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Home » Spettacolo » Coming out di Antonietta Bello, ex storica di Lino Guanciale: “Mi piacciono le donne”

Coming out di Antonietta Bello, ex storica di Lino Guanciale: “Mi piacciono le donne”

L'attrice dopo la rottura con il collega ha scoperto una nuova parte di se stessa: "E' stato un passaggio graduale, delicato e naturale"

Barbara Berti
7 Ottobre 2022
L'attrice Antonietta Bello ha fatto coming out a 35 anni (Instagram)

L'attrice Antonietta Bello ha fatto coming out a 35 anni (Instagram)

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L’attrice Antonietta Bello, ex storica di Lino Guanciale, è lesbica. A quattro anni dalla fine della sua relazione con il collega, protagonista della nuova serie Rai “Sopravvissuti”, la friulana torna a parlare della sua grande storia d’amore, durata dal 2008 al 2018, e di come sia riuscita a ricostruirsi una vita dopo la fine di quel capitolo. “Adesso non potrei più fidanzarmi né con lui né con un altro uomo: mi piacciono le donne. A 35 anni ho capito di essere lesbica” ha raccontato al settimanale “Diva e donna”.

L'attrice friulana Antonietta Bello (Instagram)
L’attrice friulana Antonietta Bello (Instagram)

Il volto di numerose fiction come “Che Dio ci aiuti”, “Don Matteo”, “Un passo dal cielo” e “Braccialetti rossi”, ammette di aver molto sofferto per la fine della love story con Guanciale. “Quando io e Lino ci lasciammo fu molto doloroso: dopo tutto l’amore che c’era stato, dopo 10 anni di vita insieme, era un fallimento con cui fare i conti” ha spiegato ai microfoni di “Diva e Donna”. E ha aggiunto: “Avevo una vita da ricostruire, ripartivo da zero. Ora sono di nuovo felice, Lino e io siamo rimasti amici”.

L'attrice Antonietta Bello al Pride di Roma dello scorso 12 giugno (Instagram)
L’attrice Antonietta Bello al Pride di Roma dello scorso 12 giugno (Instagram)

Dopo la rottura del fidanzamento, l’attrice ha scoperto una parte di lei rimasta inesplorata per oltre trent’anni. “Per me è stato tutto molto naturale, non l’ho vissuto come uno strappo: è stato come se esserlo avesse fatto parte di me da sempre per quanto sia emerso fra i 34 e i 35 anni” ha raccontato alla rivista. E ha specificato: “È stato un passaggio graduale, delicato, naturale. Poco alla volta mi sono sentita sempre più attratta dalle donne e poi, a un certo punto, mi sono sentita attratta solo dalle donne”. Dopo avere intrapreso una relazione con una donna, “conosciuta attraverso amici comuni”, l’attrice oggi è single. “Mi chiedevo come sarebbe stato e ora ho capito che avere una relazione con una donna significa non avere binari prescritti su come ci si deve comportare e su cosa bisogna desiderare. Ho sentito un’enorme possibilità di costruzione del rapporto: non c’era nulla di scritto, era tutto da creare” ha detto a “Diva e Donna”.

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Instagram

  • «Era terribile durante il fascismo essere transessuale. Mi picchiavano e mi facevano fare delle cose schifose. Mi imbrattavano con il catrame e mi hanno rasato. Ho preso le botte dai fascisti perché mi ero atteggiato a donna e per loro questo era inconcepibile».

È morta a quasi 99 anni Lucy Salani, attivista nota come l’unica persona trans italiana sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti.

#lucenews #lucysalani #dachau
  • È morta a quasi 99 anni Lucy Salani, attivista nota come l
  • Elaheh Tavakolian, l’iraniana diventata uno dei simboli della lotta nel suo Paese, è arrivata in Italia. Nella puntata del 21 marzo de “Le Iene”, tra i servizi del programma di Italia 1, c’è anche la storia della giovane donna, ferita a un occhio dalla polizia durante le proteste in Iran. Nella puntata andata in onda la scorsa settimana, l’inviata de “Le Iene” aveva incontrato la donna in Turchia, durante la sua fuga disperata dall’Iran, dove ormai era troppo pericoloso vivere. 

“Ho molta paura. Vi prego, qui potrebbero uccidermi” raccontava l’attivista a Roberta Rei. Già in quell’occasione, Elaheh Tavakolian era apparsa con una benda sull’occhio, a causa di una grave ferita causatale da un proiettile sparato dalle forze dell’ordine iraniane durante le manifestazioni a cui ha preso parte dopo la morte di Mahsa Amini.

Elaheh Tavakolian fa parte di quelle centinaia di iraniani che hanno subito gravi ferite agli occhi dopo essere stati colpiti da pallottole, lacrimogeni, proiettili di gomma o altri proiettili usati dalle forze di sicurezza durante le dure repressioni che vanno avanti ormai da oltre sei mesi. La ragazza, che ha conseguito un master in commercio internazionale e ora lavora come contabile, ha usato la sua pagina Instagram per rivelare che le forze di sicurezza della Repubblica islamica stavano deliberatamente prendendo di mira gli occhi dei manifestanti. 

✍ Barbara Berti

#lucenews #lucelanazione #ElahehTavakolian #iran #leiene
  • Ha 19 anni e vorrebbe solo sostenere la Maturità. Eppure alla richiesta della ragazza la scuola dice di no. Nina Rosa Sorrentino è nata con la sindrome di Down, e quel diritto che per tutte le altre studentesse e studenti è inviolabile per lei è invece un’utopia.

Il liceo a indirizzo Scienze Umane di Bologna non le darà la possibilità di diplomarsi con i suoi compagni e compagne, svolgendo le prove che inizieranno il prossimo 21 giugno. La giustificazione – o la scusa ridicola, come quelle denunciate da CoorDown nella giornata mondiale sulla sindrome di Down – dell’istituto per negarle questa possibilità è stata che “per lei sarebbe troppo stressante“.

Così Nina si è ritirata da scuola a meno di tre mesi dalla fine della quinta. Malgrado la sua famiglia, fin dall’inizio del triennio, avesse chiesto agli insegnanti di cambiare il Pei (piano educativo individualizzato) della figlia, passando dal programma differenziato per gli alunni certificati a quello personalizzato per obiettivi minimi o equipollenti, che prevede l’ammissione al vero e proprio esame di Maturità. Ma il liceo Sabin non ha assecondato la loro richiesta.

Francesca e Alessandro Sorrentino avevano trovato una sponda di supporto nel Ceps di Bologna (Centro emiliano problemi sociali per la Trisomia 21), in CoorDown e nei docenti di Scienze della Formazione dell’Alma Mater, che si sono detti tutti disponibili per realizzare un progetto-pilota per la giovane studentessa e la sua classe. Poi, all’inizio di marzo, la doccia fredda: è arrivato il no definitivo da parte del consiglio di classe, preoccupato che per la ragazza la Maturità fosse un obiettivo troppo impegnativo e stressante, tanto da generare “senso di frustrazione“, come ha scritto la dirigente del liceo nella lettera che sancisce l’epilogo di questa storia tutt’altro che inclusiva.

“Il perché è quello che ci tormenta – aggiungono i genitori –. Anche la neuropsichiatra concordava: Nina poteva e voleva provarci a fare l’esame. Non abbiamo mai chiesto le venisse regalato il diploma, ma che le fosse data la possibilità di provarci”.

#lucenews #lucelanazione #disabilityinclusion #giornatamondialedellasindromedidown
L’attrice Antonietta Bello, ex storica di Lino Guanciale, è lesbica. A quattro anni dalla fine della sua relazione con il collega, protagonista della nuova serie Rai “Sopravvissuti”, la friulana torna a parlare della sua grande storia d’amore, durata dal 2008 al 2018, e di come sia riuscita a ricostruirsi una vita dopo la fine di quel capitolo. “Adesso non potrei più fidanzarmi né con lui né con un altro uomo: mi piacciono le donne. A 35 anni ho capito di essere lesbica” ha raccontato al settimanale “Diva e donna”.
L'attrice friulana Antonietta Bello (Instagram)
L'attrice friulana Antonietta Bello (Instagram)
Il volto di numerose fiction come “Che Dio ci aiuti”, “Don Matteo”, “Un passo dal cielo” e “Braccialetti rossi”, ammette di aver molto sofferto per la fine della love story con Guanciale. “Quando io e Lino ci lasciammo fu molto doloroso: dopo tutto l’amore che c’era stato, dopo 10 anni di vita insieme, era un fallimento con cui fare i conti” ha spiegato ai microfoni di “Diva e Donna”. E ha aggiunto: “Avevo una vita da ricostruire, ripartivo da zero. Ora sono di nuovo felice, Lino e io siamo rimasti amici”.
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