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Emma Watson fra cinema e impegno: “Perché la parola femminismo è diventata così impopolare?"

L'attrice britannica, nota per aver interpretato Hermione Granger della saga cinematografica di Harry Potter, si fa portavoce di messaggi di uguaglianza e sensibilizzazione nei confronti delle donne

di LETIZIA CINI -
7 gennaio 2023
Emma Watson (32 anni), l’ex Hermione Granger della saga cinematografica di Harry Potter

Emma Watson (32 anni), l’ex Hermione Granger della saga cinematografica di Harry Potter

“Perché la parola femminismo è diventata così impopolare? Penso sia giusto che io venga pagata quanto i miei colleghi uomini, penso sia giusto che io possa prendere decisioni sul mio corpo”. Da diversi anni l’attrice britannica Emma Watson (32 anni), ovvero l’ex Hermione Granger della saga cinematografica di Harry Potter si fa portavoce di messaggi di uguaglianza e sensibilizza le persone sul femminismo e sull’importanza di garantire pari diritti. Il 7 luglio 2014 è stata nominata Goodwill Ambassador, ambasciatrice di buona volontà, dall’UN Women, l’organizzazione delle Nazioni Unite che si occupa della parità di genere e il pari ruolo delle donne nel mondo.

L’attivismo e gli studi

Ma non di sola recitazione è piena la vita di Emma Watson. Nel 2016, dopo tanti anni passati a recitare, si prende una pausa dai set per dedicarsi ad alcuni impegni sociali e politici, scendendo in campo in prima persona per i diritti delle donne nel mondo del lavoro. Già Goodwill Ambassador – ovvero ambasciatrice di buona volontà dall’UN Women, organizzazione delle nazioni unite che si occupa di parità di genere – si impegna per #heforShe, una campagna il cui obiettivo è di coinvolgere ragazzi e uomini nella lotta contro la discriminazione femminile.
Emma Watson (32 anni) si fa portavoce di messaggi di uguaglianza e sensibilizza le persone sul femminismo

Emma Watson (32 anni) si fa portavoce di messaggi di uguaglianza e sensibilizza le persone sul femminismo

Ritorno a Hogwarts?

Si fanno sempre più insistenti i rumor riguardanti la possibilità di un remake di Harry Potter, saga che ha fatto sognare intere generazioni e che vede protagonista il trio di maghi composto da Harry Potter (Daniel Radcliffe), Ron Weasley (Rupert Grint) ed Hermione Granger (Emma Watson). Il progetto di Warner Bros potrebbe partire fra 3 o 5 anni ed è mirato a portare nelle sale spettatori della Gen Z, con il fine di avvicinarli al franchise attraverso volti nuovi (anche se i fan affezionai al vecchio cast si sono già mostrati scettici all’idea). L’attrice britannica Emma Watson ha interpretato l’iconica streghetta Hermione, che in non poche occasioni ha saputo tirare fuori dai guai i compagni di (dis)avventure Harry e Ron.

Ma dov’è Emma Watson?

La star femminile del franchise tratto dai libri di J.K. Rowling?  Emma Watson non compare sul grande schermo dal 2019, anno in cui ha preso parte al film “Piccole Donne”, diretto da Greta Gerwig. L’attrice ha deciso di concentrarsi sulla vita privata e sulla relazione con il fidanzato Leo Robinton. Nonostante la poca attività anche sui social media, l’agente della britannica, Jason Weinberg, ci ha tento a rassicurare i fan dichiarando: “Nonostante i suoi profili social siano ‘dormienti’ questo non significa che si sia ritirata dalle scene”. La recitazione e lo sport non sono le uniche passioni di Emma Watson. Di fatto, è sempre stata una grande attivista ed il 7 luglio 2014 è stata nominata ambasciatrice ONU. Nello specifico l’attrice si occupa di affrontare tematiche riguardanti i diritti delle donne (per cui ha fatto numerosi speech pubblici) ed è impegnata nella campagna #heforShe, che esorta gli uomini a battersi per la parità di genere. Tutti noi conosciamo Emma Watson, la Granger di Harry Potter, ma forse non tutti sappiamo che si è sempre interessata in modo molto attivo alla parità di genere e ai diritti delle donne, partecipando a manifestazioni e tenendo numerosi discorsi. Anche come Goodwill Ambassador (“ambasciatrice di buona volontà”) dall’UN Women, l’organizzazione delle Nazioni Unite che si occupa della parità di genere e il pari ruolo delle donne nel mondo, nominata in quanto - secondo Phumzile Mlambo-Ngcuka, direttrice esecutiva e sottosegretario generale dell’agenzia -  “l’intelligenza e la passione” dell’attrice possono consentire di divulgare facilmente il messaggio di uguaglianza a tutti i suoi coetanei.

Il discorso sui diritti delle donne a New York

Emma Watson, discorso all’ONU

Emma Watson, discorso all’ONU

Il 21 settembre 2014, all’età di 24 anni, ha tenuto un discorso sui diritti delle donne a New York davanti al Segretario generale dell’ONU, al presidente dell’Assemblea Generale, al direttore esecutivo di ONU Donne e a molti ospiti. Per dieci minuti circa ha promosso la campagna He for She parlando soprattutto agli uomini, e invitandoli a fare qualcosa per ridurre le disuguaglianze di genere. Un discorso ancora molto attuale perché molte delle cose che Emma Watson voleva che cambiassero nel 2014, sono ancora presenti nel 2020, per esempio comincia chiarendo a tutti il significato della parola “femminismo” che ancora oggi, anni dopo, viene spesso intesa nel modo sbagliato. "Sono stata nominata ambasciatrice sei mesi fa e più ho parlato di femminismo, più ho capito che lottare per i diritti delle donne è troppo spesso diventato sinonimo di “odiare gli uomini”. Se c’è una cosa di cui sono sicura è che questa cosa deve finire - le sue parole - . Per la cronaca, la definizione di femminismo è: -il credere che uomini e donne debbano avere uguali diritti e opportunità. È la teoria della parità dei sessi in politica, economia e nella società
Emma Watson nel 2009

Emma Watson nel 2009

Poi, rivolgendosi a tutti gli uomini presenti, ha fatto presente che la parità dei sessi è anche un loro problema. Ho visto uomini resi fragili e insicuri da un’idea distorta di quello che significa successo per un maschio. Nemmeno gli uomini hanno la parità di genere. Non parliamo spesso di uomini imprigionati dagli stereotipi di genere ma io vedo che lo sono, e che quando ne sono liberi, le cose cambiano di conseguenza anche per le donne. Se gli uomini non devono essere aggressivi per essere accettati, le donne non si sentiranno spinte a essere arrendevoli. Se gli uomini non devono avere il controllo, le donne non saranno controllate. Sia gli uomini sia le donne dovrebbero sentirsi liberi di essere sensibili. Sia gli uomini sia le donne dovrebbero sentirsi liberi di essere forti… è ora che iniziamo a pensare al genere come uno spettro, non come due insiemi opposti di ideali. Vi invito a fare un passo avanti, a farvi vedere, ad alzare la voce, a essere lui per lei. E a chiedervi: se non io, chi? Se non ora, quando? Emma Watson, ONU 21 settembre 2014 Il discorso del 21 settembre 2014 è diventato molto famoso online: https://youtu.be/kk7Rmz32OQM Nel 2015, in un’intervista della stessa Watson, l'attivista pakistana e premio Nobel Malala Yousafzai confidò di essere diventata femminista grazie al discorso pronunciato dall'attrice britannica nel 2014.

Le conclusioni di Emma sul femminismo

"Questa parola femminismo è davvero complicata. Quando l’ho ascoltata per la prima volta, ho ricevuto commenti positivi e commenti negativi. Esitavo a chiedermi se fossi una femminista o no. Ma dopo aver ascoltato il tuo discorso, dopo che hai detto “Se non ora quando? Se non io, chi?” ho deciso. Non c’è niente di sbagliato nel definirsi femminista. Perciò io sono una femminista. Tutti dovremmo esserlo perché femminismo è sinonimo di uguaglianza".

'La Bella e la Bestia' con qualche polemica

Emma Watson (32 anni), oltre al lavoro impegno per le donne

Emma Watson (32 anni), oltre al lavoro impegno per le donne (fonte Instagram)

Eppure, nonostante tutto questo, qualcuno ha storto il naso perché, per il suo ultimo film La Bella e la Bestia,  - proiettato in tv durante queste feste natalizia - Emma Watson è stato immortalata sulla copertina di Vanity Fair America in uno scatto che, secondo qualche femminista, mostra un po’ troppo. La risposta: "Questa polemica non fa altro che mettere in evidenza quanto siano diffuse delle percezioni errate di cosa sia il femminismo e di cosa implichi essere femministe. Il femminismo riguarda il dare alle donne la possibilità di scelta, non è un bastone con il quale delle donne bastonano le altre donne. Il femminismo è una questione di libertà, di liberazione e di uguaglianza. Non riesco davvero a capire cosa abbiano a che fare le mie tette con tutto questo".

Il post pro-Palestina

Lo scorso anno Emma Watson è tornata a far parlare di sé per le sue prese di posizione: da tempo impegnata come attivista in particolare sui temi dei diritti delle donne, l’attrice ha postato sul suo profilo Instagram la foto di una manifestazione pro-Palestina con sovraimpressa la frase "La solidarietà è un verbo" e una citazione della studiosa del femminismo intersezionale Sara Ahmed. Al post, che aveva ricevuto oltre un milione di like e suscitato più di centomila commenti di diverso segno, hanno reagito in modo critico diversi funzionari israeliani, tra cui l’ex ambasciatore alle Nazioni Unite ed ex ministro di un governo di Benyamin Netanyahu, Danny Danon, che su Twitter avevaa citato il messaggio di Emma scrivendo: «10 punti da Grifondoro per essere un’antisemita». Dopo le accuse, l’attrice aveva però ricevuto il sostegno di diverse figure del mondo della cultura e della politica, tra cui la deputata britannica dei Tory Sayeeda Warsi, che aveva definito "scioccanti" i commenti di Danon. Proprio all’inizio del 2022 la Watson aveva ritrovato i fan della saga di Potter nello speciale tv della reunion per il ventennale dell’uscita del primo film: in Ritorno a Hogwarts ha confessato – a sorpresa – sia di aver pensato di abbandonare il set nel 2007, all’epoca del quinto film (L’ordine della Fenice), sia di essere stata innamorata nel corso dei 10 anni (2001-2011) e degli 8 film, di Tom Felton ovvero il “cattivo“ Draco Mallfoy.