Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Spettacolo » Ballando con le stelle, Milly Carlucci chiede scusa e chiude il caso Montesano

Ballando con le stelle, Milly Carlucci chiede scusa e chiude il caso Montesano

Nella settima puntata l'attore non è presente: è fuori dalla gara. La padrona di casa: "Credo alla buona fede di Enrico"

Barbara Berti
19 Novembre 2022
Nella settima puntata di Ballando con le stelle, Milly Carlucci, insieme a Alessandra Tripoli, chiude il caso Montesano

Nella settima puntata di Ballando con le stelle, Milly Carlucci, insieme a Alessandra Tripoli, chiude il caso Montesano

Share on FacebookShare on Twitter

A Ballando con le stelle 2022 Enrico Montesano è fuori e Milly Carlucci fa le scuse a nome della produzione. E chiude il caso che ha tenuto banco per una settimana. L’attore 77enne è stato cacciato dal dance show di Raiuno per la ormai famosa maglietta nera col il simbolo della “Decima Mas”. Questo è accaduto subito dopo la punta del 12 novembre perché durante la diretta nessuno (almeno apertamente) si era accorto della t-shirt. Nella settima puntata, in onda sabato 19 novembre, la padrona di casa torna sull’argomento per mettere il punto definitivo. “Non voglio ripercorrere tutta la storia” dice la Carlucci e chiama accanto a lei Alessandra Tripoli, la maestra rimasta ‘orfana’ del suo allievo.

“La Rai ha deciso di sospendere Montesano per un comportamento ritenuto contrario alle regole dell’azienda e ai principi ispiratori del mandato pubblico della televisione” spiega Carlucci. E affiunge: “E noi come programma ci uniformiamo”. In qualità di direttore artistico dello show, Carlucci si dichiara “dispiaciuta” per “non vedere la coppia in pista” e per “l’assenza di Enrico”. Poi aggiunge: “io credo alla sua buona fede”. La Carlucci dice ancora: “Qui c’è il gruppo Rai e il gruppo Ballandi, siamo tutti una grande famiglia, una famiglia di persone per bene. Nessuno qui voleva offendere il pubblico a casa. Se qualcuno si è sentito offeso, vi chiedo scusa”. The show must go on.

Enrico Montesano con una maglietta nera con il simbolo della Decima Mas
Enrico Montesano con una maglietta nera con il simbolo della Decima Mas

La giurata Lucarelli sgancia la bomba

Subito dopo la puntata del 12 novembre, la giurata Selvaggia Lucarelli lancia la bomba via social. “Vedo Montesano fare le prove di ‘Ballando’ con la maglietta della Decima Mas che, se a qualcun sfugge, è una formazione militare che ha combattuto accanto ai nazisti contro i partigiani, nonché simbolo del neofascismo” recita il post della Lucarelli che infiamma il web. Nella serata di domenica 13 novembre arriva il comunicato di Viale Mazzini. “E’ decisione della Rai interrompere la partecipazione di Enrico Montesano alla trasmissione del sabato sera Ballando con le stelle” recita la nota con l’aggiunta delle scuse ai telespettatori.

La settimana di Enrico Montesano

Montesano, però, non ci sta. Via social, giorno dopo giorno, racconta la sua versione. Inizialmente, dicendosi rammaricato per l’accaduto, spiega di essere “un collezionista di maglie, ho quella di Mao, dell’Urss, ma non per questo ne condivido il pensiero” e sottolinea che non aveva alcuna “intenzione di promuovere messaggi politici o apologia di fascismo da cui sono profondamente distante”.

Una volta saputo dell’allontanamento, il comico, sui social dichiara “l’assoluta buona fede” e ricorda “di essere stato un parlamentare di sinistra, in linea con la mia fede politica che non può essere certo accostata a quella fascista”. E poi spiega che tutti sapevano della sua maglietta incriminata. “La maglietta da me indossata è stata vista dai rappresentati della Rai sia durante le mie prove della prestazione artistica sia durante la registrazione della stessa, senza alcuna obiezione” recita il post di Montesano che prosegue: “il materiale montato e messo poi in onda è stato ulteriormente esaminato dai rappresentati della Rai che non hanno minimamente dubitato della regolarità e della liceità delle immagini”. Il comico fa sapere di avere dato mandato all’avvocato Giorgio Assumma, insieme all’agente Settimio Colangelo, “di esaminare la situazione per tutelare al meglio la mia identità personale e la mia onorabilità”.

A metà settimana fa sapere di aver richiesto “formalmente al presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, di ricevermi affinché io possa rammentare il mio passato di uomo legato al rigoroso rispetto dei valori della libertà e della democrazia”. Sul caso, infatti, subito dopo il post ‘bomba’ della Lucarelli, era intervenuta proprio l’Anpi perché quella maglietta è una “vergogna che offende le vittime della criminalità nazifascista e la Resistenza, radice della Repubblica”.

Nella giornata di mercoledì 16 novembre arriva anche la posizione di Alessandra Tripoli, l’insegnante di ballo del comico. “La maglietta ‘incriminata’? Sono nipote di un comunista, mio nonno mi ha raccontato tanto della Resistenza, ma devo ammettere che non avevo mai sentito parlare della Decima Mas su cui in questi giorni, invece, mi sono fatta una cultura” dice Tripoli all’Ansa. E precisa: “Alle prove sudiamo tanto, ci cambiamo spesso anche per evitare sbalzi di temperatura e malanni. Se anche mi fossi concentrata, non avrei riconosciuto quel simbolo”.

Enrico Montesano con la meastra Alessandra Tripoli durante l'esibizione di "Ballando" di sabato 12 novembre (Instagram)
Enrico Montesano con la meastra Alessandra Tripoli durante l’esibizione di “Ballando” di sabato 12 novembre (Instagram)

Giovedì 17 novembre è lo stesso Montesano a parlare all’Ansa. “Avrei voluto spiegare le mie ragioni, ma dalla Rai non mi ha chiamato, nessuno. Ho ricevuto soltanto dalla Ballandi (la società di produzione del programma, ndr) la comunicazione del mio esonero con effetto immediato. E’ stato montato un polverone in maniera affrettata, con una forzatura interpretativa ingiusta e ingiustificata” sottolinea l’attore. L’accusa, insiste, “è infamante, mi offende profondamente: avevo un nonno tipografo all’Unità, sono stato eletto nelle file della sinistra, per vent’anni mi sono dedicato alle battaglie per il popolo e per la giustizia. Oggi la distinzione tra destra e sinistra è obsoleta: il mondo si divide tra coloro che stanno sotto, la popolazione mondiale, che è succube, e chi sta sopra, cioè quelli che governano. Io faccio parte di chi sta sotto”. Quanto al saluto romano emerso – secondo fonti Rai – nelle registrazioni delle prove, “era un movimento coreografico, e siccome scherzo sempre, ho detto alla mia partner, Alessandra Tripoli: meglio il pugno chiuso”. L’ex concorrente si sente avvilito, rammaricato. “Ero perplesso all’idea di partecipare – racconta ancora all’Ansa -: Milly mi ha convinto ha portare in scena anche la cultura, il teatro. Nei numeri di ballo abbiamo citato Saba, Nietzsche, Oscar Wilde e il pubblico ha gradito. Sono una persona che tende a unire, a riappacificare. E invece sono stato trattato peggio di un mafioso”.

Potrebbe interessarti anche

Il cast di Lol 3 (Ufficio stampa Prime Video)
Spettacolo

Lol 3, a chi vanno in beneficenza i soldi del premio

19 Marzo 2023
CoorDown lancia la campagna "Ridiculous excuses not to be inclusive" per la giornata mondiale sulla sindrome di Down
Attualità

Giornata sindrome di Down: le scuse ridicole per non includere

21 Marzo 2023
La sartoria per aiutare le donne vittime di violenza
Lifestyle

Violenza domestica, una sartoria terapeutica per cominciare una nuova vita

24 Marzo 2023

Instagram

  • La polemica politica riaccende i riflettori sulle madri detenute con i figli dopo la proposta di legge in merito alla detenzione in carcere delle donne in gravidanza: già presentata dal Pd nella scorsa legislatura, approvata in prima lettura al Senato, ma non alla Camera, prevedeva l’affido della madre e del minore a strutture protette, come le case famiglia, e vigilate. La dichiarata intenzione del centrodestra di rivedere il testo ha messo il Pd sul piede di guerra; alla fine di uno scontro molto acceso, i dem hanno ritirato il disegno di legge ma la Lega, quasi per ripicca, ne ha presentato uno nuovo, esattamente in linea con i desideri della maggioranza.

Lunedì non ci sarà quindi alcuna discussione alla Camera sul testo presentato da Debora Serracchiani nella scorsa legislatura, Tutto ripartirà da capo, con un nuovo testo, firmato da due esponenti del centrodestra: Jacopo Morrone e Ingrid Bisa.

“Questo (il testo Serracchini) era un testo che era già stato votato da un ramo del Parlamento, noi lo avevamo ripresentato per migliorare le condizioni delle detenute madri – ha spiegato ieri il dem Alessandro Zan – ma la maggioranza lo ha trasformato inserendovi norme che di fatto peggiorano le cose, consentendo addirittura alle donne incinte o con figli di meno di un anno di età di andare in carcere. Così non ha più senso, quindi ritiriamo le firme“.

Lo scontro tra le due fazioni è finito (anche) sui social media. "Sul tema delle borseggiatrici e ladre incinte occorre cambiare la visione affinché la gravidanza non sia una scusa“ sottolineano i due presentatori della proposta.

La proposta presentata prevede modifiche all’articolo 146 del codice penale in materia di rinvio obbligatorio dell’esecuzione della pena: “Se sussiste un concreto pericolo di commissione di ulteriori delitti – si legge nel testo presentato – il magistrato di sorveglianza può disporre che l’esecuzione della pena non sia differita, ovvero, se già differita, che il differimento sia revocato. Qualora la persona detenuta sia recidiva, l’esecuzione della pena avviene presso un istituto di custodia attenuata per detenute madri“.

#lucenews #madriincarcere
  • Paese che vai inquinamento che trovi. O, se volete, un mal comune che non diventa affatto un mezzo gaudio. Secondo uno studio pubblicato su “The Lancet Planetary Health”, primo autore il professore Yuming Guo, sono infatti a appena 8 milioni le persone che possono dire di respirare aria pulita: lo 0,001% della popolazione mondiale, che vive su una percentuale irrisoria del globo terraqueo, lo 0,18%.

Per i rimanenti 7 miliardi e passa la situazione è grama, se non critica, con la concentrazione annuale di polveri sottili che è costantemente al di sopra della soglia di sicurezza indicata dall’Oms, Organizzazione mondiale della sanità (PM2.5 inferiori a 5 µg/m3), un limite oltre il quale il rischio per la salute diventa considerevole. E come se non bastasse la concentrazione media giornaliera globale è di 32,8 µg/m3, più del doppio della soglia Oms.

Lo studio pubblicato su “Lancet” è il primo al mondo ad aver ricostruito i valori giornalieri di polveri sottili, ovvero smog, su tutto il Pianeta, attraverso un metodo complesso e multifattoriale che ha permesso di ottenere dei valori anche nelle regioni non monitorate, grazie a un mix fatto di osservazioni tradizionali di monitoraggio della qualità dell’aria, rilevatori meteorologici e di inquinamento atmosferico via satellite, metodi statistici e di apprendimento automatico (machine learning).

Dati allarmanti, dunque. Per quanto qualche segnale di miglioramento comincia a intravvedersi, con il totale dei giorni con concentrazioni eccessive che sta diminuendo nel complesso. I dati degli ultimi 20 anni rivelano delle tendenze positive in Europa e Nord America, dove l’inquinamento da PM2.5 è sceso, ma non in Asia meridionale, Australia e Nuova Zelanda, America Latina e Caraibi, dove il trend è invece di crescita. Le concentrazioni più elevate di PM2.5 sono state rilevate nelle regioni dell’Asia orientale (50 µg/m3) e meridionale (37,2 µg/m3), seguite dall’Africa settentrionale (30,1 µg/m3). Poco da gioire, dunque e molto da lavorare.

#lucenews #inquinamento
  • L’arrivo della bella stagione ha il sapore del gelato 🍦

Golosi ma di qualità. È il rapporto degli italiani con il gelato artigianale secondo un’indagine di Glovo. Piattaforma di consegne, e Gusto17, brand gourmet, in vista del Gelato Day del prossimo 24 marzo.

Nel 2022 solo sull’app di Glovo gli italiani hanno ordinato più di 2 milioni di gelati, il 16% in più rispetto al 2021, con una media di 5.500 gelati al giorno, principalmente dalle gelaterie di quartiere, facendo aumentare le vendite del 138% per i piccoli esercenti. In particolare, il picco di ordini si registra alle 21.

Tra i gusti più amati dagli italiani ci sono: crema, pistacchio, nocciola e Nutella. Questa la Top 10 delle città più golose di gelato: Roma, Milano, Torino, Palermo, Napoli, Firenze, Catania, Bologna, Bari e Verona.

🍨E voi, amanti del gelato, qual è il vostro gusto preferito? 

📸 Credits: @netflixit 

#lucenews #lucelanazione #gelatoday
  • 🗣«Persi undici chili in poco tempo. Per cercare di rialzarmi iniziai un percorso con uno psicologo, ma ho capito presto qual era il motivo per cui ero caduta dentro quel tunnel. E ho iniziato presto a lavorare su di me, da sola.

Nel 2014 avevo ripreso ad allenarmi da pochissimo tempo, quando ho incontrato una donna, Luana Angeletti. Ho scoperto dopo che era la mamma di un amico, ma la cosa importante è quello che lei mi disse quella volta.

Che avevo una struttura fisica adatta a competere nella categoria bikini, nel body-building. Mi è scattato dentro qualcosa, ho iniziato a lavorare perché volevo migliorare e finalmente farmi vedere dagli altri, dopo che per otto anni non ero andata neanche al mare perché mi vergognavo del mio fisico e della mia scoliosi. Grazie a Luana sono passata dal nascondermi allo stare su un palco guardata da tante persone. È stata decisiva.

Imparate a volervi bene, e se non ci riuscite con le vostre forze, non abbiate paura di farvi aiutare e seguire da altri. È importantissimo».

Dai disturbi alimentari al body building, l
A Ballando con le stelle 2022 Enrico Montesano è fuori e Milly Carlucci fa le scuse a nome della produzione. E chiude il caso che ha tenuto banco per una settimana. L’attore 77enne è stato cacciato dal dance show di Raiuno per la ormai famosa maglietta nera col il simbolo della “Decima Mas”. Questo è accaduto subito dopo la punta del 12 novembre perché durante la diretta nessuno (almeno apertamente) si era accorto della t-shirt. Nella settima puntata, in onda sabato 19 novembre, la padrona di casa torna sull’argomento per mettere il punto definitivo. “Non voglio ripercorrere tutta la storia” dice la Carlucci e chiama accanto a lei Alessandra Tripoli, la maestra rimasta ‘orfana’ del suo allievo. “La Rai ha deciso di sospendere Montesano per un comportamento ritenuto contrario alle regole dell’azienda e ai principi ispiratori del mandato pubblico della televisione” spiega Carlucci. E affiunge: “E noi come programma ci uniformiamo”. In qualità di direttore artistico dello show, Carlucci si dichiara “dispiaciuta” per “non vedere la coppia in pista” e per “l’assenza di Enrico”. Poi aggiunge: “io credo alla sua buona fede”. La Carlucci dice ancora: “Qui c’è il gruppo Rai e il gruppo Ballandi, siamo tutti una grande famiglia, una famiglia di persone per bene. Nessuno qui voleva offendere il pubblico a casa. Se qualcuno si è sentito offeso, vi chiedo scusa”. The show must go on.
Enrico Montesano con una maglietta nera con il simbolo della Decima Mas
Enrico Montesano con una maglietta nera con il simbolo della Decima Mas

La giurata Lucarelli sgancia la bomba

Subito dopo la puntata del 12 novembre, la giurata Selvaggia Lucarelli lancia la bomba via social. “Vedo Montesano fare le prove di ‘Ballando’ con la maglietta della Decima Mas che, se a qualcun sfugge, è una formazione militare che ha combattuto accanto ai nazisti contro i partigiani, nonché simbolo del neofascismo” recita il post della Lucarelli che infiamma il web. Nella serata di domenica 13 novembre arriva il comunicato di Viale Mazzini. “E’ decisione della Rai interrompere la partecipazione di Enrico Montesano alla trasmissione del sabato sera Ballando con le stelle” recita la nota con l’aggiunta delle scuse ai telespettatori.

La settimana di Enrico Montesano

Montesano, però, non ci sta. Via social, giorno dopo giorno, racconta la sua versione. Inizialmente, dicendosi rammaricato per l’accaduto, spiega di essere “un collezionista di maglie, ho quella di Mao, dell’Urss, ma non per questo ne condivido il pensiero” e sottolinea che non aveva alcuna “intenzione di promuovere messaggi politici o apologia di fascismo da cui sono profondamente distante”. Una volta saputo dell’allontanamento, il comico, sui social dichiara “l’assoluta buona fede” e ricorda “di essere stato un parlamentare di sinistra, in linea con la mia fede politica che non può essere certo accostata a quella fascista”. E poi spiega che tutti sapevano della sua maglietta incriminata. “La maglietta da me indossata è stata vista dai rappresentati della Rai sia durante le mie prove della prestazione artistica sia durante la registrazione della stessa, senza alcuna obiezione” recita il post di Montesano che prosegue: “il materiale montato e messo poi in onda è stato ulteriormente esaminato dai rappresentati della Rai che non hanno minimamente dubitato della regolarità e della liceità delle immagini”. Il comico fa sapere di avere dato mandato all’avvocato Giorgio Assumma, insieme all’agente Settimio Colangelo, “di esaminare la situazione per tutelare al meglio la mia identità personale e la mia onorabilità”. A metà settimana fa sapere di aver richiesto “formalmente al presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, di ricevermi affinché io possa rammentare il mio passato di uomo legato al rigoroso rispetto dei valori della libertà e della democrazia”. Sul caso, infatti, subito dopo il post ‘bomba’ della Lucarelli, era intervenuta proprio l’Anpi perché quella maglietta è una “vergogna che offende le vittime della criminalità nazifascista e la Resistenza, radice della Repubblica”. Nella giornata di mercoledì 16 novembre arriva anche la posizione di Alessandra Tripoli, l’insegnante di ballo del comico. “La maglietta ‘incriminata’? Sono nipote di un comunista, mio nonno mi ha raccontato tanto della Resistenza, ma devo ammettere che non avevo mai sentito parlare della Decima Mas su cui in questi giorni, invece, mi sono fatta una cultura” dice Tripoli all’Ansa. E precisa: “Alle prove sudiamo tanto, ci cambiamo spesso anche per evitare sbalzi di temperatura e malanni. Se anche mi fossi concentrata, non avrei riconosciuto quel simbolo”.
Enrico Montesano con la meastra Alessandra Tripoli durante l'esibizione di "Ballando" di sabato 12 novembre (Instagram)
Enrico Montesano con la meastra Alessandra Tripoli durante l'esibizione di "Ballando" di sabato 12 novembre (Instagram)
Giovedì 17 novembre è lo stesso Montesano a parlare all’Ansa. “Avrei voluto spiegare le mie ragioni, ma dalla Rai non mi ha chiamato, nessuno. Ho ricevuto soltanto dalla Ballandi (la società di produzione del programma, ndr) la comunicazione del mio esonero con effetto immediato. E’ stato montato un polverone in maniera affrettata, con una forzatura interpretativa ingiusta e ingiustificata” sottolinea l'attore. L’accusa, insiste, “è infamante, mi offende profondamente: avevo un nonno tipografo all'Unità, sono stato eletto nelle file della sinistra, per vent'anni mi sono dedicato alle battaglie per il popolo e per la giustizia. Oggi la distinzione tra destra e sinistra è obsoleta: il mondo si divide tra coloro che stanno sotto, la popolazione mondiale, che è succube, e chi sta sopra, cioè quelli che governano. Io faccio parte di chi sta sotto”. Quanto al saluto romano emerso - secondo fonti Rai - nelle registrazioni delle prove, “era un movimento coreografico, e siccome scherzo sempre, ho detto alla mia partner, Alessandra Tripoli: meglio il pugno chiuso”. L’ex concorrente si sente avvilito, rammaricato. “Ero perplesso all’idea di partecipare – racconta ancora all’Ansa -: Milly mi ha convinto ha portare in scena anche la cultura, il teatro. Nei numeri di ballo abbiamo citato Saba, Nietzsche, Oscar Wilde e il pubblico ha gradito. Sono una persona che tende a unire, a riappacificare. E invece sono stato trattato peggio di un mafioso”.
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • 8 marzo

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto