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La casa di Bernarda Alba, un festival del musical per narrare ‘Il tempo delle donne’

di PIERFRANCESCO PACODA -
3 giugno 2022
Saverio Marconi dirige “Bernarda Alba”, tratto dal dramma di Federico Garcia Lorca “La casa di Bernarda Alba”, primo musical della X edizione di A Summer Musica - Cover

Saverio Marconi dirige “Bernarda Alba”, tratto dal dramma di Federico Garcia Lorca “La casa di Bernarda Alba”, primo musical della X edizione di A Summer Musica - Cover

Un gruppo di donne in un interno nella Spagna rurale degli anni 30, alle soglie della Guerra Civile e del dramma della dittatura Franchista. Uno scenario claustrofobico, ossessivo, che fa da sfondo alle vicende al femminile di La casa di Bernarda Alba, dramma in tre atti scritto da Federico Garcia Lorca nel 1936, poco prima della fucilazione da parte delle milizie di Franco, e adesso trasformato in un musical che va in scena fino al 4 giugno a Bologna.
Saverio Marconi dirige “Bernarda Alba”, tratto dal dramma di Federico Garcia Lorca “La casa di Bernarda Alba”, primo musical della X edizione di A Summer Musica(foto di Giulia Marangoni)

Saverio Marconi dirige “Bernarda Alba”, tratto dal dramma di Federico Garcia Lorca “La casa di Bernarda Alba”, primo musical della X edizione di A Summer Musica (foto di Giulia Marangoni)

Si tratta dello spettacolo di apertura di A Summer Musical Festival, rassegna dedicata alla nuova scena italiana del musical, curata, come ogni anno, dalla Bernstein School, una istituzione formativa adesso equiparata agli studi universitari, che alla divulgazione di questo linguaggio si dedica nella sua sede, una ex fabbrica in via Paolo Nanni Costa 26/B. a Bologna. Titolo dell’edizione 2022, Il tempo delle donne. Tutte ragazze, giovani allieve, le protagoniste dello spettacolo Bernarda Alba, nel quale Garcia Lorca ha utilizzato un sistema famigliare chiuso, una mamma, cinque figlie e la loro nonna, per raccontare la relazione stretta tra l’oppressione che si sviluppa tra le mura domestiche e quello che avviene fuori, dove vengono replicati (e succede ovviamente anche il contrario) gli stessi meccanismi di controllo. Meccanismi dai quali esistono solo due vie di fuga, che i personaggi sono costretti a scegliere pur di evadere, la follia o la morte.

Nessuna presenza maschile sul palco

"Nessuna presenza maschile sul palco, racconta il regista Saverio Marconi, solo una figura senza identità che attraversa veloce l’azione, a simboleggiare che nessun tipo di dominio è possibile sulle pulsioni sessuali, che il desiderio per l’altro è la frontiera estrema di una liberazione per la quella nella casa di Bernarda non ci può essere posto". E, a proposito di simboli, sono tanti e disseminati per la storia. Ad iniziare dall’acqua che a tratti invade il teatro, a rappresentare la vita quando scorre e la morte quando è stagnante, sino al verde che per lo scrittore spagnolo era il colore della libertà e che per alcuni secondi si intravede nascosto sotto lo scialle di Adela, una delle figlie. Poi c’è la musica, elemento centrale della narrazione. "Abbiamo cercato - continua Marconi - di costruire una trama sonora evocativa, che partisse dall’incredibile ricchezza del patrimonio musicale popolare spagnolo, ma evitando la cartolina. C’è il flamenco, non poteva essere altrimenti, ci sono le atmosfere andaluse, ma servono per portare l’ascoltatore tra le pareti di quella casa, per renderlo partecipe di questa straniante sospensione della ragione che è lo spirito stesso della dittatura che di lì a poco avrebbe travolto la Spagna, risultato di una sanguinosa guerra civile".
Saverio Marconi dirige “Bernarda Alba”, tratto dal dramma di Federico Garcia Lorca “La casa di Bernarda Alba”, primo musical della X edizione di A Summer Musica(foto di Giulia Marangoni)

Saverio Marconi dirige “Bernarda Alba”, tratto dal dramma di Federico Garcia Lorca “La casa di Bernarda Alba”, primo musical della X edizione di A Summer Musica (foto di Giulia Marangoni)

"Per le nostre allieve, divise in tre cast, il testo di Garcia Lorca è stata l’occasione per conoscere un’epoca storica a loro poco nota, per immergersi in panorama sociale dove i rapporti di forza, le anomalie della famiglia, sono purtroppo simili a quelli di tanti casi attuali di cronaca" In cartellone Il festival continua il 9 giugno con Bring it On, storia di una cheerleader alla scoperta del valore della solidarietà femminile, il 30 giugno con Dogfight, la rivolta di una giovane cameriera al bullismo di cui è oggetto da parte di un gruppo di marinai e termina il 9 e 10 luglio con Something Rotten al Teatro Comunale di Ferrara, un musical su una donna costretta dalla situazione ambientale a mettere da parte le proprie ambizioni.