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Beatrice Venezi consigliere per la musica del ministero per la Cultura: "Onorata dell'incarico"

La nomina da parte del titolare del dicastero Gennaro Sangiuliano. "Festeggiamo un primato sperando che in futuro non sia più una eccezione" aveva detto su Giorgia Meloni

di MARIANNA GRAZI -
18 novembre 2022
Beatrice Venezi

Beatrice Venezi

Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha nominato Beatrice Venezi consigliere per la musica. Nell'ambito di tale incarico, la nota direttore d'orchestra lavorerà con gli uffici di diretta collaborazione del ministro, con il Segretariato generale e la Direzione generale Spettacolo. "Onorata di ricevere questo incarico. Ringrazio il Ministro Gennaro Sangiuliano per la fiducia nei miei confronti. E adesso, al lavoro!", commenta Venezi nell'apprendere la notizia dal titolare del dicastero di via del Collegio Romano.
 
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"La nomina di Beatrice Venezi al ministero della Cultura come consigliere per la musica è di altissimo livello ed incardina in un punto di osservazione strategico un'eccellenza nazionale - commenta il presidente della commissione Cultura della Camera e deputato FDI Federico Mollicone -. Il governo Meloni e il ministro Sangiuliano, con questa nomina, dimostrano che l'attenzione per le politiche di sostegno verso la cultura musicale sarà massima". In precedenza, per un incarico all’interno del "dipartimento musicale" del ministero,  il sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi aveva suggerito il nome del cantautore Morgan. Beatrice Venezi, 32 anni, lucchese d'origine ma ormai cittadina del mondo, di cui ha calcato i più prestigiosi palcoscenici come direttore d'orchestra. Sì, direttore, e non 'direttrice', come da lei stessa richiesto, lei che è oggi il simbolo della conquista femminile dell’area più maschile della musica. Il suo dissenso ai movimenti delle donne, che chiedono una declinazione al femminile dei nomi, è noto e ha alzato non poca polemica, spenta però dalla sua bravura con la bacchetta in mano, nel suo lavoro, tanto che Forbes Italia l’ha inserito nell’elenco dei possibili 100 leader del futuro. Carismatica, tenace, a Luce! aveva svelato un sogno nel cassetto: "Raggiungere nuovi e più importanti palcoscenici, lasciare un segno nella divulgazione della musica classica". Allo stesso tempo portando avanti in prima persona la battaglia per rompere il soffitto di cristallo che tiene ancora oggi molte donne lontane dai vertici del potere nei campi più svariati. Lei ce l'ha fatta, nella musica, così come l'amica Giorgia Meloni in politica.
 
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"Festeggiamo un primato sperando che in futuro non sia più una eccezione, mi auguro che non sarà più una notizia". Così la più giovane direttrice d'orchestra d'Italia, e tra le pochissime 'bacchette' femminili nel mondo della musica, aveva commentato la nomina a premier della leader di Fratelli d'Italia. "Meloni che ha rotto il soffitto di cristallo è una questione socio culturale che ha a che vedere con la politica nel senso più nobile del termine. È una novità che sicuramente avrà ricadute positive: non c'è niente di più potente dell'esempio". "L'Italia ci arriva tardi, avevamo avuto anche l'opportunità di eleggere un presidente della Repubblica donna ma ce lo siamo fatto sfuggire - ha aggiunto -. Una cosa però voglio mettere in chiaro: essere donna non deve essere considerato un valore aggiunto, ci tengo a sottolinearlo se no cadiamo dall'altra parte, bisogna avere, garantire, accesso paritario a tutti e andare avanti sulla base del merito e si deve essere messe in condizioni di poterlo dimostrare senza barriere, al di là del genere sessuale".