Ramazzotti è in dolce attesa: il tempo scade a fine marzo (Instagram)

“Quanti obiettivi ci siamo posti in questi anni?” inizia il post con cui la ragazza parla a cuore aperto ai 2,5 milioni di follower. “Davvero, ne abbiamo fatte tantissime: tagliato traguardi di maratone, affrontato gare di resistenza, ci siamo aiutati a sconfiggere i nostri limiti, abbiamo corso e ci siamo allenati insieme. Non potrei essere più fiera della motivazione che spesso abbiamo saputo trasferirci a vicenda usando lo sport come ancora per radicarci nel percorso più difficile benché appagante delle nostre vite: imparare a prenderci cura di noi” scrive. E aggiunge: “Ecco, io ora sto andando incontro a uno degli obiettivi più impegnativi della mia vita, forse il più grande che ci possa essere, e sto provando a farlo continuando a rimanere me stessa senza scordarmi delle buone abitudini che hanno caratterizzato la mia serenità negli ultimi anni”.

Aurora Ramazzotti insieme al fidanzato Goffredo Cerza (Instagram)
Aurora Ramazzotti insieme al fidanzato Goffredo Cerza (Instagram)

La figlia della Hunziker racconta anche come ha vissuto questi mesi di gravidanza: “Ho vissuto sulle montagne russe per i primi mesi, altalenando terrore e incomprensibili sensazioni di spaesamento, per poi ritrovare una forza quasi senza precedenti nel secondo trimestre fino ad arrivare a ora, il momento in cui si è più vicini che mai al traguardo (il tempo scade a fine marzo, ndr) ma che ancora si fa fatica a realizzare veramente”. Per la giovane Ramazzotti, fare movimento e attività fisica è importante. “In tutto questo lo sport continua ad essere il mio luogo sicuro a cui tornare quando i pensieri si fanno troppo rumorosi e le insicurezze compagne inevitabili di vita” confida ai fan annunciando il nuovo progetto.

 

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Un post condiviso da Ivana Personal Trainer & Fit Mum (@ivanafitnesstrainer)

“Nike è da sempre vicino alle donne in tutte le sfaccettature del loro viaggio e su NTC con il programma ‘Nike (M)ove like a mother’ le accompagna anche attraverso il periodo della gravidanza. Ci sono già tanti allenamenti ma da oggi è disponibile anche un workout speciale in cui troverete me e Ivana! Sono così contenta di questa nuova sfida che inizierà adesso e si protrarrà fino a dopo il parto ed emozionata di farlo insieme a chi di voi vorrà unirsi” scrive ancora la 26enne. Il programma è appena iniziato e si concluderà dopo il parto. “Vi farò vedere anche come riuscirò a recuperare da questo momento così incredibile, al punto che mi fa strano pure dirlo…” conclude la futura mamma.

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  • Per una detenuta come Joy – nigeriana di 34 anni, arrestata nel 2014 per possesso di droga – uscire dal carcere significherà dover imparare a badare a se stessa. Lei che è lontana da casa e dalla famiglia, lei che non ha nessuno ad aspettarla. In carcere ha fatto il suo percorso, ha imparato tanto, ha sofferto di più. Ma ha anche conosciuto persone importanti, detenute come lei che sono diventate delle amiche. 

Mon solo. Nella Cooperativa sociale Gomito a Gomito, per esempio, ha trovato una seconda famiglia, un ambiente lavorativo che le ha offerto “opportunità che, se fossi stata fuori dal carcere, non avrei mai avuto”, come quella di imparare un mestiere e partecipare ad un percorso di riabilitazione sociale e personale verso l’indipendenza, anche economica.

Enrica Morandi, vice presidente e coordinatrice dei laboratori sartoriali del carcere di Rocco D’Amato (meglio noto ai bolognesi come “La Dozza”), si riferisce a lei chiamandola “la mia Joy”, perché dopo tanti anni di lavoro fianco a fianco ha imparato ad apprezzare questa giovane donna impegnata a ricostruire la propria vita: 

“Joy è extracomunitaria, nel nostro Paese non ha famiglia. Per lei sarà impossibile beneficiare degli sconti di pena su cui normalmente possono contare le detenute italiane, per buona condotta o per anni di reclusione maturati. Non è una questione di razzismo, è che esistono problemi logistici veri e propri, come il non sapere dove sistemare e a chi affidare queste ragazze, una volta lasciate le mura del penitenziario. Se una donna italiana ha ad attenderla qualcuno che si fa carico di ospitarla, Joy e altre come lei non hanno nessun cordone affettivo cui appigliarsi”.

L
  • Presidi psicologici, psicoterapeutici e di counselling per tutti gli studenti universitari e scolastici. Lo chiedono l’Udu, Unione degli universitari, e la Rete degli studenti medi nella proposta di legge ‘Chiedimi come sto’ consegnata a una delegazione di parlamentari nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio.

La proposta è stata redatta secondo le conclusioni di una ricerca condotta da Spi-Cgil e Istituto Ires, che ha evidenziato come, su un campione di 50mila risposte, il 28 per cento abbia avuto esperienze di disturbi alimentari e oltre il 14 di autolesionismo.

“Nella nostra generazione è ancora forte lo stigma verso chi sta male ed è difficile chiedere aiuto - spiega Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’Udu - l’interesse effettivo della politica si è palesato solo dopo il 15esimo suicidio di studenti universitari in un anno e mezzo. Ci sembra assurdo che la politica si interessi solamente dopo che si supera il limite, con persone che arrivano a scegliere di togliersi la vita.

Dall’altro lato, è positivo che negli ultimi mesi si sia deciso di chiedere a noi studenti come affrontare e come risolvere, il problema. Non è scontato e non è banale, perché siamo abituati a decenni in cui si parla di nuove generazioni senza parlare alle nuove generazioni”.

#luce #lucenews #università
  • La polemica politica riaccende i riflettori sulle madri detenute con i figli dopo la proposta di legge in merito alla detenzione in carcere delle donne in gravidanza: già presentata dal Pd nella scorsa legislatura, approvata in prima lettura al Senato, ma non alla Camera, prevedeva l’affido della madre e del minore a strutture protette, come le case famiglia, e vigilate. La dichiarata intenzione del centrodestra di rivedere il testo ha messo il Pd sul piede di guerra; alla fine di uno scontro molto acceso, i dem hanno ritirato il disegno di legge ma la Lega, quasi per ripicca, ne ha presentato uno nuovo, esattamente in linea con i desideri della maggioranza.

Lunedì non ci sarà quindi alcuna discussione alla Camera sul testo presentato da Debora Serracchiani nella scorsa legislatura, Tutto ripartirà da capo, con un nuovo testo, firmato da due esponenti del centrodestra: Jacopo Morrone e Ingrid Bisa.

“Questo (il testo Serracchini) era un testo che era già stato votato da un ramo del Parlamento, noi lo avevamo ripresentato per migliorare le condizioni delle detenute madri – ha spiegato ieri il dem Alessandro Zan – ma la maggioranza lo ha trasformato inserendovi norme che di fatto peggiorano le cose, consentendo addirittura alle donne incinte o con figli di meno di un anno di età di andare in carcere. Così non ha più senso, quindi ritiriamo le firme“.

Lo scontro tra le due fazioni è finito (anche) sui social media. "Sul tema delle borseggiatrici e ladre incinte occorre cambiare la visione affinché la gravidanza non sia una scusa“ sottolineano i due presentatori della proposta.

La proposta presentata prevede modifiche all’articolo 146 del codice penale in materia di rinvio obbligatorio dell’esecuzione della pena: “Se sussiste un concreto pericolo di commissione di ulteriori delitti – si legge nel testo presentato – il magistrato di sorveglianza può disporre che l’esecuzione della pena non sia differita, ovvero, se già differita, che il differimento sia revocato. Qualora la persona detenuta sia recidiva, l’esecuzione della pena avviene presso un istituto di custodia attenuata per detenute madri“.

#lucenews #madriincarcere
Aspettando il momento del parto, Aurora Ramazzotti ha deciso di essere protagonista di un progetto per le donne in dolce attesa.
 
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Aurora Ramazzotti insieme al fidanzato Goffredo Cerza (Instagram)
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La figlia della Hunziker racconta anche come ha vissuto questi mesi di gravidanza: “Ho vissuto sulle montagne russe per i primi mesi, altalenando terrore e incomprensibili sensazioni di spaesamento, per poi ritrovare una forza quasi senza precedenti nel secondo trimestre fino ad arrivare a ora, il momento in cui si è più vicini che mai al traguardo (il tempo scade a fine marzo, ndr) ma che ancora si fa fatica a realizzare veramente”. Per la giovane Ramazzotti, fare movimento e attività fisica è importante. “In tutto questo lo sport continua ad essere il mio luogo sicuro a cui tornare quando i pensieri si fanno troppo rumorosi e le insicurezze compagne inevitabili di vita” confida ai fan annunciando il nuovo progetto.
 
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“Nike è da sempre vicino alle donne in tutte le sfaccettature del loro viaggio e su NTC con il programma ‘Nike (M)ove like a mother’ le accompagna anche attraverso il periodo della gravidanza. Ci sono già tanti allenamenti ma da oggi è disponibile anche un workout speciale in cui troverete me e Ivana! Sono così contenta di questa nuova sfida che inizierà adesso e si protrarrà fino a dopo il parto ed emozionata di farlo insieme a chi di voi vorrà unirsi” scrive ancora la 26enne. Il programma è appena iniziato e si concluderà dopo il parto. “Vi farò vedere anche come riuscirò a recuperare da questo momento così incredibile, al punto che mi fa strano pure dirlo…” conclude la futura mamma.
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