Uno degli ultimi casi è il remake di Steven Spielberg del musical “West Side Story“, bandito dalla trasmissione a causa della presenza di un presunto personaggio transgender. Un altro esempio è quello dell’uscita, nel 2019, dell’ultimo film della saga di Star Wars, “L’ascesa di Skywalker“, che è stata accompagnata dalla censura di una fugace scena di bacio gay. Sempre inerente mondo fantascientifico, anche sul nostro canale avevamo parlato di un caso di boicottaggio di un film, uno degli ultimi prodotti MCU “Eternals“, mai arrivato nelle sale di Arabia Saudita, Kuwait e Qatar a causa della presenza, nella pellicola, della storia del supereroe Phastos – primo supereroe dichiaratamente gay del Marvel Universe – e alla sua famiglia. In questo caso era stata la Disney a rifiutare tagli e qualsiasi altra richiesta di censura, chiaramente dettata da motivazioni di stampo omofobo.
L’omosessualità, infatti, è ancora ufficialmente illegale in tutta la zona dei Paesi del Golfo e tutti i film in cui sono presenti contenuti Lgbtq+ vengono puntualmente eliminati. Fino ad ora, almeno. La novità degli ultimi giorni, riportata dalle autorità del Paese, è che tutti i film proiettati nei cinema degli Emirati Arabi Uniti non saranno più censurati. Niente più modifiche e tagli, insomma, sulle pellicole internazionali con contenuti espliciti, violenti o per adulti. L’Ufficio di regolamentazione dei media ha annunciato che i film con queste scene saranno proiettati nelle sale cinematografiche del Paese nella loro “versione internazionale” originale, ma la visione sarà consentita solo ai maggiori di 21 anni. La revoca della censura ‘esplicita’ si accompagna infatti con la creazione di una nuova categoria di film vietati ai minori (21 anni).