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Home » Spettacolo » Coro sessista al concerto di Myss Keta. Lei sbotta e minaccia di lasciare il palco

Coro sessista al concerto di Myss Keta. Lei sbotta e minaccia di lasciare il palco

L'artista mascherata: "Chi si permette di dirlo verrà infuocato con i miei occhi e lo farò buttare fuori, tra i coccodrilli"

Barbara Berti
3 Agosto 2022
Myss Keta ferma il suo concerto per frasi sessiste (Instagram)

Myss Keta ferma il suo concerto per frasi sessiste (Instagram)

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Ai concerti solitamente il pubblico canta a squarciagola, balla, salta, batte le mani e fa i cori per incitare l’artista. Ultimamente, però, accade sempre più spesso che gli spettatori prendano di mira chi c’è sul palco. L’ultimo spiacevole episodio è capitato alla rapper e cantautrice Myss Keta. Durante la sua ultima performance per il tour di “Club Topperia“, la Myss si è trovata costretta a interrompere lo show perché da una sezione del pubblico si è alzato un coro sessista e discriminatorio: “Oh Myss Keta, portaci a putt…e“, parole che hanno parecchio indispettito l’artista.

@_alessiatarulli_ Mai mettersi contro la queen #missketa #pazzeska #fyp ♬ suono originale – Alessia Tarulli

In un video immortalato da una ragazza presente al concerto, e condiviso sui social, si può vedere l’artista mascherata che ha stoppato il concerto e ammonito i colpevoli. “Se lo sento un’altra volta, esco” ha tuonato la performer milanese, aggiungendo: “Chi si permette di dirlo verrà infuocato con i miei occhi e lo farò buttare fuori, tra i coccodrilli. Gli verrà mangiato cuore, il fegato e soprattutto la lingua, così che non possiate più dire tutte queste puttanate”. Il pubblico è, quindi, scoppiato in un applauso a favore della cantante che, ripreso il controllo della situazione, è tornata ad esibirsi.

La cantautrice e rapper milanese Myss Keta (Instagram)
La cantautrice e rapper milanese Myss Keta (Instagram)

Il coro in questione, purtroppo, si sente spesso ai concerti rap e trap. Era capitato, infatti, anche alla fine del concerto “Love Mi” organizzato a Milano da Fedez e J-Ax: mentre la diretta di Italia Uno stava volgendo al termine, e poco prima che le telecamere interrompessero la messa in onda, un coro è partito sottopalco: “Oh, J Ax, portaci a put…e”.

L'artista mascherata Myss Keta (Instagram)
L’artista mascherata Myss Keta (Instagram)

Nei mesi scorsi ci sono stati altri episodi che hanno coinvolto alcune artiste della musica italiana. Il più eclatante, per forma e modi, aveva riguardato Elettra Lamborghini che, presa a male parole da un membro del pubblico, durante un concerto in una discoteca di Riccione, (le era stato urlato offese come “tr…a” e “putt…a”), aveva fermato il concerto per allontanarlo. E l’ereditiera aveva tuonato: “Allora, c’è uno di questi sfigati qua davanti che ha detto una parolina che non doveva dire”, con la musica ormai spenta. “Se avete le palle, prendete e andate fuori dai co…i, ok?” aveva aggiunto prima di riprendere con lo show.

Elettra Lamborghini (Instagram)
Elettra Lamborghini (Instagram)

Casi analoghi erano stati condivisi da Anna, la rapper di Bando, e Giorgieness, le quali avevano utilizzato i propri social per demonizzare questi avvenimenti.

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  • “I nostri animali rischiano una fine orribile.”

La scure del Tar del Lazio ha infranto le speranze della “Sfattoria degli Ultimi”, centoncinquanta tra maiali e cinghiali rischiano di morire. 

L’8 agosto l’Asl 1 ha notificato alla Sfattoria la decisione di abbattimento degli animali perché si trovano nella cosiddetta "zona rossa"(ovvero zona infetta in relazione alla peste suina africana) che comprende tutto il territorio romano. L’associazione ha contestato la decisione, sostenendo che essendo animali Dpa (ovvero non destinato alla produzione di alimenti) e quindi da affezione, non possono essere abbattuti secondo legge. Il Tar però “ha rigettato la richiesta di sospensiva urgente e per questo l’ordinanza di abbattimento può diventare esecutiva”. 

Anche il commissario nominato per l’emergenza, Angelo Ferrari, ha ritenuto non accoglibile la richiesta di non procedere all’abbattimento dei suini in questione perché, secondo quanto riferito dall’Asl, le strutture che ospitano gli animali sono state occupate abusivamente e gli animali non sono tracciati e non ci sono certificazioni di provenienza. Accuse respinte al mittente dalla Sfattoria.

Numerosi gli appelli a sostegno della Sfattoria a cominciare dalla petizione su change.org. Ma anche quelle di altre associazioni come Enpa, Leidaa, Lndc e Oipa che annunciano una dura battaglia legale con l’intenzione di trasformare la richiesta di sospensiva in ricorso ordinario. E gli appelli di supporto misti allo sdegno si sono diffusi anche via social dove centinaia di utenti hanno “urlano" contro la decisione dell’azienda sanitaria. 

#lucenews #lucelanazione #sfattoriadegliultimi #salviamoglianimali #protezioneanimali
  • Buone notizie per i neogenitori. Scattano da oggi, 13 agosto, le nuove regole sui congedi parentali previste dal decreto 105/2022. 🔻

La novità più importante è l’introduzione del congedo di paternità obbligatorio di 10 giorni al 100% della retribuzione (in precedenza erano solo 5), che sostituisce il congedo obbligatorio del padre e il congedo facoltativo del padre. 

Tale congedo sarà accessibile dal padre lavoratore dipendente tra i due mesi precedenti e i cinque successivi alla nascita, anche in caso di morte perinatale del bambino. I giorni di congedo possono essere sovrapposti anche a quelli della madre lavoratrice (pari a 5 mesi) e, in caso di parto gemellare, la durata del congedo è aumentata a 20 giorni lavorativi.

Oltre a questi 10 giorni obbligatori e completamente pagati, entrambi i genitori con figli di età inferiore ai 12 anni avranno diritto a un ulteriorecongedo facoltativo della durata di tre mesi con un’indennità del 30% dello stipendio. Tale congedo non è trasferibile da un genitore all’altro. I genitori hanno anche diritto, in alternativa tra loro, ad un ulteriore periodo di congedo della durata complessiva di tre mesi, per i quali spetta sempre un’indennità del 30% della retribuzione. 

Al genitore solo, sono riconosciuti 11 mesi continuativi o frazionati, di congedo parentale, di cui 9 mesi (e non più 6 mesi) indennizzabili al 30% della retribuzione.

I limiti massimi restano invariati per entrambi i genitori: 6 mesi per la madre e 6 per il padre (elevabili a 7 mesi nel caso in cui si astenga per un periodo intero o frazionato non inferiore a 3 mesi) per ogni figlio. 

Di Nicolò Guelfi ✍

#lucenews #lucelanazione #congedoparentale #maternitàepaternitàaconfronto #genitorifigli
  • Un episodio orribile quello accaduto a Salerno dove due donne lesbiche sono state accoltellate dal padre di una di loro. Le due giovani hanno deciso di denunciare il fatto ai carabinieri e la vicenda è stata resa nota dal consigliere regionale campano di Europa Verde Francesco Borrelli, che ha parlato di “storia folle e agghiacciante”.

La vicenda è iniziata quando le due ragazze, Francesca e Immacolata, la prima 39enne di Crotone e la seconda 23enne della provincia di Napoli, sono arrivate a Salerno per lavorare; nel capoluogo campano sono state ospitate a casa di una parente di Immacolata, il teatro dell’aggressione. 

“Mio padre ci ha detto ‘Voglio fare 30 anni di carcere: volete morire insieme? È arrivato il momento’ e poi ci ha colpito. Mia madre ha assistito all’aggressione e non ha fermato mio padre, anzi ha provato a bloccarci mentre scappavamo”, ha raccontato la più giovane. 

“Entrambe abbiamo riportato qualche ferita, ma siamo riuscite a scappare. Fino alle 5 del mattino però mio padre ci ha inseguite e minacciate. Abbiamo chiamato il 112 e i carabinieri sono intervenuti accompagnandoci nel nostro domicilio di Salerno per fare le valigie e tornare poi a Crotone in sicurezza. Lui a oggi nega tutto, ma abbiamo le prove di quello che ha fatto”, ha raccontato Immacolata.

Le due ragazze sono quindi tornate in Calabria e si sono anche recate al Pronto Soccorso dell’ospedale di Crotone per farsi medicare, sul corpo avevano numerose escoriazioni e ferite lievi di arma da taglio. 

#lucenews #lucelanazione #lgbtqitalia #aggressioneomofoba #salerno
Ai concerti solitamente il pubblico canta a squarciagola, balla, salta, batte le mani e fa i cori per incitare l'artista. Ultimamente, però, accade sempre più spesso che gli spettatori prendano di mira chi c'è sul palco. L'ultimo spiacevole episodio è capitato alla rapper e cantautrice Myss Keta. Durante la sua ultima performance per il tour di "Club Topperia", la Myss si è trovata costretta a interrompere lo show perché da una sezione del pubblico si è alzato un coro sessista e discriminatorio: "Oh Myss Keta, portaci a putt...e", parole che hanno parecchio indispettito l’artista.
@_alessiatarulli_ Mai mettersi contro la queen #missketa #pazzeska #fyp ♬ suono originale - Alessia Tarulli
In un video immortalato da una ragazza presente al concerto, e condiviso sui social, si può vedere l'artista mascherata che ha stoppato il concerto e ammonito i colpevoli. "Se lo sento un’altra volta, esco" ha tuonato la performer milanese, aggiungendo: "Chi si permette di dirlo verrà infuocato con i miei occhi e lo farò buttare fuori, tra i coccodrilli. Gli verrà mangiato cuore, il fegato e soprattutto la lingua, così che non possiate più dire tutte queste puttanate". Il pubblico è, quindi, scoppiato in un applauso a favore della cantante che, ripreso il controllo della situazione, è tornata ad esibirsi.
La cantautrice e rapper milanese Myss Keta (Instagram)
La cantautrice e rapper milanese Myss Keta (Instagram)
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L'artista mascherata Myss Keta (Instagram)
L'artista mascherata Myss Keta (Instagram)
Nei mesi scorsi ci sono stati altri episodi che hanno coinvolto alcune artiste della musica italiana. Il più eclatante, per forma e modi, aveva riguardato Elettra Lamborghini che, presa a male parole da un membro del pubblico, durante un concerto in una discoteca di Riccione, (le era stato urlato offese come “tr...a” e “putt...a”), aveva fermato il concerto per allontanarlo. E l'ereditiera aveva tuonato: "Allora, c’è uno di questi sfigati qua davanti che ha detto una parolina che non doveva dire", con la musica ormai spenta. "Se avete le palle, prendete e andate fuori dai co...i, ok?" aveva aggiunto prima di riprendere con lo show.
Elettra Lamborghini (Instagram)
Elettra Lamborghini (Instagram)
Casi analoghi erano stati condivisi da Anna, la rapper di Bando, e Giorgieness, le quali avevano utilizzato i propri social per demonizzare questi avvenimenti.
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