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Home » Spettacolo » Brescia, al Festival “Filosofi lungo l’Oglio” per dire basta alla violenza di genere

Brescia, al Festival “Filosofi lungo l’Oglio” per dire basta alla violenza di genere

"In piedi davanti una donna" si terrà presso l'azienda Le Vittorie a Villachiara. Tantissimi gli ospiti d'eccezione che interverranno sul tema femminicidi

Edoardo Martini
22 Luglio 2022
Femminicidi

Femminicidi

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Parterre di relatrici d’eccezione alla 17ma edizione del Festival “Filosofi lungo l’Oglio”, per dire basta alla violenza di genere: venerdì 22 luglio, alle 21, nella sede della Fondazione, presso l’azienda Le Vittorie a Villachiara (Brescia), si terrà l’incontro “In piedi davanti una donna”.
Il Festival ‘Filosofi lungo l’Oglio’ per dire basta alla violenza di genere

I dati impietosi sui femminicidi

La maratona del pensiero ospiterà la deputata Lucia Annibali (in collegamento video), il prefetto di Brescia Maria Rosa Laganà, la consigliera di Parità di Regione Lombardia Anna Maria Gandolfi, aderente ad associazioni femminili, insegnante e imprenditrice, la giornalista Maria Luisa Villa, parte dell’associazione ‘GiULiA Giornaliste’ che si occupa di linguaggio e parità di genere nei media e nel team di 100esperte.it che promuove l’eccellenza femminile sui mezzi di comunicazione, Elisabetta Canevini, giudice del Tribunale di Milano specializzata nei reati relativi alla violenza di genere e di prossimità e la psicoterapeuta Maria Rita Parsi (in video-collegamento, componente del comitato scientifico del Festival e che sarà protagonista di una lectio nella serata di chiusura della kermesse, il prossimo 31 luglio a Lograto), accolte da Francesca Nodari, presidente della Fondazione. Il convegno sarà moderato da Tonino Zana, giornalista e saggista. La crisi di governo non permette di confermare l’intervento di Elena Bonetti, ministro per le pari opportunità e la famiglia. Accanto alle protagoniste della serata, ci sarà un posto occupato con una rosa rossa per ricordare le donne vittime di violenza.
L’evento sarà l’occasione per incontrare chi, nelle istituzioni e nel proprio lavoro quotidiano porta attenzione e crea iniziative di sostegno, come di riflessione, al tema della violenza sulle donne. In Italia, secondo il report diramato dal Servizio analisi criminale della Polizia, sono già 55 i femminicidi avvenuti in questi primi mesi del 2022. Alla fine del 2021, sono state uccise 109 donne, 101 erano nel 2020, 92 nel 2019: i numeri sono in continuo e generale aumento. Dei 55 casi dell’anno in corso, 46 originano da un contesto familiare o da una relazione sentimentale.
Francesca Nodari, presidente della fondazione

Il Festival come veicolo per diffondere consapevolezza e conoscenza nella comunità

Le situazioni da cui scaturiscono questi drammatici episodi nascono nel momento in cui le donne sono lasciate sole: per questo anche il Festival intende impegnarsi per diffondere consapevolezza e conoscenza nella comunità. Anima del festival è, come di consueto, Francesca Nodari, nel ruolo di filosofa e di Direttore scientifico del Festival Filosofi lungo l’Oglio. Importante il suo contributo al tema della serata: il suo intervento diverrà testimonianza, attingendo a piene mani dalla sua pubblicazione “Storia di Dolores. Lettera al padre che non ho mai avuto” (Mimesis, 2016). Il libro, dove amore e violenza, paternità e maternità si intrecciano con il filo rosso del pensiero filosofico, rappresenta una metafora di un’esistenza sofferta, segnata dalla negazione e dal rifiuto: ferite profonde e indelebili che trovano nel racconto e nella condivisione la propria forma, in una lettera dedicata a tutte le donne vittime di violenza.
Nodari è stata, inoltre, tra le vincitrici del Premio Donne Leader 2012, conferitole dall’Associazione internazionale Ewmd e nel 2015 è tra le assegnatarie del “Premio Donne che ce l’hanno fatta“. Nel 2019, è stata insignita dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella della carica di Cavaliere dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”. Recentemente, è stata nominata tra le 100 Esperte della sezione di Filosofia del progetto “100 donne contro gli stereotipi”.

La violenza sulla donne non si ferma

Intanto a Taranto si registra un altro caso di violenza. Un uomo, 40enne, ha afferrato la moglie per i capelli e, dopo averla colpita ripetutamente al volto con i pugni, ha tentato di strangolarla. Solo l’intervento del figlio 17enne ha impedito che la situazione degenerasse. La polizia ha arrestato e trasferito in carcere il 40enne ritenendolo presunto responsabile dei reati di maltrattamento in famiglia, rapina, violazione di domicilio e danneggiamento. La donna è stata aggredita perché aveva deciso di separarsi dal marito a causa delle continue violenze. Anche la madre della giovane, con in braccio la nipote di 2 anni, è intervenuta per cercare di liberare la figlia dal genero che però ha spinto con violenza la suocera a terra.
L’uomo in precedenza aveva anche minacciato di morte la moglie se non fosse tornata a casa. La donna, infatti, ha raccontato che l’uomo è piombato con violenza a casa dei genitori, dove viveva con i tre figli minorenni, avendo appreso della decisione di separarsi.

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  • Sono tre, per il momento, gli istituti superiori che si sono candidati ad accogliere Nina Rosa Sorrentino, la studentessa disabile di 19 anni che non può sostenere la maturità al liceo Sabin di Bologna (indirizzo Scienze umane) e che i genitori hanno per questo motivo ritirato da scuola.

La storia è nota: la studentessa ha cominciato il suo percorso di studi nel liceo di via Matteotti seguendo il programma differenziato. Già al terzo anno i genitori avevano chiesto di passare al programma degli obiettivi minimi che si può concludere con l’Esame di Stato, mentre quello differenziato ha solo la "certificazione delle competenze".

Il Consiglio di classe aveva respinto la richiesta della famiglia, anche perché passare agli obiettivi minimi avrebbe implicato esami integrativi. Da qui la decisione della famiglia, avvenuta giusto una settimana fa, di ritirare Nina da scuola – esattamente un giorno prima che i giorni di frequenza potessero essere tali da farle comunque ottenere la "certificazione delle competenze" – in modo tale che possa provare a sostenere la Maturità in un altro istituto del capoluogo emiliano.

Sulla storia di Nina, ieri, è tornata anche la ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli, che alla Camera ha risposto, durante il question time, a una domanda sulle iniziative volte a garantire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con sindrome di Down presentata dal capogruppo di FdI, Tommaso Foti.

"C’è ancora un po’ di strada da fare se una ragazza con la sindrome di Down non viene ammessa all’esame di maturità – ha detto la ministra –. Se non si è stati in grado di usare tutte le strategie possibili e l’accomodamento ragionevole, come previsto dalla Convenzione Onu per i diritti delle persone disabili che in Italia è legge; se non si è stati in grado di valorizzare i punti di forza dei ragazzi che non chiedono di essere promossi automaticamente ma di avere un’occasione e un’opportunità."

#lucenews #lucelanazione #ninasorentino #disabilityinclusion #bologna
  • “Ho fatto la storia”. Con queste parole Alex Roca Campillo ha postato sul suo account Twitter il video degli ultimi, emozionanti, metri della maratona di Barcellona.

Ed effettivamente un record Alex l’ha scritto: è la prima persona al mondo con una disabilità al 76 per cento a riuscire a percorrere la distanza di 42 km e 195 metri.
Alex ha concluso la sua gara in 5 ore 50 minuti e 51 secondi, ma il cronometro in questa situazione è passato decisamente in secondo piano. “tutto questo è stato possibile grazie alle mia squadra. Grazie a tutti quelli che dal bordo della strada mi hanno spinto fino al traguardo. Non ho parole”.

#lucenews #alexrocacampillo #maratonadibarcellona #barcellona
  • In Uganda dirsi gay potrà costare l’ergastolo. Il Parlamento dell’Uganda ha appena approvato una legge che propone nuove e severe sanzioni per le relazioni tra persone dello stesso sesso. Al termine di una sessione molto movimentata e caotica, la speaker del Parlamento Annet Anita Among, dopo il voto finale ha detto: “È stata approvata a tempo record”. La legge, che passa ora nelle mani del presidente Yoweri Museveni, che potrà scegliere se porre il veto o firmarla, propone nuove e molto dure sanzioni per le relazioni omosessuali in un Paese in cui l’omosessualità è già illegale.

La versione finale non è ancora stata pubblicata ufficialmente, ma gli elementi discussi in Parlamento includono che una persona condannata per adescamento o traffico di bambini allo scopo di coinvolgerli in attività omosessuali, rischia l’ergastolo; individui o istituzioni che sostengono o finanziano attività o organizzazioni per i diritti Lgbt, oppure pubblicano, trasmettono e distribuiscono materiale mediatico e testuale a favore degli omosessuali, rischiano di essere perseguiti e incarcerati. 

“Questa proposta di legge – ha detto Asuman Basalirwa, membro del Parlamento che l’ha presentata – è stata concepita per proteggere la nostra cultura, i valori legali, religiosi e familiari tradizionali degli ugandesi e gli atti che possono promuovere la promiscuità sessuale in questo Paese”. Il parlamentare ha poi aggiunto: “Mira anche a proteggere i nostri bambini e giovani che sono resi vulnerabili agli abusi sessuali attraverso l’omosessualità e gli atti correlati”.

Secondo la legge amici, familiari e membri della comunità avrebbero il dovere di denunciare alle autorità le persone omosessuali. Nello stesso disegno di legge, tra l’altro, si introduce la pena di morte per chi abusa dei bambini o delle persone vulnerabili. 

#lucenews #lucelanazione #uganda #lgbtrights
  • Un’altra pagina di storia del calcio femminile è stata scritta. Non tanto per il risultato della partita ma per il record di spettatori presenti. All’Olimpico di Roma andava in scena il match di andata dei quarti di finale di Champions League tra Roma e Barcellona quando si è stabilito un nuovo record: sono state 39.454 infatti le persone che hanno incoraggiato le ragazze fin dal primo minuto superando il precedente di 39.027 stabilito in Juventus-Fiorentina del 24 marzo 2019.

Era l’andata dei quarti di finale che la Roma ha raggiunto alla sua prima partecipazione alla Champions League, ottenuta grazie al secondo posto nell’ultimo campionato. Il Barcellona, campione di Spagna e d’Europa due anni fa, era favorito e in campo lo ha dimostrato, soprattutto nel primo tempo, riuscendo a vincere 1-0. La squadra di casa è stata tenuta a galla dalle parate di Ceasar, migliore in campo, ma ha provato a impensierire la corazzata spagnola nella ripresa dove più a volte ha sfiorato la rete con le conclusioni di Haavi, Giacinti e Giugliano, il primo “numero 10” a giocare all’Olimpico per la Roma dopo il ritiro di Francesco Totti.

✍ Edoardo Martini

#lucenews #lucelanazione #calciofemminile #championsleague
Parterre di relatrici d'eccezione alla 17ma edizione del Festival "Filosofi lungo l'Oglio", per dire basta alla violenza di genere: venerdì 22 luglio, alle 21, nella sede della Fondazione, presso l'azienda Le Vittorie a Villachiara (Brescia), si terrà l'incontro "In piedi davanti una donna".
Il Festival 'Filosofi lungo l'Oglio' per dire basta alla violenza di genere

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La maratona del pensiero ospiterà la deputata Lucia Annibali (in collegamento video), il prefetto di Brescia Maria Rosa Laganà, la consigliera di Parità di Regione Lombardia Anna Maria Gandolfi, aderente ad associazioni femminili, insegnante e imprenditrice, la giornalista Maria Luisa Villa, parte dell'associazione 'GiULiA Giornaliste' che si occupa di linguaggio e parità di genere nei media e nel team di 100esperte.it che promuove l'eccellenza femminile sui mezzi di comunicazione, Elisabetta Canevini, giudice del Tribunale di Milano specializzata nei reati relativi alla violenza di genere e di prossimità e la psicoterapeuta Maria Rita Parsi (in video-collegamento, componente del comitato scientifico del Festival e che sarà protagonista di una lectio nella serata di chiusura della kermesse, il prossimo 31 luglio a Lograto), accolte da Francesca Nodari, presidente della Fondazione. Il convegno sarà moderato da Tonino Zana, giornalista e saggista. La crisi di governo non permette di confermare l'intervento di Elena Bonetti, ministro per le pari opportunità e la famiglia. Accanto alle protagoniste della serata, ci sarà un posto occupato con una rosa rossa per ricordare le donne vittime di violenza.
L'evento sarà l'occasione per incontrare chi, nelle istituzioni e nel proprio lavoro quotidiano porta attenzione e crea iniziative di sostegno, come di riflessione, al tema della violenza sulle donne. In Italia, secondo il report diramato dal Servizio analisi criminale della Polizia, sono già 55 i femminicidi avvenuti in questi primi mesi del 2022. Alla fine del 2021, sono state uccise 109 donne, 101 erano nel 2020, 92 nel 2019: i numeri sono in continuo e generale aumento. Dei 55 casi dell'anno in corso, 46 originano da un contesto familiare o da una relazione sentimentale.
Francesca Nodari, presidente della fondazione

Il Festival come veicolo per diffondere consapevolezza e conoscenza nella comunità

Le situazioni da cui scaturiscono questi drammatici episodi nascono nel momento in cui le donne sono lasciate sole: per questo anche il Festival intende impegnarsi per diffondere consapevolezza e conoscenza nella comunità. Anima del festival è, come di consueto, Francesca Nodari, nel ruolo di filosofa e di Direttore scientifico del Festival Filosofi lungo l'Oglio. Importante il suo contributo al tema della serata: il suo intervento diverrà testimonianza, attingendo a piene mani dalla sua pubblicazione "Storia di Dolores. Lettera al padre che non ho mai avuto" (Mimesis, 2016). Il libro, dove amore e violenza, paternità e maternità si intrecciano con il filo rosso del pensiero filosofico, rappresenta una metafora di un'esistenza sofferta, segnata dalla negazione e dal rifiuto: ferite profonde e indelebili che trovano nel racconto e nella condivisione la propria forma, in una lettera dedicata a tutte le donne vittime di violenza.
Nodari è stata, inoltre, tra le vincitrici del Premio Donne Leader 2012, conferitole dall'Associazione internazionale Ewmd e nel 2015 è tra le assegnatarie del "Premio Donne che ce l'hanno fatta". Nel 2019, è stata insignita dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella della carica di Cavaliere dell'Ordine "Al Merito della Repubblica Italiana". Recentemente, è stata nominata tra le 100 Esperte della sezione di Filosofia del progetto "100 donne contro gli stereotipi".

La violenza sulla donne non si ferma

Intanto a Taranto si registra un altro caso di violenza. Un uomo, 40enne, ha afferrato la moglie per i capelli e, dopo averla colpita ripetutamente al volto con i pugni, ha tentato di strangolarla. Solo l'intervento del figlio 17enne ha impedito che la situazione degenerasse. La polizia ha arrestato e trasferito in carcere il 40enne ritenendolo presunto responsabile dei reati di maltrattamento in famiglia, rapina, violazione di domicilio e danneggiamento. La donna è stata aggredita perché aveva deciso di separarsi dal marito a causa delle continue violenze. Anche la madre della giovane, con in braccio la nipote di 2 anni, è intervenuta per cercare di liberare la figlia dal genero che però ha spinto con violenza la suocera a terra.
L'uomo in precedenza aveva anche minacciato di morte la moglie se non fosse tornata a casa. La donna, infatti, ha raccontato che l'uomo è piombato con violenza a casa dei genitori, dove viveva con i tre figli minorenni, avendo appreso della decisione di separarsi.
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