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"Chiamami", elogio a quello che (non) siamo diventati: il ritorno dei Coma_Cose

Il nuovo progetto di Fausto Lama e Francesca Mesiano, "Un meraviglioso modo di salvarsi", esce il 4 novembre

di MARGHERITA AMBROGETTI DAMIANI -
4 novembre 2022
coma cose

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Nel quotidiano assedio mediatico, si corre spesso il rischio di non riuscire ad afferrare tutti gli aggiornamenti di stato. A chi sta scrivendo, ad esempio, era sfuggita l'uscita di "Chiamami", un pezzo dei Coma Cose che potrebbe rientrare di diritto nell’elenco dei prodotti musicali, cinematografici e televisivi da cui, per usare un luogo comune particolarmente inflazionato di questi tempi e non solo, la politica potrebbe ripartire. Il recupero è stato quasi al fischio finale, a poche ore dall’uscita di "Un meraviglioso modo di salvarsi", il nuovo attesissimo album della band in arrivo venerdì 4 novembre, per Asian Fake/ Epic Records Italy/ Sony Music Italy.

Una storia di fiducia perché non tutto è perduto

A due anni dall’ultima uscita, il duo più pop-mantic della scena indie italiana lo scorso 7 ottobre ha pubblicato un pezzo dall’atmosfera anni ‘90 che prende per mano chi ascolta e spiega bene che, forse, non tutto è perduto. Lanciato in Largo La Foppa a Milano, al cospetto di una schiera di fan che, da una cabina telefonica allestita per l’occasione, l’hanno ascoltato in anteprima, con tanto di telefonata - vera - da parte della band, il pezzo è personale e collettivo. Parla a ciascuna e ciascuno di noi e alla nostra somma. Racconta una storia di fiducia, di un legame che non si dissolve con il passare del tempo e tenta di riacciuffare un passato che non c’è più, fatto di telefoni con il filo e cornette, voci che si alternano e abbracci. Una roba vintage, ad ascoltarla con le orecchie di oggi. Eppure, un’immagine indubbiamente evocativa e quanto mai attuale. D’altronde, non sono solo i Coma_Cose a mettere in dubbio le difficoltà contemporanee legate a una iper-tecnologizzazione a cui non è seguita una rivoluzione culturale attraverso la quale evitare la deriva. Fausto “Lama” Zanardelli e Francesca “California” Mesiano non ci girano intorno: basta con il "troppo di tutto", serve recuperare il vero senso delle cose e, per farlo, serve fermarsi a pensare. Azione che l’epoca contemporanea categorizza palesemente sotto la voce "privilegio".

Il singolo "Chiamami"

"Chiamami" è un singolo nostalgico, indubbiamente carico di quel grido di dolore troppo spesso soffocato: "Servirebbe soltanto uno slancio d’umanità". Un richiamo - voluto? - a "Inevitabilmente (Lettera dal carcere)", interpretata da una straordinaria Fiorella Mannoia e scelta per l’ultima scena di "Caro diario" di Nanni Moretti. I morettiani doc ricorderanno che le immagini della metafora del bicchiere d’acqua con cui si chiude “Medici”, il terzo e ultimo episodio della pellicola, sono accompagnate proprio da questo pezzo e che il passaggio fa più o meno così: "Se c'è un futuro non sarà una moneta in corso, mi ci vorrebbe solo un sorso di umanità". Corsi e ricorsi della storia e della musica che, oltre a certificare la capacità di Nanni Moretti di anticipare i tempi, raccontano alla perfezione la difficoltà di uscire dal vortice bulimico delle iper-connessioni che sta facendo venire meno la capacità di essere - però - connessi con la realtà. "Ci siamo persi", cantano i Coma_Cose. E non solo reciprocamente, ma anche nel senso più assoluto possibile. E così, tra uno squillo del tradizionale del telefono di una volta e lo scatto di una polaroid, nei suoi 3 minuti e 42 secondi la canzone ci sbatte in faccia la necessità di prendere pienamente coscienza del fatto che saremmo potuti essere meglio di quello che siamo diventati, se solo non avessimo rimosso quello che eravamo. Operazione che, peraltro, nella musica i Coma_Cose non sono gli unici a fare. Un frammento di questa narrazione si ritrova nella prima discografia dei Thegiornalisti, ad esempio, ma anche, a suo modo, in alcuni dei pezzi di Giancane. Stili diversi, stesso messaggio. "Chiamami" è stata scritta dal duo Lama - California con l’aiuto e la penna di Fabio Dalè e Carlo Frigerio, produttori del brano con lo stesso Lama. “Un meraviglioso modo di salvarsi” è stato annunciato come un disco intenso e intimo, che racconta i rapporti e le loro contraddizioni, ma anche i bug di una società sempre più autoriferita che ostacola ogni forma di riconoscimento. Lo ascolteremo.