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Home » Spettacolo » Billy Porter critica la cover di Vogue con Harry Styles: “Non hai dovuto sacrificare nulla”

Billy Porter critica la cover di Vogue con Harry Styles: “Non hai dovuto sacrificare nulla”

L'attore e musicista parla della convivenza con l'Hiv, delle difficoltà finanziarie in mezzo agli scioperi di Hollywood e del suo problema con la famosa copertina

Marianna Grazi
14 Agosto 2023
billy-porter-vogue-harry-styles

Billy Porter torna a criticare la cover di Vogue con Harry Styles nel 2020, quando la pop star fu il primo uomo ad essere scelto per la copertina nella storia del magazine

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Billy Porter ha espresso la sua indignazione per la copertina di Vogue 2020 di Harry Styles.

In un’intervista al Telegraph, l’attore e cantante statunitense, 53 anni, ha spiegato che secondo lui Styles ha ottenuto la prima copertina maschile del magazine perché è “bianco ed etero”. Nella foto la pop star indossa una gonna, alludendo al fatto che gli abiti non hanno genere e anche un maschio può indossarla.

Porter ai Tony Awards. Attore e cantante statunitense, dichiaratamente gay e malato di Hiv

“Non mi sembra una bella cosa. Stai usando la mia comunità – o la tua gente sta usando la mia comunità – per elevarti. Non hai dovuto sacrificare nulla”, ha detto.

La cover e la de-genderizzazione della moda

La star della serie tv “Pose” ha aggiunto che prima dell’uscita della cover, la caporedattrice della rivista, Anna Wintour in persona, lo aveva contattato per chiedendogli indicazioni su come guidare Vogue.

 

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A post shared by Vogue (@voguemagazine)

“Alla fine quella str***a mi ha detto: ‘Come possiamo fare meglio?’. Mi ha preso così tanto alla sprovvista che non ho detto quello che avrei dovuto dire”, afferma oggi. Porter ha rivelato di aver esortato la Wintour a

Porter rivela di aver esortato la Wintour a “usare il suo potere in veste di (direttrice di) Vogue per dare risalto alle voci di chi guida il movimento di de-genderizzazione della moda… Sei mesi dopo, Harry Styles è il primo uomo in copertina”, dichiara amareggiato.

Eppure, nonostante quello che sostiene Porter sia vero, l’ex cantante della boy band One Direction si è speso molto, negli ultimi anni, per la comunità Lgbtqia+ e per rendere il mondo dello spettacolo e dell’intrattenimento più inclusivo.

billy-porter-vogue-harry-styles
Harry Style durante il live di Campovolo con cui ha concluso il tour mondiale 2023 (Instagram)

Ad esempio con la sua linea beauty ‘gender neutral’, proponendo prodotti utilizzabili da tutt* oltre gli stereotipi di genere. O invitando ragazzi e ragazze che partecipano ai suoi concerti a fare coming out in modo sicuro, sentendosi tranquill* nella loro scelta.

“Non ce l’ho con Harry Styles. È politica”

Il vincitore di un Emmy, un Tony e di un Grammy Awards già in passato ha espresso la sua rabbia per la cover maschile sul magazine di moda, che risale al 2020, precisando che non si trattava di una frecciatina personale nei confronti dell’artista.

“Non sto tirando in ballo Styles, ma è lui che volete usare per rappresentare questa nuova visione? A lui non interessa, lo fa solo perché è la cosa da fare”.

billy-porter-vogue-harry-styles
Billy Porter con un lungo abito di velluto sul red carpet agli Oscar

“Questa è politica per me. Questa è la mia vita. Ho dovuto combattere per tutta la mia esistenza per arrivare al punto in cui posso indossare un vestito agli Oscar e non essere ucciso a colpi di pistola. Lui deve solo essere bianco ed etero“.

Proprio tre anni fa, Billy Porter ha scioccato il mondo intero presentandosi sul red carpet degli Academy Awards indossando un lungo vestito di velluto; quell’episodio “ha cambiato tutto, non solo per me, ma per il mondo intero”, avrebbe dichiarato successivamente.

Un momento storico, che ha fatto da apripista per altre scene di questo genere. Come quella di Brad Pitt sul tappeto rosso del festival del cinema di Berlino in occasione della prima del film “Bullet Train”, a luglio 2022, quando il sex symbol si era presentato con un completo giacca-gonna abbinate.

 

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Porter ai Tony Awards. Attore e cantante statunitense, dichiaratamente gay e malato di Hiv
"Non mi sembra una bella cosa. Stai usando la mia comunità - o la tua gente sta usando la mia comunità - per elevarti. Non hai dovuto sacrificare nulla", ha detto.

La cover e la de-genderizzazione della moda

La star della serie tv "Pose" ha aggiunto che prima dell'uscita della cover, la caporedattrice della rivista, Anna Wintour in persona, lo aveva contattato per chiedendogli indicazioni su come guidare Vogue.
 
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"Alla fine quella str***a mi ha detto: 'Come possiamo fare meglio?'. Mi ha preso così tanto alla sprovvista che non ho detto quello che avrei dovuto dire", afferma oggi. Porter ha rivelato di aver esortato la Wintour a Porter rivela di aver esortato la Wintour a "usare il suo potere in veste di (direttrice di) Vogue per dare risalto alle voci di chi guida il movimento di de-genderizzazione della moda... Sei mesi dopo, Harry Styles è il primo uomo in copertina", dichiara amareggiato. Eppure, nonostante quello che sostiene Porter sia vero, l'ex cantante della boy band One Direction si è speso molto, negli ultimi anni, per la comunità Lgbtqia+ e per rendere il mondo dello spettacolo e dell'intrattenimento più inclusivo.
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Harry Style durante il live di Campovolo con cui ha concluso il tour mondiale 2023 (Instagram)
Ad esempio con la sua linea beauty 'gender neutral', proponendo prodotti utilizzabili da tutt* oltre gli stereotipi di genere. O invitando ragazzi e ragazze che partecipano ai suoi concerti a fare coming out in modo sicuro, sentendosi tranquill* nella loro scelta.

"Non ce l'ho con Harry Styles. È politica"

Il vincitore di un Emmy, un Tony e di un Grammy Awards già in passato ha espresso la sua rabbia per la cover maschile sul magazine di moda, che risale al 2020, precisando che non si trattava di una frecciatina personale nei confronti dell'artista. "Non sto tirando in ballo Styles, ma è lui che volete usare per rappresentare questa nuova visione? A lui non interessa, lo fa solo perché è la cosa da fare".
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