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Home » Spettacolo » Black Lives Matter, film e storie vere sul razzismo contro i neri sulla piattaforma Chili

Black Lives Matter, film e storie vere sul razzismo contro i neri sulla piattaforma Chili

Si parte con il candidato all’Oscar "Judas and the Black Messiah". In streaming "42 - La Vera Storia di Una Leggenda Americana"

Federico Martini
23 Aprile 2021
epa09129553 A handout photo made available by the BAFTA shows actor Daniel Kaluuya accepting the award for best 'Supporting Actor' for 'Judas And The Black Messiah' during the 74th annual British Academy Film Award at the Royal Albert Hall in London, Britain, 11 April 2021. The ceremony is hosted by the British Academy of Film and Television Arts (BAFTA).  EPA/BAFTA / HANDOUT   HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES *** Local Caption *** 55845468

epa09129553 A handout photo made available by the BAFTA shows actor Daniel Kaluuya accepting the award for best 'Supporting Actor' for 'Judas And The Black Messiah' during the 74th annual British Academy Film Award at the Royal Albert Hall in London, Britain, 11 April 2021. The ceremony is hosted by the British Academy of Film and Television Arts (BAFTA). EPA/BAFTA / HANDOUT HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES *** Local Caption *** 55845468

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Black Lives Matter, ovvero: le vite dei neri contano. La lotta contro il razzismo e in difesa dell’uguaglianza, ben prima dell’ufficiale fondazione del movimento, ha influenzato il mondo del cinema. E in digital sulla piattaforma Chili arriva una raccolta speciale che racconta proprio le storie del BLM. Si parte con il candidato all’Oscar, Judas and the Black Messiah di Shaka King, che racconta di Fred Hampton, leader delle Pantere Nere.

Tra le novità anche Acque Buie di Rza, ambientato nella New Orleans post-Katrina. Nel cast Wesley Snipes, Shameik Moore, Terrence Howard ed Ethan Hawke. In tema di Academy Awards sono disponibili, fra gli altri, Green Book di Peter Farrelly, che ha vinto la statuetta come miglior film nel 2019; Precious di Lee Daniels (miglior attrice non protagonista e miglior sceneggiatura non originale nel 2010) e il documentario I Am Not Your Negro di Raoul Peck, candidato nel 2016.

In streaming su Chili, nella raccolta BLM, anche le storie vere ispirate ai grandi personaggi: c’è 42 – La Vera Storia di Una Leggenda Americana, dove Chadwick Boseman ( quest’anno nella cinquina per il miglior attore protagonista, con la candidatura postuma per Ma Rainey’s Black Bottom) veste i panni del giocatore di baseball Jackie Robinson, ma anche Invictus di Clint Eastwood con Morgan Freeman nei panni di Nelson Mandela e il biopic sul pugile Rubin ‘Hurricanè Carter, ovvero Hurricane – Il Grido dell’Innocenza interpretato da Denzel Washington.

Spazio anche al cinema di Spike Lee: da Blackkklansman a Fà la Cosa Giusta, fino a Clockers, Mo Better Blues, Malcolm X e Aule Turbolente, uscito nel 1988.

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  • Nino Gennaro cresce in un paese complesso, difficile, famigerato per essere stato il regno del boss Liggio, impegnandosi attivamente in politica; nel 1975 è infatti responsabile dell’organizzazione della prima Festa della Donna, figura tra gli animatori del circolo Placido Rizzotto, presto chiuso e, sempre più emarginato dalla collettività, si trova poi coinvolto direttamente nel caso di una sua amica, percossa dal padre perché lo frequentava e che sporse denuncia contro il genitore, fatto che ebbe grande risonanza sui media. Con lei si trasferì poi a Palermo e qui comincia la sua attività pubblica come scrittore; si tratta di una creatività onnivora, che si confronta in diretta con la cronaca, lasciando però spazio alla definizione di mitologie del corpo e del desiderio, in una dimensione che vuole comunque sempre essere civile, di testimonianza.

Nel 1980 a Palermo si avviano le attività del suo gruppo teatrale “Teatro Madre”, che sceglie una dimensione urbana, andando in scena nei luoghi più diversi e spesso con attori non professionisti (i testi si intitolano “Bocca viziosa”, “La faccia è erotica”, “Il tardo mafioso Impero”), all’inseguimento di un cortocircuito scena/vita. Già il logo della compagnia colpisce l’attenzione: un cuore trafitto da una svastica, che vuole alludere alla pesantezza dei legami familiari, delle tradizioni vissute come gabbia. Le sue attività si inscrivono, quindi, in uno dei periodi più complessi della storia della città siciliana, quando una sequenza di delitti efferati ne sconvolge la quotidianità e Gennaro non è mai venuto meno al suo impegno, fondando nel 1986 il Comitato Cittadino di Informazione e Partecipazione e legandosi al gruppo che gestiva il centro sociale San Saverio, dedicandosi quindi a numerosi progetti sociali fino alla morte per Aids nel 1995.

La sua drammaturgia si alimenta di una poetica del frammento, del remix, con brani che spesso vengono montati in modo diverso rispetto alla loro prima stesura.

Luca Scarlini ✍

#lucenews #lucelanazione #ninogennaro #queer
  • -6 a Sanremo 2023!

Questo Festival ha però un sapore dolceamaro per l
  • Era il 1° febbraio 1945, quando la lotta per la conquista di questo diritto, partita tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, sulla scorta dei movimenti degli altri Paesi europei, raggiunse il suo obiettivo. Con un decreto legislativo, il Consiglio dei Ministri presieduto da Ivanoe Bonomi riconobbe il voto alle donne, su proposta di Palmiro Togliatti e Alcide De Gasperi. 

Durante la prima guerra mondiale le donne avevano sostituito al lavoro gli uomini che erano al fronte. La consapevolezza di aver assunto un ruolo ancora più centrale all’interno società oltre che della famiglia, crebbe e con essa la volontà di rivendicare i propri diritti. Già nel 1922 un deputato socialista, Emanuele Modigliani aveva presentato una proposta di legge per il diritto di voto femminile, che però non arrivò a essere discussa, per la Marcia su Roma. Mussolini ammise le donne al voto amministrativo nel 1924, ma per pura propaganda, poiché in seguito all’emanazione delle cosiddette “leggi fascistissime” tra il 1925 ed il 1926, le elezioni comunali vennero, di fatto, soppresse. Bisognerà aspettare la fine della guerra perché l’Italia affronti concretamente la questione.

Costituito il governo di liberazione nazionale, le donne si attivarono per entrare a far parte del corpo elettorale: la prima richiesta dell’ottobre 1944, venne avanzata dalla Commissione per il voto alle donne dell’Unione Donne Italiane (Udi), che si mobilitò per ottenere anche il diritto di eleggibilità (sancito da un successivo decreto datato 10 marzo 1946). Si arrivò così, dopo anni di battaglie per il suffragio universale, al primo febbraio 1945, data storica per l’Italia. Il decreto prevedeva la compilazione di liste elettorali femminili distinte da quelle maschili, ed escludeva però dal diritto le prostitute schedate che esercitavano “il meretricio fuori dei locali autorizzati”.

Le elezioni dell’esordio furono le amministrative tra marzo e aprile del 1946 e l’affluenza femminile superò l’89%. 

#lucenews #lucelanazione #dirittodivoto #womenrights #1febbraio1945
  • La regina del pulito Marie Kondo ha dichiarato di aver “un po’ rinunciato” a riordinare casa dopo la nascita del suo terzo figlio. La 38enne giapponese, considerata una "Dea dell’ordine", con i suoi best seller sull’economia domestica negli ultimi anni ha incitato e sostenuto gli sforzi dei comuni mortali di rimettere in sesto case e armadi all’insegna del cosa “provoca dentro una scintilla di gioia”. Ma l’esperta di decluttering, famosa in tutto il mondo, ha ammesso che con tre figli da accudire, la sua casa è oggi “disordinata”, ma ora il riordino non è più una priorità. 

Da quando è diventata madre di tre bambini, ha dichiarato che il suo stile di vita è cambiato e che la sua attenzione si è spostata dall’organizzazione alla ricerca di modi semplici per rendere felici le abitudini di tutti i giorni: "Fino a oggi sono stata una organizzatrice di professione e ho dunque fatto il mio meglio per tenere in ordine la mia casa tutto il tempo”, e anche se adesso “ci ho rinunciato, il modo in cui trascorro il mio tempo è quello giusto per me in questo momento, in questa fase della mia vita”.

✍ Marianna Grazi 

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Black Lives Matter, ovvero: le vite dei neri contano. La lotta contro il razzismo e in difesa dell’uguaglianza, ben prima dell’ufficiale fondazione del movimento, ha influenzato il mondo del cinema. E in digital sulla piattaforma Chili arriva una raccolta speciale che racconta proprio le storie del BLM. Si parte con il candidato all’Oscar, Judas and the Black Messiah di Shaka King, che racconta di Fred Hampton, leader delle Pantere Nere. Tra le novità anche Acque Buie di Rza, ambientato nella New Orleans post-Katrina. Nel cast Wesley Snipes, Shameik Moore, Terrence Howard ed Ethan Hawke. In tema di Academy Awards sono disponibili, fra gli altri, Green Book di Peter Farrelly, che ha vinto la statuetta come miglior film nel 2019; Precious di Lee Daniels (miglior attrice non protagonista e miglior sceneggiatura non originale nel 2010) e il documentario I Am Not Your Negro di Raoul Peck, candidato nel 2016. In streaming su Chili, nella raccolta BLM, anche le storie vere ispirate ai grandi personaggi: c’è 42 - La Vera Storia di Una Leggenda Americana, dove Chadwick Boseman ( quest’anno nella cinquina per il miglior attore protagonista, con la candidatura postuma per Ma Rainey’s Black Bottom) veste i panni del giocatore di baseball Jackie Robinson, ma anche Invictus di Clint Eastwood con Morgan Freeman nei panni di Nelson Mandela e il biopic sul pugile Rubin ‘Hurricanè Carter, ovvero Hurricane - Il Grido dell’Innocenza interpretato da Denzel Washington. Spazio anche al cinema di Spike Lee: da Blackkklansman a Fà la Cosa Giusta, fino a Clockers, Mo Better Blues, Malcolm X e Aule Turbolente, uscito nel 1988.
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