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Sbagliata Ascendente Leone, Emma si racconta: "Spero di farmi conoscere una volta per tutte"

La storia di RealBrown su Prime Video dal 29 novembre: "C'è bisogno di avere persone sbagliate ma oneste e sincere perché è questo che ci rende veramente unici”

di BARBARA BERTI -
29 novembre 2022
La cantante Emma Marrone

La cantante Emma Marrone

Emma Marrone, per tutti semplicemente Emma, continua a raccontarsi senza filtri ma con ironia. Esce il 29 novembre su Prime Video “Sbagliata Ascendente Leone”, il docufilm dedicato all’artista, il vero racconto di RealBrown. Colonna sonora del progetto è l’omonimo brano “Sbagliata Ascendente Leone”, scritto dalla stessa Emma insieme ad Alessandro La Cava e Francesco “Katoo” Catitti (produttore del brano), disponibile sulle piattaforme streaming e in digitale, sempre dal 29 novembre. Il docufilm, diretto dal duo registico Bendo (Lorenzo Silvestri e Andrea Santaterra), nasce da un’idea di Emma, vulcanica e determinata, che racconta sé stessa in prima persona. Un resoconto sincero della donna, del suo coraggio e delle sue fragilità, che sono anche la sua più grande forza. “Ho scelto di vivere la mia vita in movimento sotto brillanti luci colorate, sempre a ritmo di musica. Sono pronta a condividerla tutta, anche quando la giostra si ferma e le luci si spengono, ma la musica resta sempre” sono le parole di Emma che è stata l’ospite d’onore di “Dream Time”, la festa del secondo compleanno di Luce!, il progetto editoriale innovativo dedicato ai temi dell’unicità, dell’inclusione e della coesione del Gruppo Monrif.
Emma intervistata da Agnese Pini, direttrice di QN, durante la festa del secondo compleanno di Luce! (Fotocronache Germogli)

Emma intervistata da Agnese Pini, direttrice di QN, durante la festa del secondo compleanno di Luce! (Fotocronache Germogli)

Alla festa, nell’intervista a tutto tondo con la direttrice di QN, Agnese Pini, Emma si è aperta con semplicità mettendo in luce non solo la vita professionale, ma la quotidianità di una 38enne “fortunata” visto il mestiere che fa, senza enfatizzare il successo piuttosto focalizzando l’attenzione sul suo essere una ragazza semplice, di sani principi e molto legata alla famiglia. “Siamo persone che non si sono mai girate dall’altra parte. Ho visto i miei aiutare tante persone. Oggi vorrei essere più presente per i miei familiari, mi sono persa tante cose ma se mi fermo io si ferma tutta una macchina e ho delle responsabilità verso chi lavora per me” sono le parole dell’artista durante la festa di Luce! che non nasconde la commozione parlando del padre venuto a mancare a settembre scorso di leucemia. “Dopo la morte di mio padre è come se fossi nata di nuovo nel senso che quando ti succedono cose tragiche è come se uno ricominciasse tutto daccapo. Prima c’era lui e sapevo chi ero. Oggi lo devo riscoprire” spiega Emma che da sempre è una voce potente per i diritti.
L'artista salentina Emma Marrone

L'artista salentina Emma Marrone

Un ritratto inedito dell’artista, del suo talento e della sua forte determinazione, dentro e fuori dal palco, esce anche dal docu “Sbagliata Ascendente Leone”: in 87 minuti Emma si racconta in un modo che non è didascalico, non del tutto cronologico, non autocelebrativo e non vuole essere nemmeno provocatorio o alternativo simulando una visione distorta o forzatamente originale del suo personaggio. Su Prime Video si apre, quindi, una finestra che si affaccia sulla sua vita quando le luci sono spente. Passano i concerti, passa X Factor, passa Sanremo, passano i film da attrice: due anni e mezzo che vengono raccontati da una prospettiva decisamente lontana dai riflettori, le luci scintillanti ci sono ma rimangono sempre sullo sfondo. Non è primaria nemmeno la musica: Emma ha scelto di non parlare della parte romantica e fiabesca ma del duro lavoro, della ricerca, dello studio, della preparazione, degli errori e della costanza. Sul tema, proprio alla festa di Luce! aveva dettto: “Bisogna insegnare a usare i social in modo corretto. Non solo per mostrare al mondo che per diventare ricchi, famosi e belli basta poco. Ma per insegnare, al contrario, che ci vuole sacrificio per arrivare all’obiettivo”.
Emma, ospite d'onore della festa di Luce! (Fotocronache Germogli)

Emma, ospite d'onore della festa di Luce! (Fotocronache Germogli)

Il documentario, quindi, narra la meravigliosa fatica e anche la crudezza di chi fa un lavoro creativo fuori dal comune e che vive emozioni e miserie che le apparenze non possono descrivere. Il tema dei rapporti umani in “Sbagliata ascendente Leone” è centrale, perché descrive il quadro di una donna che, seppur nelle difficoltà enormi della sua vita e della sua carriera non è mai stata sola. E, come ha raccontato lei stessa alla festa di Luce!, il pilastro fondamentale è la famiglia, non solo i genitori ma, più in generale, quella famiglia allargata formata dagli amici di sempre che sono spesso anche compagni del suo quotidiano, su e giù dal palco.
 
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Tra le tante tematiche affrontate in “Sbagliata ascendente leone“, si parla anche della sua malattia che l’ha colpita per ben tre volte. La prima volta a 25 anni, poco prima del provino ad "Amici", “il giorno del provino avevo due possibilità: andare a fare un controllo oppure tentare il provino, ed io ho scelto il provino… il resto è storia“, ha raccontato più volte l’artista salentina.
La cantante Emma alla festa di Luce! (Fotocronache Germogli)

La cantante Emma alla festa di Luce! (Fotocronache Germogli)

Il ritratto di sé stessa non poteva non avere un filo di ironia. “L’ironia è una parte fondamentale del mio carattere e lo scoprirete guardando il docufilm e perché è bello e giusto essere sbagliati. In un mondo dove tutti sembra debbano ricorrere la perfezione, credo invece ci sia bisogno di avere tante persone sbagliate ma oneste e sincere perché è questo che ci redde veramente unici” sostiene Emma che ha deciso di mettersi a nudo “perché era arrivato il momento e perché credo che quando conosci una persona veramente fino in fondo il metro di giudizio può cambiare: spero di farmi conoscere una volta per tutte fino in fondo senza nascondere niente e magari qualcuno mi vorrà anche un po' più bene”.