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Home » Spettacolo » Bianca Balti: “Ho congelato i miei ovociti per poter diventare nuovamente mamma”

Bianca Balti: “Ho congelato i miei ovociti per poter diventare nuovamente mamma”

La top model ha annunciato sul suo profilo Instagram la decisione di sottoporsi al Social Freezing: "Voglio raccontare questo percorso, durato un anno. Non ho bisogno di un compagno per fare un figlio"

Letizia Cini
15 Marzo 2022
Bianca Balti e nata il 19 marzo 1984 a Lodi.

Bianca Balti e nata il 19 marzo 1984 a Lodi

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Compirà 38 anni  il 19 marzo la top model Bianca Balti: nata il 19 marzo 1984 a Lodi, ha sfilato per le più importanti case di moda, ha prestato la sua immagine a diverse campagne pubblicitarie ed è comparsa sulle copertine delle più importanti riviste. La bellezza acqua e sapone, molto attiva sui social e impegnata per l’ambiente, ha annunciato sul suo profilo Instagram di aver preso una decisione inaspettata e di non facile comprensione: “Ho congelato gli ovociti, non ho bisogno di un compagno per fare un figlio“ racconta mostrandosi serena e forte della sua scelta, che potrà renderla nuovamente madre. Tornata single dopo una storia tormentata durata tre anni, a marzo del 2021 Bianca Balti (già madre di due figlie, Matilde e Mia) si è sottoposta al Social Freezing, ovvero la crioconservazione degli ovociti a scopo precauzionale, così da poter diventare nuovamente mamma.

“Ho congelato gli ovociti, non ho bisogno di un compagno per fare un figlio“ racconta la modella, che ha sfilato per le più importanti case di moda e ha prestato la sua immagine a diverse campagne pubblicitarie
“Ho congelato gli ovociti, non ho bisogno di un compagno per fare un figlio“ racconta la modella, che ha sfilato per le più importanti case di moda e ha prestato la sua immagine a diverse campagne pubblicitarie

Il “diario“ di questo lungo percorso – maturato alla fine di una “relazione tossica”, come racconta lei stessa sui social – è affidato alle storie su Instagram dove Bianca ripropone i TikTok delle varie fasi della procedura, a partire dal febbraio 2021: “Non sono brava a fare i TikTok – spiega la modella ai suoi followers – ;  non so nemmeno perché di sottofondo ho messo sempre la stessa musica, cosa che mi ha fatto notare mia figlia. Ma poco importa. Spiegherò tutto in dettaglio nella mia newsletter che mando con un po’ di ritardo” riprende, indicando lo spazio apposito per iscriversi, in modo da poter seguire di minuto in minuto l’attività della top model, che nel 2007 ha debuttato al cinema.

La decisione

Anni fa Bianca ha detto addio a Matthew McRae, padre della seconda figlia, nata nel 2015. “Svincolare il mio sogno di maternità dagli umori di una relazione fu la cosa più coraggiosa che ebbi mai il coraggio di fare per me – ha scritto – Perché se una donna non ha bisogno di uomo per fare un figlio, allora non ne ha bisogno proprio per nient’altro”.
Bianca Balti aveva già confidato il peso di un legame che la stava distruggendo e adesso racconta che ha congelato i suoi ovociti, spiega perché l’ha fatto. Lei così bella e famosa era caduta in una relazione che la stava logorando nel corpo e nell’anima.

Bianca Balti in passerella
Bianca Balti (38 anni il 19 marzo)  ha sfilato per le più importanti case di moda, ha prestato la sua immagine a diverse campagne pubblicitarie ed è comparsa sulle copertine delle più importanti riviste

Quando Bianca Balti l’ha capito ha detto addio a lui e alla loro storia ma ha anche preso una decisione importante, una decisione che racconta ma che non tutti comprendono. “Conservare gli ovociti per diventare mamma al momento giusto” in questa frase c’è tutto ma la Balti sente il bisogno di spiegare tutto. E’ il suo riscatto, è il desiderio di volersi bene e di fare qualcosa per se stessa. La splendida modella desidera diventare di nuovo madre, per la terza volta, ma dopo l’ultima relazione sente che può farlo senza un uomo accanto, non ne ha bisogno. Bianca Balti mostra il suo ultimo anno tra lacrime e decisioni importanti.

Bianca Balti aveva già confidato l’amore tossico che la stava distruggendo e adesso racconta che ha congelato i suoi ovociti
Bianca Balti (38 anni il 19 marzo), che aveva  confidato l’amore tossico che la stava distruggendo, racconta di aver congelato i suoi ovociti

Un percorso non facile, che Balti lei l’ha affrontato da sola con il pensiero di “svincolare il sogno di maternità dagli umori di una relazione”.
“Se una donna non ha bisogno di uomo per fare un figlio, allora non ne ha bisogno proprio per nient’altro” ed è qui che si avverte tutta la sofferenza vissuta nel suo ultimo legame; è tutto così triste ma per lei congelare gli ovociti e avere un figlio da sola è una vittoria.

I tormenti del passato

Racconta cosa ha dovuto fare per arrivare ai suoi ovociti da conservare ma è quando parla del suo ex che spiega tutto. “Sapevo che sarebbe voluto diventare padre prima o poi, ed il mio desiderio di avere altri figli non era certo un mistero… – scrive Bianca raccontando i tre anni con lui – Quello che io udii, tuttavia, fu che il rapporto con sua madre veniva prima di quello con me, anche in decisioni che coinvolgevano soltanto noi due. E, soprattutto, che procreare era una scelta sua di cui io ero un mero accessorio”. Lui le diceva: “Sei la madre migliore che abbia mai conosciuto”. Altri giorni invece: “Se ti comporti così, un figlio con te non lo faccio; io non ho bisogno di te per diventare padre”.

Bianca Balti con la figlia (fonte Instagram)
Bianca Balti con la figlia (fonte Instagram)

Bianca non faceva che piangere: “Pensai di essere profondamente sbagliata, forse addirittura malata. Andavo in terapia con l’obiettivo di farmi aggiustare. Volevo guarire per diventare finalmente la donna che l’avrebbe reso felice, la donna che avrebbe voluto come madre dei suoi figli. Ma per quanto mi sforzassi, non ce la facevo; sembrava che fossi uscita dalla fabbrica con un pezzo mancante”. “Piangevo, sbattevo la testa contro al muro, mi disperavo. Pensai di essere profondamente sbagliata, forse addirittura malata. Andavo in terapia con l’obiettivo di farmi aggiustare. Volevo guarire per diventare finalmente la donna che l’avrebbe reso felice, la donna che avrebbe voluto come madre dei suoi figli. Ma per quanto mi sforzassi, non ce la facevo; sembrava che fossi uscita dalla fabbrica con un pezzo mancante”.
Così ha deciso, nel marzo 2021, di congelare i propri ovociti. “Svincolare il mio sogno di maternità dagli umori di una relazione fu la cosa più coraggiosa che ebbi mai il coraggio di fare per me – conclude – Perché se una donna non ha bisogno di uomo per fare un figlio, allora non ne ha bisogno proprio per nient’altro“.
Quando l’ha lasciato ha deciso di essere indipendente in tutto e un anno fa ha scelto di congelare gli ovociti. Un giorno sarà madre per la terza volta.

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Instagram

  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

#lucenews #lucelanazione #carlottabertotti #nevodiota
  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

#lucenews #lucelanazione #millepare #alessialanza #podcast
  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia
Compirà 38 anni  il 19 marzo la top model Bianca Balti: nata il 19 marzo 1984 a Lodi, ha sfilato per le più importanti case di moda, ha prestato la sua immagine a diverse campagne pubblicitarie ed è comparsa sulle copertine delle più importanti riviste. La bellezza acqua e sapone, molto attiva sui social e impegnata per l'ambiente, ha annunciato sul suo profilo Instagram di aver preso una decisione inaspettata e di non facile comprensione: "Ho congelato gli ovociti, non ho bisogno di un compagno per fare un figlio“ racconta mostrandosi serena e forte della sua scelta, che potrà renderla nuovamente madre. Tornata single dopo una storia tormentata durata tre anni, a marzo del 2021 Bianca Balti (già madre di due figlie, Matilde e Mia) si è sottoposta al Social Freezing, ovvero la crioconservazione degli ovociti a scopo precauzionale, così da poter diventare nuovamente mamma.
“Ho congelato gli ovociti, non ho bisogno di un compagno per fare un figlio“ racconta la modella, che ha sfilato per le più importanti case di moda e ha prestato la sua immagine a diverse campagne pubblicitarie
“Ho congelato gli ovociti, non ho bisogno di un compagno per fare un figlio“ racconta la modella, che ha sfilato per le più importanti case di moda e ha prestato la sua immagine a diverse campagne pubblicitarie
Il “diario“ di questo lungo percorso - maturato alla fine di una “relazione tossica", come racconta lei stessa sui social - è affidato alle storie su Instagram dove Bianca ripropone i TikTok delle varie fasi della procedura, a partire dal febbraio 2021: “Non sono brava a fare i TikTok - spiega la modella ai suoi followers - ;  non so nemmeno perché di sottofondo ho messo sempre la stessa musica, cosa che mi ha fatto notare mia figlia. Ma poco importa. Spiegherò tutto in dettaglio nella mia newsletter che mando con un po' di ritardo" riprende, indicando lo spazio apposito per iscriversi, in modo da poter seguire di minuto in minuto l’attività della top model, che nel 2007 ha debuttato al cinema.

La decisione

Anni fa Bianca ha detto addio a Matthew McRae, padre della seconda figlia, nata nel 2015. “Svincolare il mio sogno di maternità dagli umori di una relazione fu la cosa più coraggiosa che ebbi mai il coraggio di fare per me - ha scritto - Perché se una donna non ha bisogno di uomo per fare un figlio, allora non ne ha bisogno proprio per nient’altro”. Bianca Balti aveva già confidato il peso di un legame che la stava distruggendo e adesso racconta che ha congelato i suoi ovociti, spiega perché l’ha fatto. Lei così bella e famosa era caduta in una relazione che la stava logorando nel corpo e nell'anima.
Bianca Balti in passerella
Bianca Balti (38 anni il 19 marzo)  ha sfilato per le più importanti case di moda, ha prestato la sua immagine a diverse campagne pubblicitarie ed è comparsa sulle copertine delle più importanti riviste
Quando Bianca Balti l’ha capito ha detto addio a lui e alla loro storia ma ha anche preso una decisione importante, una decisione che racconta ma che non tutti comprendono. “Conservare gli ovociti per diventare mamma al momento giusto” in questa frase c’è tutto ma la Balti sente il bisogno di spiegare tutto. E’ il suo riscatto, è il desiderio di volersi bene e di fare qualcosa per se stessa. La splendida modella desidera diventare di nuovo madre, per la terza volta, ma dopo l’ultima relazione sente che può farlo senza un uomo accanto, non ne ha bisogno. Bianca Balti mostra il suo ultimo anno tra lacrime e decisioni importanti.
Bianca Balti aveva già confidato l’amore tossico che la stava distruggendo e adesso racconta che ha congelato i suoi ovociti
Bianca Balti (38 anni il 19 marzo), che aveva  confidato l’amore tossico che la stava distruggendo, racconta di aver congelato i suoi ovociti
Un percorso non facile, che Balti lei l’ha affrontato da sola con il pensiero di “svincolare il sogno di maternità dagli umori di una relazione”. “Se una donna non ha bisogno di uomo per fare un figlio, allora non ne ha bisogno proprio per nient’altro” ed è qui che si avverte tutta la sofferenza vissuta nel suo ultimo legame; è tutto così triste ma per lei congelare gli ovociti e avere un figlio da sola è una vittoria.

I tormenti del passato

Racconta cosa ha dovuto fare per arrivare ai suoi ovociti da conservare ma è quando parla del suo ex che spiega tutto. “Sapevo che sarebbe voluto diventare padre prima o poi, ed il mio desiderio di avere altri figli non era certo un mistero… – scrive Bianca raccontando i tre anni con lui – Quello che io udii, tuttavia, fu che il rapporto con sua madre veniva prima di quello con me, anche in decisioni che coinvolgevano soltanto noi due. E, soprattutto, che procreare era una scelta sua di cui io ero un mero accessorio”. Lui le diceva: “Sei la madre migliore che abbia mai conosciuto”. Altri giorni invece: “Se ti comporti così, un figlio con te non lo faccio; io non ho bisogno di te per diventare padre”.
Bianca Balti con la figlia (fonte Instagram)
Bianca Balti con la figlia (fonte Instagram)
Bianca non faceva che piangere: “Pensai di essere profondamente sbagliata, forse addirittura malata. Andavo in terapia con l’obiettivo di farmi aggiustare. Volevo guarire per diventare finalmente la donna che l’avrebbe reso felice, la donna che avrebbe voluto come madre dei suoi figli. Ma per quanto mi sforzassi, non ce la facevo; sembrava che fossi uscita dalla fabbrica con un pezzo mancante”. “Piangevo, sbattevo la testa contro al muro, mi disperavo. Pensai di essere profondamente sbagliata, forse addirittura malata. Andavo in terapia con l’obiettivo di farmi aggiustare. Volevo guarire per diventare finalmente la donna che l’avrebbe reso felice, la donna che avrebbe voluto come madre dei suoi figli. Ma per quanto mi sforzassi, non ce la facevo; sembrava che fossi uscita dalla fabbrica con un pezzo mancante". Così ha deciso, nel marzo 2021, di congelare i propri ovociti. “Svincolare il mio sogno di maternità dagli umori di una relazione fu la cosa più coraggiosa che ebbi mai il coraggio di fare per me – conclude – Perché se una donna non ha bisogno di uomo per fare un figlio, allora non ne ha bisogno proprio per nient’altro“. Quando l’ha lasciato ha deciso di essere indipendente in tutto e un anno fa ha scelto di congelare gli ovociti. Un giorno sarà madre per la terza volta.
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