Non ci sta Emma, e dopo i bel messaggio in musica e parole trasmesso dal palco dell’Ariston durante il 72esimo festival di Sanremo, risponde in modo molto chiaro sulle sue storie di Instagram a un commento ricevuto sul suo abbigliamento, parole condite da pesanti critiche sulla sua fisicità. “Quando hai una gamba importante eviti di mettere le calze a rete“, recita il commento del post video.
“Buongiorno a tutti dal Medioevo – le parole della cantante romana – . Ecco… il body shaming con linguaggio politically correct non so se è più imbarazzante o noioso, ma non commentiamo questo. Mi rivolgo soprattutto alle ragazze a quelle giovanissime: evitate di ascoltare e di leggere commenti come questo: il vostro corpo è perfetto così com’è e dovete amarlo, rispettarlo e soprattutto vi dovete vestire come vi pare, sia che abbiate le gambe importante o meno”.
Il messaggio alle ragazze
“Questo mi fa rendere conto che la canzone che ho portato a Sanremo, oltre ad essere bellissima, a quanto pare era anche importante, sì perché è ancora necessario parlare di femminismo di donne e di rispetto delle donne – prosegue il messaggio di Emma – . Mi raccomando ragazze non ascoltate questo genere di commenti e siate orgogliose del vostro corpo, mostratelo per quello che è perché è bellissimo”.
La condanna al body shaming
“Le persone si dimenticano che le parole hanno un peso specifico, un peso importante: c’è chi le sa reggere con ironia e c’è chi, purtroppo, non ce la fa – conclude la cantante – . Dietro questo questo modo di fare – soprattutto sui social dove tutti parlano, giudicano, insultano – ci sono persone che non si rendono conto che magari c’è qualcuno che legge ed è molto fragile e a rischio di cadere in un buco nero senza fine“.
Il gesto femminista a Sanreno
Il gesto femminista sul palco mi è venuto spontaneo. Lo facevano negli anni Settanta ed è un modo per dire grazie: se siamo libere è grazie a voi che avete fatto quella battaglia“, aveva spiegato Emma. “Nonostante quelle lotte oggi si deve ancora lavorare molto. C’è ancora differenza tra uomini e donne, bisogna smuovere un sacco di cose. Ma io sono dodici anni che faccio gestacci, che porto la bandiera Lgbt sui palchi. Non ho un retropensiero e dico grazie a Dio che non ce l’ho: questo mi rende una persona libera. Non sono mai scesa a compromessi“, sottolinea la cantante.
Emma, durante l’esibizione, ha posizionato le mani ‘citando’ un gesto molto in voga nel femminismo anni ’70. Il testo di Ogni volta è così recita: “Ogni volta è così, siamo sante o puttane. E non vuoi restare qui e neanche scappare” che, come lei stessa ha spiegato, “sottolinea che non parla di relazioni tossiche bensì di relazioni complesse. Molti amici stanno insieme in una bolla di finzione e per non stare da soli. Non si rischia. Io mi rivolgo alle donne ma il messaggio è per tutti“.
Il gesto femminista di una vagina che ha accompagnato quel particolare passaggio ha colpito il pubblico dell’Ariston e dei social, che hanno apprezzato ancora una volta il modo in cui Emma si è spesa a favore della causa di genere. La cantante, infatti, da tempo, si è schierata contro il sessismo e in difesa delle donne. E nel suo commento sulle storie si Instagram contro il body shaming ha ribadito il concetto.